Scoperto il luogo in cui si trovavano Damon e Elena, Klaus con l'aiuto di suo fratello Kol partirono subito per andare a prendergli e per trasformare l'idillico giorno dei due, in un immenso incubo.

Damon si poteva definire la persona più felice al mondo, aveva passato la giornata migliore della sua esistenza,aveva finalmente fatto sua Elena ed era stato stupendo, naturale, come la cosa più ovvia al mondo. I loro corpi erano fatti per stare insieme proprio come le loro anime, erano questi i pensieri che riempivano la testa del vampiro mentre scendeva le scale del castello alla ricerca di un po' di cibo per Elena finché all'improvviso gli si parò davanti un vampiro. Era alto, con i capelli e occhi castani e incredibilmente simile ad Elijah < < E tu chi diamine sei? Che vuoi? > > chiese Damon a questo che sorridendo in modo inquietante gli rispose con calma < < Per questo c'è tempo gioia > > e in un colpo secco gli spezzò il collo.

Nel frattempo Elena si vestì e non vedendo tornare Damon cominciò a pensare a cosa fosse successo: E se se ne fosse andato?  Diamine, cosa faccio se mi ha lasciata? Ho fatto così schiaffo?....No questo non è da lui!! Ma allora che è successo? A quel punto la ragazza decise che era meglio andare a controllare invece di rimuginare su cose immaginarie.
Ormai era arrivata al pianerottolo delle scale quando una spaventosa figura le si parò davanti. Elena era inorridita e tutto ciò che riuscì a dire, presa dal panico fu < < Klaus > >  che le sorrise in modo completamente diabolico e rispose con calma < < In persona. Ora...so quello che hai fatto e non mi rimane da fare nient'altro da fare se non farti soffrire fino a rimpiangere il momento in cui sei venuta al mondo > > a quelle parole Elena cominciò a tremare e subito capì dov'era finito Damon < < Vai all'inferno > > disse all'ibrido con voce dura e acida < < Non senza di te tesoro. Ora possiamo andare? Abbiamo molte cose da sbrigare > > detto ciò prese Elena e con incredibile velocità furono di nuovo a Mystic Falls, nella villa di Klaus.
Elena era spaventata come non mai, sapeva infatti che non sarebbe più uscita viva da quella enorme villa e tutti questi pensieri continuavano a ronzarle in testa mentre un vampiro, incredibilmente simile a Elijah la legava ad una sedia < < Chi sei? > > gli chiese lei e il vampiro guardandola negli occhi le rispose < < Dolcezza sono l'Originario più figo, Kol. Sei fortunata a vedermi prima di morire > > Elena lo guardò e senza rispondere spostò lo sguardo per terra, aspettando che se ne andasse.

Appena il vampiro se ne andò Elena si guardò un po' intorno, davanti a lei si apriva un salone enorme completamente bianco e vuoto, se non per alcuni mobili in legno chiaro vicino alle pareti, poco distante da lei c'era una grande poltrona di pelle e al centro della stanza c'era Damon. Era uno spettacolo racapriciante, uno dei peggiori che la ragazza avesse mai visto e la cosa le spezzava completamente il cuore, il vampiro era svenuto e appeso a testa in giù, con il cuore che gli colava da molte ferite ancora, stranamente aperte.
Elena sentì dei passi dietro di sè e subito capì a chi appartenessero < < Che gli stai facendo? > > chiese infuriata e spaventata a Klaus < < Sto solo cercando di liberare il suo corpo dalla verbena. Grazie ad una strega le sue ferite ci metteranno molto di più a guarire quindi sarà abbastanza veloce come cosa > > la ragazza era inorridita. Il sangue di Damon colava su tutto il pavimento e si vedeva benissimo che soffriva come un cane, voleva liberarlo e andarsene soprattutto perché sapeva che lui stava pagando per una cosa che aveva fatto lei.
Klaus si sedette sulla poltrona e si mise comodo per gustarsi lo spettacolo che aveva di fronte, e mentre Elena lo guardava con disgusto con riusciva a capire. Non capiva come una persona potesse essere così malata, che senso aveva tutto questo? Di certo non avrebbe riportato Rebekah indietro, e che diavolo voleva dimostrare Klaus? Questi pensieri confusi confusi riempivano la sua mente finché all'improvviso Damon fu girato a testa in sù e anche se era ancora svenuto, sembrava stare meglio. Il sangue cominciava piano a fluirgli a dovere e questa era una cosa positiva < < Bene ora che il nostro amico non ha più neppure una goccia di verbena in corpo, il gioco può cominciare. Ma prima sarà meglio controllare, non pensi? > > fece finta di chiedere Klaus a Elena che non riusciva a distogliere lo sguardo da Damon e nel frattempo cercava di liberarsi, ma le risultava impossibile.

Klaus intanto si avvicinò a Damon e piano entrò nella sua mente. Damon e Elena erano a casa, sembravano tornati quelli di una volta a discutere per tutto < < Damon la scelta è mia > > gli urlò la ragazza portando a dura prova la pazienza del vampiro < < No se la tua scelta è quella di morire > > la ragazza era stanca di discutere e prendendo una pistola disse < < Damon, devo salvare le persone che amo > > gli disse, cercando di farlo ragionare ma senza riuscirci < < Lasciami almeno darti il mio sangue > > chiese lui implorante ma la risposta che gli arrivò fu come uno schiaffo di mille uomini < < Non voglio essere un mostro > > detto ciò Elena, si sparò un colpo in bocca.
A quel punto Damon si svegliò sconvolto, scioccato. Non capiva cosa era successo o dove si trovasse ma quando i suoi occhi incontrarono quelli pieni di pena di Elena e quando la vide legata capì che erano spacciati.
Piano gli si avvicinò Klaus e con un coltello gli provocò un'altra ferita sul petto < < Che diamine vuoi? > > gli chiese Damon infuriato e sopraffatto dal dolore < < Divertirmi,vendicarmi e cose del genere > > rispose con calma Klaus < < Ora, voglio giocare un piccolo gioco con te > >