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Autore: Kuno84    02/05/2004    10 recensioni
Akane si reca come ogni giorno a scuola. Ma stavolta è da sola. Perché Ranma ha lasciato casa Tendo? C'entra per caso la sua maledizione?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8° CAPITOLO
“Ritorno alla normalità?”



Soun guardò ancora una volta le due figlie. Kasumi sembrava essere ancora in collera con lui, addirittura Nabiki (finito di calcolare i futuri guadagni della vendita della notizia) pareva essere dispiaciuta della sorte della sorella minore.
Kasumi, terminato di sparecchiare, si era ritirata in cucina a pulire. Suo padre rimase qualche minuto fisso davanti alla scacchiera di Shogi: l’amico Saotome si era ritirato in camera sua sotto forma di panda, così dopo un po’ Soun si mise a giocare contro se stesso, sotto lo sguardo divertito di Nabiki. Muoveva le pedine con fare insicuro, in certi momenti cambiava completamente le mosse effettuate, come se ogni suo progetto non potesse far altro che naufragare miseramente.
D’un tratto si rialzò in piedi, andò alla ricerca della figlia maggiore.
“Kasumi.”
“Sì, papà?” rispose lei meccanicamente.
“Certo che se Ranma tornasse presto… tu pensi che tornerà?”
Kasumi si voltò. Sorrise amabilmente al padre.
“Ne sono più che sicura.”
Né padre né figlia si accorsero di un maialino nero che stava trascinando a fatica fuori della cucina una pentola che Kasumi aveva appena riempito con acqua calda affinchè le macchie si scrostassero per bene. Ben presto maialino e pentola furono all’esterno.
“Io vado a dormire.” disse Nabiki. Soun e Kasumi seguirono il suo esempio.

*******

“Ma dove diavolo è l’uscita?” gridò furioso Ryoga, dopo essere finito per l’ennesima volta nella stanza degli ospiti al primo piano. Proprio in quell’istante un ospite aveva fatto il suo rientro dalla stratosfera, il suo “ki” era elevatissimo.
*Ora me la paghi!* pensò incavolato nero il vecchio Happosai. Ryoga si era intanto affacciato alla finestra, il chiarore lunare gli permise di distinguere una figura ben nota che stava sgattaiolando via a fianco del laghetto. *Non mi scapperai, Ranma…* Non si accorse del nanetto che stava per saltargli addosso e colpirlo con uno dei suoi petardoni.
“Uhm, devo prendere una scorciatoia…” mormorò Ryoga. E subito dopo sfiorò il muro con un tocco lieve del dito indice.
“Bakusai-ten-ketsu!” Si scostò di lato, al contrario di Happosai che arrivava proprio allora davanti alla parete e rimase così travolto dall’esplosione che seguì alle parole dell’eterno disperso.
“Oggi non è proprio la mia giornata…” disse il vecchietto, prima di svenire sotto un cumulo di macerie, mentre Ryoga spiccava un lungo salto verso terra.

“Vigliacco, non scappare sempre via!”
Il ragazzo col codino si voltò.
*Ha ragione… Cos’ho fatto, finora, se non scappare davanti ai miei problemi? Adesso è ora di togliermene di torno almeno uno* Attaccò con un calcio il rivale.
“Vigliacco a chi?”
Cominciarono nuovamente a combattere, saltarono sul tetto. Ryoga tirò fuori di tasca il manico d’ombrello.
“Vuoi deciderti a toccarlo? Non vedi quanti problemi ci ha causato?”
“Zitto e combatti!”
Akane era rimasta qualche minuto ferma in camera sua ad aspettare il ritorno di Ryoga con P-Chan. Poi si accorse dei rumori sul tetto. *Che succede, non ci saranno mica dei ladri?* Solcò l’uscio, scese rapidamente le scale.
Ranma combatteva col massimo della foga, era questo il suo modo per schiarirsi le idee.
“Prendi questo!” *Akane non ce l’ha con me per quello che è successo ieri pomeriggio…* “E tu quest’altro!” *Allora perché me ne sto andando?* “Muori, maledetto!” *Lei non mi ha mai detto nulla riguardo la mia maledizione…* “Mancato, povero illuso!” *E se fossi solo io a tormentarmici? Forse non è affatto lei, sono io a non accettarmi per la mia trasformazione in ragazza…* “Ranma, non ti perdonerò mai per averla fatta soffrire ancora una volta!” *L’ho fatta soffrire? Ma se me ne vado è proprio perché voglio che sia felice, fidanzata con un ragazzo normale…* “Sei finito!” continuò il ragazzo con la bandana.
Il giovane col codino si immobilizzò, proprio mentre Ryoga gli stava per sferrare il suo colpo. Le parole di Akane gli rimbombavano nelle orecchie:

