Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: VirginiaRosalie    13/05/2012    5 recensioni
Una vita può cambiare a seconda di come la vorremmo noi? Voi direste di no ma io non ci credo.. perché? Perchè ne abbiamo la prova.
Lei una normale ragazza italiana, qualche parente inglese e qualche amica.
Lui un attore famoso, molto successo, molti amici e nemici.
Un amore pieno di ostacoli, paure, illusioni, pianti e tradimenti ed infine, il perdono. E' questo che accade quando lasci il tuo cuore vincere?
"L'aereo atterrò su LAX, il più grande aeroporto di Los Angeles, la città in cui mi stavo trasferendo..."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taylor Lautner, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pov Virginia

Indossai i vestiti più costosi di mia cugina, così mi aveva detto di fare. A Los Angeles ci sarebbe stata una specie di festa, con bancarelle e musica ed io non potevo mancare, soprattutto perché Matt mi aveva invitata e sarebbe stato lì a momenti.
Raccolsi i miei capelli in una lunga coda e avvolsi una specie di foulard al mio collo. Associai all'ombretto argento un rossetto color pesca poi, quando il campanello suonò, mi precipitai al piano di sotto scendendo frettolosamente le scale di casa.
"Virginia, stai bene? Sei pronta?" mi chiese Spencer mentre camminava verso la porta per aprire.
"Sono pronta" risposi alla seconda domanda, mi limitai a tralasciare la prima visto che non stavo affatto bene, ero confusa e tremendamente arrabbiata con me stessa perché avevo sbagliato tutto con Taylor, ero stata egoista e superficiale.
Fermai mia cugina prima che potesse aprire e mi presentai io all'entrata, sorrisi a Matthew e presi i fiori che mi aveva portato.
"Sono bellissimi."
"Andiamo?" chiese.
Mi voltai verso l'ingresso e notai mia cugina alle prese con una giacchetta nera.
"Spencer?"
"Sono subito da voi."
Ridacchiai, presi la borsetta posta sul comodino accanto alla porta, la misi sulla spalla e mi recai fuori dalla villa. 
"Ti aspettiamo in macchina" dissi rivolgendomi a mia cugina.
"E così domani te ne vai, torni a Roma?" domandò Matt.
"Sì."
"Verrai a trovare tua cugina, ogni tanto?"
"Non lo so" affermai scuotendo il capo mentre ci avviavamo verso l'auto.
"Beh, se dovessi venire, chiamami."
"Certamente" gli feci l'occhiolino.
Mi aprì lo sportello della macchina ed io entrai abbassando appena la testa. Fece lo stesso lui, misi subito in moto ma non partì visto che dovevamo aspettare Spencer. 
Presi il cellulare, controllai se c'era qualche messaggio o qualche chiamata, ma niente. Taylor non rispondeva alle mie chiamate, dopo quel pomeriggio che avevamo passato insieme era successo un casino, mi ero resa conto di aver sbagliato a non dirgli che sarei tornata in Italia. 
Mi morsi nervosamente il labbro e lasciai cadere una lacrima sulla gamba tenendo la testa bassa in modo che Matt non potesse vedere ciò che mi stava accadendo. 
Feci un grande sospiro quando la portiera dell'auto si aprì, per fortuna mia cugina era arrivata. 
"Si parte" disse.
Poggiai la testa sul sedile, abbassai il finestrino e lasciai che l'aria fresca della città mi scompigliasse appena quella cosa perfetta che ero riuscita a farmi. Di solito portavo i capelli sciolti. 
"Tutto ok?" chiese il ragazzo alla guida.
Ero distratta, ero perennemente distratta dai miei pensieri, dalle paure e dal dolore. Sospirai e solo dopo pochi secondi mi accorsi che avrei dovuto rispondere alla domanda che mi era stata fatta.
"Eh...? Si, tutto ok" risposi non molto convinta.
Misi un pò in ritardo la cintura di sicurezza, allungai la mano ed accesi la radio. 
Every growing boy needs a little joy, all you do is sit and stare..
La canzone che partì alla radio era coinvolgente, l'avevo già sentita da qualche parte ma, in quel momento, non ricordavo dove. 
