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Autore: LilyScam    13/05/2012    5 recensioni
Questa storia partecipa al contest "Di capelli boccolosi e addominali scolpiti dal Quidditch - Parodie Contest" indetto da Psiche_
Non che pensassi di avere qualche possibilità inviandola, ma adesso la pubblico perchè mi sto annoiando e non so che fare :3
Dal testo:
"Dato che Dracuccio non morirà in questa storia – * sospiro di sollievo di tutte le dodicenni arrapate che stanno leggendo * - , lo paragoneremo a Johnny Bravo.
“Hello, 911 Emergency? There's a handsome guy in my badroom! Hey, wait a second. Cancel that - it's only me!”
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Ho scritto questa cretinata perchè non avevo di meglio da fare... se è venuto uno schifo, perdonatemi! :D

 

 

La nostra storia – favolosa storia, ricca di cose assolutamente imprevedibili come scopate nella Stanza della Necessità, baldi muscolosi, tradimenti e scoop come “sono la figlia di tua cugina, che in realtà è tua sorella, quindi potrei essere tua madre e sì, te lo rivelo ora sotto le lenzuola perché potrei essere incinta” – comincia qui, proprio qui, sotto le nubi tempestose che scagliavano fulmini, tuoni e saette – eh sì, una tempesta tempestosa – nel cielo di Hogwarts, nella stanza di Draco Lucius Soprannome Storpiato Malfoy.

 

Beh, in realtà “cielo di Hogwarts” e “stanza di Draco blabla” non sono la stessa cosa, ma mi andava di mettere una virgola, così, a caso.

 

Comunque.

 

Draco, Dray, o preferibilmente ancora Dracuccio, si guardava allo specchio. 

Ecche – tutto attaccato, sì, così c’è più enfasi - visione! 

Angelica, si potrebbe dire.

Il viso dai lineamenti fini e decisi – sì, insieme -, i fantastici occhi argentei dalle iridi azzurro cielo – tralasciando il fatto che quando si dice il colore degli occhi di una persona s’intende quello delle iridi -, il fisico scolpito, le gambe muscolose e dei piedi, oh che piedi!, beh, dei piedi sicuramente molto appetibili. 

E lui si guardava estasiato, estasiato e anche più da cotanta meraviglia; si pavoneggiava, si faceva l’occhiolino, si ammiccava, un po’, per essere poetici, come Narciso, così bello che si era innamorato di sé stesso.
Ma, dato che Dracuccio non morirà in questa storia – * sospiro di sollievo di tutte le dodicenni arrapate che stanno leggendo * - , lo paragoneremo più che altro a Johnny Bravo.

“Hello, 911 Emergency? There's a handsome guy in my badroom! Hey, wait a second. Cancel that - it's only me!”

 

Ritornando a Dray, qual era la sua parte più importante?

La sua creatura. 

Dracuccio aveva un amico sempre con sé, e non alla Raptor – perché avere una testa attaccata lì sotto sarebbe risultato un po’ inquietante - : questo era un amico a cui tutti volevano bene. 

Lo chiameremo Drazzy, per ovvi motivi.

Attenzione, quando dico “tutti gli volevano bene”, intendo tutti tutti. Perchè sì, Dracuccio e Drazzy non esitavano a fare amicizia con qualsiasi cosa, genere, caso e numero che fosse. Andava bene tutto, tutto tutto, ragazze, ragazzi, vecchi, bambini, centauri, sirene, piovre, comodini e a richiesta si concedevano pure ai gatti. 

Perciò, tutti tutti lo amavano, e lui aveva tutto, tutto tutto, e quando dico tutto, pensate un po’, intendo tutto.

Non trovate anche voi che io sia leggermente ripetitiva quando parlo di Dray? In caso contrario, ribadisco. 

Tutto tutto.

 

Come se non avessi già scritto la parola “tutto” in tutto – perdonatemi, non ho resistito – diciotto volte.

 

Ehi, aspetta, no. Non ho focalizzato sul punto WOH della storia. Cazzo.

 

Dracuccio e Drazzy non avevano proprio tutto tutto… non avevano ancora conquistato il loro chiodo fisso del mese!

Non avevano la celestiale creatura scesa in terra, “la ragazza-quella-bella”, “la Regina dei Grifoni”, “la Grifoncina fra le Grifoncine” … insomma, ha così tanti epiteti che l’avrete di sicuro sentita nominare! Probabilmente è nota ai più con i nomi di “secchiona”, “rompiscatole”, “saccente”, “so tutto io” e “dentona”, ma noi non ci faremo caso.

