E.

Lo vedo deglutire, mi fissa, non lascia andare i miei occhi nemmeno per un istante. Improvvisamente mi ritrovo a terra. Intorno a me foglie secche di un autunno ormai inoltrato, rosso fuoco e petali gialli che cadono sospinti dal vento e si posano su di noi, muti protagonisti di questa vita devastata. Pesa su di me come acqua sulla sabbia, mi guarda come il mare che si infrange sugli scogli, mare indomabile, mare in tempesta, mare come miele.. ed io non so più che dire. Rimango immobile a lasciarmi guardare. Incantata da una bellezza che è sempre stata tipica di noi.

D.

“accarezzami, ti prego. Qui.. dove nessuno sa, dove nessuno conosce la nostra storia. Dove nessuno può vedere i tuoi occhi tranne me.”

La sento fremere, gli occhi fermi nei miei..solleva una mano e lentamente e dolorosamente sfiora con la punta delle dita il mio profilo, i miei occhi, la mia bocca. Ed io sono ormai la sua tela, può scrivere su di me ciò che vuole.

E.

“ehm.. Elena, noi saremmo pronti..”

Mi riprendo immediatamente, meno male che dovevamo arrivare in fretta!

“hai ragione Rose, perdonami.. non lo guardavo da tanto. Un minuto e sono da voi.”

“nessun problema, ti capisco perfettamente.. ma non potrai rimandare le spiegazioni questa volta, lo vedo dal suo sguardo. Prenditi il tempo che serve, noi iniziamo”

“lo so.. va bene.”

E in un battito di ciglia è scomparsa. Ai vampiri le vecchie abitudini non passano mai. Damon mi guarda sconvolto, appoggio le mani sul suo petto e lo spingo via dolcemente, faccio per andarmene ma una presa ferrea stringe immediatamente il mio polso.

“perché parlavi da sola?”

“non parlavo da sola Damon.”

“li puoi vedere anche tu?”

“da quando sono diventata questa.. cosa.. posso fare molte cose. Ora andiamo, Jeremy ci sta aspettando.”

D.

Dopo una decina di minuti il sentiero si allarga e il sole colpisce immediatamente i miei occhi, davanti a me una radura e un suo sorriso che si allarga a quella vista. Noto Jeremy a una cinquantina di metri da noi in posizione di difesa, ad un tratto un rumore assordante e il ragazzo sbalzato a metri di distanza. Elena sembra tranquilla, ma cosa diavolo sta succedendo?! In un batter d’occhio sono da lui per aiutarlo a rialzarsi ma lui fa un cenno con la mano e inizia a ridere.. ridere?! Sento Elena di fianco a me che sogghigna.

“Te l’avevo detto che avrebbe fatto questa faccia Jer!”

“ahahahaha.. si ma non credevo che lo sapessi imitare così bene!”

Nel frattempo li guardo incredulo, ma che diavolo è successo in questi anni?! E come ho fatto a non accorgermi di niente?!

“vieni Damon, facciamo una passeggiata, ti spiego un paio di cose mentre mia sorella si mette al lavoro..”

E.

Lo vedo allontanarsi con Jeremy, magari riuscirà a calmarlo un po’, ma ora non ho tempo per occuparmene, abbiamo già perso troppo tempo. Lascio cadere a terra la felpa, allargo leggermente le gambe e apro i palmi delle mani.. Damon mi guarda con la coda dell’occhio, cercando di non voltarsi per non essere invadente, ma la curiosità come sempre è il suo punto debole. Improvvisamente sento un urto e scivolo all’indietro di qualche metro, ma sono forte e torno subito in piedi.

“così impari a distrarti cara!”

Sogghigno..

“Rick, questa me la pagherai lo sai!”