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Autore: Amebosa Alby    11/05/2012    5 recensioni
Dream Smith è dislessica, iperattiva e inspiegabilmente innamorata del suo letto.
Ma potrà ancora fare sonni tranquilli dopo il suo arrivo a New York?
Tra un'auto a fiorellini, un cane-topo, un amico che legge l'Odissea (di sua spontanea volontà O.O), un non-così-amico inquietante e una misteriosa scomparsa, riuscirà Dream Smith a riconquistare l'amata pace del suo letto?
DAL CAPITOLO 8:
“Nico, cosa ci fai qui?” chiese Percy, chiudendo il suo armadietto.
“Un problema. Un enorme problema con mio padre.”
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Annabeth Chase, Gli Dèi, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 6. Essere una semidea vuole dire incontrare la ragazza del tuo amico attraverso un arcobaleno.

 

Non saprei dirvi se fossi più terrorizzata dal fatto che la mia professoressa di storia si fosse trasformata in un mostro o da Percy che, con una spada in mano (e con spada non intendo quelle di gomma che i bambini comprano alle fiere) , mi aveva dato una spallata così forte da farmi volare attraverso la classe.

Vidi Percy mollare un fendente al mostro, che appena entrò in contatto con la spada si sgretolò.

Mi schiantai contro la gamba di un tavolo e per un attimo il mio unico pensiero fu “CWNEIUCWCMNBUDHWAAAAAAAARGH! LA MIA SCHIENA!”, ma poi aprii gli occhi, che avevo serrato un po' per il dolore e un po' perché temevo di essere fatta a pezzettini, e l'urlo mentale precedente fu sostituito da un altro urlo mentale:”PERCY HA APPENA DISINTEGRATO LA PROFESSORESSA DI STORIA CON UNA SPADA! STO IMPAZZENDO!”

Si, perchè del fatto che la Green fosse appena morta non me ne fregava molto.

Ero più preoccupata per la mia sanità mentale.

Percy stava in piedi di fronte a me.

Aveva la spada appoggiata su una spalla e un gran sorriso stampato sul volto, come se avesse appena visto un carretto dei gelati.

Dietro di lui, c'era una montagnola di polvere, che un tempo doveva essere la professoressa di storia/mostro assetato di sangue (in ogni caso, trattandosi della Green, le due cose non erano molto differenti.)

Quando ripresi l'uso della parola, cominciai a balbettare come un'ebete.

“M-ma che...? C-cosa era...? Tu...?”

Percy mi porse una mano e mi aiutò ad alzarmi da terra.

“Scusa per la spinta, Dream. Tutto bene?” mi chiese.

Credo che si aspettasse che io dicessi “Si, certo! Tutto bene! Grazie per avermi salvato la vita, mio eroe!”, perchè quando gli urlai in faccia “TI SEMBRA CHE IO STIA BENE?! STO COMPLETAMENTE IMPAZZENDO!” il suo sorriso sparì completamente.

Fu il suo turno di balbettare.

“S-scusa. Ehm...cercherò di spiegarti la c-cosa velocemente...”

Annuii, speranzosa che fosse tutto uno scherzo e che da un momento all'altro uscisse qualcuno armato di videocamera fuori dall'armadio e gridasse “SEI SU SCHERZI A PARTE! SORRIDI PER IL PUBBLICO!”.

Invece Percy mi diede la spiegazione più strana che avessi mai sentito (e da quando mio fratello ha iniziato ad andare a scuola ne ho sentite di cose strane).

“...gli Dei che studiamo nelle lezioni di greco esistono veramente...”

Ridacchiai.

Si, certo! E io sono la Bella Addormentata!

Lo fermai prima che potesse continuare.

“Per favore, Percy. Dammi una spiegazione seria.”

Percy sbuffò, passandosi una mano tra i capelli.

“E' quello che sto cercando di fare, Dream.”

“Scusa.”

Mi sedetti su un banco e feci segno a Percy di continuare.