"Do you wanna touch? Do you wa..." Spencer iniziò a intonare il motivetto, mi voltai verso di lei guardandola con aria di rimprovero come per farla tacere e mi sorrise innocentemente. Abbassai il volume e sospirai. 
"Eccoci qua" annunciò Matt parcheggiando l'auto. 
Scendemmo tutti e tre dalla macchina contemporaneamente e ci inoltrammo tra la gente che guardava bancarelle, canticchiava e parlava ininterrottamente.
Iniziammo a passeggiare lungo la stradina, ci guardammo varie volte intorno, le persone non mi guardavano più come prima, non mi ero fatta una buonissima reputazione a Los Angeles però, sembrava che tutto era stato dimenticato. 
"Santo cielo! Corri a vedere - urlò Spencer, prese la mia mano e mi trascinò verso un banco dove vendevano animali, soprattutto cani - Che dolce!" esclamò avvicinando la mano per accarezzarlo.
"E' stupendo."
Avevo sempre amato i cani, quello doveva esser un barboncino toy cucciolo, era così adorabile. Per un attimo il pensiero di comprarlo sfiorò la mia testa ma cancellai tutto dalla mente visto che non avrei potuto portarlo in aereo. 
"Ti somiglia" disse Matt ridacchiando e avvicinandosi a me, tanto da sentire il suo respiro sul mio collo.
Fui invasa da un brivido strano, non i brividi che provavo quando ero con Taylor, era... un brivido, non sapevo spiegarlo neanche io. 
Sorrisi allungando la mano verso gli altri cuccioli, li accarezzai per un secondo poi ritirai la mia mano e mi allontanai da quel posto mentre Spencer era rimasta lì a riempire di complimenti ogni animale presente. 
Dance, yes, love, next.. 
Una canzone che conoscevo, per fortuna! 
Iniziai a canticchiarla e allungai lo sguardo verso lo stand in cui l'avevano messa. 
Era un palco, c'era un tappeto rosso che accoglieva alcune ballerine che fermarono la musica per aggiungere un'altra sinfonia. 
Sbuffai, strinsi la mano di Matthew e lo portai con me. 
"Dove stiamo andando?" chiese confuso.
"Voglio cantare."
"Vuoi cantare?"
"Aham..." risposi annuendo.
"Io amo cantare."
"Wow! - esclamai arrivando sotto l'impalcatura - Coincidenza! Il canto che ho intenzione di intraprendere è un duetto.. Jennifer Lopez e Pitbull."
"La canzone di prima?"
"Yep" mi morsi il labbro e alzai il braccio per attirare l'attenzione del Dj.
"Si?" chiese il ragazzo togliendosi le cuffie dalle orecchie e facendomi salire stendendo la sua mano verso di me. 
"Io ed il mio amico volevamo cantare Dance Again... " non mi lasciò finire la frase che prese il microfono e mi diede una spinta facendomi andare al centro del palco. Guardai le persone mentre applaudivano e sorridevano felici. 
"Divertitevi!" sussurrò facendomi l'occhiolino.
Conoscevo le parole a memoria di quella canzone, esprimeva esattamente ciò provavo in quel momento.
"Nobody knows what I'm feeling inside, I find it so stupid, so why should I hide... - iniziai ad intonare le prime note, mia cugina alzò le mani in aria e comiciò a batterle cantando a ritmo con me e Matt. - So many ways wanna touch you tonight - Feci una piccola pausa quando lo sguardo di Taylor si fermò sul mio, aveva la fronte corrugata, sembrava ancora arrabbiato ma doveva capire che quella canzone era dedicata a lui, il testo era così reale per noi. - I'm a big girl got no secrets this time, yeah I love to make love to you, baby" affrontai quella grande frase indicando il ragazzo.
Quest'ultimo si guardò intorno e fece qualche passo indietro verso Spencer che era in compagnia di un giovane, non sapevo chi fosse, probabilmente qualcuno che aveva rimorchiato mentre assillava quelle povere creature. 
Ridacchiai e continuai a emettere suoni gradevoli dalla mia gola. 
"Bravissima!" gridò qualcuno
.
"Siete stupendi!" ripeterono.
"Grazie mille, a tutti" dissi insieme al ragazzo che era accanto a me. 