Soffermiamoci invece sulla sua figura da Grifona – nome mai, e sottolineo mai, usato dalla Rowling in nessun contesto – celestiale. Ops, celestiale l’ho già detto.
Facciamo gli originali, allora, cambiamo.

Grifona sexy.

Sì, Grifona sexy andrà benissimo. 

Insomma, Dracuccio mancava dell’amore della stupenda Grifona sexy, luce nelle buie giornate (?) di praticamente chiunque mettesse piede ad Hogwarts. 

Come potevano non aver ancora avuto una storia d’amore? Com’era possibile che lui, lui che aveva tutto, non avesse proprio quello… che avevano tutti?

Se ve lo stesse chiedendo, il motivo per cui è tanto scoppiata la scintilla “oh mio Dio ti ho sempre amato” tra Draco e Hermione in queste fyccine così alternative, è che entrambi si fanno tutto ciò che respira.

 

Dracuccio era molto triste, tristissimo, e voleva assolutamente conquistarsi la mezzosangue.

Ops, ho sbagliato di nuovo. Intendevo “la Grifona sexy”.

 

E così, affranto, e poi intraprendente e allegro, poi affranto, e poi di nuovo intraprendete, Dray s’incoraggiò allo specchio con una mossa sempre alla Johnny Bravo, schioccò la lingua, si passò la mano fra i dorati capelli argentei, si sbattè i pugni sul petto possente e muscoloso alla Tarzan con tanto di ululato, e, finalmente – lo specchio ringrazia – si girò, e con fare baldanzoso ed estremamente elegante uscì dalla sua stanza. Sì, lui aveva una sua stanza. Casualmente – pensate un po’ che coincidenza! – tutti i personaggi di questa ffff – ma quante “f” metto? – avranno una stanza personale, per ovvi motivi quali: “sono il Prefetto”, “sono il Caposcuola”, “mi sono scopato Silente” e “mi puzzano i piedi”. E voi vi chiederete: ma sono tutti Caposcuola o Prefetti? Be’ sì, quest’anno – altra coincidenza – la Scuola di Hogwarts avrà una decina di studenti volenterosi per questo ruolo, tipo, mh, facciamo 20. 

 

Perché mi distraggo sempre? Torniamo a Dray.

 

Con una veste di lino, seta e pelle umana, che avvolgeva sensualmente i suoi muscoli poderosi, così poderosi che cercavano di scoppiargli dai vestiti, Dray avanzava, bello, fantastico, luminoso: uno spettacolo.
All’improvviso sbatté in piena faccia contro un tipo smilzo, pallido e dal viso appuntito, che lo guardò irritato e subito dopo gli lanciò un’occhiata d’astio.

« E tu cosa diamine ci facevi in camera mia? » ringhiò Draco Malfoy. Quello vero.

Dray con qualche pacca si pulì distrattamente la spalla, in un gesto terribilmente da lord, e, affabile, sorrise al tipo smilzo.

« Tranquillo, sono uscito, adesso puoi pulire ».

D’ora in poi non faremo più caso al vero Draco Malfoy - che si dia il caso abbia appena tirato giù una serie di imprecazioni -, perché non ci interessa. Non è abbastanza cool.

Dray se ne liberò con un cenno, e continuò la sua avanzata.
Attraversò i corridoi dei sotterranei di Serpeverde e scese regalmente almeno una quindicina di scale, e non si sa perché ci fossero delle scale in un corridoio di un sotterraneo, ma lui ne scese davvero tante, e lo fece regalmente. Tipo le principesse dei cartoni animati.  

Quando finalmente arrivò alla Sala Comune, spuntò saltellando il suo più fidato amico, Blaise Zabini. Erano davvero amici quei due, dei BBF, tipo Paris Hilton! - mamma mia, oggi mi sento proprio in vena di grandi citazioni - , ed erano così intimi che, oltre a dividere spesso il letto come tutti gli amici fanno (?), si capivano al volo: pensate un po’, si capivano talmente al volo che non avevano bisogno nemmeno di parlarsi, e così ecco spiegato perché Draco non gli abbia mai rivolto la parola in sette anni se non per chiedergli di passargli il sale. 

