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Autore: _sweetydreams_    12/05/2012    0 recensioni
E se l'amore si trovasse nelle note di una canzone?...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                      You don't know you're beautiful







  - Sbrigati Sunny, altrimenti farai tardi! -
  - Ho quasi finito! Adesso vado -
  Primo giorno di scuola del terzo anno delle superiori dopo una vacanza meravigliosa; sole, mare e la mia migliore amica Joyce, la mia pazza amica.
  L'avevamo trascorsa a caccia di ragazzi, o meglio solo Joyce non ero tipo da scodinzolare dietro un ragazzo in cambio di un croccantino/appuntamento, ero il genere di ragazza che doveva aspettare l'amore, quello vero.
    Non ero nemmeno il tipo di ragazza a cui interessavano i ragazzi, come se fossero un fabisogno primario come per Joyce.
    Ma tornando al discorso del primo giorno di scuola e del fatto che non riuscissi a trovare il mio cappellino fortunato...
    Già, un cappellino, può sembrare strano ma me l'aveva regalato mio padre prima che ci trasferissimo dalla solare e splendida Florida.
    - Cappellino! Forza vieni fuori...! -
    Era un semplice cappellino grigio di stoffa, mi piaceva da impazzire e mi aveva sempre portato fortuna.
    Controllai nello scaffale degli accessori... - Torvato!!! -
    - SUNNY!!!!! - sbraitò mia madre.
    - Sto arrivando, non ti trasformare in Hulk please - dissi uscendo dalla mia camera.
    Prima di rispondere mi fissò incredula, poi disse, - da quand'è che sei diventata così "fine" con tua madre , signorina? -
    - Beh, - dissi prendendo la giacca e spalancando la porta di casa, - com'è che si dice? Tale madre tale figlia, bye - e chiusi la porta alle mie spalle.
  
