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Autore: _YeongWonhi_    10/05/2012    1 recensioni
"Prendete due gruppi famosi con due generi musicali completamente differenti e metteteli sul palco degli Mtv World Stage Malaysia. Da una parte i Thirty Seconds To Mars e dall’altra i Beast. Vi chiederete cosa mai potrà esserci che li accomuna… e se fosse una ragazza? Non una ragazza e basta,ma la sorella adottiva dei fratelli Leto, grande amante del ballo hip-hop che si troverà a dover fare una scelta che le cambierà completamente la vita. E,come se non bastasse, si troverà a fare i conti anche con qualcosa che non si può scegliere… l’amore."
Se non conoscete i "Thirty Seconds To Mars" non è un problema,loro sono solo dei personaggi marginali che sostituiscono una potenziale famiglia per la protagonista. La vicenda,invece,coinvolge in primis i Beast. Premetto che questa è la mia prima fan fiction su di Loro, spero che possa essere di vostro gradimento!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2: “A difficult choice”

_Evelyn                    

Il trio mi si avvicinò con un espressione felice per l’esibizione e al contempo investigatrice. Molto probabilmente si erano accorti del mio stato d’animo un po’ tentennante.

-“Com’è andata?” cercai di portare la loro attenzione altrove.

-“Direi bene,ma potevamo fare di più.” rispose il chitarrista.

-“Sempre il solito pretendente. Siamo andati bene,dai retta a me.” Shannon si accontentava sempre. A lui bastava solo trovare un pubblico caloroso e per lui era fatta.

-“Beh…ma come ti siamo sembrati? Lo sai che ci teniamo al tuo giudizio.” Jared sapeva sempre come mettermi in difficoltà. Che si fosse accorto anche del fatto che non li avevo guardati nemmeno per un secondo? Mi si leggeva bene in faccia allora. Non sapevo come rispondere, così mi limitai ad un’alzata di spalle.

-“Non è da te non dirci il tuo parere. Quindi vuol dire che non ci hai guardato,il che mi porta a pensare che ci sia qualcosa che non va. O sbaglio?”

-“Jared, ti pregherei di sintonizzare le tue capacità intuitive su un’altra persona. Grazie.” Ero stata una stupida, gli avevo implicitamente confermato che c’era qualcosa che mi turbava. Mi si sedettero tutti accanto. A parlarmi per primo fu Tomo, dato che era l’unico che riusciva a trarre delle risposte soddisfacenti dalla mia bocca, grazie alla sua eterna pacatezza:

-“Eve,lo sai che con noi puoi aprirti. Non ti abbiamo mai dato un motivo per non fidarti della nostra capacità di non giudicare “ oddio,così si che sembrava Gesù.

-“Dovete promettermi che non vi arrabbierete, che mi ascolterete fino alla fine e che ragionerete attentamente sulle mie motivazioni.” dovevo essere chiara sin dall’inizio. Loro si portarono una mano al cuore, facendo gli scemi. Ma nei loro occhi vidi la promessa silenziosa che mi dovevano. Così mi feci coraggio, presi respiro e cominciai la mia confessione. Loro mi ascoltarono in silenzio fino all’ultima parola, a volte storcendo il naso. Temevo la loro opinione al riguardo. E temevo anche la mia, dato che non ero ancora stata in grado di decidere.

-“Ma noi nemmeno li conosciamo.” Jared espresse la mia stessa constatazione precedente. “E non li conosci nemmeno te.”

-“Lo so, ma è un po’ come quando accetti un’ offerta di lavoro, te non sai a cosa vai incontro, non conosci bene chi ha deciso di assumerti, ci hai parlato solo durante un colloquio. Ma accetti lo stesso, perché è ciò che vuoi, è ciò di cui senti di avere bisogno.” sperai con tutta me stessa che la mia similitudine un po’ insolita facesse centro. In fondo avevo già deciso, e la mia insistenza ne era la prova, solo che non ero ancora pronta ad ammetterlo a me stessa.

-“Quindi te senti la necessità di andare in Corea?!” domandò stavolta Shannon.

