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Autore: Tweedles    13/05/2012    2 recensioni
Blaine appoggiò l’ultima scatola nella sua nuova camera al quinto piano, sospirò profondamente per calmare il cuore che gli batteva a mille. Chiuse la porta della sua nuova stanza e si guardò intorno sentendo già le lacrime riempirgli gli occhi. Non stava solo chiudendo quella porta. Stava chiudendo con tutto quello che era stato prima. Con il ragazzo tutto sommato felice, il leader degli Warblers, quello ben voluto da tutti. Ma era storia antica, ormai. Perché tutto era andato a rotoli?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Warblers/Usignoli
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Signor Reed, sarebbe pregato di prestare attenzione, se questo non la disturba eccessivamente.»

Thomas sbatté le ciglia un paio di volte, mettendo a fuoco la faccia del suo professore di Chimica, che lo stava fissando malamente. Era più forte di lui, da quando si era finalmente messo con Blaine non riusciva più a concentrarsi su niente che non fosse il suo ragazzo. Fece un cenno di assenso al professore, perché non se la prendesse eccessivamente con lui. Poi si sentì vibrare la tasca, ridacchiò sotto i baffi. Sapeva già chi gli aveva scritto e che cosa voleva. Dopo la canzone di scuse degli Warblers, Blaine voleva tornare nel gruppo, ma la prassi era la prassi e il consiglio voleva che rifacesse l’audizione.

Tommyyyyyy! Sono in panico! La canzone che avevo scelto fa schifo! Non mi riprenderanno mai! Dobbiamo trovarne una nuova! Ci vediamo nella caffetteria appena finisce l’ora xo -B

Tom scosse la testa e digitò, in fretta.

Che bello! Un altro pomeriggio ad ascoltarti cantare… io avevo altri progetti :-(              Però sono estremamente caritatevole e quindi mi sacrificherò… a dopo Little B «3

Poi rialzò gli occhi verso la lavagna e tirando un sospiro, si preparò ad ascoltare la lezione di chimica. Ma poi, a cosa gli sarebbe servita nella vita!?

Blaine si catapultò fuori dalla classe. Non vedeva l’ora di incontrare Tommy. Era stata una scoperta del tutto inaspettata, però decisamente piacevole. Corse giù per le scale e arrivò nella caffetteria semivuota. Un po’ deluso per il ritardo del suo ragazzo, ordinò un caffè e si andò a sedere a uno dei tavolini. Stava iniziando a sorseggiare lentamente la sua bevanda, quando sentì uno scampanellio alla porta. Decise di non voltarsi, per fingere di essere arrabbiato con Tommy, ma si accorse che quella non era la voce del suo ragazzo. Decisamente non lo era. Allora decise di tendere l’orecchio.

«Ma avevi detto che ci saremmo visti dopo le prove! E’ da un sacco che non ci vediamo! Lo sai perfettamente quand’è stata l’ultima volta…»

Blaine si girò giusto in tempo per vedere Kurt che si copriva la bocca con una mano e che si guardava intorno a disagio. Fortunatamente, pensò Blaine, non lo aveva visto che origliava la sua conversazione con Robert. Mentre Blaine era perso in queste considerazioni, sentì due mani tiepide che gli si posavano sugli occhi.

«Chi è?» Tom scimmiottò una voce da bambino.

«Tommy Marvolo Reed, devi smetterla di chiamarmi Little. Non sono piccolo!»

Tom si chinò a dargli un tenero bacio sulle labbra e gli bisbigliò a fior di labbra «E tu devi smetterla di chiamarmi come Voldemort!»    

Blaine trasalì e aggrottò le sopracciglia «Lo sai che non puoi dire QUEL nome!»

Il biondo fece finta di mettere il broncio, ma poi chiese con un sorriso «Dai, allora, parliamo di questa canzone…»

«Non lo soooo! Tommy, vorrei tanto fare una canzone di Katy Perry, ma penso che se l’aspettino già!»

«Katy Perry è bandita, ma scommetto che durante matematica hai fatto una lista di canzoni. Tirala fuori, su!»