Mi diressi verso mia cugina e le sorrisi.
"Sei stata fantastica! E.. anche tu Matty, non credevo avessi una voce così bella."
"Nessuno lo sapeva! Neanche io" ironizzò.
"Oh, non vi ho presentati. Virginia, lui è Darren Morrison, un amico di Taylor."
"Migliore amico, per precisare."
"Piacere di conoscerti" strinsi la sua mano amichevolmente, il suo sguardo era fisso su di me come se mi stesse facendo una radiografia.
"Lui è Matthew" Spencer presentò anche i due ragazzi. 
La situazione si stava facendo un po' intensta, nessuno stava parlando ed io e Taylor ci stavamo mandando alcune occhiate che chiunque avrebbe capito il tipo di rapporto che ci univa. Cercai di sorridere ma ne uscì fuori una specie di smorfia, il che mi rendeva un po' ridicola.
"Bene..." sospirò mia cugina.
"Vi lasciamo soli" aggiunse Darren e, insieme a Matt, si avviarono verso altri stand.
Cosa avrei dovuto dire in quel momento? Cosa avrei dovuto fare? Non mi sentivo a mio agio, ero nervosissima e lo si poteva capire dalle mie gambe tremolanti. 
"Quindi.. questo è un addio?" domandò Taylor.
"Forse" sussurrai.
A passo lento, entrambi, ci avvicinammo l'uno con l'altra finché i nostri corpi non si toccarono, istintivamente misi le mani dietro la sua testa e combaciai le mie labbra con le sue con prepotenza. 
Non ci rendemmo conto di ciò che stavamo facendo, i miei occhi erano chiusi e per nessuna ragione al mondo mi sarei staccata da lui, non m'importava cosa stesse dicendo la gente, udivo i loro bisbigli ma fingevo di non sentire.
Purtroppo, il suo cellulare squillò, lo prese dalla tasca e preoccupato rispose.
"Sara?"
Quando pronunciò quel nome, il mondo mi cadde, per l'ennesima volta, adosso. Ogni volta che usciva dalla sua bocca era un colpo al cuore per me, un dolore insopportabile, non sarei riuscita a trattenermi.
Feci qualche passo indietro ed il mio viso iniziò a rigarsi di lacrime.
"Addio" mimai con le labbra facendo uscire giusto un filo di voce.
"No!" gridò Taylor gettando a terra il cellulare e corse verso di me.
Mi voltai, misi una mano sullo stomaco ed iniziai a singhiozzare correndo verso l'auto di Matthew dove, probabilmente, mi stava aspettando insieme a Spencer.
E' questo quello che senti quando piangi veramente? 
Se qualcuno chiedesse spiegazioni sul nostro rapporto, risponderei che siamo cresciuti, siamo cambiati in così poco tempo e non eravamo fatti per stare insieme. Farò finta di star bene e andrò avanti, aprirò gli occhi ad un mondo nuovo e dimenticherò.
"Tutto ok?" 
"No, Spencer. Portami a casa, per favore."
Mi sistemai sui sedili posteriori della macchina e mi rannicchiai, chiusi gli occhi e, dalla stanchezza, mi addormentai. 
-
La sveglià suonò alle 9 in punto, mi diedi una sciacquata al viso e velocemente scesi a far colazione; l'aereo sarebbe partito alle 11. 
"Buongiorno" dissi salutando mia madre con un bacio.
"Buongiorno Virginia" risposero in gruppo, da ciò che vedevo ero stata l'ultima ad alzarmi. 
"Dormigliona!" replicò scherzosamente mia zia.
"Pronta per partire?" domandò Spencer.
"Si" risposi decisa.
"Uova e pancetta... - disse mia madre porgendomi un piatto pieno di roba squisita però non ero dell'umore giusto per mangiare, non avevo fame - La tua preferita!"
"Scusa, non ho fame."
"Cosa c'è?" chiese.
"Mamma... vado a prepararmi." 
Corsi, di nuovo, in camera mia seguita da mia cugina.
"Ehi - si sedette sul letto accanto a me e mise una sua mano tra i miei capelli - Non piangere!" 
"Mi dispiace!"