Blaise Zabini, di origini Cubane ed Africane – dato che Cuba è in Africa, giusto? - gli zompettò davanti con un sorriso smagliante.

« Ciao Dray! Ti va di passare la nottata insieme? » cinguettò gaio.

Bene, Blaise Zabini ha detto la sua battuta. Più o meno serve soltanto a questo, a guardare il culo di Dray e a fargli proposte sconce. Oppure, in altre versioni, a fare l’amico saggio e composto. 

Che prima o poi farà proposte sconce.

 

Ma noi siamo più altèrnative.

 

« Non posso, Blaise » gli rispose stranamente serio Dracuccio, avanzando a falcate verso l’uscita della Sala « Devo andare a conquistare Hermione Granger, la Grifona Sexy ».

« Vorrai dire la sporca mezzosangue » lo corresse perplesso Vincent Tiger, grattandosi la testa.

« E questo chi è? » cinguettò, sempre estremamente gaio, Zabini.

« Chi sei, in effetti? » si chiese all’unisono tutta la Sala Comune di Serpeverde, accigliata. Sìsì, tutta quanta.

Si erano studiati la battuta il giorno prima: per fortuna sono riusciti ad andare a tempo! Fiiu.

« Oh, forse ti ho frequentato… fino a ieri? » azzardò Dray, mentre con un cipiglio intelligente inarcava i sopraccigli biondissimi, bellissimi, finissimi e levissimi.

« Basta, tornate a far parte della tappezzeria » propose qualcuno di cui non ci importa niente. 

E così Vincent Tiger e Gregory Goyle – pensate, era così inutile che lui nemmeno l’avevamo nominato – tornarono al buio a non fare nulla, perché, con quella stazza e con quella faccia da scimmie, non sono decisamente abbastanza cool per i nostri gusti. Zabini, invece, corrisponde esattamente alle nostre richieste: gay – perché c’è bisogno di fare le alternative “sì noi rispettiamo le scelte di tutti” -, saggio, amichevole e intraprendente. Be’, forse intraprendente no, dato che non ha un ruolo, ma tutte le altre cose di certo sì.

 

Mh, ripensandoci bene nemmeno delle altre ne sono così sicura.

 

Aspetta un attimo, ma la Rowling l’ha mai descritto?

 

Non che ce ne freghi niente, sia ben chiaro.

Noi grandi autrici di ffff siamo al di sopra di tali banalità quali : “conoscere il fandom di cui si parla”.

 

 

***

 

Dray avanzava a passo sicuro lungo i corridoi del castello, ricevendo coretti e sospiri da parte di qualsiasi ragazza o armatura a cui passasse davanti. Dopo lunghe camminate e tante altre ancora discese regali per le miriadi di scale – che almeno qui ci sono effettivamente e sono giustificate -, finalmente Dracuccio, come al solito seguito (?) da Zabini, spalancò esultante la porta dell’aula – quale aula? -, ma si ritrovò davanti ad uno spettacolo agghiacciante.

Un attimo, non poteva essere del tutto “agghiacciante”, perché c’era la Grifona: capelli biondi e boccolosi – quando manco l’attrice ce li ha così -, sorriso smagliante – sì, coi dentoni -, corpo sinuoso (?) e, soprattutto due occhi magnifici: occhi color cioccolato fondente Perugina 90%, ma una riga sì e una no, giusto perché mi va, diventeranno caramellati, cioè arancioni.

Sempre parlando di occhi, quelli di Dray e quelli della Grifoncina si incrociarono. 

E fu uno scontro epico.

Ghiaccio, fuoco, fuoco, ghiaccio. E poi ancora: tuoni, tempeste, burrasche, apocalissi.

E questi occhi che continuavano a scontrarsi, scintille, scoppi, funghi nucleari.

C’era di tutto in un quell’occhiata, ve lo assicuro.

 

Che poi in realtà erano due normali occhi azzurri e due banali occhi nocciola, ma va be’.

 

« Draconcino! » agonizzò la Grifona, terrorizzata « Non è come pensi! ».

Oh sì, invece, era proprio come pensava.

Hermione Granger si stava baciando con Daphne Greengrass! 

La conosciutissima (?), biondissima, bellissima Daphne Greegrass.

Ma piuttosto, perché Hermione Granger stava parlando con Draco Malfoy, se non si erano che rivolti minacce di morte da quando si conoscevano?
Sta per arrivare lo scoop!
* Patina color seppia che cala *, arriva il flashback.

