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Autore: REAwhereverIgo    13/05/2012    3 recensioni
"Anche i demoni hanno un cuore" dal punto di vista di Rea!Che cosa le succedeva mentre Laura era occupata con Mephisto?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi!” gridò Laura, correndo verso di loro. Aveva in mano un borsone che sembrava scoppiare.

Ma quanto ti ci è voluto?” la aggredì subito Rea.

Sfinita e col fiatone, l’amica si fermò davanti a loro.

Non sapevo.. puff… cosa metterci… uff… e così mi sono fatta prendere la mano” si scusò passandole la sacca. Nel prenderla, la ragazza si sbilanciò.

Ma che c’è qui dentro? Un cadavere?” chiese tirandosi su. Era pesantissimo.

Hai bisogno di una mano?” le domandò Rin, scendendo dal pullman. La vide in difficoltà e le prese di mano la borsa con facilità sorprendente.

La carico su” disse.

Quando fu scomparso dentro all’abitacolo, Laura si avvicinò a Rea sussurrando.

Mi raccomando, fai per bene

Ma che vai a pensare? È solo una gita tra amici!” minimizzò.

Sì, amici innamorati” le fece presente.

Lei arrossì.

Non è vero!” gridò senza accorgersene.

Preoccupato, il ragazzo si affacciò.

Va tutto bene?” s’informò.

Sì, non è niente” rispose a denti stretti. Guardò l’altra in cagnesco.

Ti ho detto che non c’è nulla, la smetti? Avevo preparato questo viaggio per loro, non per noi, ricordatelo!

Eppure chissà perché state partendo soli voi due. Che coincidenza da brivido, vero?

Ma smettila! Torna dal tuo pagliaccio, che forse è meglio” le suggerì acida.

Laura sorrise a trentadue denti.

Com’è bello, l’amore” disse.

Divertitevi al mare. Ciao Rin!” li salutò agitando una mano.

Rea salì sull’autobus e si mise zitta accanto al ragazzo, che la guardò confuso.

C’è qualche problema?” le chiese preoccupato.

Fatti gli affari tuoi

 

 

Sole caldo. Sabbia bianca. Mare cristallino. Brezza estiva che profuma di sale.

Quando scesero dal pullman, Rea si sentì pervadere dalla familiare sensazione di attrazione verso l’acqua. Aveva gli occhi che brillavano.

E’ splendido” riuscì a dire poco dopo. Rin la fissava.

Sembra che tu sia una bambina davanti all’albero di natale” osservò.

Non penso che tu possa capire quanto io e il mare siamo simbiotici. Passavo nove mesi aspettando l’estate, e non solo per il mio compleanno: erano i novanta giorni più belli della mia vita. Andavo in spiaggia con i miei e poi passavo ore e ore sott’acqua a esplorare i fondali. Sono più di due anni che non ci vengo” gli spiegò.

Poi lo guardò imbarazzata.

Scusa, non volevo stare ad annoiarti

Figurati” rispose lui, agitando la mano.

Si avviarono verso l’albergo, che era a pochi passi dalla spiaggia.

Rea sentiva il cuore batterle forte mentre camminavano vicini. Strinse la borsa con forza per non lasciare la mano libera e rischiare che lui la prendesse.

Buongiorno, mi chiamo Shintuki Rea, ho una prenotazione per due camere singole” disse quando furono alla reception.

L’impiegato controllò nel computer.

Mi dispiace, ma qui non ho alcuna prenotazione per due singole” si scusò.

Che cosa? Ma certo che c’è, ho chiamato la settimana passata! Controlli meglio” lo spronò. Dopo un paio di minuti l’uomo alzò gli occhi dallo schermo.

Mi può ripetere il suo nome?” le chiese gentilmente.

Shintuki Rea. S-h-i-n-t-u-k-i” compitò. Lui lo inserì nel database.

Ah” esclamò un istante più tardi.

Cosa?

Ho trovato la vostra prenotazione, ma  credo che ci sia un errore” disse cauto.

Lei si sentì morire.

Che significa?

Che qui c’è scritto che avete chiesto una doppia, non due singole” spiegò.

Quelle parole rimasero sospese nell’aria per qualche momento prima che Rin parlasse.

Cioè abbiamo una sola stanza da dividere?

Esatto. Mi dispiace, probabilmente chi ha segnato la prenotazione ha capito male” si scusò.

Non è possibile cambiare? Pago la differenza!” implorò Rea.

No, siamo pieni. L’unica cosa che posso fare è far portare una branda in stanza, se volete dormire separati” concesse.

Ah, perché c’è il letto matrimoniale?” domandò incredula.

Sì. Le doppie hanno tutte il letto matrimoniale. Allora volete la camera o no?

Va bene, ci dia la chiave” decise il ragazzo.

Non ci credo, non ci credo, questo è un sogno” pensò lei. Salirono al primo piano.

Dovrebbe essere la 202 le disse.

Trovarono la porta e l’aprirono.

Oh cazzo!” esclamò Rea.

 

  
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