"No. Tesoro, non devi scusarti, capisco che fa male."
Abbassai la testa verso il basso mettendo la faccia tra le mie mani. 
"Sono una stupida!"
"E' colpa mia. Non avrei dovuto insistere per farti stare con Taylor... mi avevi detto che non era destino..."
"No.. - la interruppi - Qui la colpa è mia. Ho sbagliato con lui sin dall'inizio."
"Calmati, per favore. - sospirò - Verrò a trovarti a Natale, ok?"
"Ok" annuii.
"Preparati che tua madre ha già avvertito la tua migliore amica, daranno una festa di bentornato - sussurrò ridendo - Non dirle che te l'ho detto!"
"Terrò la bocca chiusa" dissi accennando un sorriso.
Sistemai le ultime cose, mi feci una doccia veloce poi iniziai a prepararmi con cautela senza correre troppo visto che era ancora presto.

"Fai buon viaggio."
"Hanna, ci sentiamo tramite skype, ok?"
"Ovviamente" si lasciò uscire una lacrima.
"Ti voglio bene e... non piangere" le dissi poi l'abbracciai stringendola forte a me.
"Mi mancherai da morire."
"Anche tu."
Sospirai poi passai all'amica successiva.
"Buon viaggio, Virginia" disse Diana dandomi un bacio sulla guancia.
"Ci vediamo presto" affermò Cassidy, poi salutai anche lei con un bacio.
"Non combinate casini in mia assenza, eh!" mi rivolsi a Claire.
"Ti voglio bene, Spencer."
Lei era quella che mi sarebbe mancata più di tutte, oltre ad essere mia cugina era la migliore amica che una ragazza potesse desiderare, l'amavo con tutto il mio cuore. Rimasi abbracciata a lei per un bel po', non avrei mai voluto lasciarla ma ormai avevo preso la mia decisione.
Diedi un ultimo saluto anche ai miei adorati zii poi, un po' titubante, presi le valigie e le trascinai dietro di me avviandomi verso l'entrata per fare i controlli che sarebbero durati una decina di minuti. 


Pov Taylor

"Virginia starà già in aereo" borbottai rimanendo sul divano della hall dell'albergo.
"Mi dispiace" disse Darren.
"E così.. ti vedi con sua cugina?"
"Diciamo."
"Come mai sei venuto?" chiesi curioso visto che ancora non gli avevo posto quella domanda.
Il suo sguardo tornò serio, sembrava preoccupato ma finse un sorriso.
"Come mai tu e Virginia vi siete lasciati?"
"Non siamo mai stati una coppia" affermai distrutto dalla mia stessa affermazione.
"Ed ora.. stai con Sara?" chiese.
"No.. cioé, sono il padre di suo figlio e..."
"Cosa?" alzò la voce e m'interruppe.
"E' incinta."
Rimanemmo in silenzio per un po' e chiusi gli occhi mettendo una mano sulla mia fronte. 
Darren fece un sospiro profondo, si mise a sedere sul divano con una postura più eretta e mosse il capo prima di iniziare a parlare.
"E' a causa di Sara se Virginia non vuole stare con te?" domandò scandendo bene le parole.
"Più o meno."
"E se ti dicessi che il bambino non è tuo?"
Impallidii.
Cosa aveva detto? Il bambino non era mio? Avevo i miei dubbi, Sara sosteneva di esser stata a letto soltanto con me quindi dovevo per forza esser io il padre.
"C.. cosa?"
"E' stata lei a dire che era tuo?"
"S.. si."
Guardai il ragazzo con aria interrogativa, non capico a cosa volesse alludere, era tutto così confuso e strano. 
"Taylor. Il padre... sono io. Sono tornato per Sara."
"Cosa?" 
Da una parte ero felice di ciò che mi aveva detto, ma ero stato anche preso in giro, non solo dalla mia ex fidanzata anche dal mio migliore amico. In effetti lui abitava in Canada e Sara mi aveva detto di esser stata lì fino al giorno del mio incidente, chissà cosa aveva combinato.
"Sono stato a letto con lei, recentemente." affermò.
Ero davvero sorpreso. Non sapevo cosa dire, la rabbia saliva a dismisura così mi alzai dal sofà e puntai il dito contro Darren.