 

Draco attraversava veloce la foresta, a passo svelto. Il suo abbigliamento, non so perché ma voglio mettere una virgola, era semplice, elegante – come se ce ne fregasse qualcosa- : camicia di seta e giaccia a pois.

So sexy!

Poi, a passo incerto, ma veloce (?), arrivò lei.

« Oh no, cosa ci fai qui? » le soffiò lui, sfoderando la bacchetta e mettendosi spalla contro spalla alla ragazza, guardandosi ansioso intorno.

« Agente Malfoy, sono qui sotto ordine di Albus Silente! » ripose lei, sfoderando a sua volta la bacchetta.

Aveva un vestito lungo fino alle caviglie di un colore imprecisato fra il viola notte e il blu notte, una cinta argentata, e uno spacco vertiginoso che le arrivava fino all’ombelico. Ai piedi rigorosamente tacco 30 - che non esiste -.

Qual modo migliore per vestirsi, durante una missione, restando comode e inosservate?

« E cosa devi fare, Agente Granger? Anch’io sono sotto ordine, ma non di Albus Silente! ».

« Be’, Agente Malfoy, devo sorvegliare questa zona da parte dell’Ordine. Si era deciso che in quanto io abbia solo sedici anni non avrei potuto farne parte, ma a quanto pare hanno cambiato idea. Devo evitare che dei seguaci di Voldemort possano fare la stessa cosa! ».

« Ma, Agente Granger, io sono stato mandato proprio dal Signore Oscuro! » urlò all’improvviso Draconcino, scansandosi e prendendo di mira la giovane strega.

Qualcosa si era appena rotto dentro di lui. Ormai si fidava di lei – wtf? -.

« Oh, allora sei tu il traditore! ».

« Blocchibus instantanibus! » - perché usare gli incantesimi di Mamma Row quando possiamo benissimo inventarcene di nostri? -.

La Grifona cadde a terra con un tonfo, tutti i muscoli bloccati dall’Incantesimo della Pastoia.
Hermione non era proprio il tipo da farsi prendere da un Pietrificus Totalus, ma Dray era maledettamente bravo negli incantesimi (?), lo sanno tutti.

E comunque non era un Pietrificus Totalus, ma un Blocchibus Instantanibus.

Hermione lanciò a sua volta un incantesimo – non era bloccata, in realtà -, che sibilò nell’aria come getto arancione, blu e giallo e per poco non prese in pieno petto Dracuccio, che inciampò e le cadde addosso.

No, non erano a metri di distanza come si suole nei combattimenti, erano a nemmeno un metro.

Insomma, le cadde addosso.

« Levati, traditore! » gridò a denti stretti la Grifona.

Vi prego, adesso provate anche voi a gridare a denti stretti.

E’ un po’ come urlare sibilando.

 

« Io non vi ho tradito, Hermione! » le spiegò Dray, guardandola negli occhi come solo lui sapeva fare « Non sono mai stato con voi ».

 

Ma secondo voi ha senso questa conversazione? 

 

« Come faccio ad essere sicura che ora non mi ucciderai? » mormorò Hermione, gli occhi lucidi – forse più perché l’aveva chiamata Hermione e non sporca mezzosangue che per altro -.

« E’ la guerra che mi impone di essere cattivo, sono i miei genitori che vogliono così, è mio padre che si aspetta tanto da me, è il mio gatto che pretende che io prevalga su tutti! » si parò il culo lui « Ma in realtà io sono buono Hermione, sono solo un ragazzo dolce e ingenuo che ha bisogno di attenzioni! ».

« Draco, non pensavo fossi così profondo » sussurrò la Grifona « Sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto ».

« E tu la più bella » rispose lui, sfiorandole la guancia « Hermione, credo di essere stato sempre innamorato di te, era la società a impormi di trattarti così! ».

 

Ok, sinceramente: ma se un ragazzo vi dicesse così, voi non lo mandereste a quel paese?
Torturami per cinque anni senza tregua, per poi dirmi che era stata “la società ad obbligarlo”?
Scherziamo?

Poi, con un gesto fluido, un tocco di bacchetta e uno starnuto, Draco si strappò la camicia, mettendo in mostra i pettorali scolpiti: a soli sedici anni, sebbene praticamente vivesse in una scuola priva di palestra, aveva un corpo da culturista.

