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Autore: _Havoc_    13/05/2012    2 recensioni
7 giorni per innamorarsi.
2 diari per sfogarsi.
7 giorni per riprendersi.
2 diari per non arrendersi.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,


ieri sera, o meglio, ieri notte, o forse stamattina (a dire la verità non lo so, cioè, non me lo ricordo) si è consumata la tragedia. Il risveglio non so neanche come definirlo... per la verità è stato stupendo, sono le conseguenze che mi turbano. Immaginati la scena.
Nel sonno tiro la coperta, incontrando una sospettosa resistenza. Allora mi volto e con mia non direi enorme, bensì spropositata sorpresa vedo la testa pel di carota che emerge dalle lenzuola bianche. Primo shock. Subito dopo mi accorgo che sono nudo. E lì il secondo shock. A quel punto lei ha bofonchiato qualcosa e io per lo spavento mi sono coperto come ho potuto e nel tentativo di farlo sono pure caduto di sotto dal letto. Liz è balzata dalla mia parte di letto, si è affacciata e mi ha domandato se stessi bene e come avessi fatto a cadere. Eh, tu sapessi.
Insomma mi sono rimesso a letto e ho posto la domanda fondamentale che ogni uomo pone alla sua donna dopo la prima notte insieme:
«Come stai?»
Lo so, sono un cretino. Quando uno è scemo, è scemo. Non c’è versi.
Ho sperato che questa cosa succedesse e poi quando è successa ero troppo incosciente per rendermene conto.
Lei ha risposto di avere mal di testa.
«Tornerei volentieri a letto,» ha confessato «che ore sono?»
Insomma, voglio dirti, una classica conversazione post-scopata, no?
Era parecchio tardi. Dovevo avere una faccia da coglione più del solito perché lei mi ha chiesto:
«A che pensi?»
«Niente.» ho fatto il vago.
Liz ha fatto spallucce, poi si è alzata dal letto per cercare qualcosa.
«Lizzie,» ho tentato «ieri sera...»
Mi ha guardato con compassione, non per me, ma per sé e ha detto:
«Oh, Brian, non preoccuparti. Lo sai come sono fatta. Beh, in tutti i sensi. E di ieri sera non ricordo niente, per davvero. Quindi stai tranquillo, la cosa non uscirà da questa stanza.»
«Ah, ok.»
A quel punto è andata a lavarsi e io ho iniziato a perquisire la stanza da cima a fondo. La mia camicia ha perso tutti i bottoni, si vede che smaniavo dalla voglia di spogliarmi, che ti devo dire? O magari mi ha spogliato lei, magari... beh il suo ‘vestitino’ ha uno squarcio all’altezza dello scollo. Sono stato io? Mistero... Fatto sta che non c’è traccia di preservativi usati in giro per la stanza, nel letto, nel cestino. Da nessuna parte.
In concomitanza con questo evento mi sono prontamente infilato i boxer e poi ha bussato qualcuno alla porta. Era Freddie. Ho fatto un salto che non ti dico, aveva tutto il dentifricio spalmato sulle sopracciglia e disegnati sulla faccia un paio di baffi col pennarello nero. In più tutti gli occhi erano, per così dire ‘truccati’ con un pennarello verde. Stava cercando Amber. Beh, poteva essere ovunque.
Mi ha salutato ed è sparito. Volevo avvisare anche gli altri prima che qualcuno ci tirasse il calzino, ma non ho avuto il tempo perché è ricomparsa Liz. Ha guardato il suo vestito e lo ha buttato nel secchio della spazzatura con noncuranza. Allora si è spostata verso la mia valigia e ha preso, bada bene, senza chiedere il permesso, una delle mie camicie.
Penso che sia anche troppo, forse mi rimetto a dormire, quindi... con questo buona notte. A te.
Se è incinta ci sarà da ridere. O da piangere.
B.


~



Caro Diario,
sono qui che scrivo alla luce del buio. Ma... ti avevo dato un nome? Ho cercato di dedurlo dalle pagine precedenti, ma non riesco a decifrarlo. Scusa se non ti ho più scritto, ma non ti trovavo più. Sei venuto fuori oggi, Roger ha detto che eri tra i suoi calzini. Chissà se erano quelli puliti o quelli sporchi. Vabeh.
Cerco di fare una sintesi di questi giorni, non sai quanto mi sono divertita!
Allora... le cose che mi ricordo sono gli omini con gli occhi a mandorla, Roger che chiede se per andare in bagno ci vuole il numerino, John che si esamina i piedi, mi sembra che abbia detto che non li aveva mai visti senza calzini e poi Brian che si lava i capelli.
Pare che io e lui ieri abbiamo... sì, insomma... però non so di preciso cosa sia successo, non me lo ricordo. E lui? Lui non vuole dirmelo! Fa il dispettoso! Stamattina l’ho beccato che cercava non so cosa, ma mi sono fatta un’idea. Credo sia un oggetto che ha tipo all’incirca la forma di una statuetta votiva con le sembianze di Roger Deacon (che no so chi sia sinceramente). In più mi sono accorta che spesso lascia gli zoccoletti in giro. Dici che cercasse quelli? Boh, non lo so, fatto sta che nel frattempo è arrivata Amber, le ho raccontato dei recenti avvenimenti e lei ha detto che eravamo tutti abbastanza ubriachi. Ma ti pare? Sono sicura di aver bevuto solo un succhino di frutta!
Poi ha detto che dovrei assicurarmi della regolarità del ciclo, il punto è che io non mi ricordo boh. Roger usa sempre i preservativi, perché dovrei controllare? Take it easy, my friend. Poi se n’è andata dicendo:
«Vado a confessarmi dal Santo John per lo scherzo che ho fatto a Freddie. Ho peccato.»
Non lo so sai, mi sa che mi s'è incarnito un pelo qui all'altezza del bicipite. Si levasse dai coglioni...
A proposito di coglioni, ma dove sono andati tutti? Vado a cercarli.
Com’è che mi chiamo?
Ah,
Elizabeth.

