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Autore: MIKI    03/12/2006    5 recensioni
Sora Pippo e Paperino sono rinchiusi in una cella chissà dove svenuti, attaccati da un tipo misterioso. Qualcuno deve salvarli, ma chi? Sora riesce a trovare telepaticamente una ragazza capace di usare il Keyblade e le dice di unirsi al Re e a Riku per poter usare insieme il potere dei tre Keyblade e così liberarli. ci riusciranno?
Genere: Generale, Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sora, Pippo e Paperino sono diventati Heartless, rinchiusi in una cella non si sa dove, l’unico modo per salvarli è unire il

SALVEEEEE! Che bello morivo dalla voglia di fare una fan fiction sul mio videogioco preferito J! Ne stavo facendo una quest’estate ma poi non l’ho più continuata anche perché poi è uscito il due e non aveva senso tenere testa all’originale….Kingdom Hearts mi prostro ai tuoi piedi!!! Ahaha scusate sono partita di matto……a proposito di KH2 devo dire che non mi ha deluso per niente anzi l’ho trovato fantastico!!!! L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa è il fatto che Naminè che ci provava con Sora in Chain Of Memories, non se l’è filato x niente! Bhoooooooooooooooooo

Comunque KH in generale mi piace un sacco, ci ho giocato una marea di volte ma non mi stancherò mai! È una storia stupenda, i personaggi sono perfetti (soprattutto Riku….muahahahah :D) e le musiche magnificheeeeeee! Tra Simple and Clean e My Sanctuary voi quale preferite? Per me sono entrambe belle……però il video iniziale del 2 è fatto benissimoooooooooooooooooo!

Ci sentiamo nei prossimi commenti CIAO E BUONA LETTURA!

 

 

Un sogno.

Un ragazzo che impugna una strana spada a forma di chiave sta sconfiggendo un uomo dalla carnagione scura e dai capelli argentati aiutato da una papera e una specie di lupo.

 

-        Kingdom hearts riempimi con il potere dell’oscurità –

-        Ti sbagli! Adesso lo so, senza dubbi, Kingdom hearts è luce! –

Cerca di chiudere un’enorme porta, non ci riesce.

Un ragazzo con dei profondi occhi azzurri lo aiuta insieme a…un topo?!

 

-        Forza Sora, dobbiamo chiudere la porta della luce! …Paperino, Pippo, grazie! –

-        Sua maestà! -

Quel ragazzo con la spada tiene per mano un’altra ragazza dai capelli rossi, ma i due si dividono.

La rossa  piange davanti ad un graffito.

 

-        Kairi ricordi cosa hai detto prima? Anche io sarò sempre con te! Tornerò, lo prometto! –

-        So che lo farai -

Lo stesso ragazzo, forse un po’ più cresciuto, insieme a quell’altro ragazzo si trovano in un posto oscuro, dove c’è un lago.

 

-        forza Riku, andiamo! –

Trovano una bottiglia con dentro una lettera.

Si trovano tutti in un’isola che esultano felici.

Poi…

In ragazzo con la spada a chiave e i suoi due amici vengono assaliti da qualcuno incappucciato.

Li riesce ad addormentare.

Si leva il cappuccio e…

 

Erin si svegliò di colpo. I lunghi e lisci capelli castano chiaro erano tutti ingarbugliati e gli occhi azzurri erano ancora assonnati, le guance erano più rosse del solito. Aveva sudato ma non capiva perché.

- ancora quel sogno…- si disse tra se spaventata

 

 

Capitolo 1: strani sogni

 

 

Sunset Island. Un posto veramente carino per chi vuole passare una vacanza. Ci sono luoghi per divertirsi e ballare, è sempre soleggiato e pieno di spiagge. Però ci sono anche scuole, e una di queste è la Sunset High School.

Un edificio molto moderno immerso nel verde, era ora di ricreazione. Una ragazza bionda sui sedici anni correva di fretta fino ad arrivare davanti una panchina, situata nella parte più remota del cortile.