“MI MANCA…”

Si riscosse all’ultimo, schivando il colpo del rivale e sferrandogli in controtempo un potente pugno. Ryoga perse l’equilibrio e cadde nel vuoto, verso il laghetto, il manico d’ombrello ancora stretto in pugno.
*Voglio che sia felice!*
Felice certo non dimostrava di esserlo, ora che lui se ne era andato da casa Tendo. Ma lui non se ne era ancora andato…
“Aspettami, Ryoga!” Ranma spiccò un balzo nel vuoto, verso il ragazzo con la bandana. Contemporaneamente udì dei passi sul suolo, sapeva che era lei. *Se non faccio in tempo, mi trasformerò ancora in maialino e non avrò risolto niente…* Allungò la mano, riuscì a toccare proprio all’ultimo il manico davanti agli occhi stupiti di Ryoga, il quale continuava a stringere forte l’oggetto incantato. Un secondo dopo finirono entrambi in acqua.
Akane scorse delle ombre uscire dal laghetto.
“Chi è là?” disse impugnando tremante una padella.
“Grunf, grunf!”
“P-Chan! Vieni qui, piccolo!”
L’animaletto saltò immediatamente tra le braccia della padroncina. La quale si era però incantata a fissare la ragazza dai capelli rossi e dal lungo codino che le veniva incontro.
Akane mollò la presa, P-Chan dovette fare un agile balzo per non cadere malamente a terra. Ranma-chan si strizzò i capelli, lasciando scorrere via da essi tutta l’acqua. Poi prese la pentola che aveva lasciato per terra e si versò quella poca acqua calda rimastavi dentro.
“Ecco, io… sono venuto a riportarti il maialino…” disse, dopo lunghi istanti di silenzio “Mentre venivo ho visto Ryoga che correva velocemente via, credo che stesse cercando P-Chan ma a quest’ora temo che si sarà perso come al solito…”
Akane rimase immobile, nel più completo silenzio.
“Beh… che c’è?” disse Ranma. “E’ solo che… non potevo partire senza prima salutarti… o meglio, non potevo partire…”
La fidanzata gli corse incontro, quindi lo strinse a sé in un improbabile abbraccio. Poco ci mancò che non gli rompesse due vertebre: il ragazzo non ebbe però il tempo di darle della violenta, notò che ancora altra acqua stava bagnando la sua giubba cinese.
*Ma… sta piangendo?*
“Ranma… non te ne andare…” mormorò lei con un filo di voce.
Lui ricambiò, in maniera più gentile, l’abbraccio.
“Non ti lascerò mai…” disse lui con una voce così debole che sembrò quasi un sospiro.
Rimasero così per qualche interminabile secondo, stretti l’uno all’altra. Poi Ranma credette di avvertire un morso al cuore… prima di rendersi conto che si trattava di P-Chan che lo stava mordendo furiosamente al petto!

