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Autore: GraStew    12/05/2012    5 recensioni
*In revisione*
Nuova vita per Kristen! A causa di un trasloco dovrà lasciare la sua bella Los Angeles, la sua migliore amica e il suo fidanzato per trasferirsi a Londra. Qui qualcosa sconvolgerà la sua vita...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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 Eccoci qua con il tredicesimo capitolo :) spero vi piaccia :) Ci rileggiamo alla fine :) 

                 

               TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE DAY      

 

           

 

 

POV ROBERT

 

 

Ieri è stata una giornata meravigliosa, cosa che non sarà questo maledetto 25 aprile.

Mia mamma se n’è uscita con la sparata che ci dobbiamo trasferire.

“Robert, mi dispiace, ma a Settembre ci trasferiamo a Parigi perché qui non c’è la facciamo più” così mi ha detto, e così continua a dirmi da circa mezz’ora.

Più la guardo e la sento parlare più mi sto arrabbiando.

“No mamma.. io non me ne vado da qui, mi spiace. Voi ve ne potete anche andare, ma io non mi trasferirò mai.. MAI.. hai capito? Che c’è ne andiamo a fare? No, no e no… assolutamente no”

Dovrei lasciare la città del mio cuore?

Dovrei lasciare Tom?

Kristen? Ora che l’ho trovata?

No, mi rifiuto.

Mi guarda scioccata, non si aspettava da me questa reazione.

“Robert non fare discussioni. Sei abbastanza intelligente per capire la situazione. Troppi ricordi ci sono qui. Io e papà non c’è la facciamo”

Troppi ricordi, troppi ricordi.

Solo loro stanno male? Eh?

Io sto una merda, però cerco di reagire. Loro che fanno?

Lasciano tutto e scappano via? Come se i ricordi brutti non ti seguono comunque.

“Non è lontanissima, potrai tornare qui quando vuoi”

Insiste ancora.. non ha capito

Mi sto innervosendo, ho voglia di una sigaretta ma mia mamma non lo sa. Al diavolo tutto e tutti. Ho diciotto fottuti anni, posso fare quello che cazzo voglio della mia vita o no?

Esco il pacco delle sigarette e ne accendo una proprio davanti a lei che mi guarda scioccata.

Odia il fumo.

Odia vedere fumare.

Starà odiando anche me, ora.

Uno, due, tre.

Eccola che sta per gridare, ma ormai ci sono abituato.

“Robert, cosa diavolo stai facendo? Fumi e da quando? Smettila, smettila subito. Te lo ordino” grida e sbraita.

“Spiacente mamma, io fumo. Fattene una ragione” e nel frattempo faccio un altro tiro.

Scoppia a piangere, era prevedibile.

“No. Ti prego. Ma che ti sta succedendo, eh? Sei diverso, non ti riconosco più. Non sei più il mio bambino” ma che cazzo dice?

“Non sono più un bambino infatti mamma, cazzo, guardami.”

Le prendo il viso e la guardo negli occhi.

“Ho diciotto fottuti anni. Quasi diciannove. Ho la barba. Ho fatto sesso una quantità di volte che non mi ricordo neanche. Ho la macchina, sto per andare al college. Mi è morto un amico e una sorella, cazzo. È normale che sono cambiato. Si cresce mamma”

È scioccata, trema e piange.

Mi dispiace parlarle così, ma deve reagire. Non può stare chiusa in casa ore e ore a piangere per la morte della figlia avvenuta un anno fa.

“Si hai ragione, hai ragione.. è che io…” piange ancora, più forte di prima.

La prendo e avvolgo il suo piccolo corpo intorno alle mie braccia..

“Mamma stai calma. Non voglio che ti senti male. Scusa se ho alzato la voce”

Mi guarda con tutto l’amore del  mondo.

L’amore che solo una madre può provare per il proprio figlio. Ad un certo punto si blocca, mi guarda e torna seria

“Mi dispiace Robert, ma a settembre si va a Parigi. Hai tre mesi per viverti Londra. Dopodiché ci trasferiamo là. Che ti piaccia o meno. La decisione è stata presa. Le tue sorelle sono d’accordo e papà ha già trovato un nuovo lavoro là, in una scuola superiore.”

La guarda furioso. Tutto quello che ho detto fin ora non è servito a niente. Meglio andarmene da questa casa. Sono stufo, esausto.

“Si, okay. Ciao”

Fa per fermarmi ma le sbatto il portone di casa in faccia.

Non si sono mai preoccupati per me.

Non mi hanno mai chiesto un consiglio, non mi hanno mai reso partecipe.

Sono egoisti.

Si, è così.

Ed io mi sono stancato.