-“No… non di andare in Corea. Sento il bisogno di… ballare. Ho sempre voluto farlo e loro sono qualificati per insegnarmi.”

-“Hanno una qualifica per insegnare ballo?” si intromise Tomo.

-“No,ma non credo che serva un documento che lo certifichi, servono solo la passione e la dedizione giusta.” ero decisa ormai, e niente e nessuno mi avrebbe più fermata.

-“Eve, ci sarebbe anche un’altra soluzione… ti manderemo nella scuola di ballo migliore. Potremmo pagarti tutte le lezione che vuoi, senza che tu vada in…Corea.” lo sguardo di Jared si era fatto triste. La separazione momentanea sarebbe stata difficile anche per me.

-“Jared, non sto partendo per andare in guerra. Si tratterebbe di qualche mese, come una vacanza. Non è un addio , e poi ci sentiremmo tutti i giorni te lo prometto, e nulla vi vieta di venirmi a trovare ogni tanto. In una scuola di ballo ci sono troppe regole, e io ho dovuto obbedire alle regole dell’orfanotrofio per quindici anni, e mi basta. Andare in Corea a studiare ballo rende la cosa più emozionante. Non trovate?”

-“Ma come possiamo fidarci di sei ragazzi dei quali non sappiano nemmeno i nomi?” Shannon stava per sfiorare la disperazione. In quei quattro anni ero diventata la loro mascotte, il loro portafortuna, la loro sorellina da proteggere dai cattivi e dalla cattiveria di per sé.

-“Non me ne vado senza presentarveli. Devo passare dall’hotel a prendere le mie cose, dobbiamo preparare tutto… insomma, non parto ora eh!”

-“Ok, se te ti fidi, noi ci fidiamo di te. Alla fine del concerto ce li presenti,ok? Se vedo che sono dei tipacci, però, scordatelo! E poi dobbiamo avvertire mamma Constance.” il ruolo da fratello maggiore di Shannon era venuto fuori, mentre Tomo e Jared annuivano. Parlammo ancora un po’ di quella mia decisione improvvisa, della mia futura sistemazione… quando dissi che avrei abitato con loro, Jared fece una smorfia di disaccordo, non voleva che vivessi sola con sei ragazzi, mi vedevano ancora come una bambina nonostante i miei diciannove anni. Poi fu nuovamente il loro turno di salire sul palco, per chiudere definitivamente il concerto. Ovviamente, si diedero il cambio con i Beast, i quali mi raggiunsero nel backstage tutti sudati e anche un po’ con il fiatone. Io non riuscii a non sorriderli. Yo-Seob mi venne incontro tutto felice. Che avesse già intuito la mia scelta?

-“Allora… verrai!!!” esclamò, senza nemmeno pormi la domanda, ormai lo dava già per scontato.

-“Da cosa si capisce?” chiesi io, non riuscendo a smettere di sorridere.

-“Prima non sorridevi così tanto!” spiegò come se fosse ovvio.

-“E va bene… si,verrò.” ammisi. Il visual maknae mi abbracciò di slancio, prendendomi alla sprovvista. In quel momento a noi si avvicinò Jun-Hyung, che mi guardò attentamente. Erano per caso tutti veggenti quelli?

-“Allora vieni!” poi notò la mia espressione ancora sorpresa a causa dell’abbraccio di Yo-Seob “Tranquilla, lui è fatto così. Gli basta uno scambio di due parole con una persona per affezionarsi.” Nel frattempo si erano radunati tutti intorno a noi.

-“Ok, ditemi come siete organizzati, così vedo di organizzarmi anche io.” Sorrisi ancora, probabilmente sembrava che avessi una paralisi facciale. I loro sguardi si accesero, tranne quello di Dong-Woon. Lui e il rapper mi sembravano ambigui, non riuscivo a capire se la mia presenza li scocciasse o li facesse piacere, i loro sorrisi si alternavano a momenti di assenza d’entusiasmo assoluta. Forse la mia futura convivenza con quei ragazzi non sarebbe stata tanto semplice.

