TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE
DAY
POV
ROBERT
Ieri
è stata una giornata meravigliosa, cosa che non
sarà questo maledetto 25
aprile.
Mia
mamma se n’è uscita con la sparata che ci dobbiamo
trasferire.
“Robert,
mi dispiace, ma a Settembre ci trasferiamo a Parigi perché
qui non c’è la
facciamo più” così mi ha detto, e
così continua a dirmi da circa mezz’ora.
Più
la guardo e la sento parlare più mi sto arrabbiando.
“No
mamma.. io non me ne vado da qui, mi spiace. Voi ve ne potete anche
andare, ma
io non mi trasferirò mai.. MAI.. hai capito? Che
c’è ne andiamo a fare? No, no
e no… assolutamente no”
Dovrei
lasciare la città del mio cuore?
Dovrei
lasciare Tom?
Kristen?
Ora che l’ho trovata?
No,
mi rifiuto.
Mi
guarda scioccata, non si aspettava da me questa reazione.
“Robert
non fare discussioni. Sei abbastanza intelligente per capire la
situazione.
Troppi ricordi ci sono qui. Io e papà non
c’è la facciamo”
Troppi
ricordi, troppi ricordi.
Solo
loro stanno male? Eh?
Io
sto una merda, però cerco di reagire. Loro che fanno?
Lasciano
tutto e scappano via? Come se i ricordi brutti non ti seguono comunque.
“Non
è lontanissima, potrai tornare qui quando vuoi”
Insiste
ancora.. non ha capito
Mi
sto innervosendo, ho voglia di una sigaretta ma mia mamma non lo sa. Al
diavolo
tutto e tutti. Ho diciotto fottuti anni, posso fare quello che cazzo
voglio
della mia vita o no?
Esco
il pacco delle sigarette e ne accendo una proprio davanti a lei che mi
guarda
scioccata.
Odia
il fumo.
Odia
vedere fumare.
Starà
odiando anche me, ora.
Uno,
due, tre.
Eccola
che sta per gridare, ma ormai ci sono abituato.
“Robert,
cosa diavolo stai facendo? Fumi e da quando? Smettila, smettila subito.
Te lo
ordino” grida e sbraita.
“Spiacente
mamma, io fumo. Fattene una ragione” e nel frattempo faccio
un altro tiro.
Scoppia
a piangere, era prevedibile.
“No.
Ti prego. Ma che ti sta succedendo, eh? Sei diverso, non ti riconosco
più. Non
sei più il mio bambino” ma che cazzo dice?
“Non
sono più un bambino infatti mamma, cazzo,
guardami.”
Le
prendo il viso e la guardo negli occhi.
“Ho
diciotto fottuti anni. Quasi diciannove. Ho la barba. Ho fatto sesso
una
quantità di volte che non mi ricordo neanche. Ho la
macchina, sto per andare al
college. Mi è morto un amico e una sorella, cazzo.
È normale che sono cambiato.
Si cresce mamma”
È
scioccata, trema e piange.
Mi
dispiace parlarle così, ma deve reagire. Non può
stare chiusa in casa ore e ore
a piangere per la morte della figlia avvenuta un anno fa.
“Si
hai ragione, hai ragione.. è che io…”
piange ancora, più forte di prima.
La
prendo e avvolgo il suo piccolo corpo intorno alle mie braccia..
“Mamma
stai calma. Non voglio che ti senti male. Scusa se ho alzato la
voce”
Mi
guarda con tutto l’amore del
mondo.
L’amore
che solo una madre può provare per il proprio figlio. Ad un
certo punto si
blocca, mi guarda e torna seria
“Mi
dispiace Robert, ma a settembre si va a Parigi. Hai tre mesi per
viverti
Londra. Dopodiché ci trasferiamo là. Che ti
piaccia o meno. La decisione è
stata presa. Le tue sorelle sono d’accordo e papà
ha già trovato un nuovo
lavoro là, in una scuola superiore.”
La
guarda furioso. Tutto quello che ho detto fin ora non è
servito a niente.
Meglio andarmene da questa casa. Sono stufo, esausto.
“Si,
okay. Ciao”
Fa
per fermarmi ma le sbatto il portone di casa in faccia.
Non
si sono mai preoccupati per me.
Non
mi hanno mai chiesto un consiglio, non mi hanno mai reso partecipe.
Sono
egoisti.
Si,
è così.
Ed
io mi sono stancato.
Dovrebbero
pensare al bene del figlio, ed invece? L’importante
è che stanno bene loro. Ma
andate a fanculo, va.
Afferro
il cellulare che ho in tasca e scrivo un messaggio. Ho bisogno di
qualcuno con
cui parlare e sfogarmi. Qualcuno
che mi
vuole, davvero. Che vuole che io sia felice, da sempre.
