Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    14/05/2012    1 recensioni
Un giorno speciale per la giovane Maya, festeggia il 21° compleanno...
Ma cosa accadrebbe se in quello stesso giorno qualcuno la catapultasse in un mondo parallelo, dicendogli che in realtà è la principessa di quel regno?
Amore, guerre, ingiustizie... La vita di Maya verrà scombussolata dalla ritrovata identità di principessa, mentre strani personaggi entreranno man mano in gioco, cambiandole per sempre la sua vita e motivandola di nuove priorità...
Una rivisitazione in chiave fantasy della storia della giovane Maya...
Altri personaggi:
Eragon- Arya - Saphira dalla saga di Eragon
Chester Bennington, vocalist dei Linkin Park
Ciel Phantomhive - Sebastian Michaelis - Soma - Agnì dal manga Kuroshitsuji/Black Butler (negli ultimi capitoli)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno!!!!!!!!!!
Non mi capacito di come da una giornata estiva siamo passati all'autunno in sole 12 ore... E va be, ci rinfreschiamo!
Vi lascio alla lettura che è meglio... Bacia!!


Capitolo 57

Alle 20:00 in punto, come da programma, i commensali si riunirono attorno al tavolo, imbandito di ogni sorta di pietanza.
Ciel sedeva con la solita eleganza a capotavola con Maya subito alla sua sinistra, mentre gli altri si distribuirono in modo sparso nelle due ali del tavolo. L’altro capotavola rimase stranamente vuoto.
-Aspettiamo qualcun altro?- chiese Maya notando piatti, forchette e bicchieri poggiati in quel punto.
-Ah, si…- rispose imbronciato – il giorno in cui il principe Soma arriverà puntuale per pranzo e cena, tornerò ad essere un ragazzo puro ed innocente…-
A Maya colpirono quelle parole, domandandosi cosa aveva scatenato la forte maturità di quel ragazzino dal viso dolce. Voleva porgli qualche domanda, ma poi la porta d’ingresso del salone si spalancò ed un uomo dal colorito abbronzato e ricoperto da tessuti variopinti, si catapultò dentro piangendo.
-Ciellllllll!!!!!!!!!!!!!!- disse aggrappandosi al collo del Conte – perdonami! Non volevo ritardare proprio oggi… E’ colpa di Agni!- ed indicò un secondo uomo, in piedi accanto a Sebastian. Il colorito della pelle era simile a quello del Principe Soma, ma un turbante bianco teneva fermi i capelli, mentre delle trecce lunghe e bianche, cadevano ai lati del volto affusolato.
- Perdonatelo, Conte…- prese parola lui - Il principe voleva presentarsi al meglio di se visto il calibro dei nostri ospiti, ma…-
- Hai finito col ritardare… Sei un immaturo!- concluse Ciel togliendoselo di dosso – vai a sederti Soma, ti presento i nostri ospiti: la principessa Maya Kitajima, i cavalieri delle rose Chester e Masumi e l’ultimo cavaliere di drago Eragon…- uno ad uno i ragazzi si alzarono facendo un piccolo inchino, che Soma ricambiò con piacere.
- Che bello conoscere tanta gente! Sono felice!- disse battendo le mani. Maya vide uno strano fumo uscire dalle orecchie del conte Phantomhive.
- Tu!...- strinse forte il pugno, ma il maggiordomo Sebastian servì l’antipasto, distraendo così il suo padrone.
- Boochan, forse sarà meglio che presentiate in modo più appropriato il principe Soma, non credete?-
- Si, hai ragione Sebastian…- si sistemò meglio nella sedia e tornò a parlare – Bene! Direi che sia giunto il momento di approfondire la nostra conoscenza…-
- Sono d’accordo…- rispose Maya.
- Vi presento il Principe Soma, capo del gruppo dei ribelli e vice dirigente amministrativo della città di London…-
- Piacere di conoscervi!- disse felice continuando a mangiare.
- E lui è il suo maggiordomo Agni…- ed indicò l’uomo dalle trecce bianche.
- E’ un onore conoscervi, gentili ospiti…- e s’inchinò con rispetto.
