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Autore: neo    03/05/2004    2 recensioni
...Un mondo dove la magia è messa al bando...Una terribile profezia su due gemelli...Epici duelli tra spade e incantesimi...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DECISIONI

                                                       DECISIONI

 

 

La stanza era piccola,fredda e buia,del tutto fuori luogo tra gli splendori e gli sfarzi del resto del palazzo.Vi erano al suo interno quattro uomini, recavano sul volto un’espressione così profonda di tristezza e angoscia che persino la cupezza dell’ambiente circostante sembrava rischiararsi al confronto.Uno dei quattro portava sul capo una corona e nonostante la tristezza gli straziasse il cuore,il suo corpo continuava a emanare un aura così forte di potenza e regalità da farlo sembrare ben più di un semplice mortale.Egli era il re,così come lo era stato suo padre e tutta la sua stirpe sin dal tempo quasi obliato dei grandi poteri dove storia e mito si fondevano. Era dunque per questo che gli altri tre uomini il cui valore e lealtà erano stati provati in innumerevoli occasioni gli si stringevano attorno con rispetto e devozione.Al fine il più anziano dei tre si accinse a parlare.<< Sire la vostra decisione comporta un grande rischio,potreste perdere tutto,senza contare che esporreste il vostro regno a un pericolo immenso,come non lo si vede dalla Quenia Haleth “il tempo dei grandi poteri”inutile negarlo uno dei bambini potrebbe celare in se questa terribile insidia >>

<< Mio buon Dogomin >>rispose il re<< sei sempre stato più saggio di me, tuttavia essi sono i miei figli,la mia prole, e io…e io non posso ucciderli.Lasciatemi solo ora, devo riflettere >>.

Cosi i tre uomini uscirono lasciando solo le mute pareti a consolare il loro re dal proprio dolore.

Chiusa che fu la porta,Ollows II re di Glaurung iniziò a rievocare per l’ennesima volta quel giorno quegli eventi passati le cui conseguenze si protendevano ancora come cupa ombra sulle loro vite,sulla sua vita.

Era il duecentesimo anno dalla caduta di Rifkin allora il regno di Glaurung era assai più ristretto in estensione e potenza, tuttavia numeroso e ben addestrato era il suo esercito, potente tanto in armi quanto in magia.Si da il caso che proprio in quegli anni si stesse rafforzando al più un altro regno dalla terra di Oeg, il principato di Numlock. Entrambi i regni Glaurung e Numlock miravano quindi all’ egemonia su Oeg , ognuno attirò a sé una miriade di regni minori cosi che al fine vennero a formarsi due enormi schieramenti e Oeg si scisse. Con Glaurung si schierarono quasi tutti i regni degli uomini e parte dei nani, a Numlock si unirono invece orchi, folletti, i restanti nani e pochissimi uomini, in questi giri di alleanze solo gli elfi rimasero neutrali.

Accadde dunque che col trascorrere del tempo la vera natura di questi regni venisse a galla e se Glaurug adottò sempre una politica dura ma leale, forse orgogliosa, ma mai ingiusta, Numlock mostrò ben presto una politica autoritaria e dispotica guidato come era dal suo oscuro signore un potentissimo mago che rispondeva al nome di Mowake .

Si giunse quindi all’ inevitabile scontro, ben presto parve evidente che le sorti della guerra volgevano a favore di Numlock essendo il suo esercito superiore in numero e armamenti, troppo lungo sarebbe elencare tutti gli atti di orrore e ferocia compiuti dai Numlockini e nonostante la strenua difesa di Glaurung guidato da re Verbatim e da Estariol il più grande dei maghi di Oeg, dopo due anni di guerra il futuro del regno sembrava segnato.Fu in quel momento, nell’ora più buia che Verbatim sfoderò la sua ultima risorsa la “lux victoriae” una divisione composta interamente da maghi guerrieri, istituita anni prima e tenuta nascosta fino all’ ultimo paventando proprio quel momento essa costituiva l’ultima speranza di Glaurung e di tutti i popoli liberi della terra di Oeg.Il comando fu affidato a Estariol che la guidò sulla strada della gloria, tanti furono gli atti di splendido eroismo e di immenso valore, che le sorti della guerra vennero riequilibrate così che si giunse alla battaglia decisiva la Iaur Haleth  “il giorno dei poteri “in una situazione di sostanziale equilibrio. Sull’altopiano di Burper si distesero i due eserciti, tanti erano i guerrieri in campo si dice, che un simile schieramento di forze non si è più visto né si vedrà .Il sole riflesso dagli elmi dei fanti creava un luccichio abbagliante, mentre gli arcieri si preparavano a oscurare il cielo con i loro sciami di frecce.Quando infine gli eserciti si lanciarono uno contro l’altro sembrò che la stessa natura partecipasse alla battaglia, tanto i rami degli alberi erano scossi dalla foga del combattimento e il suolo tremava e il cielo si oscurava, mentre tutto attorno il sangue dei soldati dissetava l’arida terra.