~



9.00 am



Caro Robert,


Quando mi sono svegliato credevo di trovare accanto a me Amber, ma lei non c’era. Mi sono alzato, sono andato in bagno ma nulla, di lei non c’era traccia... eppure ricordavo di essere salito in camera con lei!
Ho incominciato a sperare di non esserci caduto un’altra volta e di essermelo sognato, ma in cuor mio sapevo che non era così. Mentre mi stavo lavando ho sentito quella furba di una groupie ridere a crepapelle davanti alla porta del bagno e mi sono sentito in imbarazzo credendo che qualcuno mi stesse spiando. Una volta uscito (ovviamente vestito) ho chiesto, tutto rosso per la vergogna:
«Che fai mi spii mentre mi lavo?»
Lei ha smesso di ridere, mi ha guardato e ha detto, lanciandomisi addosso:
«Mmm John lo sai che effetto hai su di me! Non per niente anziché John Deacon ti abbiamo ribattezzato John Fico!»
Siamo caduti miserabilmente a terra a causa della mia grande resistenza, ma lei si è alzata giusto in tempo: Freddie ha aperto la porta abbastanza arrabbiato. Non ce l’ho fatta a trattenermi e gli ho riso in faccia, Amber ha fatto altrettanto. Freddie aveva il viso cosparso di dentifricio e, nonostante lo sapesse, continuava ad andare in giro con quella roba odorante di menta, spalmata sulla faccia e alcuni disegni.
«Divertente eh? Per me mica tanto! Sei stata tu non è vero?» ha detto il cantante puntando il dito accusatore contro la ragazza. Poi si è fatto più tranquillo, mi ha guardato e ha chiesto «Ma tu cosa ci fai per terra? E soprattutto perché siete insieme?» ha aggiunto con fare malizioso.
«Ma ti pare che mi metta a fare certe cose con il Santo John? Ho trovato la porta aperta e per sfuggirti sono entrata!» ha risposto lei con voce non troppo convincente.
«Eh eh John di la verità chi aspettavi?» ha chiesto ridendo il Freddie. Mi sono alzato, sentendomi un po’ a disagio, ma prima di poter rispondere lui ha aggiunto «Dai stavo scherzando! Non volevo che ci rimanessi male!» la sua faccia seria con quel mascherone di trucco era decisamente poco convincente.
«Dai piccolino vieni che ti aiuta la mamma a pulirti!» ha detto Amber facendo l’occhiolino, prendendolo per mano e trascinandolo fuori.
Come un perfetto idiota ho assistito alla scena senza proferire parola e solo una volta usciti mi sono ripreso. Sono sceso giù nella hall, ho telefonato alla tua mamma per sapere come stava e tra le altre cose le ho ricordato che domani tornerò. Poi, dato che era una bella giornata, sono in giardino a godermi il solicchio.


7.45 pm


Eravamo tutti in camera di Roger a giocare a scarabeo, quando è arrivata Liz. Era da sola e non sembrava molto sobria, Amber le si è catapultata addosso per farle vedere il suo nuovo acquisto:
«Ti piacciono?» ha chiesto con il sorriso che arrivava fino alle orecchie. Teneva in mano delle scarpe rosse dal tacco vertiginoso decisamente pacchiane.
«Stupende dove le hai trovate? Sono proprio belle tamarre come piacciono a me!» ha replicato l’altra convinta. Era la seconda volta in otto giorni che sentivo la sua voce.
«Me le ha comprate Freddie al negozio di Swarowski!!».
«Freddie te le avrà comprate, però dovrai camminarci te... e magari ti romperai qualche dente cadendo e a quel punto sarete totalmente uguali!» ha commentato lei, facendo scendere il silenzio nella stanza.
«Davvero gliel’hai comprate tu Freddie?» ha chiesto Roger a bassa voce mentre le ragazze continuavano ad ammirare l’ultimo acquisto.
«Sì, le piacevano tanto, si fermava a vederle tutte le volte che passavamo di li!» ha cercato di giustificarsi lui.
«Va bene che sono carine ma non ti affezionare troppo, tra due giorni torniamo dalle nostre fidanzate, vedi di non scordarlo!»
«Lo so, lo so non ti preoccupare!» ha sbuffato lui. Sembra che Freddie ci tenga molto a lei, mi è preso lo sconforto: con lui non posso di certo competere! Il cantante, per cambiare argomento, ha chiesto «Liz, ma quella camicia non è di Brian?» ma non ho assistito al resto della conversazione: sono venuto in camera facendo finta di non sentirmi bene, ora vado a dormire.
Buona notte
John.


   
 
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