- Erin! Eriiiiiin!!!- urlò

sulla panchina c’era una ragazza dai capelli castani legati in due codini, tutta rannicchiata

- uhm..? Satomi cosa c’è? – chiese assonnata

- ma come? È l’ennesima volta che ti addormenti!

Erin non rispose. Era pensierosa e spaventata. Chi erano tutti quelli?

- scusa Sato-chan è che…sono stanca ultimamente - mentì

- sarà…ti ricordi della festa di stasera?

- si al tramonto in riva al mare

- ok ci conto che vieni!!!

 

Otto e mezza di sera. Una miriade di ragazzi ballavano e si divertivano, qualcuno si faceva anche un bagno al mare, ma solo una dormiva beatamente sulla sabbia.

 

Tutti erano fermi. Solo una bionda vestita di bianco ed un altro biondo parlavano

-        volevo incontrarti Roxas

-        come ti chiami? –

-        sono Naminè

 

tre ragazzi, uno leggermente soprappeso, l’altro molto carino e una ragazza vestita di arancione  si trovano su una torre dove c’è un grande orologio e mangiavano dei gelati color celeste.

 

- erin! – Satomi era a dir poco furiosa – non è possibile, ti addormenti ovunque! Ti conviene farti vedere da uno specialista

- scusami giuro che non lo faccio più!

- brava, così mi piaci! Ma almeno sogni qualcosa di interessante?

Trasalì – beh, direi di si

- mmm…e cosa? Qualche bel fusto? ;)

- ahahaha anche! A proposito, Toshiko è venuto?

- ma come, non l’hai notato!? È lì infondo, vedi?

Indicò un ragazzo davvero bello in costume con una tavola da Surf in mano, aveva un fisico abbronzato, gli occhi verdi e i capelli biondi. Era uno dei più ricercati del liceo. Erin andò da lui

- ehi non mi saluti?

- my little Erin! – la abbracciò e la baciò, con forse troppa passione, e lei si staccò. Lui la guardò bene: portava un corpetto a fascia arancione, un coprispalle nero, degli hotpans di jeans con una cinta alla quale era attaccata una borsetta e infine gli anfibi neri. I capelli erano raccolti in una lunga coda alta e la frangetta era tutta portata di lato; era truccata con solo un po’ di lucidalabbra chiaro che si intonava alla sua pelle abbronzata – amò, sei proprio bella! Dopo vieni con me nello stanzino segreto? – chiese malizioso

- ehm, si…eh, io vado di là ok? – rispose imbarazzata

- certo ci si vede dopo ^^

- tu sei matta – le disse l’amica Satomi, dopo, in disparte – se ci stessi io con un ragazzo così non lo mollerei un attimo

- sai…- iniziò a dire pensierosa – c’è un ragazzo…

- davvero? – la interruppe l’altra, entusiasta – e chi è? Lo conosco?

- no, non lo conosco nemmeno io…solo che… - per un attimo titubò

- che cosa?

- lo sogno spesso, ma al risveglio non ricordo i tratti del suo viso! Non so se esiste, ma se fosse così spero di incontrarlo un giorno!

- che storia romantica! Spero che lo incontrerai così poi io mi metto con Toshiko che è veramente un bel pezzo di ragazzo ^^

- pensi sempre a quello, te! – le rispose quasi come rimprovero

- no, mia cara, sei tu che ci pensi troppo poco! Che vuoi  che si faccia a 16 anni?

- si forse hai ragione

 

Aveva più che ragione! Erin era sempre stata una ragazza allegra e spontanea, forse a volte troppo testarda e impulsiva, ma comunque una persona intelligente e schietta. Ultimamente non si riconosceva più nemmeno lei! Da quando aveva cominciato a fare quegli strani sogni era come pervasa ogni volta da un tremito di terrore, forse significavano che qualcosa le sarebbe successo di lì a poco? Sora, Pippo, Paperino, Riku, Kairi, Roxas, Naminè, chi diavolo erano? Erano frutto della sua mente?

