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Autore: REAwhereverIgo    13/05/2012    4 recensioni
"Anche i demoni hanno un cuore" dal punto di vista di Rea!Che cosa le succedeva mentre Laura era occupata con Mephisto?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché con te finisce sempre che mi ritrovo in posti in cui non voglio essere?” si lamentò Rea quando raggiunsero la spiaggia. Lui la lasciò all’improvviso, facendola cadere.

Direi che qui è perfetto” decise.

Non c’era molta gente, solo sei o sette ombrelloni in tutto il golfo.

Sei stato molto gentile, grazie per la galanteria” gi disse acida.

Continuava a stringere a sé il panno con forza. Rin la guardò e soffiò.

Senti, ti vuoi togliere codesto asciugamano di dosso?” le chiese.

No che non lo faccio, è imbarazzante essere in costume davanti a te” rispose.

Ma perché? Cos’hai che non va?

Sono grassa e brutta!” disse, come se fosse la cosa più naturale e logica del mondo.

Non è vero, a me piaci!” esclamò lui senza pensarci.

Ci fu un lungo momento d’imbarazzo.

Come?” domandò lei, incredula.

Intendo dire che sei una ragazza carina, e non mi starei a fare tanti problemi per il fisico. Vuoi entrare in acqua o no?” spiegò tentando di rimediare.

No” decise.

Al limite della sopportazione, Rin si abbassò e la prese tra le braccia.

Che stai facendo?” gli chiese impaurita. Si avvicinò al mare e prese lo slancio.

Che? No, fermooo!” gridò, ma fu inutile: un attimo dopo stava volando verso l’acqua. Andò giù battendo il sedere sul fondale e perdendo l’asciugamano. Risalì velocemente in superficie, rischiando di affogare.

MA SEI DEFICIENTE?” urlò arrabbiata tossendo.

Lui stava ridendo come un matto nel vederla così infuriata e non si accorse che arrivava. Correndo, Rea fece in modo di schizzarlo da capo a piedi prima di buttarlo sulla sabbia.

Tu sei un idiota!” lo accusò, cadendogli sopra.

Ridendo ancora, lui la fissò: era bellissima alla luce del sole.

Oh, ma andiamo! L’acqua è splendida, non dirmi il contrario” la sfidò.

Alzandosi, lei lo fissò in cagnesco.

Meno male che sono tua amica, altrimenti ti avrei già ammazzato” disse. Seguendola, si mise in piedi anche lui.

Ma che gentile, mi risparmi la vita. Grazie!” la prese in giro.

Si mise a correre verso il mare aperto per sfuggire al pugno che si vide arrivare contro, e Rea iniziò ad inseguirlo, senza più preoccuparsi del suo aspetto.

Vieni qui, brutto cafone, vieni subito qui!” gli gridava.

Prendimi, se ci riesci!” rispose lui, girandosi per guardarla.

Inciampò nei suoi stessi piedi e cadde di pancia in acqua, bevendo. La ragazza si fermò nel punto in cui lui era andato giù, ormai divertita.

Questa è tutta la tua cattiveria” gli disse soddisfatta quando riapparve sputacchiando.

Ma senti chi parla!” ribatté Rin. La tirò per un braccio verso di sé, facendola finire sopra di lui tra gli spruzzi.

Sei malvagio” lo accusò, guardandolo negli occhi. Lui smise di ridere e la fissò. Entrambi rimasero zitti.

Senti, Rea, io ti volevo dire una cosa” ammise lui, avvicinando il volto al suo.

Sì?” sussurrò lei, senza muoversi.

Ecco… io…” ormai mancava pochissimo, stavolta poteva baciarla davvero.

Aiuto!” gridò qualcuno dalla banchina.

I due ragazzi, presi alla sprovvista, si allontanarono svelti.

Che succede?” domandò Rin, infastidito. “E due” pensò.

Secondo me parlavano di quello!” gli rispose lei, girandogli la testa.

A distanza di dieci metri un gigantesco polpo stava apparendo dalla superficie del mare, creando grosse onde che si abbattevano sulla riva.

E quello che diavolo ci fa qui?” esclamò lui.

Non mi importa, ma andiamocene” gridò Rea, impaurita.

Alzandosi velocemente, si misero a correre verso il punto in cui avevano lasciato l’altro asciugamano, quello che si era portato dietro il ragazzo. Il polpo si stava avvicinando alla costa.