Più volta quel giorno parve che uno dei due eserciti prendesse il sopravvento sull’altro, ma le sorti della battaglia si decisero solo a sera, quando Estariol guidando la “lux victoriae” affrontò Mowake al comando della sua guardia personale, essi stessi si scontrarono in un duello ancora oggi cantato in storie e ballate, si avvinghiarono in un turbine di magie e spade, dando sfoggio di abilità e potere come mai più si è visto.Al fine si trafissero a morte uno per mano dell’altro, ma mentre l’ esercito di Glaurung fu preso da fiera rabbia per la morte del proprio generale, quello di Numclock si dissolse come neve al sole dandosi alla rotta.

Vedendosi quindi sconfitto e prossimo alla morte Mowake profetizzò così:<< festeggiate pure ora , ma un giorno tornerò più forte e terribile che mai >>

Al che Estariol steso al suo fianco e anch’esso prossimo alla morte esclamò :<< e io sarò lì per contrastarti ancora >>.

Detto questo entrambi spirarono mentre la pace tornava a splendere su Oeg.

Grandi furono letizia e gioia al fine della guerra, il paese era salvo, il nemico sconfitto, eppure  quella atmosfera di pura felicità era solo una mera apparenza, cupa e terribile infatti si stendeva su Glaurung la profezia di Mowake .Lo stesso re Verbatim né fu oltremodo turbato tanto che emanò una serie di leggi atte a scongiurarne la minaccia, iniziò col proibire l’insegnamento e la diffusione di qualsiasi arte magica nei territori di Glaurung e degli alleati, poiché come era risaputo era proprio in Glaurung che Mowake aveva appreso a padroneggiare la magia, per finire con l’ordinare che qualsiasi bambino, di qualsiasi classe sociale fosse nato provvisto di potere magico dovesse essere immediatamente ucciso. Così ordinò il re e così fu fatto, almeno fino a settecento anni dopo, fino a quando in una buia stanza un altro re non prendeva la sua decisione…

<< Dogomin, entra ho deciso >>.

<< Ordini sire >>.

<< I bambini vivranno, nessun altro dovrà sapere della loro anomalia, prendete disposizione affinché anche Giles e Zoster mantengano il più assoluto segreto a riguardo >>

<< Bene sire >>.

<< E’ tutto. Buona notte Dogomin >>.Detto questo il re uscì chiudendosi la porta alle spalle.

Dogomin aspettò che il rumore dei passi del sovrano fosse scomparso del tutto prima di proferire parola e quando alla fine parlò la sua voce, poco più di un sussurro, era scossa da un lieve tremito:<< buonana notte sire, buona notte carnefice di Glaurung >>.

 

 

<< Hanjen, rendimela è mia >>

<< Strappamela se ti riesce Guy >>  cosi dicendo Hanjen si preparò ad affrontare l’assalto del fratello, Guy iniziò a molleggiarsi sulle gambe,studiando intanto la tattica migliore per riottenere l’ambito trofeo. L’oggetto della contesa era una rozza spada di legno intagliata per Guy da uno dei giardinieri, mentre i contendenti erano quegli stessi bambini intorno ai quali tanto si era discusso tredici anni prima. Hanjen e Guy, entrambi alti e ben fatti per la loro età, entrambi destinati al trono di Glaurung e soprattutto entrambi possedevano un enorme potere magico, ed erano pronti a usarlo...

<< Ragazzi che state combinando? >>

<< Niente signor Giles,stavamo solo giocando >>risposero i gemelli in coro .Il signor Giles era il loro pedagogo, dotto praticamente in qualsiasi branca del sapere, umano e non. Tale Giles uomo alto smagrito, poco oltre i quaranta, era stato per i gemelli il surrogato della figura paterna, quasi sempre assente per impegni vari e forse, per qualche recondito senso di colpa per quei figli che non avrebbero dovuto vivere, per cui ora lo guardavano con affetto e timore.

<< Venite ragazzi vostro padre desidera vedervi >>

<< Nostro padre è qui? >>chiese meravigliato Guy.

<< Si signorino Guy è qui e vi aspetta >>Rispose Giles, e così dicendo incrociò lo sguardo del ragazzo, restava sempre colpito dalla particolarità degli occhi dei gemelli, Hanjen li aveva di uno strano color topazio che uniti all’oro dei suoi capelli gli conferivano a volte un aspetto vagamente inquietante, come di predatore. Guy invece aveva gli occhi di un blu chiarissimo, quasi grigio, che insieme ai neri capelli cascanti gli davano un’aria più malinconica.

<< Allora Giles, il re sta aspettando >>a parlare ere stato Zoster la guardia del corpo del re.

<< Eccomi, eccomi, muovetevi ragazzi >>

I fratelli furono introdotti alle stanze reali, dove vennero lasciati soli in presenza del padre.
  
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