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Autore: wordsaredeadlythings    11/05/2012    2 recensioni
Dalla shot:
Ma alla fine non lo faceva mai, perché era comunque Johnny. E sapeva che urlare non serviva a niente, che non lo avrebbe riportato indietro. Niente poteva riuscirci. Lui sarebbe rimasto dall'altra parte del velo, un velo tanto sottile quanto evanescente. Sarebbe bastato poco per attraversarlo: un misero passo per riabbracciarlo, per affondare il viso nel suo petto, per sentire il suo profumo.
Un passo. Sarebbe stata questione di un passo, un passo solamente.

{JimmyxJohnny}
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Johnny Christ, The Rev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a James,
perché anche se ti ho conosciuto troppo tardi,
mi sei entrato nel cuore lo stesso.


E a Jett, ovviamente.
Perché la prima Jimmy/Johnny che ho letto,
è stata la tua.
Mi sembra doveroso ricambiare con una mia :)








Johnny Christ vorrebbe urlare.







Qualche volta Johnny vorrebbe urlare.
Urlare, semplicemente urlare. Schiudere le labbra e cominciare a strillare senza smettere più, finché la sua gola non avrebbe cominciato a bruciare, ad ardere come un fuoco.
Avrebbe voluto urlare, Johnny Christ. Urlare con tutto il fiato che aveva in corpo, urlare così forte da distruggere i vetri di quella sua stupida casa.
Una casa vuota, fredda, spenta. La casa di un fantasma.
Ma alla fine non lo faceva mai, perché era comunque Johnny. E sapeva che urlare non serviva a niente, che non lo avrebbe riportato indietro. Niente poteva riuscirci. Lui sarebbe rimasto dall'altra parte del velo, un velo tanto sottile quanto evanescente. Sarebbe bastato poco per attraversarlo: un misero passo per riabbracciarlo, per affondare il viso nel suo petto, per sentire il suo profumo.
Un passo. Sarebbe stata questione di un passo, un passo solamente.
Johnny sospirò, si accese una sigaretta. La fumò con lentezza, seduto sul cornicione della finestra al pian terreno, e guardò il mare. Il mare azzurro di Huntinghton Beach, quel mare brillante, così pieno di ricordi che sembrava scoppiare.
Aveva gli occhi azzurri come il mare, Jimmy. Se li ricordava bene, Johnny. Quei due stupidi occhi erano il suo porto sicuro, l'unica cosa a cui aggrapparsi quando tutto intorno a lui sembrava andare male. Quei due maledettissimi occhi azzurri sembravano urlare "va tutto bene, ci sono io. Sono qui, non me ne andrò per nessuna ragione al mondo". Ed era vero, perché quando ne aveva bisogno, Jimmy era lì. Era sempre lì, ogni fottuto istante.
E Johnny ci aveva creduto davvero, a quella stupida bugia. Una bugia che sembrava così vera, quando usciva fuori da quegli stupidi occhi: niente parole, niente di niente. Solo due occhi. Due occhi maledetti che gli erano entrati nel cuore, due occhi che non volevano scomparire. Due occhi che restavano aggrappati alla notte, ai suoi sogni più nascosti. Due occhi che brillavano in ogni suo stupido incubo, ogni schifosissima notte.
Due occhi che non avrebbero più brillato. Spenti, chiusi in pareti di legno, sotto tre metri di terra dura e fredda. Non avrebbero più brillato, né gli avrebbero sussurrato quelle parole così dolci e tranquillizzanti nel silenzio di uno sguardo. Non avrebbero più fatto niente, perché erano chiusi, e lo sarebbero rimasti per sempre.
Qualche volta Johnny Christ vorrebbe urlare.
Ma a volte, più spesso, vorrebbe semplicemente scoppiare in lacrime.
Piangere, correre in casa e urlare il suo nome, chiamarlo in continuazione, sperare che risponda almeno una fottuta volta. E poi crollare a terra, urlare il suo nome all'infinito, ripeterlo come un mantra, come se ripetere "Jimmy" per tutta la vita potesse riportarlo indietro. Vorrebbe vedere il suo corpo steso sul suo divano, gli occhi chiusi, un sorriso leggero dipinto sul viso. Vorrebbe prendere quel viso e baciarlo, baciare quelle stupide labbra sempre inclinate verso l'alto, quelle labbra che sapevano di birra e tabacco, che sapevano di casa. Vorrebbe sentire la sua voce pronunciare il suo nome, con quell'intonazione particolare che aveva solamente lui.
Ma Jimmy non avrebbe risposto. Questa volta Jimmy non c'era, e non ci sarebbe stato mai più. Questa volta Jimmy era lontano, troppo lontano per essere raggiunto. Irraggiungibile, come una stella.
Jimmy non lo avrebbe abbracciato più, non lo avrebbe baciato più, non avrebbe potuto più fare niente. Non avrebbe potuto più accoglierlo tra le sue braccia, né ripetergli che "va tutto bene". Perché Jimmy non avrebbe più sorriso, non si sarebbe più mosso.
Era morto, freddo. Un cadavere come tanti altri, nascosto dentro una bara scura, sotto tre metri di terra. A ricordare la sua presenza in quel luogo, solo una lapide bianca.
Era un cadavere. Uno stupido, freddo cadavere. Una marionetta senza fili.
Johnny sospirò, spense la sigaretta e continuò a guardare fuori.
Non pianse, perché sapeva che Jimmy non avrebbe mai voluto quello. Non voleva vederlo piangere.
Semplicemente, Johnny Christ vorrebbe urlare.
Perché qualcuno gli aveva strappato il cuore dal petto, e lo aveva chiuso in una bara di legno scuro, sotto tre metri da terra.
E non poteva riprenderselo.









_Cris Corner


La mia prima Jimmy/Johnny, ed è ad alto concentrato depressivo.
Okay, volete la verità? Stavo salvando delle immagini di Jimmy, quando ho pensato questa cosa. L'ho scritta, e adesso la posto. La posto perché questa volta ho pianto anche io, mentre la scrivevo.
Spero che vi piaccia almeno un po'.
Con tanto affetto,
_Cris

   
 
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