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Autore: shesaskyscraper    13/05/2012    5 recensioni
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Certi ricordi non vanno via dalle teste di certe persone come il vento che evade velocemente dalle le foglie degli alberi. No. Talvolta certe parole, certe voci, certi occhi, certi sorrisi, non scappano via facilmente.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il bacio sarà durato ore, mesi, anni. Non m’importava il passare del tempo se affianco a me ci sarebbe stato Logan. Dolcemente ci allontanammo, e guardandoci sorridemmo. Avevo sempre affermato che l’amore era per i deboli, e in quel momento sentivo che se avessi potuto accasciarmi a terra l’avrei fatto. Il suo volto mi faceva sentire febbrile, ma completa. Tutto quello che volevo in quel momento era essere proprio lì, ad assaporare la sua vita, come lui faceva con la mia.
Si alzò continuando a guardarmi negli occhi. La mia anima fluttuava nella sua mente, sembrava quasi che potesse leggere tutto quello che sentivo o pensavo. La mia pelle era arrossata, ma non più del mio viso. Mi sentivo sciogliere, ma avrei voluto stare accanto a lui per sempre. Avrei voluto che quel bacio durasse una vita intera, così che potessimo vivere di noi stessi, senza il bisogno di mangiare, di bere, di dormire. Senza mai smettere di stare vicini, di sostenerci.
Mi alzai, gli presi la mano e gliela strinsi, ma provavo ancora il forte desiderio di tornare a stare vicino a lui. Come se avesse letto il desiderio che bramavo in quel momento, mi prese la vita e fece in modo che i nostri corpi si unissero come se fossero fatti per quello. Mi strinse ancora di più e poi passò le mani sul mio viso, intanto che io gli lanciavo le braccia al collo. Fu un lampo: senza che nemmeno me ne accorgessi, aveva di nuovo le labbra unite, e ci stringemmo ancora di più.
- Ho sempre odiato le coppiette smielate, e ti assicuro che in questo momento ci sto odiando. – dissi con un sorriso da ebete stampato sulla faccia, dopo aver separato le nostre labbra con fatica.
- Non riesco a smettere di baciarti, è quello che desidero fare da tutta la vita.
Lo guardai con una faccia interrogativa e scherzosa allo stesso tempo. – Mi conosci a malapena da un anno!
- Che importa?
- Effettivamente nulla. – sorrisi. Stavo sorridendo. Sorridevo ogni volta che ero con lui, e mi piaceva, stavo bene.
- Ho una sorpresa per te!- disse portando la mano in tasca e uscendone il volantino che gli avevo dato molto tempo prima. – Hanno bisogno di una protagonista. Una ragazza, capisci? –
Ci volle a malapena un istante per comprendere il luccichio dei suoi occhi. – No, io.. Logan, non ce la faccio a stare sotto i riflettori, è come rovinare il lavoro di una vita. Ho sempre fatto di tutto per vivere nascosta dalla gente, e ora..- mentre parlavo abbassavo gli occhi. Sarebbe stato impossibile mettermi davanti a una telecamera e recitare come se non fossi minimamente timida. Non era in me. Anche se era quello che più desideravo fare.
- Guardami. – Lo disse con voce dolce, ma ferma. Alzai gli occhi. – Tu sei bellissima, e meravigliosa, e si vede dal tuo viso che saprai recitare alla grande. E poi questo ruolo lo sapresti interpretare alla grande, leggi!-
Una ragazza normale che quasi uccide il ragazzo più bello dell’isola. Questa ragazza scopre cose su di lei che neanche avrebbe immaginato. Era la trama di uno dei miei libri preferiti: Starcrossed.
I miei occhi si illuminarono, e Logan se ne rese conto. Sorrise, il sorriso più bello del mondo. Uno di quei sorrisi che ti illuminano la vita, ti servono da stella polare nelle notti più buie, da sole nei giorni di pioggia. Uno di quei sorrisi che ti fa venire voglia di vivere, e allora pensai a tutto quello che non avevo mangiato per quei mesi, e mi venne per la prima volta un vuoto allo stomaco.
Come se potesse leggere quello che stavo pensando, Logan mi disse alzando un sopracciglio: - Posso farti una domanda?
Annuii, anche se leggevo dai suoi occhi quello che stava per chiedere. Lo avevo capito anche prima che parlasse.
- Perché sei così magra?
- Non sono abbastanza. – risposi. Era la verità, la causa di tutto quello che stavo facendo. Tutto l’odio verso me stessa. Ero solita riempire il vuoto che Richard mi aveva lasciato mangiando, ma con Logan non è stato così. Sentivo di non essere degna di lui, di non meritarlo, di non essere bella abbastanza. Perché lui era così perfettamente bello, e io così.. così.
-Cosa vuoi dire?