Dovrebbero pensare al bene del figlio, ed invece? L’importante è che stanno bene loro. Ma andate a fanculo, va.

Afferro il cellulare che ho in tasca e scrivo un messaggio. Ho bisogno di qualcuno con cui parlare e sfogarmi.  Qualcuno che mi vuole, davvero. Che vuole che io sia felice, da sempre.

“Devo parlarti, è urgente. Dove sei?” aspetto la risposta, fumandomi una sigaretta.

L’ennesima già.

La risposta arriva dopo cinque minuti circa.

“Stavo dormendo, cazzo. Cos’è successo? Sono le 7e30, Rob!”

Cazzo, non mi sono reso conto dell’orario. Pazienza. Tanto tra di noi non ci sono mai stati problemi.

“Lo so, lo so che è presto. Però devo parlarti, è importante. Ho bisogno di un consiglio, che solo tu puoi darmi”

 

“Mi stai facendo preoccupare. Cinque minuti e sono sotto casa tua”

“Okay, ti aspetto”

 

Mezz’ora dopo ci ritroviamo in un bar a fare colazione.

Gli ho spiegato tutta la situazione e lui con la sua semplicità mi sta dando degli ottimi consigli.

“Robert hai quasi diciannove anni. Sei abbastanza adulto per prendere in pugno la tua vita. Ne hai passate tante nella tua vita. La morte di Tyler, di tua sorella.. la depressione dei tuoi, soprattutto quella di tua mamma. Hai avuto un vita non facile, e sei maturato abbastanza. Credo che dovresti prendere un appartamento solo per te”

Le sue parole continuano a ritornare nella mia mente.

Un appartamento tutto per me. Soldi ne ho abbastanza posati quindi credo proprio che farò questo passo.

“Si, Tom, amico mio.. Hai ragione. Prenderò un appartamento. Mi sono rotto i coglioni di dipendere dai miei. Basta. Voglio la mia libertà. E poi non voglio andarmene da Londra, cazzo”

Lui mi guarda e annuisce.

È sempre stato più razionale di me. Ci pensa cinquanta volte prima di fare una cosa, io invece sono molto istintivo. E molte volte sbaglio.

Ho sbagliato in passato e sbaglierò ancora, per il mio caratteraccio.

“Non voglio lasciare te, non voglio lasciare Kristen. È la cosa più bella che mi sia capitata”

Mi sorride e abbassa la tazza del cappuccino che sta bevendo

“Rob, ti conosco. So che sei perdutamente innamorato di lei. So che non ci riesci a stare senza di lei. Ti brillano gli occhi quando la nomini e sono sicuro che ti batte il cuore quando la vedi”

Annuisco e gli sorrido.

Lui si che mi capisce.

Lui mi capisce anche senza parlare.

Basta uno sguardo e sa che cosa non va. E lo stesso è per me.

Siamo come fratelli.

“Grazie Tom.. grazie per tutto”

“Figurati, lo sai che ci sono sempre per te. Una cosa sola.. tu ami Kristen, ma io le voglio bene. Non la fare soffrire Rob, altrimenti ti spezzo le gambe”

Scoppio a ridere e faccio di no con la testa

“Non ne ho intenzione, tranquillo”

 

Ci salutiamo dopo un’ora che siamo là dentro. Sono in ritardo per la scuola, ma non me ne fotte niente.

Oggi non ci vado, voglio rimanere solo. Magari vado a cercare un appartamento.

Solo, Kristen.

Oggi non la vedrò e mi si spezza il cuore.

Non faccio neanche in tempo a pensarla che mi squilla il telefono

È lei e mi spunta un sorriso

“Ehi, buongiorno. Ma dove sei? Ci vediamo a scuola? Sei in ritardo, mi sa.”

 “Buongiorno piccola. Oggi non vengo, scusa se non te l’ho detto prima. Devo fare una cosa. ”

Sicuramente rimarrà male. La conosco un minimo.

“Ah, okay. Buon divertimento allora“

Ecco lo sapevo.

“Dai non fare così. Non essere triste. Ci vediamo pomeriggio sotto casa tua. Usciamo un po’ e ci prendiamo un gelato”

“Diciamo davvero? Okay, a dopo allora”

La sento sorridere, segno che non vede l’ora di vedermi

“Si certo, Kris. A dopo”

 

Sono passate cinque ore da quando mi sono messo a cercare uno stupido appartamento e non c’è ne neanche uno che mi piace.

Troppo grande. Troppo piccolo. Troppa luce. Troppo buio.

Non c’è la farò mai.

Vorrei fare una sorpresa a Kristen, per il nostro primo mese insieme.

Organizzare magari una cena romantica, dimostrarle quanto tengo a lei.

Vorrei abbracciarla, accarezzarla e baciarla senza paura di essere scoperti da qualcuno.

