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Autore: Sashaprati    12/05/2012    3 recensioni
Hermione stava seduta tranquilla, pensando ai fatti suoi, quando ecco che uno scocciatore di sua conoscenza si avvicinò per farle la solita richiesta. Da principio la ragazza fece finta di non vederlo e, sbuffando seccata, gli voltò le spalle e si rimise a leggere.
Costui tuttavia non aveva alcuna intenzione di demordere e, facendosi largo tra i ragazzi fermi a chiacchierare nel portico, tirò dritto fino al muretto dove Hermione era seduta. Naturalmente sapeva benissimo che sarebbe stata dura convincerla, specie dopo averle posto quella richiesta fino allo sfinimento. Ciononostante non poteva farne a meno: non ci dormiva la notte, non mangiava più, non riusciva proprio a pensare ad altro... Era la sua ossessione!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hermione stava seduta tranquilla, pensando ai fatti suoi, quando ecco che uno scocciatore di sua conoscenza si avvicinò per farle la solita richiesta. Da principio la ragazza fece finta di non vederlo e, sbuffando seccata, gli voltò le spalle e si rimise a leggere.
Costui tuttavia non aveva alcuna intenzione di demordere e, facendosi largo tra i ragazzi fermi a chiacchierare nel portico, tirò dritto fino al muretto dove Hermione era seduta. Naturalmente sapeva benissimo che sarebbe stata dura convincerla, specie dopo averle posto quella richiesta fino allo sfinimento. Ciononostante non poteva farne a meno: non ci dormiva la notte, non mangiava più, non riusciva proprio a pensare ad altro... Era la sua ossessione!

- Hermione - esclamò.

La ragazza, sempre tenendogli le spalle, si voltò dalla parte opposta.

- Hermione - fece ancora costui, affacciando la testa dalla colonna del portico.

Di nuovo Hermione fece orecchie da mercante e tuffò ancora di più la testa nel libro che stava leggendo.

- Eddai, Hermione - disse ancora il poverino disperato. - Per favore, me la dai?
- No - rispose lei, senza alzare la testa dal libro.
- Solo una volta...
- No!
- Una e non te lo chiedo più, giuro!
- Ron, smettila - tagliò corto Hermione. - Quando dico "no" è "no", punto!

Il giovane dai capelli rossi si morse il labbro con stizza, rimuginando parole che preferiva non esprimere ad alta voce, ciononostante doveva assolutamente convincere quella testaccia dura a qualunque costo.

- Con Harry non hai fatto tutte queste storie, però!
- Che c'entra? - ribatté Hermione, alzando la testa dal libro e guardandolo severamente. - E poi Harry sa essere gentile, al contrario di te, e non viene certo a chiedermelo di continuo!
- Oh, Merlino Onnipotente - esclamò Ron, sollevando lo sguardo verso l'alto. - Quante volte te l'avrò chiesto, si può sapere?

Hermione strinse gli occhi.

- Diciamo più di quante io ti abbia risposto - tagliò corto lei, rituffando la testa nella lettura.
- Hermione, ti supplico - fece Ron, chinandosi umilmente. - Ti imploro, te lo chiedo in ginocchio: se non me la dai tu, sono perduto... Ho bisogno di te, disperatamente!
- Ma perché non ti arrangi da solo, almeno per una volta?
- Scherzi - protestò l'altro. - A forza di fare da solo, il povero Seamus per poco non diventa cieco... Dai, non ci vuole molto, in un quarto d'ora al massimo abbiamo già finito!
- Un quarto d'ora? - ripeté Hermione sarcastica. - Vorresti farmi credere che sei capace di resistere addirittura per un quarto d'ora?
- Almeno dieci minuti - si corresse subito Ron. - E poi ho già letto tutta la teoria, se tu mi aiutassi con la pratica...
- Scordatelo - fece Hermione categorica. - L'ultima volta ti sei addormentato, mentre ti stavo spiegando quello che dovevi fare, e non ho intenzione di perdere altro tempo!
- Andiamo, Hermione - insistette ancora Ron, giungendo le mani in preghiera. - Me la dai una mano con questo Compito di Trasfigurazione Luminosa? Se non mi aiuti tu, rischio di bruciarmi gli occhi... o peggio, di prendere Troll, e mia madre mi ucciderà senza pensarci due volte!

Hermione inarcò il sopracciglio.
In fin dei conti Ron era sì svogliato e scansafatiche, ma era pur sempre un suo amico. Tutto sommato poteva anche aiutarlo a prendere un voto Accettabile, se effettivamente era sincero nel metterci un po' di buona volontà.

- D'accordo - concluse lei, alzandosi in piedi con un sorriso. - Andiamo a studiare insieme e, questa volta almeno, cerca di restare sveglio!
- D'accordo, promesso!

FINE

  
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