    Joyce mi aspettava alla fermata a circa un miglio da casa mia, come facevamo da due anni a quella parte. Fu la prima persona con cui strinsi subito amicizia, cioè lei la strinse con me, io l'assecondavo soltanto.
    Appena la intravidi dal marciapiede, lei come una libellula, mi si fiondò addosso con un abbraccio stritolatore.
    - Ehi, non ci vediamo solo da due giorni! - le dissi riprendendo a respirare.
    - Per me è come se fossero un'eternità!! Comunque parlando di bocconcini...gira voce che quest'anno avremo un nuovo compagno di classe e che sia super figo! Dicono si chiami Harry Styles, anche il cognome è terribilmente attraente! - continuava a borbottare fra se se.
    - Non ti è bastata quest'estate Jo? - le domandai mettendo le braccia sui fianchi, ma lei non rispose, si limitò solo a sorridere.
Entrammo in classe, vidi i miei vecchi compagni dell'anno scorso, come John Catcher, il ragazzo punk della scuola, girava sempre con ferri e catene al collo o che pendevano dai pantaloni, aveva un suo stile.
Ah si dimenticavo, Joyce andava matta per quel tipo.
Poi accanto all'armadietto alla mia destra c'erano Susy Jones e Hilary Soulter, le due ochette dell'intero istituto.
D'improvviso sentii un lungo brivido dietro la schiena, brutto presentimento.
- Eeeehi Jamison, come te la passi?? - Robert Stanley, il ragazzo che pendeva ogni volta dalle mie labbra.
 Mi aveva dato una pacca sulla spalla fortissima, quasi da buttarmi a terra. Joyce mi tenne con le mani, traballavo ancora, poi guardò Robert con uno sguardo compassionevole, quasi a dire "Mi dispiace, ma non posso farci niente se adesso Sunny ti uccide".
- Un'altra volta Robert e giuro che ti faccio pentire di essere nato! - avevo uno sguardo nero di rabbia, nessuno si doveva permettere di spingermi in quel modo, benchè meno lui.
- Uuuh, ho infiammato il raggio di sole, beh volevo essere carino, nient'altro... comunque bando alle ciance, domani sera per inaugurare il primo giorno di scuola andiamo tutti al karaoke da Sam's, venite anche voi due? -
Joyce si voltò verso di me e fece - Ti prego ti prego ti prego!!! Ci andiamo??! - aveva una voce da bambina di dieci anni alle prese con una mamma severa, ovviamente la mamma ero io.
- Okay, ci saremo anche noi - dissi infine. Joyce mimò con le labbra un sincero "Grazie", ovvio le avevo acconsentito la libera uscita per poi spassersela con John.
Giungemmo in classe e trovammo il primo banco libero.
-Ti rendi conto, Sun?? Domani sera vedrò John tutto tirato a lucido, mi sento al settimo cielo! Oh ma guarda!! Eccolo lì, Dio com'è bello, chissà come dev'essere da vicino... ed è da solo al banco! - Joyce non finiva di blaterare, la bloccai con la mano, - Vai, non lo ripeto due volte - annuii fra me e me.
- Sei la mia santa personale Sun! - mi scoccò un bacio con la mano e si fiondò, letteralmente, su John, mi faceva un po' pena quel ragazzo.
Il professor Bells entrò in classe facendosi strada tra i ragazzi, la sua voce che disse silenzio riscuonò in tutta la classe mettendoci a tacere.
- Allora, cominciamo con l'appello, Catcher? -
- Ci sono -
- Dankan?-
- Presente! -
- Jamison? - mi chiamò il professore scavando il suo sguardo nel mio.
- Presente - risposi un po' intimorita, mi aveva sempre impaurito, fin dal primo giorno di scuola, per il suo sguardo soprattutto.
La porta improvvisamente si spalancò.
- Oh lei è il nostro nuovo membro, giusto signor...? - alzò gli occhiali da vista per vedere meglio il ragazzo.
- Styles, signore. Harry Styles - rispose il ragazzo, aveva una voce profonda e graffiante, mi fece venire i brividi alla schiena, non ero tipo che si interessava ai ragazzi, ma quando ne vedevo uno bello come potevo non esserne attratta?
Joyce si voltò verso di me mimando " Anche il cognome è figo!" poi mi strinse l'occhio.
- Bene signor Styles, la prossima volta che ritarda, sarò costretto a non farla assistere alla mia lezione, mi sono spiegato? -
- Cristallino - sorrise appena Harry.
- Intanto si sieda nell'ultimo posto libero accanto alla signorina Jamison - si rimise gli occhiali.
- Intende questa meravigliosa fanciulla? Come potrei rifiutare - piegò gli angoli della bocca in un sorriso beffardo, era bello sopra ogni dire.
Il professore ci guardò sbuffando e riprese l'appello.
- Insomma splendore, come ti chiami? - domandò immediatamente Harry.
- S-Sunny - risposi in preda all'agitazione.
- Posso chiamarti Sun? Sei davvero una bella ragazza, anzi la più bella che abbia mai incontrato - ribattè lui avvicinandosi con la sedia nella mia cerchia con scritto "Non oltrepassare il confine".
- Ma che dici?! Non sono tutta questa bellezza e comunque preferisco che mi chiami Sunny, non sei ancora mio amico - gli risposi di rimando sfidandolo con lo sguardo.
- Chi ha detto che voglio diventare solo un amico per te - sorrise con quell'espressione sghemba. Ma chi si crede di essere questo? Don Giovanni con il ciuffo riccio?


Qualche ora dopo a casa...



- Com'è andata la giornata Sun? - domandò mia madre appena chiusi la porta di casa.
- Bene - risposi freddamente, pensavo ancora a quel Latin Lover dastrapazzo. - Vado a fare i compiti mamma -
- Okay tesoro, ti chiamo quando è pronta la cena - si alzò dal divano e si diresse in cucina.
Quel ragazzo... era davvero bello, occhi grandi e azzurri come il cielo d'estate, capelli ribelli ricci, quasi a boccoli, non aveva un fisico massiccio, ma dalla maglietta trapelavano dei bicipidi niente male, poi quella voce, era sensuale e attraente.
Sentii il mio cellulare squillare.
-Un messaggio... chi può essere? - presi il telefono e lessi "Da numero sconosciuto"
Aprii l'sms:

"You don't know you're beautiful, Sun <3
By Harry. "



  
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