Non è successo niente ancora tra di noi, ma la voglia di averla mia si fa sempre più intensa.

Ho bisogno di sentire il suo corpo unito al mio, il suo respiro e le sue labbra su di me.

Non abbiamo mai parlato di questo, non so se lei l’abbia già fatto prima, ma questa cosa non mi spaventa.

La tratterò come una principessa, perché è questo che si merita.

Oh, cazzo. Robert.

Non ho mai parlato così, che mi succede? Forse questa ragazza meravigliosa mi sta cambiando? Forse riesce a tirare il meglio di me? La risposta è si.

Farei di tutto per lei

Ed è con questi pensieri che mi incammino per andare a vedere l’ultimo appartamento, prendo il cellulare per guardare che ore sono e cazzo, è spento. Sarà scarico.

C’è un bar qui vicino, così decido di entrare a prendere qualcosa da bere ed è in questo preciso istante che incrocio i suoi occhi, pieni di lacrime.

Fa per andarsene, ma lo blocco con il braccio.

“Lasciami, lasciami stare”

Le lacrime le rigano il viso, e tira su con il naso.

Sta davvero male.

“Ma che è successo? Parla, Nicole” le prendo il viso tra le mani, e cerca di divincolarsi.

“Cazzo, lasciami Rob.. non riesco.. io non…”

“Non riesci a fare cosa?” i singhiozzi fanno vibrare il suo corpo e mi viene istintivo stringerla tra le mie braccia

All’inizio cerca di strattonarmi, ma dopo un minuto si abbandona alla mia presa e piange, come non l’aveva mai fatto con me.

Le accarezzo i capelli, e mi sento davvero uno schifo.

Credevo di non provare niente per lei, ma vederla in quello stato mi fa star male.

Le metto un dito sotto il mento e lei alza lo sguardo automaticamente.

I nostri sguardi si incrociano, un misto di azzurro e nero.

Gli opposti che si attraggono.

Mi guarda così intensamente che non riesco a dirle niente.

All’improvviso però si avvicina ancora di più e mi bacia.

Si, mi bacia e mi stringe forte.

È piange.

Le sue lacrime bagnano anche il mio viso, che non si è tirato indietro.

Non so il perché ma le mie labbra sono ancora unite alle sue.

Non dovrei, ma non riesco a smettere.

Nicole è stata una delle persone più importanti della mia vita..

Mi è stata accanto sempre..

Prima di lei la mia vita era uno schifo.

Facevo sesso con qualsiasi ragazza solo per soddisfare i miei bisogni, ma con lei era stato diverso.

Lei mi faceva stare bene.

Lei.. lei… era tutto quello che di buono c’era in me..

ERA.. appunto.

Tutti verbi al passato..

Si perché adesso c’è Kristen.

Kristen… KristenKristen

Il suo nome rimbomba nel mio cervello e fa si che mi stacchi da Nicole…

“Cazzo… io… Nicole… non dovevo… non è giusto”

“No Robert… è stato bello… Io ti amo, ti amo ancora.. Non riesco a vivere senza di te. Credevo di farcela, ma non è così.. Torna da me, ti prego”

Torna da me, torna da me…

Non posso. Non voglio.

“Mi dispiace, ma io amo Kristen”

Scoppia a piangere di nuovo e si copre il viso con le mani.

“Allora, dimmi perché non mi hai allontanato Robert? Perché hai continuato a baciarmi… perché? Perché?” mi colpisce al petto più volte, e la lascio fare..

Deve sfogarsi, ma non so proprio darle una risposta.

“Non lo so, Nicole. Non lo so, okay?”

“No, non è okay… Tu mi vuoi ancora, lo so. Pensaci Rob, pensa a quello che ti ho detto”

Kristen. Nicole. Kristen. Nicole.

Robert e Kristen.

Robert e Nicole.

Non so cosa dirle, quindi annuisco e basta.

Mi da un veloce bacio a stampo e se ne va correndo, lasciandomi con il cuore lacerato e con la consapevolezza di aver tradito Kristen.

E con in testa mille dubbi.

 

 

 

 

_______________________

 

 

POV KRISTEN

 

Non è venuto a scuola. Sono passate cinque ore da quando l’ho sentito l’ultima volta. Gli ho mandato un messaggio due ore fa, ma non mi ha risposto.

Un ora fa idem, niente di niente.

Ho provato a chiamarlo e dice che è chiuso.

Che diavolo starà facendo?

Con chi sarà?

Ed eccole le mille ipotesi che mi vengono in mente.. i mille dubbi.. le mille incertezze.

Credevo di non avere dubbi.. è così realmente?

Mi viene, in continuazione, una scena in mente..

