Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Maria_Black    12/05/2012    5 recensioni
Edward e Bella sono in luna di miele, felicemente marito e moglie. Jacob, dopo il casino del matrimonio, nel frattempo, è tornato a La Push e inevitabilmente riflette.
"Come posso estirparmi dal cuore, un sentimento così grande?
Come posso non provare più una cosa del genere verso lei?
Come posso annullare quella sensazione di pace assoluta che provo quando sono in sua compagnia?
Come posso dimenticare le emozioni che sento quando i nostri sguardi si incrociano?
Come posso scordare tutti i momenti passati insieme?
Non posso. Semplice."
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
- Questa storia fa parte della serie 'Because the end isn't always happy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 

Cosa devo fare, mamma?

 




I remember you said:
"Sometimes it lasts in love.
But sometimes it hurts instead."
[Someone like you, Adele]

 

Mi ricordo che hai detto:
“ A volte l’amore dura,
ma a volte invece fa male.”

 
 
 


Tic, tac, tic, tac.

Passano i minuti.
L’ora X si avvicina sempre più.
Questione di minuti, ore, al massimo giorni.
O forse l’ora X è già bella che passata e io non lo so.
Non lo voglio sapere.
Non voglio sapere se Lei è morta.
Preferisco pensare che sia ancora viva.
Che sia ancora la mia Bells.
Quella che inciampa ogni due passi.
Quella che arrossisce ogni volta che cade.
Quella che si fa capire al volo grazie ai suoi occhi color cioccolato.
 
Tic, tac, tic, tac.
 
Ma lo so.
Lo so, che mi sto illudendo.
Mi sono sempre illuso.
Illuso di poterle bastare.
Illuso di poter essere migliore di lui.
Illuso di poter essere il suo compagno.
Mi sono semplicemente illuso.
O forse no.
Forse qualcosa di vero in noi c’era.
Com’è che mi dicevi mamma?
Non arrenderti mai, Jacob. Se qualcosa la vuoi veramente, lotta. Fino alla fine.”
Ho fatto come avevi detto tu, mamma.
Ho lottato per lei. Davvero.
Ho fatto di tutto.  Fino all’ultimo.
Fino all’ultimo respiro, all’ultimo battito.
Ma non ci sono riuscito.
Ho perso.
L’ho persa.
 
Tic, tac, tic, tac.
 
Dicono che sembro uno zombie.
Che mi devo riprendere.
Che una ragazza non mi può buttar giù così.
Ma che ne sanno loro di me, mamma?
Almeno tu mi capisci, vero?
Certo che mi capisci, lo hai sempre fatto.
Forse, se tu fossi qui, mi diresti che devo prendere il mio tempo.
Il problema, mamma, è che il tempo non basterà mai.
Non la posso dimenticare.
Non la dimenticherò. Mai.
La amo, mamma.
La amo davvero.
Come possoestirparmi dal cuore, un sentimento così grande?
Come posso non provare più una cosa del genere verso lei?
Come posso annullare quella sensazione di pace assoluta che provo quando sono in sua compagnia?
Come posso dimenticare le emozioni che sento quando i nostri sguardi si incrociano?
Come posso scordare tutti i momenti passati insieme?
Non posso. Semplice.
Ma allora, come faccio, mamma?
 
Tic, tac, tic, tac.
 
Ti ricordi cosa mi hai risposto quando ti ho chiesto che significa “essere innamorati”?
“È una cosa bellissima, Jake. È difficile da spiegare, ma basta guardare me e papà per capirlo,  tesoro.”
L’ho fatto, mamma, sai? Anche se forse non te ne sei mai accorta.
Vi guardavate e sembrava parlaste solo con lo sguardo.
Vi capivate al volo.
Vi ritrovavate a ridere per tutto.
E litigavate e tanto, anche.
Eravate l’esatto opposto l’uno dell’altro. Ed eravate così belli insieme, mamma.
Allora, perché Bells ha scelto quel succhiasangue, se anche noi ci capivamo al volo?
Se anche noi ci ritrovavamo a ridere, sempre e comunque?
Perché fa così male, mamma?
E tu non ci sei.
Certo, papà non mi ha mai fatto mancare niente.
Ma mi manchi tu.
Perché te ne sei dovuta andare via?
Perché se ne è andata via anche lei?
 
Tic, tac, tic, tac.
 
