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Autore: Salsero    04/12/2006    3 recensioni
Un ragazzo che non ha mai provato emozioni, si ritrova improvvisamente ad affrontare quelli che sono i problemi della vita in sole due settimane. In un viaggio studio a Londra conosce quello che è il terrore, il dolore, e specialmente L'AMORE!!!
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

Apro la porta di casa usando la chiave più lunga. La mia famiglia è a tavola. A dire il vero non c’è tutta. Mia sorella maggiore sta sicuramente mangiando a casa del suo fidanzato. A tavola ci sono solo mia madre e mio padre. Un cenno di saluto da parte dei due ricambiato da me. Poi mi avvio verso la mia camera da letto che divido con mia sorella e lancio lo zaino a terra come se fosse spazzatura. Una veloce occhiata alla scrivania per vedere se il computer portatile è al suo posto, e mi avvio al bagno. Mi lavo le mani. Non si sa mai quanti germi si prendono a scuola. Vado in cucina e mi siedo a tavola. Un buon piatto di penne al pomodoro mi viene servito e con appetito afferro una forchetta ed inizio a mangiare.

“Che hai fatto oggi a scuola?” domanda mamma.

Voglio rispondere con la solita frase, “Le patate e le cipolle”, per stuzzicarla. Ma non lo faccio.

“Il solito” dico ingoiando le ottime penne.

“Cioè?” dice papà che è un prof di matematica e anche un ingegnere edile. Nonostante questo al compito ho preso 1 come voto.

Gli dico le ore di lezione che ho fatto.

“Italiano ha dato i compiti?” fa mamma.

La guardo come a dire: “No! Lei non li assegna mai” con senso ironico. “E normale” dico poi.

Inizia Beautiful. Guai a chi parla. Un’altra stronzata. La fiction che odio in assoluto dove fanno resuscitare anche le persone. E che cazzo! ‘Ste cose non succedono nella realtà. Finito Beautiful inizia Cento Vetrine. Altra cazzata. Intanto ho finito di mangiare e mi alzo da tavola, per poi avviarmi in camera. Accendo la TV e mi metto davanti al PC che ho acceso subito dopo. Un veloce giro di canali e inizio a vedere I Simpson. Sorrido fra me. Mitico Homer! Apro MSN Messenger e ci trovo il mio miglior amico, Luca. Quello superfortunato. Nonostante questo gli voglio molto bene dato che ci conosciamo da quando abbiamo quattro anni.

Proprio mentre sto fissando il suo nick, questo mi trilla.

“Dimmi” gli scrivo.

“Lo sai che a Giugno dobbiamo andare Londra col viaggio studio?” mi manda lui attraverso questa chat famosa in tutto il mondo.

“Si” rispondo.

“Io mi scoccio di andare ma i miei mi costringono.” Poi mi invia una faccina gialla che piange.

Sorrido. “Dai. Vedrai che sarà una bella esperienza. Ci divertiremo.”

“Si, come no. Ma lo sai che si studia tre ore di inglese ogni mattina?”

In effetti di questo non ne ero stato informato. “Vabbè, sono solo tre ore al giorno. Poi per il resto ci si diverte. Facciamo i tornei, organizziamo spettacoli.”

“Sai che divertimento” scrive lui.

In effetti ha ragione. Ma in realtà io voglio fare quel viaggio per un solo motivo. “La si fanno tante acchiappanze di ragazze. Ragazze a volontà. Me l’ha detto mio zio che da ragazzino c’è andato. E lui non un tipo alla playboy. Lo faceva ogni anno e ogni volta portava una ragazza straniera a casa.”

“Non è che la detto per farti venire?”

“No no. Poi li puoi fare lo scemo con qualsiasi ragazza. Non è che sta nella tua terra.”

Mi invia la faccina di uno che sta pensando. “Comunque i miei mi costringono ad andare quindi…”

“Vabbè. A proposito, ci vediamo stasera a lezione?”

“Si.”

Passo il resto della giornata davanti al pc a chattare, a navigare in internet, ad ascoltare canzoni. Di studiare? Non se ne parla neanche. Sono le otto di sera. Meglio prepararsi per andare al corso di caraibici. Un quarto d’ora dopo sono pronto.

Mi infilo il cappotto e scendo. Mi incammino verso la scuola di ballo che si trova di fronte a me. Da precisare che il maestro, campione italiano, è il fratello di Luca. Quindi Luca è molto bravo. Il suo culo si mostra anche in questo campo.

Entro nella scuola. C’è molta gente. Saluto qualche conoscente. Poi la intravedo tra la folla. La mia ballerina. Danila. Che razza di nome le ha messo la mamma.

“Hei” la chiamo.

Un bacio di qua e di la e poi mi dice: “Mica gli hai detto a Luca quel fatto?”

Sbuffo. “No, non ti preoccupare.”

Danila si sta riferendo al fatto che Luca gli piace da morire. Ecco ancora quel fottuto culo che si ritrova il mio miglior amico. Ed anche questa possibilità di farmi sta ragazza è sfumata. Vabbè, in fin dei conti troverò qualcuna in tutta la mia vita. Ho ancora molto tempo, e che cazzo.

“Bene, perché gliel’ho detto io” mi fa.

“Cosa?” Sono decisamente incredulo.

“Gli ho detto: comunque sei troppo bono.” È nervosa. E ci credo.

Comunque Luca gia lo sapeva perché glielo avevo detto da un pezzo. È questo che fanno gli amici. Come avrei potuto non procurargli un’uscita con quella ragazza.

Durante la serata ho imparato una nuova figura di salsa. Bella. Come tutti questi balli, d’altronde.

Saluto tutti e torno a casa. Guardo l’ora sul mio nuovo Sweet Years di zecca. Le dieci e mezza. Arrivo subito e frettolosamente a casa. In ascensore inizio a muovermi come un idiota, come faccio ogni volta che torno da una lezione.

Più tardi nel letto, ripenso alla mia schifosa vita pomeridiana. E prego che prima o poi questa maledetta vita cambi, senza sapere che dovevo aspettare solo un mese per non sentirmi più schifosamente solo.

  
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