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Autore: Gilulla    13/05/2012    0 recensioni
- Cosa fai, Jane? Ma sei impazzita? – urlò Margaret.
- E lasciala perdere e divertiti anche tu! – le rispose David con una canna in bocca ed una bottiglia di Vodka in mano.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So what, we smoke weed


Dunque, stesero la cartina e sbriciolarono il tabacco di una ciospa. Posizionarono poi il sapore, il colore ed il vero profumo del loro afrodisiaco. Ne bastò poco, ma di quello buono. Il momento fu delicato: girarsi una canna è un’arte. Sì, rollare una canna. Ok, dopo aver eliminato la parte “in più” della cartina, sbatterono dalla parte del filtro, in modo da far assestare l’erba ed il tabacco. Poi accendino alla mano, diedero fuoco alla bomba.
Una mischia di sapori ed odori travolsero il gruppo.
- Cosa fai, Jane? Ma sei impazzita? – urlò Margaret.
- E lasciala perdere e divertiti anche tu! – le rispose David con una canna in bocca ed una bottiglia di Vodka in mano.
Margaret guardò David con una faccia schifata, ma si lasciò andare prendendo una birra alla spina e la canna di Jane. Quest’ultima era ormai ubriaca e non rispondeva più ai propri atti, mentre Margaret stava per fare gli errori della sua migliore amica.
Margaret era una ragazza bionda e riccia, con gli occhi color cioccolato, amava i vestiti corti e quella sera ne indossava uno rosso, mentre Jane era tutto il contrario. Aveva i capelli castani, gli occhi verdi,  indossava una camicia a righe annodata sopra l’ombelico e jeans neri che evidenziavano il fondoschiena. Diciamocelo, erano le troiette del quartiere!
Margaret cominciò a fumare e bere, la vista le se appannò ed iniziò ad urlare contro Jane che stava flirtando con un ragazzo.
Verso le 3AM le due ragazze iniziarono a dirigersi verso casa, entrambe brille. Stavano attraversando la strada, quando videro la luce abbagliante di due fari avvicinarsi a grande velocità. Ma le due erano troppo prese a ridere senza motivo per riuscire a spostarsi dalla strada. Fortunatamente però il conducente della macchina riuscì a fermarsi a pochi centimetri da Jane e Margaret.  Dalla macchina uscirono due ragazzi, uno biondo e l’altro moro.  Le ragazze, un po’ per lo spavento, un po’ per l’alcool ed il fumo, iniziarono ad urlargli contro e picchiarli sul petto con tutta la loro forza. I ragazzi riuscirono a fermarle tenendole per i polsi.
- Cosa vi salta in mente? - Domandò Jane.
- Ah, a noi, eh? – Rispose infuriato il ragazzo biondo.
- Si, proprio voi! Volevate ucciderci o cosa? – Disse incazzata nera Jane.
- Noi abbiamo cercato di uccidervi? Voi ci avete picchiato per tutto il tempo, cosa dovremmo dire? – Chiese il ragazzo moro.
- Vi abbiamo picchiato perché ne avevamo voglia! -
- Voglia? Stupide ragazzine viziate! –
- Stupide ragazzine viziate?  Ma senti chi parla! Non sei capace neanche a portare la macchina! – Urlò Margaret.
- Io almeno ho la patente, al contrario tuo! –
- Cosa ti fa pensare che io non ho la patente? –
- Il fatto che tu sia a piedi, ubriaca e litigando con uno sconosciuto alle tre di notte –
- E questo vi crea problemi? – Domandò Jane.
- A noi? Proprio per niente! State tranquille. – Rispose il biondino tornando in macchina e sbattendo la portiera.
- Vaffanculo – Urlò il moretto tornando in macchina anche lui, e partendo con una sgommata.
Jane fece il segno del dito medio, mentre Margaret gli urlò contro - Coglioni! -
Le due ragazze si stavano dirigendo verso il parchetto, quando un gruppo di ragazzi iniziò ad avvicinarsi per cercare di abbordarle. Le ragazze affrettarono il passo, ma il gruppo fu più svelto di loro. I due ragazzi che erano in macchina videro la vicenda e non ci pensarono due volte a fare marcia indietro e ad accostarsi vicino al marciapiede dove stavano camminando le due ragazze.
- Svelte, salite in macchina! - Disse il biondo.
Le ragazze non se lo fecero dire due volte e salirono nei sedili posteriori, mentre i due ragazzi scesero per parlare con il gruppetto.
- Ma come vi permettete, a due ragazze brille? Volete crescere, maturare? Siete solo dei coglioni - Disse  il biondo.
Il gruppo, senza dire niente, prese e se ne andò.
I due ragazzi, entrati in macchina, fissarono le ragazze con aria interrogativa.
- Li conoscevate? – Chiese il moro.
- No, non li abbiamo mai visti! – Rispose Jane.
- I vostri genitori sono a casa? – Domandò il biondo.
- Forse…- Disse ridendo Margaret.
- Forse? Che razza di risposta è questa? – Chiese allora il moro.
- Bé, chi lo sa! – Rispose Jane con una faccia divertita.
-Lascia perdere Louis, sono ubriache, portiamole da noi! – Disse infine il biondo.
- Ah, quindi ti chiami Louis! Interessante – Disse Margaret con voce provocatoria.
- E tu, bel biondino? – Continuò Jane, stando al gioco di Margaret.
- Eh… il mio nome è Niall – Rispose arrossendo.
- Che fai, arrossisci? Che tenero, vero Marghe? – Domandò ridendo.
 - Ahahahah, che cucciolo che è! Invece questo Louis mi da l’aria di uno troppo serio – Ribatté Marghe.
- Lui, troppo serio? State parlando dello stesso ragazzo che ho davanti gli occhi? – Disse Niall.
- Bé, direi proprio di si! –
- Va bene. Andiamo a casa e domani si vedrà – Disse Louis.
Arrivati a casa, le ragazze corsero al bagno per vomitare, senza rendersi conto della presenza di altri tre ragazzi.
Gli sconosciuti chiesero cosa fosse successo e Niall iniziò a raccontare dell’accaduto. Quando le ragazze uscirono dal bagno si ritrovarono cinque paia di occhi puntati addosso.
- Cosa avete da guardare? Non avete mai visto delle ragazze? – Chiese Margaret.
- E chi vi ha detto niente! – Ribatté il ragazzo biondo scuro, con i capelli ricci.
- Ah, bene! –
- Bene? Non proprio! Su a dormire tutte e due – Ordinò con fare paterno il ragazza moro con la cresta.
- Uh, ma tu hai portato il pigiama, Marghe? – Domandò Jane.
- Ehm… credo di essermelo scordata! – Rispose Margaret.
- Adesso come faremo? –
- Non ne ho la più pallida idea! – Rispose girandosi dalla parte dei ragazzi.
- Noi non abbiamo pigiami femminili! – Disse un ragazzo riccio e moro.
- E quindi? Dormiamo nude? – Domandò Jane.
- Bé, non sarebbe una cattiva idea –
- Ma.. –
- Scherzavo, cerchiamo qualcosa da prestarvi o sennò dormirete in intimo, tanto state sotto le coperte! –
- Ok, possiamo essere brille quanto vi pare, ma non dormiremo mai in intimo in una casa con cinque fighi –
Infatti le ragazze dormirono in intimo per tutta la notte, e quando si svegliarono si ritrovarono spaesate in una casa non loro.



                               Questa è una FF a quattro mani e per consigli, critiche 
o quant'altro, lasciateci una recensione :)  
Chiara e Bea

  
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