-“Allora…noi partiremo domattina con il volo delle 8.00 e dovremmo arrivare a Seul nel pomeriggio. Potremmo trovarci in aeroporto alle 7.40. Se per te va bene…” Doo-Joon espresse la sua idea e io acconsentii. Tanto io sarei dovuta partire più o meno alla stessa ora per andare a Hong-Kong con i miei fratelli.

-“Ah! Jared, Shannon e Tomo vorrebbero conoscervi prima della partenza. Ho promesso che finito il concerto vi avrei presentato.” buttai lì la notizia, come se nulla fosse, e sperando che la cosa non li desse fastidio.

-“Non c’è nessun problema. Anche a noi farebbe molto piacere conoscerli.” Hyun-Seung sapeva sempre trovare le parole giuste per mettermi a mio agio in ogni momento. Gli rivolsi un cenno di gratitudine.

-“Scusate ma quanto costa il biglietto del volo?” chiesi, ricordandomi solo in quell’istante che il viaggio andava pagato.

-“Non preoccuparti per questo. Siamo stati noi a proporti questa cosa, e quindi pagheremo noi per te.” Gi-Kwang mi rivolse uno sguardo dolce,ma che, allo stesso tempo, non ammetteva repliche di nessun tipo.

-“Ragazzi, state già facendo troppo per me…” come non detto, Gi-Kwang stavolta mi incenerì. Allora io alzai le mani in segno di resa. Tra una chiacchierata e un’altra, arrivò il fatidico momento di conoscenze generali. Il concerto era ormai finito, le urla dei fan erano diventate assordanti e il loro entusiasmo per l’intero evento era percepibile anche nell’aria. Quando fummo tutti nel backstage, mi divulgai nelle presentazioni.

-“Ditemi un po’…” Jared puntava subito a dare del tu “spero che siate tutti gay.” a quell’affermazione per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. I Beast si guardarono tra di loro un po’ spaesati, poi cominciarono a ridere di gusto. “Devo prenderlo come un no?” insistette mio fratello. Perché mai si era messo in testa di mettermi in imbarazzo così?

-“Mi dispiace per te.” disse Dong-Woon, aveva uno sguardo competitivo. Se lo guardavo ancora più attentamente faceva quasi paura. I miei fratelli e Tomo lo squadrarono da capo a piedi, senza farsene accorgere.

-“Peccato. Ci speravo proprio, vorrà dire che dovrò lasciare una scorta di bombolette spray al peperoncino alla mia sorellina.” mentre lo disse mi arruffò i capelli. Ma che gli era preso?

-“Ah,e io che pensavo che fossi interessato ad uno di noi…” Dong-Woon stava cominciando a darmi sui nervi.

-“Ci speravi forse?!” replicò mio fratello, rimanendo comunque sullo scherzo, a differenza del maknae. Io osservai entrambi a bocca aperta.

-“Ehm… come dicevamo prima a Evelyn, l’appuntamento sarebbe domattina alle 7.40 all’aeroporto, se per voi non è un problema.” ad intromettersi fu Doo-Joon, cercando di rompere quell’ atmosfera cupa.

-“Oh,si,va benissimo. Tanto noi dovevamo comunque andare lì a quell’ora.” Shannon prese in mano la situazione.

-“Quante valige può portarsi dietro? Sapete,lei deve averne con sé almeno una decina.” Ok, Tomo voleva per caso essere sconsacrato?

-“Non è vero.” mi difesi “Me ne bastano due o tre. Vuole solo farvi cambiare idea sulla vostra proposta.”

-“Ah,ma le valige per noi non sono un problema. Siamo abituati a Gi-Kwang che se ne porta dietro due anche quando dobbiamo stare via solo un paio di giorni.” la vittima tentò di protestare, ma il gruppo si scatenò comunque in una risata generale.