-Niente di preoccupante, sto bene.- Indossai un altro sorriso falso, non doveva soffrire per me, non lo meritava.
-Smettila di fare così, dai. Non la dai a bere a nessuno.- Disse dopo aver lasciato andare un sospiro carico di preoccupazione.
Lui aveva capito che c’era qualcosa che non andava, era la prima persona. Di solito i miei occhi riuscivano a nascondere tutto, ma lui ci aveva guardato attraverso. Non guardava gli occhi, guardava dentro. Leggeva quello che io avrei voluto urlare al mondo, ma che non facevo altro che nascondere. Eppure se non mi sarebbe piaciuto così tanto, avrei mentito ancora.. Ma pur volendo, non riuscii ad allargare le mie labbra per nascondere tutto, ancora. Le lacrime iniziarono a cadere senza possibilità di controllo, anche se feci di tutto per trattenerle, per non mostrare la mia vulnerabilità. Chiedevano da troppo tempo di uscire, e anche se avevo finto di non avere niente, anche se cercavo di mostrarmi forte, prima o poi sarebbe successo. E adesso erano sul mio viso, che cadevano irrefrenabili, e non sapevo quando sarei riuscita a smettere. E piangendo riuscivo a sentire tutto il dolore che mi scivolava addosso, che lentamente se ne andava. Credevo che sarei stata peggio, ma in realtà sfogandomi stava accadendo il contrario. E forse in quel modo sarei riuscita a passare attraverso a quello che stavo facendo a me stessa. Bottiglie di acqua svuotate in una sola giornata, cibo lasciato in frigo che oramai era diventato avariato. Ma non potevo continuare così, i tunnel finiscono da qualche parte, la luce c’è, e in qualche modo dovrò pur trovarla. Perché la forza di continuare ce l’ho, è la volontà che era mancata per tutto quel tempo. E non avrei proseguito oltre.
Mi strinse a sé, e questa volta lo allontanai.
-Sono forte Logan, adesso sto bene. E’ tutto passato.- sussurrai fra i singhiozzi.
Ma lui non si arrese, e mi avvicinò ancora. Probabilmente credeva che un abbraccio mi avrebbe fatto bene, e infatti era così. Ma i suoi abbracci mi rendevano debole, ed era l’ultima cosa che volevo. La depressione doveva lasciare spazio alla felicità, alla libertà. Perché avevo accanto a me il ragazzo di cui ero innamorata, e non lo avrei lasciato andare via, mai. Neanche fra un miliardo di anni.
Mi lasciò andare, e mi impose con gentilezza di spiegargli tutto. Lo feci, perché anche se non mi fidavo di me stessa, sapevo che lui non lo avrebbe detto a nessuno, e che mi avrebbe aiutata e sostenuta. Le parole uscivano dalla mie labbra come un fiume in piena, ma le lacrime avevano finito di torturarmi. Ero spensierata pensando a quello che dopo poche ore sarebbe stato il passato, e sorridevo con naturalezza: Logan continuava a dirmi che il mio sorriso mi rendeva ancora più bella e anche se ancora non gli credevo, sapevo che per lui era la verità. Non mi avrebbe mai baciata, altrimenti.
-Adesso so cosa potremmo fare oggi, vieni con me.
Gli presi la mano, e gliela strinsi forte. Già sapevo dove saremmo andati: mi stava portando in pizzeria. Sapevo di potercela fare, e anche se mangiai poco qualcosa riuscii a deglutirla. Solo perché Logan insisteva a farmi mangiare, e parlava per farmi dimenticare tutta la sofferenza. La parte più bella era che ci riusciva, e lo adoravo per questo.
- Che ne pensi della parte? Vuoi un po’ di tempo per pensarci?- buttò lì.
-Accetto. – Proferì senza pensare. –Non sopporterei di doverti vedere baciare qualcun'altra.
Mi sorrise e disse: - Domani all’audizione, sei d’accordo?
- Sì.
- Ora un altro pezzo di pizza. Anche se non è neanche lontanamente come quella italiana.-
Feci come se non gradissi, ma in realtà scherzavo, e mi riusciva facile. Quel pomeriggio era passato, quel mese era passato. Faceva tutto parte del passato, e Logan era il mio presente. 


Ecco a voi la nullafacente che pubblica finalmente il dodicesimo capitolo. *voci che fanno yeaah*
No, okay. Sono stata molto impegnata, e sinceramente non avevo la minima ispirazione, infatti è uscito abbastanza schifoso, ma ho fatto del mio meglio.
Spero vi piaccia nonostante l'eccessivo ritardo.
E spero di riuscire a pubblicare presto, ma se non sarà così, perdonatemi in anticipo.
Grazie mille a tutti quelli che leggono, ve ne sono immensamente grata.
Sarah.

  
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