“Devo
parlarti, è urgente. Dove sei?” aspetto la
risposta, fumandomi una sigaretta.
L’ennesima
già.
La
risposta arriva dopo cinque minuti circa.
“Stavo
dormendo, cazzo. Cos’è successo? Sono le 7e30,
Rob!”
Cazzo,
non mi sono reso conto dell’orario. Pazienza. Tanto tra di
noi non ci sono mai
stati problemi.
“Lo
so, lo so che è presto. Però devo parlarti,
è importante. Ho bisogno di un consiglio,
che solo tu puoi darmi”
“Mi
stai facendo preoccupare. Cinque minuti e sono sotto casa tua”
“Okay,
ti aspetto”
Mezz’ora
dopo ci ritroviamo in un bar a fare colazione.
Gli
ho spiegato tutta la situazione e lui con la sua semplicità
mi sta dando degli
ottimi consigli.
“Robert
hai quasi diciannove anni. Sei abbastanza adulto per prendere in pugno
la tua
vita. Ne hai passate tante nella tua vita. La morte di Tyler, di tua
sorella..
la depressione dei tuoi, soprattutto quella di tua mamma. Hai avuto un
vita non
facile, e sei maturato abbastanza. Credo che dovresti prendere un
appartamento
solo per te”
Le
sue parole continuano a ritornare nella mia mente.
Un
appartamento tutto per me. Soldi ne ho abbastanza posati quindi credo
proprio
che farò questo passo.
“Si,
Tom, amico mio.. Hai ragione. Prenderò un appartamento. Mi
sono rotto i coglioni
di dipendere dai miei. Basta. Voglio la mia libertà. E poi
non voglio andarmene
da Londra, cazzo”
Lui
mi guarda e annuisce.
È
sempre stato più razionale di me. Ci pensa cinquanta volte
prima di fare una
cosa, io invece sono molto istintivo. E molte volte sbaglio.
Ho
sbagliato in passato e sbaglierò ancora, per il mio
caratteraccio.
“Non
voglio lasciare te, non voglio lasciare Kristen. È la cosa
più bella che mi sia
capitata”
Mi
sorride e abbassa la tazza del cappuccino che sta bevendo
“Rob,
ti conosco. So che sei perdutamente innamorato di lei. So che non ci
riesci a
stare senza di lei. Ti brillano gli occhi quando la nomini e sono
sicuro che ti
batte il cuore quando la vedi”
Annuisco
e gli sorrido.
Lui
si che mi capisce.
Lui
mi capisce anche senza parlare.
Basta
uno sguardo e sa che cosa non va. E lo stesso è per me.
Siamo
come fratelli.
“Grazie
Tom.. grazie per tutto”
“Figurati,
lo sai che ci sono sempre per te. Una cosa sola.. tu ami Kristen, ma io
le
voglio bene. Non la fare soffrire Rob, altrimenti ti spezzo le
gambe”
Scoppio
a ridere e faccio di no con la testa
“Non
ne ho intenzione, tranquillo”
Ci
salutiamo dopo un’ora che siamo là dentro. Sono in
ritardo per la scuola, ma
non me ne fotte niente.
Oggi
non ci vado, voglio rimanere solo. Magari vado a cercare un
appartamento.
Solo,
Kristen.
Oggi
non la vedrò e mi si spezza il cuore.
Non
faccio neanche in tempo a pensarla che mi squilla il telefono
È
lei e mi spunta un sorriso
“Ehi,
buongiorno. Ma dove sei? Ci vediamo a scuola? Sei in ritardo, mi
sa.”
“Buongiorno
piccola. Oggi non vengo, scusa se
non te l’ho detto prima. Devo fare una cosa. ”
Sicuramente
rimarrà male. La conosco un minimo.
“Ah,
okay. Buon divertimento allora“
Ecco
lo sapevo.
“Dai
non fare così. Non essere triste. Ci vediamo pomeriggio
sotto casa tua. Usciamo
un po’ e ci prendiamo un gelato”
“Diciamo
davvero? Okay, a dopo allora”
La
sento sorridere, segno che non vede l’ora di vedermi
“Si
certo, Kris. A dopo”
Sono
passate cinque ore da quando mi sono messo a cercare uno stupido
appartamento e
non c’è ne neanche uno che mi piace.
Troppo
grande. Troppo piccolo. Troppa luce. Troppo buio.
Non
c’è la farò mai.
Vorrei
fare una sorpresa a Kristen, per il nostro primo mese insieme.
Organizzare
magari una cena romantica, dimostrarle quanto tengo a lei.
Vorrei
abbracciarla, accarezzarla e baciarla senza paura di essere scoperti da
qualcuno.
Non
è successo niente ancora tra di noi, ma la voglia di averla
mia si fa sempre
più intensa.
Ho
bisogno di sentire il suo corpo unito al mio, il suo respiro e le sue
labbra su
di me.