                                                                                                                                             ***

La mattina dopo mi svegliai con il mal di pancia. Era di sicuro dovuto all’agitazione che improvvisamente mi attanagliava lo stomaco. Le valige erano già pronte dalla sera prima. Tutto era già perfettamente pronto, tutto tranne la mia mente. Non riuscivo ancora a credere di aver accettato una proposta del genere. Non conoscevo le loro abitudini e quantomeno la loro routine quotidiana. Sarei stata capace di convivere in una casa con degli estranei? In fondo,cosa sapevo di loro? Il nome, si. Poi che erano membri di un gruppo coreano famoso,che erano bravissimi nel ballo e che erano dannatamente gentili e disponibili. Eccetto uno…o due. Forse era proprio quello a mettermi un po’ di malumore. Forse era la paura di non essere accettata a pieno. Mentre mi crogiolavo ancora un po’ nel letto della mia stanza d’albergo, mi rivenne in mente quello sguardo così intenso, ma al contempo freddo e distaccato. Il ricordo di quegli occhi scuri mi metteva i brividi. Cercai di spostare la mia attenzione altrove, quando mi accorsi che dovevo alzarmi. Mi preparai velocemente, indossando un paio di jeans e una camicetta blu a maniche corte, poi raccolsi i capelli ondulati in una coda. La luce del Sole faceva sembrare i miei capelli quasi dorati, mentre il loro vero colore era il castano. Con gli occhiali da Sole in una mano e il manico della valigia nell’altra, uscii dalla mia stanza e raggiunsi l’atrio, in attesa degli altri. Ovviamente non feci colazione, il mio stomaco non era nella situazione migliore per mangiare. Poco dopo non fui più sola.

-“Buongiorno.” dissi loro, sforzandomi di sorridere. Ero davvero pronta a lasciarli, anche se per poco?  Ricambiarono il saluto e poi salimmo su due taxi differenti. Uno solo non sarebbe bastato. Io ero in quello con Jared. Era la persona con cui più avevo legato durante quegli anni. Mi accoccolai alla sua spalla ed inspirai fortemente il suo profumo, per imprimerlo bene nella mente. Lui mi strinse forte a sé.

-“Abbiamo parlato con nostra madre. È tutto a posto, però devi chiamarla spesso. Lei avrebbe detto tutte le sere, ma qualche sgarro può starci dai.” mi sorrise con estrema dolcezza. Era impossibile non volergli bene.  Rimanemmo abbracciati per tutti il viaggio. Quando raggiungemmo l’aeroporto le gambe cominciarono a tremarmi. Ero tentata di fare immediatamente dietro-front. Scesi dal taxi e per poco non cascai in avanti. Per fortuna c’era Tomo a sostenermi e a rimettermi in piedi. Erano le 7.40 precise. Ci guardammo intorno e Shannon ci indicò un punto non troppo lontano dove c’erano sei ragazzi “mascherati”, per così dire, proprio come i tre uomini al mio fianco. L’essere un personaggio famoso portava anche a questo. Ci incamminammo verso di loro e quando fummo sicuri che erano quelli giusti, salutammo con un cenno della mano.

-“Quello alto e biondo non mi piace per niente.” mi sussurrò Jared all’orecchio. Non sapevo replicare, così rimasi in silenzio. “Mentre quello piccolino sembra un bonaccione.” Su quello eravamo pienamente d’accordo. Li raggiungemmo con molta calma. Il mio sguardo si soffermò sul viso di ognuno di loro. Parte della mia agitazione scomparve nel vedere i loro volti rilassati, infondevano calma anche a me. Jun-Hyung e Dong-Woon li guardai per ultimi. Loro, a differenza degli altri, sembravano tesi. Per quale motivo? Ma ormai era tardi per farmi delle domande, ormai era tardi per tutto…non potevo più tornare indietro.

Salve a tutti!!! Eccomi di nuovo qui a postare il secondo capitolo... Ci tengo a ringraziare coloro che hanno avuto la pazienza di leggere i miei scleri, chi ha aggiunto la storia tra i preferiti e Ace_B2uty95 per avere recensito. Detto ciò vi lascio alla lettura!! Spero che vi piaccia...

PS: Secondo voi cos'hanno JunHyung e DongWoon??! Io dico che dovrebbero dormire un pò di più,u.U ...

   
 
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