"Perché mi hai mentito?"
"Puttana!" disse stringendo i denti.
Nel suo sguardo potevo vedere tanta rabbia quanta ne contenevo io, si alzò a sua volta e alzò la voce.
"Sara ha mentito a me."
"In che senso?"
"Ha detto che sarebbe stata da sua madre per un po', poi avrebbe parlato con te del bambino. Taylor, avrebbe dovuto dirti tutto lei, lei stessa si era offerta di raccontare tutto a te la verità!"
"Ma non l'ha fatto!" risposi.
Non c'era tempo di pensare a questo, avrei fatto i conti con i ragazzi un'altra volta. Quello che contava era correre da Virginia per raccontarle tutto. Purtroppo la sera prima avevo rotto il mio cellulare quindi non avrei potuto comunicare con lei tramite messaggi.
"Diamine!" 
"Dove vai?" domandò il mio amico.
"Devo fermare Virginia."
Mi affrettai ad uscire dall'hotel, schivai ogni domanda posta dai paparazzi fastidiosi ed inisieme a Darren entrai in macchina.
Con quella notizia, io e Virginia saremmo potuti stare insieme perché ormai sapevo cosa provava la ragazza, non mi ero mai sentito tanto sicuro quanto lo ero quel giorno.
"A che ora parte l'aereo?" 
"Alle 11 - controllai l'orologio e lasciai guidare Darren - Sono le 10:51, ce la faremo?"
Considerando che l'aereoporto non era molto distante, saremmo potuti arrivare lì in meno di sette minuti.
"Passa con il rosso! - urlai e così facemmo - Dio mio, mancano cinque minuti!"
Il tempo passò in fretta, per fortuna le strade di Los Angeles non erano mai affollate. Arrivammo prima del previsto, scesi dalla macchina con fretta estrema e m'inoltrai nel grande edificio. Corsi più veloce che potevo.
"Virginia?" la chiamai ripetutamente ma potevo notare soltanto le persone che mi guardavano facendomi segno di star zitto.
"Sto cercando i passeggieri delle 11."
"L'aereo sta per partire" rispose un controllore.
"No! - mi morsi il labbro - Virginia?"
"Taylor?" la voce di Hanna risuonò nella mia mente.
Mi avvicinai alla ragazza, avevo il respiro affannato, non riuscivo neanche a parlare ma lasciai che intendesse ciò che avrei voluto dire.
"Virginia è partita!"
"No!" urlai forse troppo forte.
Diedi un pugno al vetro spaccandolo in mille pezzi, iniziai a camminare avanti ed indietro finché i parenti di Virginia non si avvicinarono seguiti dalla polizia.
"Cazzo!"
"Calmati, Taylor!" disse Spencer mettendo una sua mano sulla mia guancia.
"Non è mio il bambino."
"No?"
"E' di Darren."
"Darren?" domandò la cugina di Virginia.
"Mi dispiace!"
"Non m'importa di lui, devi medicarti questa ferita" mi prese la mano e mi fece osservare che stavo sanguinando.
"Che succede quì?"
"Ripago io il danno" mi rivolsi alle guardie.
Nessuno poteva capire come mi sentivo in quel momento, ero stato preso in giro, avevo fatto le scelte sbagliate, avevo sbagliato tutto, la mia vita stava prendendo una piega sbagliata. Cosa avrei fatto con Sara? Con il film che avrei dovuto girare? Con i miei genitori? 
Improvvisamente squillò il cellulare che Darren mi aveva prestato, era proprio la persona che cercavo: mia madre. Per qualche strano motivo aveva il suo numero.
"Taylor, dove sei?" chiese con tono di voce preoccupato.
"Domani dobbiamo partire per il Michigan."
"Perché?"
"Ti spiego appena torno."
Esatto, sarei tornato al mio paese natale, lì c'erano tutti i miei parenti e un po' d'aria fresca mi avrebbe fatto bene, non avrei cercato Virginia per qualche mese in modo da darle spazione di riflettere. Se eravamo destinati a stare insieme, prima o poi, ci saremmo ritrovati.
Sospirai e mi avviai verso l'uscita dell'aereoporto. 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: VirginiaRosalie