“So che può sembrarti strano, ma gli dei esistono veramente. Ed esistono anche i semidei, come Ercole, Teseo e Perseo...”

Ecco, se qualcuno vi avesse detto una cosa del genere che cosa avreste pensato?

Io ero sicura di star sognando.

Ho sempre avuto una fervida immaginazione e non sarei stata per niente sorpresa se in quel momento la Green fosse entrata a passo di marcia in classe e mi avesse urlato di non dormire sui suoi fascicoli.

Rimasi in silenzio e continuai ad ascoltare Percy.

“...anch'io sono un semidio e lo sei anche tu, Dream.”

Alzai un sopracciglio

Era un sogno davvero strano.

Nemmeno io avrei mai pensato a me stessa come una semidea.

Io.

Per metà dea.

Certo, come no.

Scossi la testa.

“Va bene, Percy. Ora puoi anche svegliarmi.” dissi, sorridendo.

Percy si appoggiò ad uno dei banchi, affranto.

La sua spada si trasformò in una penna.

Il mio sorriso si fece ancora più grande.

Dopotutto era un sogno, no?

“Dream, sono serio! Sei una semidea! La Furia era qui per me, ma poi sei arrivata tu e si è complicato tutto! Questo non è un sogno!”

Per provarmelo mi fece un enorme pizzicotto sul braccio.

Mi aspettavo di non sentire niente, ma mi sbagliavo.

Eccome se l'avevo sentito!

“Ahia!” gridai, portandomi la mano destra a dove Percy mi aveva pizzicato.

Vedendo il segno rosso rimasto, cominciarono a sorgere dei dubbi.

E se non fosse stato un sogno?

E se tutto fosse vero?

La Green si era davvero trasformata in un mostro?

Gemetti, frustrata.

“Come faccio a sapere che non mi stai prendendo in giro?”

Percy fece un sorriso trionfante.

Aveva già capito che mi stavo arrendendo all'evidenza.

“Sono tuo amico, no? E poi, i fatti parlano da soli. Non si vede tutti i giorni la propria professoressa di storia essere disintegrata da un ragazzo con una spada!”

Il sorriso di Percy era contagioso e potei fare a meno di ricambiarlo.

“E allora adesso che cosa facciamo?”

Percy sembrò pensarci su.

Poi mi prese il polso e cominciò a trascinarmi fuori dalla stanza.

“Dove stiamo andando esattamente?” chiesi, aggrottando le sopracciglia e cercando di stare al suo passo.

Imboccammo il corridoio e girammo a destra.

“Stiamo andando a chiamare Annabeth.”

Aprì per me la porta del bagno dei maschi e mi fece segno di entrare.

Percy, un semidio, mi aveva trascinato per metà scuola per chiamare la sua ragazza in un bagno.

C'è qualcosa che non va in lui.

“Sai che questo è il bagno dei maschi, vero?” chiesi.

Percy roteò gli occhi e mi spinse dentro.

Aprì una finestra ed entrò un raggio di luce.

Poi aprì anche un rubinetto.

Si formò un piccolo arcobaleno.

Percy tirò fuori una moneta d'oro dalla tasca.

Me la mostrò e con un sorrisone disse:”Questa è una Dracma. La butti nell'arcobaleno e dici il nome della persona che vuoi vedere. Ah, anche Annabeth è una semidea.”

Rettifico: Percy, un semidio, mi aveva trascinato per metà scuola per chiamare la sua ragazza, una semidea, in un bagno attraverso un arcobaleno.

“Sai che esistono i telefoni, vero?” chiesi.

Percy sbuffò.

“Certo che lo so! Ma i semidei non possono usare oggetti elettronici. Attirano i mostri.”

Ah. E come faccio ad essere ancora viva?

Percy strinse la moneta e disse:”O, dea Iride, accetta la mia offerta. Mostrami Annabeth Chase, New York.”

Poi lanciò la moneta nell'arcobaleno e quella sparì immediatamente.

Al suo posto apparve una ragazza seduta ad una scrivania.

Sembrava avesse circa diciassette anni.

