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Autore: Love_in_London_night    10/05/2012    5 recensioni
... Poi c'era l'amore.
Un pezzo di vita come tanti.
Un Missing Moment di una storia che non esiste e mai esisterà, perchè la loro storia è scritta tutta in queste poche righe.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Prima c’erano solo le nuvole



Lo guardava come se lo vedesse per la prima volta.
Le braccia abbandonate lungo il corpo, la testa posata sullo schienale morbido del divano alla penombra dell’abat-jour accanto, la mascella marcata e rilassata; gli occhi mezzi aperti e le labbra che lasciavano uno spiraglio di speranza per lei, solo per lei.
Prima c’erano solo le nuvole. Coprivano il sole che riscaldava il suo splendore, eclissavano la sua speranza ormai morta. Una vita senza parole, anni spesi nel nulla, passati tra l’assenza del profumo di un’emozione e il sapore di un amore; tutto le appariva come l’inizio della fine. Era consumata dal non essere, non voleva sprecarsi per cose era convinta non ne valessero la pena.
Poi era arrivato lui a rischiarare il motivo della sua esistenza, a darle uno scopo e combattere per esso. Era riuscita a trovare in quel ragazzo la ragione di una nuova speranza, il profumo di casa e il sapore di conquista e benessere che non aveva mai provato prima di incontrare i suoi occhi.
S’era innamorata dei suoi silenzi, del taglio dritto di quella bocca che rare volte si distendeva in un sorriso sempre sincero. Aveva perso la ragione annegando in due occhi chiari ma di un colore un po’ più spento e pacifico rispetto a quelli incontrati per strada, eppure erano vivi come lei stessa si sentiva da quando c’era lui.
Gli aveva sfilato la maglietta, accoccolandosi al suo petto. Non voleva fare l’amore, non ancora; il suo era solo il bisogno di lui, di arrivare dove nessun’altra era arrivata. Toccare corde che nemmeno sapeva di avere, come era riuscito a fare con lei.
Era stato lontano per mesi, era sempre stato lo stesso ma non lo riconosceva più. Quella mattina l’aveva trovato accanto a sé; forse cambiato, non cresciuto ma di sicuro maturato. L’aveva lasciato andare ragazzo ed era tornato uomo. La scintilla negli occhi aveva assunto una consapevolezza diversa, rivelandole l’amore che provava per lei, solo per lei.
Accarezzava l’addome un po’ più asciutto rispetto all’ultima volta, facendo scorrere le dita tra la peluria seguendo il suo respiro, lo stesso che le dava vita.
«Sei tutto quello che ho e non ho bisogno d’altro» disse sincero stringendola a sé. Avevano fatto l’amore il pomeriggio e nonostante sentisse il costante bisogno di perdersi in lei per ritrovare se stesso, decise di accarezzarla e farla sua cristallizzando quel momento nella memoria. La sua pelle a dargli calore, il respiro a scaldare il cuore. Standole lontano aveva capito l’importanza di quella ragazza, quanto il battito senza lei perdesse vigore e la volontà forza. Era quest'ultima il vero motore della sua esistenza.
La mano di lei carezzava lembi di pelle sempre più ampi, scivolando senza coscienza oltre il bordo dei jeans neri, slacciati in precedenza senza nemmeno accorgersene «Tu sei il mio unico bisogno».
La necessità di raggiungere la sua anima con la consapevolezza di non riuscirci mai, perché era uno spirito sfuggente come solo le cose perfette potevano esserlo.
Era strano come il mondo non fosse abbastanza se paragonato a quella stanza e ancor di più al loro battito di cuori accelerato.
Le labbra si unirono davanti al richiamo della dipendenza dell’altro, nel sapore di un amore disincantato e intossicante, dal profumo di un bacio alcolico che si apprestava a essere sempre come la prima volta: unico.
Prima c’erano solo le nuvole, poi l’amore.
L’assuefazione di un momento eterno, immobile nella sua perfezione.

 

Ok, lo so che non dovrei essere qui, specialmente con una cosa così, senza senso.
Avevo anche pensato di non postarla, visto però il mio umore ho deciso di farla leggere anche a voi, o meglio, alle coraggiose che la leggeranno e, magari, ci capiranno pure qualcosa.
Era nata in modo diverso. Volevo una flash-fic rossa, tutto doveva partire dalla mano nei pantaloni di lui (è primavera, comprendetemi), invece l'introspettività ha preso il sopravvento e nulla, ne è uscita questa cosa qui. Spero che almeno un po' possa piacervi.
Sbaciucchiamenti, Cris

   
 
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