-Lizzy! Svegliati!- Una voce al piano di sotto la stava chiamando. Lizzy guardò l'orologio: era molto tardi e il treno sarebbe partito un'ora dopo, c'era ancora tutta la strada da fare e le valigie pesanti. Di malavoglia si alzò e si trascinò lentamente fino in cucina dove i genitori e la sorella maggiore Nora stavano facendo colazione; prese solo del pane con burro d'arachidi, poi si guardò allo specchio. Perfetta come sempre: i capelli biondi leggermente mossi le cadevano sulle spalle in modo principesco. Salì in auto e andarono insieme al King's Cross per prendere l'espresso al binario 9 3/4 con tutto l'occorrente, gatto siamese compreso. Prese la rincorsa, chiuse gli occhi e si trovò il treno rosso di fronte. Con un abbraccio salutò i genitori e insieme alla sorella salì sull'Espresso. Comprò molte caramelle assortite e si sedette vicino a Nora che era già al terzo anno. Dopo una buona mezz'ora, Lizzy decise di andare in giro per i vagoni, guardando attraverso le porte scorrevoli vide un ragazzo con gli occhiali e una strana cicatrice a forma di saetta. Lo salutò, lui rispose al saluto sorridendole. Proseguì e si imbattè in una rissa. Un ragazzo biondo e un ragazzo con la cresta rosa si stavano prendendo a pugni e una ragazza con i capelli neri e il muso da carlino acclamava strillando. Lizzy aprì la porta ed entrò urlando al ragazzo biondo -Lascialo in pace!- Il biondo fece un ghigno e le diede una carezza sulla guancia. Lei lo guardò di ghiaccio, poi si rivolse verso il ragazzo con la cresta rosa: -Io sono Lizzy, piacere.- Il ragazzo le sorrise -mi chiamo Sampson, molto lieto.- Per un attimo si guardarono senza parlare, poi lei lo salutò con un cenno del capo e tornò a sedersi con sua sorella.