Non
abbiamo mai parlato di questo, non so se lei l’abbia
già fatto prima, ma questa
cosa non mi spaventa.
La
tratterò come una principessa, perché
è questo che si merita.
Oh,
cazzo. Robert.
Non
ho mai parlato così, che mi succede? Forse questa ragazza
meravigliosa mi sta
cambiando? Forse riesce a tirare il meglio di me? La risposta
è si.
Farei
di tutto per lei
Ed
è con questi pensieri che mi incammino per andare a vedere
l’ultimo
appartamento, prendo il cellulare per guardare che ore sono e cazzo,
è spento.
Sarà scarico.
C’è
un bar qui vicino, così decido di entrare a prendere
qualcosa da bere ed è in
questo preciso istante che incrocio i suoi occhi, pieni di lacrime.
Fa
per andarsene, ma lo blocco con il braccio.
“Lasciami,
lasciami stare”
Le
lacrime le rigano il viso, e tira su con il naso.
Sta
davvero male.
“Ma
che è successo? Parla, Nicole” le prendo il viso
tra le mani, e cerca di
divincolarsi.
“Cazzo,
lasciami Rob.. non riesco.. io non…”
“Non
riesci a fare cosa?” i singhiozzi fanno vibrare il suo corpo
e mi viene
istintivo stringerla tra le mie braccia
All’inizio
cerca di strattonarmi, ma dopo un minuto si abbandona alla mia presa e
piange,
come non l’aveva mai fatto con me.
Le
accarezzo i capelli, e mi sento davvero uno schifo.
Credevo
di non provare niente per lei, ma vederla in quello stato mi fa star
male.
Le
metto un dito sotto il mento e lei alza lo sguardo automaticamente.
I
nostri sguardi si incrociano, un misto di azzurro e nero.
Gli
opposti che si
attraggono.
Mi
guarda così intensamente che non riesco a dirle niente.
All’improvviso
però si avvicina ancora di più e mi bacia.
Si,
mi bacia e mi stringe forte.
È
piange.
Le
sue lacrime bagnano anche il mio viso, che non si è tirato
indietro.
Non
so il perché ma le mie labbra sono ancora unite alle sue.
Non
dovrei, ma non riesco a smettere.
Nicole
è stata una delle persone più importanti della
mia vita..
Mi
è stata accanto sempre..
Prima
di lei la mia vita era uno schifo.
Facevo
sesso con qualsiasi ragazza solo per soddisfare i miei bisogni, ma con
lei era
stato diverso.
Lei
mi faceva stare bene.
Lei..
lei… era tutto quello che di buono c’era in me..
ERA..
appunto.
Tutti
verbi al passato..
Si
perché adesso c’è Kristen.
Kristen…
Kristen…
Kristen
Il
suo nome rimbomba nel mio cervello e fa si che mi stacchi da
Nicole…
“Cazzo…
io… Nicole… non dovevo… non
è giusto”
“No
Robert… è stato bello… Io ti amo, ti
amo ancora.. Non riesco a vivere senza di
te. Credevo di farcela, ma non è così.. Torna da
me, ti prego”
Torna
da me, torna da me…
Non
posso. Non voglio.
“Mi
dispiace, ma io amo Kristen”
Scoppia
a piangere di nuovo e si copre il viso con le mani.
“Allora,
dimmi perché non mi hai allontanato Robert?
Perché hai continuato a baciarmi…
perché?
Perché?” mi colpisce al petto più
volte, e la lascio fare..
Deve
sfogarsi, ma non so proprio darle una risposta.
“Non
lo so, Nicole. Non lo so, okay?”
“No,
non è okay… Tu mi vuoi ancora, lo so. Pensaci
Rob, pensa a quello che ti ho
detto”
Kristen.
Nicole. Kristen. Nicole.
Robert
e Kristen.
Robert
e Nicole.
Non
so cosa dirle, quindi annuisco e basta.
Mi
da un veloce bacio a stampo e se ne va correndo, lasciandomi con il
cuore
lacerato e con la consapevolezza di aver tradito Kristen.
E
con in testa mille dubbi.
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POV
KRISTEN
Non
è venuto a scuola. Sono passate cinque ore da quando
l’ho sentito l’ultima
volta. Gli ho mandato un messaggio due ore fa, ma non mi ha risposto.
Un
ora fa idem, niente di niente.
Ho
provato a chiamarlo e dice che è chiuso.
Che
diavolo starà facendo?
Con
chi sarà?
Ed
eccole le mille ipotesi che mi vengono in mente.. i mille dubbi.. le
mille
incertezze.
Credevo
di non avere dubbi.. è così realmente?
Mi
viene, in continuazione, una scena in mente..
Lui
che mi tradisce.
Lui
è che insieme ad un’altra, con Nicole ad esempio.