Il moro si guardò i piedi e arrossendo prese la lista che, effettivamente, aveva fatto durante matematica. «Tieni!» e poi si sporse sul tavolo per fargli una linguaccia.

 

Dall’altro lato della stanza, Kurt era ancora al telefono, litigando con Rob. Fece scorrere lo sguardo su tutta la sala e posò gli occhi su quell’insopportabile idillio. Blaine che si comportava come un bambino solo per far sorridere Reed. Un tempo era lui a sorridere ai comportamenti di Blaine. E ultimamente non riusciva neppure più a sorridere quando stava con Rob. Sperava che dopo aver “condiviso tutto” con il suo ragazzo, si sarebbe sentito di nuovo in sintonia con lui e che la freddezza che ultimamente sentiva fra di loro si sarebbe sciolta. E invece niente. Freddo glaciale. Era una settimana che Robert elaborava scuse su scuse per non vederlo. Kurt non si era mai sentito così usato in tutta la sua vita. E poi gli si presentavano i due piccioncini davanti agli occhi. Teneri, affettuosi, invidiabili da tutti. Andavano in giro, palesando che stessero insieme e che non glie ne importava niente di quello che pensavano gli altri. Era tutto ciò che Kurt aveva sempre voluto.

«Sai una cosa, Rob? Forse è meglio se non ci vediamo domani. E neanche dopodomani. E’ meglio se ci sentiamo fra un po’, ok? Ti chiamo io, non ti preoccupare.» Gli chiuse il telefono in faccia e uscì di volata dalla caffetteria. Si sentiva pizzicare gli occhi e non era decisamente il caso di farsi vedere in quelle condizioni dalla “coppia perfetta”.

Lexi smise di guardare fuori dal finestrino e si girò verso il suo “ragazzo” «Ma perché mi stai portando a cena con i tuoi? Non avevi detto che volevi aspettare ancora un po’?»

Blaine disse con un sospiro «E’ tornato a casa Coop ed è dal suo matrimonio che non lo vediamo… in genere cerca di non tornare a casa per colpa di papà… però ha detto di avere grandi notizie da darci e mi è sembrata una buona occasione per presentarti, tutta l’attenzione sarà su di lui.»

«Ma allora la sai usare un po’ anche tu la testolina! Il gel non ti ha bruciato tutti i neuroni. – Lexi si sporse verso il ragazzo e gli fece pat-pat sulla testa– Comunque sappi, per fare presenza mi merito una pomiciata, capito B?»

«Lexi, perché?! Non voglio tradire Tommy!»

«Oh, andiamo! Non lo verrà mai a sapere! Dai, un bacino piccolo piccolo piccolo!» mentre lo diceva, scherzando, gli si avvicinò facendo la bocca a papera e poi si sporse definitivamente dandogli un bacio a stampo «Su, hai visto? Non era poi così male in fondo! Insomma, etero o gay, per me è uguale! Non sono mica gelosa! Se vuoi poi possiamo divertirci tutti e tre con Tommy!» e gli fece l’occhiolino, ridendo di gusto.

Blaine arrossì fino alla radice dei capelli. «Lexi, basta! Fra un minuto siamo dal cancello, vedi di tenere a bada la lingua quando siamo con papà… IN TUTTI I SENSI!»

La ragazza fece il segno di cucirsi la bocca, sorridendo.

 

Quando finalmente i due arrivarono a destinazione, Blaine suonò al campanello e mentre aspettava che qualcuno gli aprisse, si girò un’ultima volta a dare un’occhiataccia a Lexi, che gli sorrise di rimando.

La porta si aprì di botto e un urlo riempì l’aria.

«Aaaaaaaaaaaaah! SCRICCIOLO! Mi sei mancato tanto… SCRICCIOLOOO!»

Blaine si appese al collo del fratello maggiore e gli disse, stringendolo forte «Mi sei mancato anche tu, Toopha!»

Sciolto l’abbraccio, Blaine mise una mano dietro la schiena di Lexi e la presentò al fratello. «Lei è… Lexi.»