- voglio un bicchiere di trash-punch – disse improvvisamente alla bionda

- Erin sei matta? È la bevanda più alcolica che abbiamo

- appunto! Devo cercare di distrarmi!

- ah si? E da cosa?

- niente lascia perdere! Su andiamo!!!!

********

 

 

La mattina dopo si svegliò nella sua stanza con un gran mal di testa. Non riusciva a ricordare nulla della sera precedente, probabilmente si era ubriacata. Però almeno non aveva avuto quegli strani incubi! Ma erano incubi? O forse sogni…

Era domenica e si stava preparando per andare al parco a skeitare con gli amici, anzi era pure in ritardo! Prese velocemente i vestiti indossati la sera prima, si legò di fretta i capelli in una coda alta, e corse da loro

 

- Reisha! Fuko! Shun! Sono quiiii – urlò sbracciandosi

- finalmente – sbuffò la snob Reishaun ora di ritardo

- dai non sgridarla! Sarà rimasta a dormire a casa di Toshiko – scherzò Fuko

- smettetela, povera Erin-chan!

- solo tu mi capisci Shun – gli disse sedendogli accanto

Notò che come ciondolo portava una chiave

- il Keyblade! – urlò alzandosi di scatto

- che cosa? – chiese spaventato l’amico

- tu…porti il ciondolo del Keyblade! Come mai?…perché?

- ma che dici? È la mia chiave di casa – si alzò e andò da lei, come anche le altre due

- forse sei ancora reduce dalla sbornia di ieri – ipotizzò Reisha, e le mise una mano sulla spalla

- NO! LASCIATEMI! – gridò scansandoli e portandosi le mani alla testa, che cominciava a pulsare – noooooo!

 

Erin mi senti?

       

Chi sei?

 

Sono Sora

       

Sora… Sei quello del sogno?

 

Esatto, sono l’eroe del Keyblade, una spada che ora è destinata a te

       

Non capisco

 

Sono prigioniero e addormentato! Sto facendo un grande sforzo per riuscire a parlarti, perciò ascoltami bene

       

Ok

 

Devi farmi uscire di qui! Per farlo devi rintracciare Riku e il Re Topolino, unire i poteri dei Keyblade e trovarmi

       

Ma cosa dici? Sora, continuo a non capire

 

Il tipo che mi ha imprigionato è pericoloso, ho sentito anche se solo per qualche secondo la sua aura oscura! Solo tu puoi salvarci!

       

Sei con…Paperino e Pippo? Io credo di avervi sognato

 

Esatto! Vedi che cominci a comprendere? Buona fortuna Erin!

 

- erin! Erin! – gridavano spaventati gli amici accasciati davanti al suo corpo privo di sensi

La ragazza si alzò di botto

- oh, meno male ti sei svegliata! – la abbracciò Fuko

Erin aveva lo sguardo assente, cosa significava tutto ciò? Si alzò. Fece per parlare ma fu interrotta da Shun

- guardate là! Che cosa sono? – chiese spaventato

 

Tre mostriciattoli piccoli e neri con degli occhi gialli accesi, altri tre strani esseri bianchi che sembrava danzassero. Tutti scapparono ma Erin rimase ferma lì, senza riuscire a muoversi. Quegli esseri si avvicinavano sempre di più e lei si buttò a terra indifesa, ma magicamente nella mano le comparse una spada a forma di chiave

- ma cosa…? – non aveva tempo per farsi delle domande, così attaccò i nemici e con pochi colpi li fece fuori

-sbalorditivo! Questo è il Keyblade?! Grazie Sora, ora so che devo fare!!! – si disse fra sé

 

Decisa a tornare a casa passò per la spiaggia. Era tutta distrutta. Un mostro gigante, simile a quelli di prima, stava spaccando tutto. Per qualche strana ragione Erin si sentiva che con quella spada poteva fare tutto, così lo attaccò ripetutamente. sempre di più, sempre di più, ma alla fine crollò

  
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