Loro
che si baciano.
Ma
perché Kristen?
Forse
perché Nicole non è a scuola.
E
Robert non mi risponde a quello stupido telefono.
Forse
perché loro sono stati insieme fino ad un mese
fa…
E
forse…. Forse… forse mi sto facendo troppe
paranoie.
Forse
Nicole è a casa con la febbre e Robert… e lui?
Non
so proprio dove potrebbe essere. È stato vago al telefono.
“Devo fare una cosa” aveva detto
Ma
cosa?
Kristen
basta.
Perché
tutte queste domande? Non ti fidi?
Lui
ti ama, te l’ha giurato. E oggi vi vedrete.
Ti
dirà che si è scaricato il cellulare e che non ha
visto Nicole.
Si
sicuro.
La
campanella suona ed io mi precipito a casa ma lui non
c’è..
Magari
è in ritardo..
Entro
dentro e mi ricordo di essere sola…
Mi
spoglio ed entro nella doccia…
Quando
esco sono ancora più agitata di prima, ho un presentimento..
Un
brutto presentimento.
Ancora
gocciolante, solo con l’accappatoio addosso prendo il
cellulare e compongo il
suo numero..
Ogni
secondo è un battito in più..
La
voce della segreteria mi fa sobbalzare, e dalla rabbia butto il
telefono sul
letto.
Dio,
quando non mi risponde mi fa impazzire..
Mi
vesto, mi trucco, cerco di studiare un po’ nella sua attesa..
Un
attesa che dura quattro ore..
Quattro
ore che lo aspetto.
Nove
ore che non si fa sentire.
Non
c’è la faccio più.
Avevo
detto che saremmo usciti, ed invece non si è presentato.
Mi
ha dato buca e non so il perché..
Il
mio cellulare squilla e mi precipito a rispondere, sbattendo anche
contro il
comodino. Che dolore, cazzo.
Purtroppo
però non è Robert, ma Tom… Compare il
suo nome sul display..
All’inizio
non voglio rispondere. Sento le lacrime rigarmi il viso, e non voglio
farlo
preoccupare ma poi mi decido. Magari è Rob, con il cellulare
dell’amico.
Rispondo
e non sento né pronto, né il mio nome.. niente di
niente…
Gli
sarà partita la telefonata, sento delle urla…
Due
ragazzi che urlano… ma non si capisce bene cosa dicono..
Decido
di riattaccare
quando ecco che sento la
sua voce…
Le
loro voci..
C’è
più silenzio, forse si sono spostati di camera.
Robert
e Tom stanno litigando però.
Che
sarà successo?
Loro
due non litigano mai…
“Come
cazzo le hai potuto fare una cosa
del genere, Robert? Parla cazzo”
Fare
cosa? A chi?
Sento
il cuore battere forte, troppo forte…
“Non
lo so, Tom.. Non lo so… Ho fatto una
cazzata…”
“Si,
dio che l’hai fatta.. Hai tradito Kristen, cazzo. Hai baciato
Nicole”
No,
non è vero…
Non
può essere vero…
È
impossibile.
Non
mi può aver fatto una cosa del genere.
Lui
mi ama. Lui ha detto che vuole stare con me.
“Si,
lo so. Cazzo, cazzo, cazzo. Io la amo Kristen, te lo giuro. Voglio
stare con
lei.. e mi sono pentito di averla baciata”
“Non
me ne frega un cazzo, Robert. Devi dirlo a Kristen. Ora. VAI”
Chiudo
la telefonata. Basta. Non voglio sapere più niente.
Non
voglio vederlo. Sentirlo.
Stop.
Ho
chiuso con lui.
Sento
troppo dolore…
Un
cuore quante lacerazioni può subire, prima di cedere?
Quanto
dolore può contenere?
Quanta
sofferenza sono costretta a subire?
Prima
Michael, ora Robert.
Basta.
Mi
butto sul letto e scoppio a piangere.
Un'altra
batosta da mangiare giù, ma c’è la
farò.
Anche questa volta.
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Okay
non mi odiate vero? Ho
preso spunto dalla fan fiction di una mia amica :) Si chiama "When
Dance is Love" e lei è Nian92...è una storia che
merita davvero, quindi leggetela.
Vorrei ringraziare di cuore tutte le ragazze che seguono la recensione
:) Grazie grazie e grazie <3 L'unica cosa che vi chiedo
è di lasciarmi una recensione così so cosa
cambiare e migliorare.
Così so anche se la storia vi piace a tutti <3 Mi
farebbe davvero piacere :)
Baci
Alla prossima
ps: in questi giorni sono troppo invidiosa di tutte le ragazze che andranno a Londra e Cannes T_____T anche io voglio vedere Robert e Kristen.
Sarebbe un sogno che si realizza... Okay sto sclerando, bye <3