11/05/2012
4 recensioni
Le parole non servono
-Dimmi te se è possibile!-
Sbraitava un biondino al telefono
-Dimmi te se è possibile litigare perché oggi sono tornato a casa con Gaara e non con lui!-
Disse disperandosi mentre camminava avanti e dietro per il corridoio, il malcapitato dall’altra parte del telefono cercava di far calmare l’amico:
-Dai Naru, lo sai che è così! E poi non me ne parlare, c’è Neji che si sta arrabbiando perché è da più di un’ora che sono al telefono con te-
Il biondo sorrise.
Sentì la porta di casa aprirsi e rumori di passi, sussurrò:
-Kiba ora ti lascio che è rientrato, ci si sente domani-
-Ok, domani se sei ancora vivo aggiornami!-
-In caso non ce la facessi, ricorda che ti ho sempre voluto bene-
Il castano dall’altra parte della cornetta finse un tono disperato per stare al gioco:
-Anch’io Naru-
Il biondo appoggiò il telefono, sospirò e cercò di prepararsi psicologicamente “Allora, ora vai giù e gli parli. Niente di più semplice, con Sasuke c’hai già parlato tante altre volte! E poi hai ragione tu non lui!”. Aspettò altri dieci minuti per organizzarsi un ‘inizio frase’ decente, ma, ahimè, riuscì a tirare fuori un misero e banale ‘Dobbiamo parlare’.
Non sentendo più rumori provenire da sotto, decise di scendere le scale piano piano senza far rumore.
Lo trovò lì, disteso sul divano girato dalla parte dello schienale con una mano sotto la testa e una nella tasca della felpa nera che indossava, stava per iniziare a parlare, ma poi gli venne il dubbio che stesse dormendo e non volle svegliarlo. Si avvicinò lentamente e appena fu abbastanza vicino l’osservò: era bello come sempre, il volto era rilassato e dei dispettosi ciuffi corvini gli coprivano una parte della faccia. Stava per andarsene quando gli venne un’idea.
Facendo il più piano possibile si distese accanto a lui e timidamente gli circondò la vita, appena l’altro fece il minimo segno di volersi spostare il minore rafforzò ancora di più la presa.
Inaspettatamente il moro si girò stringendo il compagno con fare possessivo e l’altro non perse tempo per affondare la testa nel petto del maggiore beandosi del suo solito profumo al muschio bianco.
Qualsiasi parola sarebbe stata superflua.
Angolino
Piccola one-shot che mi è venuta in mente osservando l’immagine che vi ho messo :3 (se non si vede è presa da qua ( http://www.facebook.com/photo.php?fbid=425347517484574&set=a.139087756110553.22757.135408626478466&type=1&theater )
Spero che vi sia piaciuta!