Sbrigati!” la incitò.

Usando tutta la sua forza, lei continuò ad andare verso la spiaggia, sfinita.

Ci siamo quasi!” esultò Rin.

Vedeva la kurikara che aveva lasciato piantata nella sabbia.

Senza che lui se ne accorgesse, Rea cadde e fu travolta da un’onda, scomparendo sotto la superficie del mare.

Forza, dobbiamo tornare in albergo…” stava dicendo il ragazzo, ma poi si accorse che lei non c’era più.

Rea? REA!” gridò disperato.

Ormai era rimasto da solo sulla riva, gli altri bagnanti erano fuggiti.

Il polpo continuava ad avanzare, togliendo visibilità a causa dei piccoli tsunami che creava.

Rea! Dove sei?” urlò ancora lui, sull’orlo delle lacrime.

La vide galleggiare vicino ad un tentacolo del demone, che fendeva l’acqua con i suoi otto bracci.

NO!” esclamò. Prese la spada e si fiondò verso il mostro, correndo a perdifiato. In preda al panico, si accorse che la ragazza stava per essere colpita.

Non la devi toccare!” gli ordinò.

Saltando, estrasse la kurikara dal fodero, infiammandosi. Usando tutta la precisione che possedeva, colpì il tentacolo del polpo, che si staccò dal resto del corpo.

Ruggendo dal dolore, il mostro si mosse ancora di più, creando onde giganti che travolsero la ragazza.

Smettila!” gridò Rin, in preda alla paura. Aveva perso del tutto il controllo di sé. Si lanciò contro il demone con la spada in mano e fendette l’aria con un colpo, che lo divise in due. Entrambi le parti caddero in acqua, causando altri tsunami.

Rinfoderando la kurikara, il ragazzo si mise a cercare Rea. Era un’impresa difficile, vista la portata delle onde che lo facevano bere e andare sotto la superficie.

Alla fine riuscì a vedere una mano che scompariva piano, piano.

REA!” esclamò. Si immerse, nuotando come un forsennato per raggiungerla. Gli sembrava che i polmoni stessero per scoppiargli nel petto da quanto facevano male. Alla fine, riuscì a prenderla per un braccio e a risalire.

Respirò una boccata d’aria che lo fece tentennare, poi iniziò a cercare un posto in cui portarla per farla svegliare. “Non morire, non morire, non morire” pregava. Dopo un paio di minuti, arrivò ad una grotta.

Anche se erano molto lontani dalla riva, decise di fermarsi lì per riposarsi. Era sfinito.

Quando uscì dall’acqua, stese Rea in posizione supina e iniziò a schiaffeggiarla.

Reagisci, per favore reagisci” disse.

La ragazza era completamente inerme. Decise di farle il massaggio cardiaco, anche se non era sicuro di esserne capace.

 

 

Sentiva l’aria che l’accarezzava. Era piacevole. Stava forse sognando?

Aprì gli occhi, confusa. Vide il viso di Rin a pochi centimetri dal suo e si spaventò.

Aiuto!” esclamò.

Felice che avesse ripreso conoscenza, il ragazzo si appoggiò a un muro, sfinito.

Ce l’ho fatta” esultò a bassa voce. Confusa, Rea si guardò intorno.

Ma dove diavolo siamo?” chiese. Aveva la testa che faceva male.

Non ne ho idea. Ho nuotato fino al punto più vicino dove potersi riposare dopo che ho sconfitto il polpo gigante, ma siamo parecchio lontani dalla riva” rispose lui.

Dopo qualche minuto fu di nuovo in grado di alzarsi.

Pro memoria per me: non lamentarsi mai più di essere un demone. Il fatto di guarire alla svelta è positivo” pensò. Si guardò intorno.

Forse è meglio se ce ne andiamo” suggerì lei.

Ehm… senti, forse abbiamo un problema” le disse l’altro. Alzandosi con fatica, lo affiancò.

Che succede?

Io non ho idea di dove sia la spiaggia

E allora?

Guardati attorno: vedi niente che non sia mare?

No, effettivamente no

Preciso. Siamo bloccati in questa grotta” la informò. Lei si sentì mancare.

Che cosa?

Non possiamo andarcene finché non capiamo dove siamo. Dovremo passare la notte qui

 

  
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