Si poteva capire che era alta, nonostante fosse chinata su dei libri, indossava una divisa grigio chiara, aveva lunghi capelli biondi legati in una coda alta e un' espressione concentrata in volto.

“Hey, Annabeth!” disse Percy, con un sorriso enorme, molto più grande di quelli che rivolge a me.

Annabeth trasalì e si volto verso il rumore.

Quando vide Percy, sorrise.

“Ciao, Testa D'Alghe!”

Testa D'Alghe? Adoro già questa ragazza!

Annabeth portò lo sguardo su di me e mi saluto.

“Ciao, Dream. È un piacere conoscerti.”

Aggrottai le sopracciglia.

Percy ha parlato di me alla sua ragazza?

“Si, mi ha parlato un po' di te.”

Oddio, anche lei sa leggere nel pensiero!

“La Furia ha attaccato?” chiese Annabeth.

Percy annuì. “Si, circa cinque minuti fa.”

“E chi era?”

“Alecto. Adora interpretare la parte della professoressa.”

Annabeth rise.

“Già. Sembra proprio di si.”

“Di cosa state parlando?” chiesi.

Nessuno mi rispose.

Percy sospirò. “Cosa facciamo adesso? Dovrei portare Dream al campo?”

“Quale campo?”

Ancora nessuna risposta.

“Non credo. In questo periodo dell'anno non c'è nessuno. Dream imparerebbe di più stando con te. E poi non può saltare metà anno scolastico così.”

“Che cosa imparerei da Percy?”

I due piccioncini continuarono la loro conversazione.

“Si, ceeeerto. Perchè a Dream mancherebbe così tanto la scuola!”

“Perseo!”

“Okay, okay, Sapientona! Dream rimarrà con me fino alle vacanze estive.”

Annabeth sorrise.

“Bene.”

Qualcuno bussò alla porta della stanza in cui Annabeth si trovava.

“Scusa, devo andare, è la mia compagna di stanza! Ci vediamo domani in Central Park appena dopo scuola!”

Prima che l'immagine svanisse riuscii a sentire una voce da ragazza dire “Ma con chi stavi parlando?”

Mi voltai verso Percy, che stava ancora sorridendo come un ebete.

“Non ho capito nulla di quello che avete detto.” gli dissi.

Percy si riscosse. “Scusa. C'è un campo in Long Island in cui i semidei si allenano per combattere i mostri e diventare eroi. In questo periodo dell'anno, però, non c'è nessuno, quindi tu ti allenerai con me.”

Rimasi stupefatta.

Era incredibile come quella che i mortali chiamano Mitologia Greca fosse così a contatto con me e non me ne fossi mai accorta e che nemmeno mio fratello e mia madre ci avessero fatto caso.

All'improvviso, mi balenò in mente quello che mi aveva detto Percy un minuto fa: i mostri possono rintracciare i semidei attraverso gli apparecchi elettronici.

Io li ho sempre usati, ma non sono mai stata attaccata.

Era forse perchè mi ero trasferita così tante volte?

Poi un'altra domanda si fece strada in mezzo alle migliaia che avevo: e se mia madre sapesse di tutto questo?

Percy mi mise una mano sulla spalla.

“Forza. È meglio andare via di qui. Credo che tu voglia parlare un po' con tua madre.”

Annuii, grata di avere un amico che mi potesse capire così bene.

Andammo a prendere le nostre cartelle ed uscimmo dalla scuola.

Seguii Percy verso la sua macchina.

Quando lui ebbe avviato il motore, mi voltai verso di lui e ghignai.

“Allora...Perseo, eh? Bel nome!”

“Senti chi parla!”

E, ridendo, ci avviammo verso casa mia.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Salve, gente!

Come va?

Io sono sempre SUPER impegnata. D:

La scuola comincia a farsi sentire ancora di più in questi giorni...l'ultimo mese prima delle vacanze è pieno di verifiche. D:

Vi è piaciuto questo capitolo?

Forse è un po' corto...

Fatemi sapere!

 

Alby. :3 

  
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