- Come vi ho detto, io sono il Conte Ciel Phantohmive- continuò - ed una volta ero considerato “il cane da guardia della Regina”. Per secoli la mia famiglia, si è occupata delle faccende “scomode” del casato reale. Siamo un gruppo ben distinto dall’Ordine dei Cavalieri, che al contrario di noi protegge la corona alla luce del sole. Noi agiamo nell’ombra ed al nostro passaggio, non lasciamo alcuna traccia…-
- Siete una società segreta?- chiese Chester.
- Più o meno… I nostri ordini vengono, o meglio, venivano impartiti dalla Regina stessa, senza alcun filtro amministrativo. Era una posizione privilegiata, un motivo di vanto per la famiglia, che tramandava la propria conoscenza di generazione in generazione… Finchè…- tornò a serrare i pugni. Maya vide il suo volto irrigidirsi e tingersi di un pallore quasi cadaverico.
- Non è necessario che continuiate…- disse Maya preoccupandosi del suo stato d’animo.
- No, principessa, è giusto che sappiate cos’è successo al nostro regno ed è importante che comprendiate le scelte mie e del principe Sota…- si schiarì la voce, ingerì una porzione di cibo e continuò – La mia famiglia era devota alla Regina, anche se negli ultimi tempi le sue azioni non sono state gradite dal mio predecessore, Vincent Phantomhive… Nonostante ciò, tutto procedette per il meglio, eravamo felici, ma la felicità non è destinata a durare… Accadde in una notte d’inverno, era la sera del mio compleanno, compivo 10 anni e doveva essere una serata speciale per tutti noi… Invece si rivelò l’inizio del mio incubo- prese il calice tra le dita e fissò il liquido scuro – Qualcuno si era introdotto nel nostro palazzo, tutto divenne buio e tetro. Cercai mia madre e mio padre, aprii varie porte, ma di loro non vi era alcuna traccia, ma una volta spalancata la porta dello studio, ebbi un sussulto: li trovai morti, assassinati. Ero scioccato, i loro corpi erano immersi in uno strato di sangue, gli occhi spalancati verso il cielo. Chiamai aiuto, cercai i membri della servitù, ma venni catturato, mentre il mio palazzo andava a fuoco. Una setta satanica mi rapì e torturato all’inverosimile. Persi ogni cosa: la dignità, la purezza, persino il sorriso… Lavarono ogni traccia del fanciullo che vi era in me-
- Come… Come ne siete venuto fuori?- chiese Maya tremando leggermente. Lo vide scambiarsi una breve occhiata con Sebastian e sicuro di sé continuò:
- Una “persona” mi aiutò ad evadere ed in un modo o nell’altro, quelle persone smisero di esistere. Per sempre!- strinse i pugni, tanto da far tremare il calice tra le dita – Faticosamente riuscii a rimettermi in sesto, riportai agli antichi splendori il mio palazzo ed ereditai il privilegio dei miei avi: il cane da guardia era tornato, pronto a servire la sua regina. Mi furono affidate parecchie missioni, le più sporche e spregevoli che si fossero mai udite… Iniziavo a stancarmi della Regina, non mi andava più bene sporcarmi le mani per compiti ingrati, ero il capo della famiglia Phantomhive, non un semplice burattino… Un giorno, recatomi a palazzo per contestare l’ennesima missione, incontrai il principe Soma ed il suo servitore Agni. Non li avevo mai visti, né sapevo della loro esistenza, questo perché…-
- Perché sono sempre stato il disonore della famiglia – prese parola il diretto interessato – io ero l’anello debole del casato reale, un moccioso viziato che a modo suo cercava di dare consigli alla potente Regina. Ero considerato uno stupido, un buono a nulla e presto persi ogni potere decisionale. Ero disperato, ma Agni non mi ha mai abbandonato ed a me bastava avere lui al mio fianco per essere felice… E’ sempre stata una delle poche persone che mi hanno voluto bene ed accettato per quello che sono… Gli sarò sempre riconoscente, per aver acconsentito ad essere il mio più fedele servitore- sorrise ad Agni, che ricambiò con gioia – poi inaspettatamente, incontrai un giovane che ebbe la forza di contestare la Regina, proprio come avevo tentato io… Era Ciel. Per giorni la notizia volò da paese in paese tra i membri dell’ordine: il cane da guardia che si ribella a sua maestà e dà le dimissioni, inaudito! La famiglia Phantomhive era la più fedele tra gli aristocratici, i migliori tra i servitori… E mentre gli altri presero questa notizia con rabbia, io ne fui immensamente felice, perché un ragazzino aveva dimostrato di saper tener testa alla regina, senza però essere ucciso. Ci conoscemmo di persona e diventammo grandi amici!- battè le mani.