«Perché non mi hai mai detto di avere un fratello così affascinante? Ma belli questi geni Anderson!»

Cooper rispose con un sorriso, facendole l’occhiolino «Simpatica, l’amica!»

«Dai, Toopha, che cos’è la grande notizia?»

«Speravo che ci fosse anche mamma, ma naturalmente il lavoro è una priorità… comunque direi che appena vedrai Sarah te ne accorgerai…»

Blaine saltellò sul posto, eccitato come un bambino «Coop, non è quello che penso io, vero Coop?»

L’uomo, saltellando per prenderlo in giro «Non lo so, Blaine, non lo so! –poi aggiunse, fermandosi– Non sei cresciuto per niente, Scricciolo!»

Il moro gli fece una linguaccia e lo spostò dalla porta, prese per mano Lexi, che nel frattempo guardava imbambolata il maggiore di casa Anderson.

«Saraaaaaaaaaah! Dove sei?»

La donna spuntò di testa dalla porta della cucina e sorrise apertamente a Blaine. «Vieni qui, mio Anderson preferito!»

Cooper, che li stava seguendo, finse di essere indignato «Ma io… credevo… Andrò ad aiutare papà con la griglia, visto che qui non sono bene accetto.»

Blaine non degnò neanche di uno sguardo il fratello e si mise a saltellare intorno a Sarah che, sfinita, sedeva su una sedia in mezzo alla cucina. «Oddio! Ma sei enorme! Fra quanto partorisci? E’ un maschio o una femmina? Oh, che bello! Diventerò zio!»

La donna rise di gusto all’impazienza del ragazzo «Frena, Scricciolo! Allora. Partorisco a fine luglio e dovrebbero essere tre gemelli, però non abbiamo voluto sapere il sesso… Ma chi è questa bella ragazza con te?»

Blaine prese per mano Lexi e la portò di fronte alla cognata «Lei si può dire che mi abbia salvato la vita… E’ Lexi» disse arrossendo.

«Ooooh, sei sempre il solito romanticone, Blaine! –disse Sarah sorridendo– Piacere di conoscerti, Lexi la salvatrice!»

La ragazza arrossì leggermente «E’ un piacere anche per me! Piuttosto dimmi come hai fatto ad accalap-»

Blaine la zittì con una gomitata nelle costole e le sussurrò «Ricordati cosa hai promesso…» poi alzò il tono di voce e si rivolse alla donna con fare concitato «Allora, parlando di cose serie! Nasceranno a luglio, quindi uno lo chiamate Harry, vero? Vero? Harry, il bambino sopravvissuto!»

«Calmati! Non sappiamo neanche se saranno dei maschi! Potrebbero essere tre bambine!»

«No, no! Uno sarà un maschio. Anzi, uno sarà HARRY! HARRY! IL PRESCELTO! COLUI CHE SCONFIGGERA’ TO-»

Mentre stava terminando la frase, entrò nella stanza Victor, il padre di Blaine, che lo zittì «Smetti di comportarti come un bambino, Blaine. –poi si voltò verso la ragazza– Tu devi essere Lexi… Piacere di conoscerti. Blaine, prepara tavola e aiuta Sarah ad andare in sala.»

Lexi, guardando in cagnesco l’uomo, prese la mano di Blaine e, voltandosi verso l’uomo, gli disse, a denti stretti «E’ un piacere anche per me conoscerla, signor Anderson.»








Ok, ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno scolastico e presto ci saranno novità... e siamo piuttosto sicure che i Klainers saranno abbastanza contenti... FORSE! Siamo molto soddisfatte di questo capitolo.. Pensate, i gemelli saranno solo dei personaggi marginali, eppure ci siamo ritrovate a discuterne per mezz'ora (se avete suggerimenti per i nomi, sparate a tutto spiano!). Come sempre, fateci sapere cosa ne pensate!

PS. Tu, sì, stiamo parlando con te. Abbiamo ascoltato le tue richieste, hai visto? Un po' di Blaff (fffffff).

-Tweedles

  
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