E nel frattempo resto qui.
Disteso sul mio letto a guardare quel cazzo di soffitto bianco.
Bianco.
Vuoto.
Come me.
Come il mio cuore.
Vuoto.
Completamente vuoto.
Che devo fare, mamma?
Papà è l’unico che non mi ha mai detto niente.
Papà è l’unico che non crede di sapere cos’è meglio per me.
Papà forse è l’unico che lo sa davvero.
Quando sono tornato dal… dal matrimonio, mi ha guardato attentamente e poi ha ringraziato Sam per avermi riportato a casa.
Punto.
Neanche quella sera ha parlato.
Quella dannata e maledetta sera.
Dici che anche lui ha capito che dirmi di “continuare la mia vita”, non serve a un emerito cazzo?
Beh, forse è così.
 
Tic, tac, tic, tac.
 
Mamma, ti ricordi quando ho rotto quel vaso di cristallo e ti ho chiesto scusa almeno un centinaio di volte?
E ti ricordi anche che tu mi hai sorriso e mi hai detto che non faceva niente e che, anche se era il tuo preferito, non importava?
Ecco, è quello che è successo anche a me e Bells.
Lei mi ha rotto- anzi, spappolato- il cuore in mille pezzetti proprio come quel bel vaso di cristallo e mi ha chiesto scusa altrettante volte come ho fatto io con te, dicendomi che mi vuole davvero bene, ma che ama di più quel succhiasangue del cazzo. E me l’ha detto con le lacrime agli occhi, lo sguardo triste. Il dolore, identico al mio, che si rispecchiava nei suoi due pozzi di ciaccolato lucidi.
E io l’ho perdonata,  mamma .
Nonostante mi abbia completamente maciullato il cuore, le ho detto che lo sapevo. Che sapevo che  sarebbe stato difficile. Che non mi sorprendeva la sua scelta . Ho mentito. Non volevo si sentisse ancora più in colpa di quanto già non facesse.
E sai perché?
Sai perché tu mi hai perdonato e io ho perdonato lei?
Sai perché tu hai mentito a me e io a lei?
Perché tu amavi me e io amo lei.
Fottuto amore.
Dicevi che era una cosa bellissima essere innamorati, mamma.
Ma allora, perché fa così male?
Perché mi sembra una maledetta bugia?
Perché mi sembra di avere un vuoto nel petto?
Perché mi ritrovo ad uscire ed entrare dalla mia camera solo per mangiare ed andare a fare quelle dannate ronde?
Perché mi sembra che il tempo si sia fermato?
Perché sento il peso che opprime il mio cuore aumentare ogni minuto, ogni secondo che passa?
Perché mi rimbomba dentro il suono delle lancette dell’orologio, come se scandissero ogni pugnalata che subisco ripensando a noi?
È questo, l’amore?
È ritrovarsi a guardare tutte le sere il tramonto sulla spiaggia, pensando che sia passato un altro giorno e che il tempo della sofferenzastia diminuendo?
È sentirsi vuoti come il guscio di una conchiglia?
È vivere con un buco al centro del petto,  proprio lì all’altezza del cuore?
 
Tic, tac, tic, tac.
 
Il tempo passa, inesorabilmente.
E io non posso fare niente.
Non so cosa fare.
Così te lo chiedo.
Un sussurro che rimbomba nella mia stanza vuota.
Un sussurro che non avrà mai risposta.
 
« Cosa devo fare, mamma? » 



~                                             ~                                            ~                                                     ~
Ciao a tutti!!!
Allora, questa è un'altra creazione della mia mente malata che in quest'ultimo periodo si è fissata con la coppia BellaxJacob. Non chiedetemi il motivo, perchè di preciso non lo so neanche io.
Comunque, quando ho iniziato a scrivere questa OS non l'avevo immaginata proprio così. L'idea del dialogo con la madre di Jacob, Sarah, mi è venuta strada facendo. Tutto è partito da una domanda che il personaggio di Jacob mi ha spinto a scrivere, e da lì è iniziato il dialogo con la madre. Una madre che purtroppo non c'è più.

Ok, detto questo, ringrazio infinitamente Noemi(
postergirl84) per aver betato la storia e per avermi incoraggiato proprio quando ne avevo bisogno. Vi consiglio di leggere la sua storia L'inizio di sempre, che ho avuto l'onore di betare, e che vi assicuro, è bellissima.
Vi consiglio, inoltre, di andare a leggere la bellissima storia di
aniasolary, September ends.
Bene, detto anche questo, io vi lascerei, nella speranza che questa OS vi sia piaciuta e che mi scriviate anche solo due paroline messe in croce, per dirmi cosa ne pensate.
Ciao e un bacio

Maria_Black


   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Maria_Black