“Ahiii!!! Brutto maiale che non sei altro, ti vuoi fermare?” Lo respinse via.
Akane colpì pesantemente il fidanzato con la padella.
“Lascia stare P-Chan! Te la prendi sempre con chi non si può difendere…”
“Non è vero, è lui che ha cominciato!”
Ripresero a litigare. Il resto della famiglia, svegliata dal baccano, si affacciò alle finestre.
“Che bello!” esclamò Kasumi “Ranma è tornato!”
“Evviva!” esultò Soun.
“Fine della quiete domestica…” mormorò Nabiki.
Il panda estrasse gioioso un cartello:
*Evvai, non dovrò vivere sotto i ponti!*

*******

E così tutto tornò alla normalità. O quasi.

“Stupido!”
“Cretina!”
“Deficiente!”
“Maschiaccio!”
“Oink! Oink! Grrr!”
“Ti ci metti anche tu, suino?”
“Piantala! Che ti ha fatto di male?”
Nabiki guardò annoiata la solita scenetta.
“Ma quando capiranno mai che si vogliono bene?… Mah, tutto va di nuovo come al solito!”
Kasumi si voltò verso la media delle sorelle Tendo.
“Io non direi proprio, Nabiki...”
“Cosa vuoi dire, Kasumi?” fece lei curiosa “Pensi che tra loro due…”
“La vedi questa padella? Ora che Akane l’ha stampata sulla faccia di Ranma, è pressappoco inutilizzabile: mangeremo roba fredda, oggi.”
Un gocciolone solcò la fronte di Nabiki.
“Vabbè” disse poi, tornata alla solita indifferenza “Tanto io sono a dieta…”

“Noi andiamo!” urlarono all’unisono i due fidanzati, i quali avevano improvvisamente interrotto il bisticcio non appena si erano accorti di essere in ritardo per la scuola.
Akane si arrestò sull’uscio di casa.
“Che fai?” le domandò Ranma.
“E’ che avevo dimenticato l’ombrello… non vedi che sta per piovere?”
Lui guardò il cielo, solcato in effetti da neri nuvoloni carichi d’acqua: e già cominciavano a cadere le prime gocce. Sospirò come sollevato. Per la prima volta non gli importava affatto della scocciante necessità di non doversi bagnare, perlomeno non davanti ad altre persone.
Akane aprì l’ombrello, non con poca fatica dal momento che era grosso e pesante.
“Aspetta, ti do una mano” disse il giovane col codino, vedendola impacciata: ed afferrando anche lui il manico sfiorò casualmente la mano di lei. Entrambi arrossirono violentemente, i loro volti ruotarono lentamente fino ad incontrarsi: per un istante gli occhi blu di Ranma si specchiarono in quelli marrone scuro della fidanzata. No. Non gli importava niente della sua maledizione, ora.
Ripresero a guardare in direzione del Furinkan, facendo finta di niente. Le loro mani continuavano però ad essere ambedue strette, sfiorandosi ancora leggermente, nel manico dell’ombrello. Un normalissimo manico d’ombrello, questo. Ma che, come per incanto, teneva legati più che mai due ragazzi che correvano vicini sotto la pioggia, adesso scrosciante.


FINE



Bene, spero che la storia vi sia piaciuta. D’altronde, è la seconda fic su Ranma ½ che ho scritto (anno 2003!) e l’inesperienza si è fatta abbastanza sentire. Comunque sia, mi farebbe molto piacere che chi avesse trovato la forza di leggere fino alla fine lasciasse il proprio commento nell’apposito spazio dedicato. Non dev’essere per forza positivo, anzi. Credo che i commenti servano innanzitutto all’autore per migliorarsi, fatemi sapere cosa andava, soprattutto cosa NON andava, dove si potrebbe ritoccare meglio la fic e così via…

Dopo questa fic, ne ho scritte molte altre, sicuramente migliori. Tuttavia a “Scambio di maledizioni” sono rimasto attaccato in modo particolare e… insomma, fatemi sapere cosa ne pensate ok? Magari così posso aggiustarla qua e là…

Bye! ^^

   
 
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