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Autore: Always Sil    10/05/2012    1 recensioni
Così un ragazzino di 12 anni, capelli neri sempre scompigliati, occhi verdi come smeraldi, viso sottile
con una finissima cicatrice a forma di saetta sulla fronte, si abbandonò alle braccia di Morfeo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Harry tesoro svegliati, la mamma ti ha preparato la colazione-  una voce dolce e gentile giunse alle orecchie di Harry, mentre un profumo di frittelle arrivò a solleticare il suo appetito.
Aprì gli occhi, il letto in cui si trovava era a baldacchino, le lenzuola di un rosso intenso, con le federe dei cuscini color oro.
Le pareti erano azzurro chiaro, con un grande mobile in fondo alla camera.
Il ragazzo scese le scale, ed entrò in cucina, dove una donna molto bella stava cucinando la colazione.
-Oh Harry, finalmente ti sei alzato, vuoi fare colazione?- gli chiese gentilmente
-Certo mamma, grazie mille- gli rispose Harry.
- Ascolta caro, oggi tuo padre resterà al lavoro tutto il giorno, quindi passeremo la giornata insieme, ti va?-
- Certo, mi farebbe molto piacere.
Dove andiamo?- gli domandò Harry
- Al supermercato, a fare la spesa, altrimenti moriremo di fame- disse Lily  giovale.
-Arrivo subito-
Passarono l’intera mattinata al supermercato, cercando gli ingredienti giusti per fare un buon risotto.
Si fermarono a mangiare un panino in un piccolo bar appena fuori Londra e, dopo aver riportato a casa la spesa, fecero un tour della Londra Babbana.
Anche il pomeriggio passò tra madre e figlio passò tra le risate e gli scherzi.
Camminando giunsero nella stazione di King’s Cross, e si fermarono davanti al passaggio che porta al binario 9 ¾ .
-Ciao Harry, io devo andare, mi dispiace amore mio.
Ci vedremo a tempo debito.
Ti voglio tanto bene, tesoro.- gli disse Lily, mentre si girava per passare la barriera e raggiungere il binario magico
-Mamma, mamma, non te ne andare! Resta con me!- gli urlò.
I suoi occhi si riempiono di lacrime e senza volerlo sgorgano da quei smeraldi.
-Ti prego, non lasciarmi di nuovo!- urlò ancora più forte, singhiozzando.
Lei ormai era sparita, come una nuvola spinta dal vento.
All’improvviso sentì che qualcuno gli stava schiaffeggiando la guancia destra.
Aprì gli occhi, il suo viso era bagnato dalle lacrime.
- Si può sapere perché stavi urlando come un forsennato?
Sono le cinque di mattina e tu gridi? Non hai proprio rispetto per le persone, proprio come i tuoi genitori!- gli urlò in faccia zia Petunia.
Il  viso della zia  era talmente vicino al suo che sentì il suo alito caldo sulla faccia.
- Scusami zia, non era mia intenzione urlare- gli mormorò tra le lacrime
-perché piangi stupido marmocchio?- gli domandò acida, con gli occhi sporgenti.
- ho sognato mia mamma, che stava con me per il resto della giornata e poi svaniva, senza abbracciarmi o salutarmi- i suoi occhi erano come coperti da una patina, un velo di tristezza infinita.
- non mi interessa cosa hai visto, ora smettila di frignare e torna a dormire.
Sei i punizione, per una settimana.- gli rispose senza mostrare alcuna emozione.
-Buona notte zia.- Gli disse educatamente.
-zitto e dormi moccioso-  sibilò all’orecchio.
Così un ragazzino di 12 anni, capelli neri sempre scompigliati, occhi verdi come smeraldi, viso sottile
con  una finissima cicatrice a forma di saetta sulla fronte, si abbandonò alle braccia di Morfeo.
Non poteva sapere che nella stanza accanto sua zia Petunia, la sorella di sua madre, era rimasta turbata da quella scena che aveva vissuto pochi minuti prima.
Infatti lei non riuscì a prendere sonno molto facilmente, ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva una bambina dai capelli lunghi di un rosso scuro con occhi grandi e verdi.
L’immagine di Lily tormentava il suo sonno. 


Buonsalve, 
questa One shot è una cosa strana.
Ho immaginato una cosa così e l'ho scritta, senza pretese.
Spero vi piaccia.
Au Revoir, Sil
   
 
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