- Tsz! Grandi amici…- sussurrò Ciel infastidito.
- E così avete unito le forze per sbarrare la strada alla regina…- commentò Masumi.
- esatto…- rispose Ciel – il malcontento crebbe a dismisura tra molti mezz’elfo, specie tra i prigionieri del regno delle Rose. Un gruppo si riunì e liberò molti dei loro simili dai carceri del regno, ma erano disorganizzati e sia io che il Principe, sapevamo che senza una giusta guida sarebbero andati incontro a morte certa…-
- Ciel è un abile stratega, il miglior giocatore di scacchi dell’intero regno!- spiegò Soma incantato – formammo una società: io avrei preso le responsabilità delle azioni dei ribelli e Ciel sarebbe stato il mio braccio destro, colui che avrebbe mosso le pedine sulla scacchiera. Ma questo non bastava… Serviva una base operativa, un luogo sicuro dove nessuno ci avrebbe infastidito, così prendemmo in considerazione questa vecchia città abbandonata, la ristrutturammo e la battezzammo “Città di London”. Grazie a speciali incantesimi ed al contributo dei ribelli, questo luogo è diventato il più sicuro per gli evasori e per la povera gente, ma rappresenta anche il simbolo della ribellione, che ha deciso di resistere nonostante i continui tranelli della Regina-
- Siete coraggiosi, ho molta ammirazione per quello che state facendo- disse Maya – perché non avete preso in considerazione l’idea di unirvi agli eserciti delle rose e dei crisantemi?-
- Per il semplice motivo che nessuno ha mai richiesto la nostra presenza…- rispose Ciel.
- Ma non è possibile!- disse Maya alzandosi da tavola – siete un gruppo di ribelli, combattete per gli stessi ideali per cui combattiamo noi! Non vi è motivo di combattere divisi… E’ l’unione che può renderci invincibili, ma un gruppo di api separate non può costruire un alveare!-
Osservò Ciel, poi Soma, poi notò lo sguardo di Sebastian che sembrava dirle “non è buona educazione gridare mentre si è a tavola, specie per una Madamigella”. S’imbarazzò molto e si sedette.
-Scusate, non volevo alzare la voce…-
Con la coda dell’occhio vide Ciel sorridere e tornare ad afferrare una porzione del pasto abbondante.
-Siete come vi descrivono, principessa Maya…- le disse continuando a mangiare – siete una persona limpida, schietta e sincera. Rappresentate veramente ciò che serve a questo pianeta, siete la speranza, la luce che tutti aspettavamo… Se me lo chiederete, risponderemo alla vostra richiesta di alleanza, ma vi avverto: molti dei vostri simili, ci considerano una minaccia per il semplice fatto che proveniamo dal Regno delle Orchidee-
- Questo non è un problema, non è la nostra appartenenza geografica che descrive cosa siamo veramente, ma le nostre scelte e ciò in cui crediamo. Se credete nella Libertà, Conte Phantomhive ed anche voi principe Soma- si voltò verso l’uomo e lo guardò decisa – allora siete il benvenuto. Sapere che vi siano delle ribellioni all’interno delle Orchidee, non può che convincermi su quanto la nostra causa sia giusta e di fondamentale priorità. Spero con tutto il cuore, che le Orchidee possa tornare all’antica pace con gli altri regni-
- Anni fa non era così- commentò il principe Soma – quando ero ragazzino, le Orchidee vivevano in pace con gli altri Regni, grazie soprattutto ai valori dell’antica sovrana. Ma come diceva il mio amico Ciel, la felicità non è destinata a durare per l’eternità…-
Si fissarono tutti pensierosi, ognuno rimembrando pezzi di passato dolorosi ed attimi di felicità sgretolatosi nel nulla.
