Luglio 2012
 

Era li, davanti allo specchio, mi stavo preparando per uscire.
 

Erano quasi le 10 e Meddy, la mia migliore amica dai tempi dell'elementari, sarebbe passata a prendermi di li a poco per andare al Moon, la discoteca di Paul, lo zio di Meddy e non molto distante da dove abitavamo.

Indossai un vestitino nero intrecciato dietro al collo che metteva in risalto il mio decoltè e che mi arrivava appena sopra il ginocchio e delle scarpe tacco dodici con un fiocco nero sulla punta e che lasciavano libere le dita.
 

Mi truccai come al solito con un filo di ombretto bianco sugli occhi, la matita nera all'interno, del mascara sulle ciglia e mi misi le lenti a contatto che mi permettevano di vederci meno sfuocato e facevano risaltare i miei occhi azzurri.

Presi il suo bauletto e vi infilai il mio I-Phone, il portafoglio, presi la mia giacca di pelle, uscii e chiudetti a chiave la porta.
 

Meddy mi aspettava in macchina davanti al cancello, aprìì la portiera e incrociai lo sguardo dell'unica persona che era riuscito a tradirmi veramente o forse l'unico di cui mi importasse, il mio ex migliore amico, non ci parlavamo da molto nonostante abitassimo vicini e ci dovevamo vedere quasi tutti i week-end per la cena con le nostre famiglie; lui continuava a guardarmi ma non disse nulla, io salìì in macchina sfrecciandogli davanti, avevo quasi 19 anni e volevo solo divertirmi, l'indomani sarei dovuta andare alla cresima della sorella del mio ex migliore amico ma non mi importava, volevo ballare,divertirmi e non pensare a niente.

Arrivammo al Moon, parcheggiammo ed entrammo, non andavamo molto spesso in quella discoteca ma Paul, mi aveva detto che avevano ingaggiato un nuovo dj che era fortissimo e voleva vedere se era in grado di farmi diventare un tutt'uno con la musica.

Ci dirigemmo al bancone del bar dove si trovava lo zio dell'amica:

"Allora Demy, cosa ne pensi del nuovo dj?" disse mentre ci allungava il solito drink.

"Il suo sound non è male però dev'essere in grado di farmi ballare e poi non sono ancora riuscita a vedere che tipo è..." dissi cominciando a sorseggiare il mio drink

"Oh guarda, stà arrivando.... Ehi Zayn, lei è Meddy, mia nipote e Demy, la sua migliore amica" disse rivolgendosi al ragazzo dai tratti pakistani che stava arrivando.

"Ah e così sei tu che mi deve valutare" disse con un sorriso malizioso rivolgendosi a Meddy

"A dir la verità no, è lei il giudice spietato, io ti avrei già assunto a tempo indeterminato, sono Meddy" gli disse molto convinta

"Sono Zayn -disse sorridendole- e tu allora sei... sei"

"Il giudice spietato, piacere Demy" dissi guardandolo in modo professionale

"Piacere mio, allora cosa te ne sembra della musica?"

"Accettabile ma devo ancora ballare" dissi sempre con fare professionale

"Bè allora che aspetti? Andiamo" disse porgendomi la mano che non esitai ad afferrare e così ci buttammo nella mischia, mi fece salire sulla sua postazione.

Si mise le cuffie e avvicinandosi al microfono disse:

"Questa canzone è dedicata a questa meraviglia di ragazza che non vede l'ora di scatenarsi -disse indicandomi e facendomi di conseguenza arrossire- Buon divertimento ragazzi" si tolse le cuffie e partì Dance Again di Pitbull e Jennifer Lopez
 

                          I wanna dance, and love, and dance again

                          I wanna dance, and love, and dance again
 

Cominciammo a ballare, ballavamo e ci fermavamo solo per bere, quella sera non ero solo un tutt'uno con la musica, io e Zayn eravamo una cosa unica, non pensavo a niente, solo a quanto fosse bello lui e quel momento...

 

 

 

Luglio 2013
 

Era passato un anno, il giorno dopo arrivai alla cresima ancora un pò sbronza, non dimenticherò mai quel giorno, non per la sbronza ma perchè era stata una serata perfetta, non pensavo a niente, mi divertivo e avevo trovato il ragazzo che rendeva tutto ciò possibile...
 

Era passato un anno e la settimana dopo mi dovetti trasferire, lui era in ferie, l'avevo perso.
 

Dopo un anno tornai a Milano per le vacanze estive, io e Melany andammo in discoteca, mi ero rassegata, a lui non importava niente di me altrimenti avrebbe chiesto di me...
 

Ne ero convinta ogni giorno di più...
 

Arrivammo in discoteca quando lo vidi, Melany lo chiamò e lui si girò, i nostri sguardi si incrociarono, lui si avvicinò mi tese la mano ancora una volta e come l'ultima volta l'afferrai e mi fece salire sulla postazione, questa volta mi dedicò Stole my Heart e al microfono disse: