Lui (l’amore)

E non c’era più niente da fare: l’amava. Con tutta se stessa.

Aveva creduto di poterne fare a meno, di baciarla una volta e non pensarci più…

(Illusa)

Era stato semplicemente così, era successo, e adesso non poteva più tornare indietro.

Una giornata d’inverno. La neve cadeva e il silenzio ovattato rendeva tutto più surreale e il rosso dei suoi capelli spiccava tra tutto quel bianco.

«Ciao»

Forse era davvero la prima volta che le rivolgeva la parola. Almeno, non in tono bellicoso o sulla difensiva.

Anche se forse non c’era bisogno di dire niente.

(davvero)

Due ragazze che si avvicinano, senza pensare senza più parlare senza capire senza rendersi conto senza vedere senza vedere niente oltre che loro stesse.

Un bacio che non servirà a togliere lo sfizio, un bacio che è quasi una promessa.

Le labbra umide e subito dopo bagnate… già da questo si capisce che no, non sarà l’ultimo sebbene sia il primo.

Una cosa così semplice seppur tanto desiderata, quasi un mito sfatato ma no, non è abbastanza, di nuove le lingue che si toccano e sembrava, oh sì, sembrava una cosa da nulla ma era davvero così

Così

(travolgente)

Il brivido del proibito o anche solo del freddo, le labbra così morbide così desiderate così insperate.

Una sensazione di comodità o imbarazzo ma, chi lo sa, si starà formando già l’intimità?

I fiocchi di neve coprivano il nero deciso dei capelli ma nessuno ci faceva caso.

Erano sole, sole nella neve sole sotto le nuvole

(davvero)

Nessuno sa come sia successo, oh certo, era un po’ che entrambe ci pensavano, ma chi?, chi davvero ci aveva sperato?

E soprattutto chi, chi aveva preso l’iniziativa?

Di chi era la colpa?

La colpa o il

(merito)

Chi lo sa?

Solo dopo si rendono conto che forse non va bene, non è

(giusto)

Le labbra che si staccano con un piccolo rumore simile a quello di una bolla di sapone che scoppia.

Ed è come se scoppiasse

(l’intimità)

Perché sì, oh sì che si era già creata.

Nessuna parola, niente. Una ragazza coperta di lentiggini che corre via, pensando oh mio dio cos’ho fatto.

Già.

Cos’ha fatto?

L’ha solo

(baciata)

E dopo il primo viene il secondo, come si sa, e dopo il secondo il terzo, dopo il terzo il quarto.

Dopo non si contano più, si dice solo

(molti)

Molti baci.

Molti dati quasi senza

(riflettere)

Ma sì, non ce n’è bisogno, in fondo a chi importa, quando ci sono solo loro, ci sono davvero solo loro.

Quindi chi pensa alle famiglie agli amici ai conoscenti ai professori? A quello che

(penseranno)

Ma penseranno davvero? O si limiteranno a

(giudicare)

A dire quel che è giusto che non si deve fare perché perché perché?

Sono due

(ragazze)

Sono due

(nemiche)

Non si deve. Non bisogna. È proibito, non è giusto.

E quindi il pensare non ci sarà più, ci sarà solo il giudicare in base a delle regole prestabilite alla morale a quel che è giusto.

Quindi tanto vale non pensare più, lasciarsi trasportare dall’intimità e dopo dal

(sentimento)

Perché sì, dopo arriva quello, l’indistinto

Bramato

Sperato

Inaspettato

(amore)

E a chi importa se le gocce di pioggia ormai bucano la pelle?

A chi importa, ora che qui c’è Lui

(l’amore)