-Su, adesso io ed Agni serviamo il dolce…- disse Sebastian allontanandosi un attimo – la cena è un momento di relax e di godimento del palato, non sono consoni questi volti tristi…-
-E’ vero Sebastian-chan!!!!!!!!- il volto triste del principe Soma svanì all’improvviso, tornando alla solita spensieratezza. Poi Maya tornò ad osservare il Conte, che anche se aveva le labbra distese, non riuscì ad aprirsi ad un sorriso sincero. In quell’attimo, ebbe voglia di abbracciarlo e di dirgli che se voleva, poteva essere la sua nuova mamma.
- Maya, tutto bene?- le chiese Masumi vedendola immersa nei suoi pensieri.
- Va tutto bene…- e la tristezza svanì del tutto all’arrivo di Sebastian ed Agni, con in mano infinite porzioni di torta ai sette veli.

Il resto della serata trascorse nella sala d’intrattenimento del palazzo, tra il racconto dei giovani evasori e momenti di svago, dove Ciel tentò con non poche difficoltà ad insegnare a Maya il gioco degli scacchi e trovò invece un abile avversario in Eragon.
-Arya mi batteva sempre agli scacchi – spiegò alla fine, sotto insistenza di Ciel che non si capacitava della sua bravura – lei era la principessa dei Girasoli ed io un Cavaliere di Drago, esistevano dei veri e propri tornei degli scacchi per queste due categorie, ma le mie possibilità di vittoria erano scarse…- concluse rattristito.
- Vorrà dire che quando incontrerò la regina Arya le chiederò di deliziarmi con una partita a scacchi…-
- Bene, io andrei a letto…- disse Chester, dopo aver duettato con Sebastian su alcuni suoi testi – è stato un piacere cantare con voi, Sebastian… E grazie Principe Soma per averci accompagnato con questi strani strumenti…- disse indicando dei tamburi schierati in fila.
- Oh, è stato un piacere, siete bravissimo!- disse Soma battendo le mani.
- Volete essere accompagnato?- chiese Sebastian inchinandosi.
- No, non ve n’è bisogno… Andiamo Eragon?- disse al ragazzo, che si alzò dal divano salutando il Conte con affetto.
- A domani!- ed uscirono dalla porta.
- Sarà meglio che andiate anche voi, principe Soma. Avete molti impegni per la giornata di domani…- disse Agni, mentre il padrone iniziò a sbadigliare.
- Ahhhgghhhhh… Hai ragione… Buonanotte…- ed in meno di un secondo furono fuori.
Erano rimasti solo loro quattro, eppure Maya voleva delle ulteriori risposte.
-Conte, desideravo scambiare qualche parola con voi, in privato…- disse lanciando un’occhiata a Masumi e Sebastian. Aveva già informato Masumi sulla sua volontà di sapere dell’altro e quindi non si sorprese vedendolo uscire con garbo. Rimaneva solo il maggiordomo.
- Sebastian, puoi andare… Ti chiamerò non appena andrò a dormire…-
- Yes, my lord…- rispose inchinandosi ed uscendo dalla stanza.
Maya fissò la punta del vestito imbarazzata.
-parlate, principessa, vi ascolto…- disse.
- Conte… Possiamo darci del tu?- lo vide sorridere di gusto.
- Se preferisci così, Maya, allora va bene, diamoci del tu…- Maya capì in quell’istante di amare quel ragazzino.
- Io… Non voglio essere indiscreta, Ciel, ma credo che ci siano alcuni punti che hai “omesso” di raccontare… E’ stato “lui”, vero?- Ciel la osservò non capendo (o facendo finta di non capire) – intendo Sebastian. E’ stati lui a farti evadere quella notte-
- Perché ci tenete così tanto a saperlo? Non influisce con il mio mandato, né con i rapporti con il vostro paese…-
- Rispondi con sincerità… E mi sembra che avevamo deciso di darci del tu, “Ciel”!-
Ciel la fissò serio, giocando con il laccio della giacca.