Lui che mi tradisce.

Lui è che insieme ad un’altra, con Nicole ad esempio.

Loro che si baciano.

Ma perché Kristen?

Forse perché Nicole non è a scuola.

E Robert non mi risponde a quello stupido telefono.

Forse perché loro sono stati insieme fino ad un mese fa…

E forse…. Forse… forse mi sto facendo troppe paranoie.

Forse Nicole è a casa con la febbre e Robert… e lui?

Non so proprio dove potrebbe essere. È stato vago al telefono.

Devo fare una cosa” aveva detto

Ma cosa?

Kristen basta.

Perché tutte queste domande? Non ti fidi?

Lui ti ama, te l’ha giurato. E oggi vi vedrete.

Ti dirà che si è scaricato il cellulare e che non ha visto Nicole.

Si sicuro.

 

La campanella suona ed io mi precipito a casa ma lui non c’è..

Magari è in ritardo..

Entro dentro e mi ricordo di essere sola…

Mi spoglio ed entro nella doccia…

Quando esco sono ancora più agitata di prima, ho un presentimento..

Un brutto presentimento.

Ancora gocciolante, solo con l’accappatoio addosso prendo il cellulare e compongo il suo numero..

Ogni secondo è un battito in più..

La voce della segreteria mi fa sobbalzare, e dalla rabbia butto il telefono sul letto.

Dio, quando non mi risponde mi fa impazzire..

Mi vesto, mi trucco, cerco di studiare un po’ nella sua attesa..

Un attesa che dura quattro ore..

Quattro ore che lo aspetto.

Nove ore che non si fa sentire.

Non c’è la faccio più.

Avevo detto che saremmo usciti, ed invece non si è presentato.

Mi ha dato buca e non so il perché..

Il mio cellulare squilla e mi precipito a rispondere, sbattendo anche contro il comodino. Che dolore, cazzo.

Purtroppo però non è Robert, ma Tom… Compare il suo nome sul display..

All’inizio non voglio rispondere. Sento le lacrime rigarmi il viso, e non voglio farlo preoccupare ma poi mi decido. Magari è Rob, con il cellulare dell’amico.

Rispondo e non sento né pronto, né il mio nome.. niente di niente…

Gli sarà partita la telefonata, sento delle urla…

Due ragazzi che urlano… ma non si capisce bene cosa dicono..

Decido di  riattaccare quando ecco che sento la sua voce…

Le loro voci..

C’è più silenzio, forse si sono spostati di camera.

Robert e Tom stanno litigando però.

Che sarà successo?

Loro due non litigano mai…

Come cazzo le hai potuto fare una cosa del genere, Robert? Parla cazzo”

Fare cosa? A chi?

Sento il cuore battere forte, troppo forte…

“Non lo so, Tom.. Non lo so… Ho fatto una cazzata…”

“Si, dio che l’hai fatta.. Hai tradito Kristen, cazzo. Hai baciato Nicole”

No, non è vero…

Non può essere vero…

È impossibile.

Non mi può aver fatto una cosa del genere.

Lui mi ama. Lui ha detto che vuole stare con me.

“Si, lo so. Cazzo, cazzo, cazzo. Io la amo Kristen, te lo giuro. Voglio stare con lei.. e mi sono pentito di averla baciata”

“Non me ne frega un cazzo, Robert. Devi dirlo a Kristen. Ora. VAI”

Chiudo la telefonata. Basta. Non voglio sapere più niente.

Non voglio vederlo. Sentirlo.

Stop.

Ho chiuso con lui.

Sento troppo dolore…

Un cuore quante lacerazioni può subire, prima di cedere?

Quanto dolore può contenere?

Quanta sofferenza sono costretta a subire?

Prima Michael, ora Robert.

Basta.

Mi butto sul letto e scoppio a piangere.

Un'altra batosta da mangiare giù, ma c’è la farò.

Anche questa volta.

                                                       

                                                                    ________________________________

Okay non mi odiate vero? Ho preso spunto dalla fan fiction di una mia amica :) Si chiama "When Dance is Love" e lei è Nian92...è una storia che merita davvero, quindi leggetela.
Vorrei ringraziare di cuore tutte le ragazze che seguono la recensione :) Grazie grazie e grazie <3 L'unica cosa che vi chiedo è di lasciarmi una recensione così so cosa cambiare e migliorare.
Così so anche se la storia vi piace a tutti <3 Mi farebbe davvero piacere :) 
Baci 
Alla prossima 

ps: in questi giorni sono troppo invidiosa di tutte le ragazze che andranno a Londra e Cannes T_____T anche io voglio vedere Robert e Kristen.

Sarebbe un sogno che si realizza... Okay sto sclerando, bye <3

   
 
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