Senso di colpa

 

Perché?

Perché ho permesso che tutto ciò accadesse?

Mi sto ritrovando soffocata dalla mia stessa ambizione.

Quando lo sposai ero così giovane…

La mia ingenuità mi spingeva a credere a tutto ciò che mi diceva, e ben presto mi convinsi delle sue idee come se fossero mie.

I suoi profondi occhi grigi mi convinsero che quello che faceva, in cui a volte coinvolgeva anche me, fosse giusto.

Io mi fidavo, cominciai davvero a pensare che stavamo dalla parte giusta.

Combattevamo per una causa che la maggior parte credeva ignobile.

Il tarlo del dubbio si instaurò dentro di me solo quando lui cercò di convertire alle sue idee anche nostro figlio.

Draco…

Era un bambino così piccolo e dolce, ma lui riuscì a portargli via anche la sua infantile innocenza con i suoi ideali sulla purezza del sangue e sulla fiducia al Signore Oscuro.

Il mio bambino non meritava di fare quella fine, io non volevo.

Ma un’unica volta in cui cercai di impormi non bastò a riscattare anni di sottomissione a mio marito.

Il suo destino ormai era deciso.

Sarebbe diventato un Mangiamorte e , se non avesse fatto ciò che gli veniva chiesto, sarebbe morto.

Io non potevo permetterlo… amavo mio figlio più della mia stessa vita.

Ma il mio immenso amore non bastò a salvare Draco.

 Aveva sempre vissuto con la paura di deludere il padre e l’unico scopo di ogni cosa che faceva era quello di compiacerlo.

Cercai di ignorare quello che stava succedendo, ma invano.

Il giorno in cui venni a sapere quale compito era stato affidato a mio figlio fu l’inizio della mia fine.

Non riuscivo più a dormire, volevo ad ogni costo impedirgli di rovinarsi la vita così… per una cosa poi in cui nemmeno credeva veramente.

Decisi di parlargli per farlo desistere ma lui era fermo nella sua decisione.

La cosa che mi ha più spaventato è stato il suo sguardo fiero: lo stesso che vidi nello sguardo di mia sorella Bellatrix.

Lei ha passato quasi tutta la vita ad Azkaban e adesso viveva al fianco del Signore Oscuro aspettando una ricompensa per i suoi servigi che non arriverà mai.

Non voglio questa vita per mio figlio!

Non voglio stare in apprensione ogni volta che esce di casa, pensando che potrebbe essere l’ultima volta che lo vedo.

Non voglio che passi il resto dei suoi giorni incatenato ad una promessa che il padre ha fatto per lui.

A questo pensavo ogni volta che ero sola, libera da un marito despota e da un figlio troppo orgoglioso.

A questo pensavo quando ero abbandonata da tutti, in compagnia solo del mio senso di colpa.