Hermione rantolò di piacere a quella visione, anzi, probabilmente era già venuta cinque-sei volte, dato che è parecchio facile avere un orgasmo, mi hanno detto.

 

Bah, forse è soltanto il mio ragazzo ad essere negato.

 

Comunque.

 

Draco avvicinò le sue labbra carnose – fa molto più effetto di dire la “bocca sottile” quale Draco Malfoy ha – al collo della Grifona, per farla sussultare di piacere. Lentamente le spostò sulla bocca a cuore – ma come diamine è una bocca a cuore? – di Hermione, rossa come il sangue e tenera come una mozzarella. 

Ok, forse questa non è tanto poetica, ma non mi veniva in mente altro.

I due amanti della notte dischiusero le loro labbra e subito la lingua di Draco – altrettanto importante quanto Drazzy, ma non mi andava di darle un nome pure a lei – saettò nella gola di Hermione.
Quella quasi rischiò di soffocare, ma, dopo un momento imbarazzante che non menzioneremo, si riprese subito, rispondendo a quello slancio erotico.

Le loro lingue si rincorsero e cominciarono una danza, forse un valzer o un forse un tip-tap, si attorcigliarono, si scambiarono di posto, e alla fine si abbracciarono, sfinite.

Non i due eh, le lingue.

« Non facciamo la guerra, facciamo l’amore! » propose Hermione, che stranamente passò come al suo solito per intelligente.

« Herrrmione, io ti amo! » sussurrò ancora Draco, arrotolando per bene la lingua per sembrare ancora più sexy.

Be’, non c’è bisogno della sfera di cristallo per sapere come andò a finire.
Non vorrei finire nel vietato ai minori, del resto.

 

Se prima avevo lasciato intendere che Draco e Hermione ancora non avevano avuto niente, be’, ho cambiato idea.

E se questo flashback sembra più la sceneggiatura di uno 007 di quart’ordine, mi dispiace, ma l’idea di due agenti dell’Ordine (?) che difendono l’ordine pubblico (????) mi sapeva di eccitante.

 

« Dray, ti sto parlando! » cinguettò Zabini sventolandogli la mano davanti e riportandolo alla realtà « Perché hai quello sguardo perso? ».

« Scusa, un flashback » ammise dolorosamente Dracuccio.

« Ah, capisco ».

In realtà non capiva, ma, insomma, stiamo parlando di Zabini.

« Cosa mi stavi dicendo, amico mio? ».

« Mi pare di capire che la Granger sia occupata, ce ne andiamo? ».

Draco lanciò un’occhiata a Hermione, che aveva ripreso a limonare felicemente con la bionda.

« Ma insomma, un po’ di rispetto! » protestò.

« E’ da tre ore che non parli e hai lo sguardo da tocco, Dray » osservò Zabini.

« Mh, forse sì » annuì l’altro « Hermione, hai qualcosa da dirmi? ».

« Ooh » strillò lei staccandosi dalla bocca di Daphne « Dracuccio, non è come sembra… ».

Ma, proprio mentre stava per mettere su una scusa niente male sul perché lo stesse tradendo – ah, sì, credo che dopo aver scopato in quella foresta adesso stiano insieme -, una ragazza spalancò la porta e la interruppe.

« Ciao » disse, contentissima – ma che si rideva? - « Mi chiamo Stella Cadente di Fuoco! ».

« Ma che nome è? » si chiese perplessa la bionda. Ehm, intendo Daphne.

Con questa storia che Hermione è bionda ormai ci si confonde.

 

 

 

Chi è Stella Cadente di Fuoco?
Da dove viene Stella Cadente di Fuoco?

Che poteri ha Stella Cadente di Fuoco? – sì, di anormale non ha soltanto il nome, questo mi pare ovvio, sennò perché questa entrata trionfale? (?)

 


Tutto nel prossimo chappy!!

 

Aspetta, no, ho detto che era una one-shot.

Mh.

 

Be’, allora dipende da cosa ne pensate voi xDxD! Se mi date un giudizio positivo pubblico subitoo, fatevi sentiree in tantiii!

 

Tanto mica ho già un’idea di quello che scrivo io, io butto semplicemente giù alla cazzo – e si vede -, sono uno spirito libero, sa’.

 

Alla prossimaaaaaaa! Recensiteeeeeeee!

 

Ehi, riguardo a Stella Cadente di Fuoco, vi do solo un indizio.

Non ha il naso.

  
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