-Sebastian è un demone.- diretto, pulito, senza alcun tipo di preparazione psicologica. A Maya per poco non venne un infarto.
- Un… Un… Un demone?!? Esistono veramente?- chiese scioccata.
- Certo che esistono, solo che di rado si uniscono agli abitanti del pianeta-
- ma come, come…- cercò di chiedere.
- Come ho fatto a chiedergli aiuto? Se ci tieni te lo racconterò…- sorseggiò un po’ di thè che aveva lasciato Sebastian e riprese a parlare (in effetti stava parlando troppo quella sera!) – quando ero rinchiuso nella gabbia, con quei “mostri” che compivano atrocità su altri bambini davanti ai miei occhi, avrei preferito la morte piuttosto che subire tutto ciò. Poi pensai che volevo ucciderli, volevo ammazzarli uno ad uno ed una volta uscito dalla gabbia, mi sarei vendicato con tutte le mie forze….- Maya si spaventò per il tono tagliente che aveva usato e per lo sguardo, che per un attimo le parve macchiato di sangue – in quel momento, un demone che si trovava nei paragi si materializzò davanti ai miei occhi, dicendomi che se avessi fatto un contratto con lui, avrebbe esaudito ogni mio desiderio…- Maya lo vide trafficare con la benda nera che indossava e la slacciò, rivelando un occhio sano come il sinistro, ma con inciso uno strano marchio – questo è il simbolo del mio contratto con Sebastian. Quella notte, gli chiesi di aiutarmi a realizzare il mio desiderio, standomi a fianco ed ubbidendo a qualsiasi mio ordine, senza uccidermi. Una volta che la mia vendetta si sarà consumata, Sebastian potrà cibarsi della mia anima-
-Avete venduto l’anima ad un demone?- chiese sempre più sconvolta.
- Sebastian è stato la mia salvezza, non vivo che per compire il mio scopo. Infondo, non m’importa nulla del resto, ma voglio scoprire se la regina è immischiata in questa storia o se le mie ricerche devono direzionarsi verso altre vie…- spiegò poggiando la tazzina adesso vuota sul tavolinetto.
- Ho capito… Quindi lo fate per vendetta…-
- Non solo per questo. Non lascerò che altre persone subiscano quello che ho dovuto patire io…-
- E poi che avete fatto una volta stipulato il contratto con Sebastian?- chiese Maya.
- Gli ho ordinato di uccidere tutti e di dar fuoco all’edificio. Indossai questa maschera di freddezza che mi calza a pennello ed ho giurato che non avrei mai più provato amore. Ho imparato una cosa dalla vita: le persone che ci lasciano non tornano più indietro. Non avrò mai più mia madre e mio padre, ma avrò sempre il mio odio e vivrò in funzione di esso…-
Maya provò un forte sconforto a sentire quelle parole da un semplice ragazzino, ma capì il suo punto di vista. Si alzò in punta di piedi e prendendolo di sorpresa, lo abbracciò forte.
-C’è tanto amore a questo mondo, Ciel… Ci sarà posto anche per te nel nuovo mondo che creeremo…- Ciel si girò, abbracciandola per qualche secondo.
- Lo spero anch’io, Maya… Non per me, ma per te e per le persone che la pensano come te…-
Sciolsero l’abbraccio quando bussarono alla porta.
-Padroncino, è ora di andare a letto, si è fatto molto tardi – disse Sebastian – ed anche per voi, Madamigella-
- Veniamo subito…- rispose Ciel.
- Grazie di tutto…- disse Maya sincera. Poi presero due direzioni differenti ed entrambi, andarono a letto sentendosi improvvisamente più fiduciosi verso il futuro.

Continua…

Questo capitolo l'ho creato per dare modo a tutti di capire un pò di più su Ciel e Sebastian (la loro storia di partenza è questa), ma comunque ho ritenuto che in questo contesto ci stia molto bene , specie il principe Soma (altro personaggio di Black Butler). Saranno solo dei personaggi di contorno, dato che siamo alla fine, ma come vedremo, la loro presenza sarà molto utile...

Principe Soma

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Agni

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