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Autore: fewlish    12/05/2012    1 recensioni
«Conosci l’effetto farfalla?» Mi chiede guardando la farfalla camminare sulla sua mano.
«No, cosa sarebbe?»
«Dice che il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Sai cosa significa?»mi chiede mentre la farfalla vola via dalla sua mano.
«Che ogni azione presente può comportare delle conseguenze in futuro?»
«Esattamente. Se io adesso buttassi questa sigaretta nel bosco, potrebbe provocare un incendio devastante. Se tu ieri
non avessi mangiato quella mela, probabilmente io e te non ci saremmo mai conosciuti»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mary Mary Mary Mary dove sei quando ho bisogno di te?
Spero non sia ancora offesa per l’altra sera.
È appena finita la “lezione”, se così si può chiamare, e ora sto girando
come una pazza per tutto il campo alla ricerca di Mary.
“Mary è andata via, l’hanno vista piangere, correva nel buio di una ferrovia..” Incomincio a canticchiare....uffa, ma dove si è cacciata?!
Nel dormitorio non c’è, nella scuola neppure....ma dove’è?!
All’improvviso ho un’illuminazione: ma sì la mensa!! Come ho fatto a non pensarci prima!
Corro verso la mensa pregando e scongiurando di trovarla lì.
Con il fiatone apro la porta della mensa e guardo attentamente dentro.
Ed eccola, finalmente, seduta ad un tavolo che parla con un gruppo di ragazze del nostro dormitorio.
«Mary!!!» quasi urlo non appena la raggiungo al tavolo. Le altre ragazze mi guardano di sbieco e
Mary si gira verso di me con aria interrogativa.
«Hey, ciao. Hai bisogno di qualcosa?»
«Sì.....di......te» dico cercando di riprendere fiato.
«E perché avresti bisogno di me?» mi chiede mentre tutte le altre ragazze del tavolo mi fissano in modo fastidioso.
«Ti prego, dimmi che sei libera oggi pomeriggio, ho assolutamente bisogno di te!»
«E per fare cosa?» mi chiede addentando un panino.
«Per uscire con dei ragazzi»
Si blocca per un attimo per pensare e poi torna a mangiare il suo panino.
«Allora, verresti, per favore?» le chiedo con aria supplichevole.
«Solo se i ragazzi in questione sono carini!» dice sorridendo mentre io, con uno slancio, l’abbraccio.

Mezz’ora dopo mi ritrovo a scarpinare su per la collina, ai piedi della quale, si trova il nostro amato campo.
«Avevi detto che avremmo fatto qualcosa di tranquillo. Camminare fino alla cima di una collina non rientra
nella mia lista dei passatempi preferiti» dico rivolta a Thomas, mentre goffamente evito una radice d’albero che sbuca dal terreno.
«E quali sarebbero i tuoi passatempi preferiti?» Mi chiede mentre il suo amico Andrea e Mary
sono davanti a noi di almeno 10 metri. Perché non sono atletica come loro? Ah già, la mia insormontabile pigrizia.
«Vediamo...beh, leggere prima di tutto, poi ovviamente il cinema, la musica e l’arte»
«Anch’io sono un’assiduo lettore: amo i libri e leggo di tutto, dal cartone dei cereali ai grandi
classici. Cosa hai letto di recente?» mi chiede guardandomi dritto negli occhi.
«l’ultimo libr....aaaaaaaaahhhhh» urlo inciampando in una radice e mi vedo già sfracellata al suolo,
se non fosse per la prontezza di riflessi di Thomas che mi prende per un braccio e mi avvicina al suo petto.
«Ti ho salvato di nuovo la vita.» mi dice ad un centimetro dalla mia bocca «Stai attenta perché stai accumulando
un mucchio di favori col sottoscritto.» Aggiunge mentre mi stringe ancora a sé.
«Ahahah ok, adesso sono salva, puoi mollare la presa»
«Oh scusa» mi dice allontanandosi di scatto.
Gli sorrido e mi guardo attorno: certo che il paesaggio da quassù è stupendo!
Gli alberi mano a mano si diradano per lasciare spazio a delle distese enormi di prati ricchi di fiori.
Viene voglia di tuffarsi in questo fiume di margherite e viole.
«Che ne dici se ci fermiamo qua?» chiede Thomas come se mi avesse letto nel pensiero.
«Prova a prendermi!»gli urlo mentre inizio a correre come una saetta addentrandomi nella distesa di fiori.
Thomas mi raggiunge subito e con un balzo mi cattura fra le sue braccia mentre cadiamo a terra abbracciati.
Mi ritrovo a ridere distesa sul manto fiorito mentre Thomas sopra di me mi blocca con le sue braccia.
Smetto di ridere solo quando mi accorgo che Thomas non sta ridendo, bensì mi guarda intensamente.
Ma perché non la smette di guardarmi in quel modo? Mi imbarazza!!
Oh, non mi ero accorta che avesse un’occhio verde e uno grigio! Sto per dirglielo quando lui decide di spostarsi e
sdraiarsi alla mia destra con le braccia incrociate dietro al capo.
Dalla tasca posteriore dei jeans tira fuori un pacchetto di sigarette e me ne offre una.
Restiamo così, in silenzio, sdraiati uno accanto all’altro a guardare le nuvole che si stagliano nel cielo blu zaffiro.
Sto per fare un tiro con la sigaretta, ma Thomas mi ferma «Non ti muovere, stai ferma lì»
Lo guardo con aria interrogativa, mentre lui, con la sigaretta in bocca, avvicina lentamente le mani al mio braccio dove si è posata una farfalla.
Adagio, la prende fra le mani e ritorna a sdraiarsi sulla schiena.
«Conosci l’effetto farfalla?» Mi chiede guardando la farfalla camminare sulla sua mano.
«No, cosa sarebbe?»
«Dice che il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Sai cosa significa?»mi chiede mentre la farfalla vola via dalla sua mano
«Che ogni azione presente può comportare delle conseguenze in futuro?»
«Esattamente. Se io adesso buttassi questa sigaretta nel bosco, potrebbe provocare un incendio devastante. Se tu ieri
non avessi mangiato quella mela, probabilmente io e te non ci saremmo mai conosciuti» dice prendendo una
margherita per poi metterla fra i miei capelli.
Mi guarda sorridendo e aggiunge «Dai su, torniamo al campo!»

È notte fonda, ma non riesco a dormire. Per tutta la giornata continuava a passarmi davanti l’immagine di Ale,
mano nella mano, con la perfida Sara. Ma è corretto? Insomma, lei è più grande di lui di almeno sei anni, e
inoltre, lei qui è la responsabile, non potrebbe avere relazioni con noi ragazzi. Sarebbe come se una professoressa
andasse a letto con uno studente.
All’improvviso sento la porta aprirsi e chiudo subito gli occhi pensando sia solo un animatore che fa il solito giro di controllo.
Sento delle ragazze ridere....Ma cosa sta succedendo?! Apro immediatamente gli occhi, ma oltre al nero della notte, non vedo nulla.
Torno a chiudere gli occhi ma una luce forte mi acceca. Poi sento una voce, che allo stesso tempo mi fa stare sia male che bene.
«Eccoti qui, scricciolo!» Dice Ale sorridendomi.
  
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