Fanfic su attori > Coppia Downey.Jr/Law
Segui la storia  |       
Autore: _strawberry_    14/05/2012    4 recensioni
“Mi rifiuto!”
“Ma Robert..cerca di capire..”
“Ho detto di no! Io con quello non ci lavoro!”
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

N.d.A. All'inizio perché si. Sono in ritardo. Sono in mostruoso ritardo. L'ispirazione mi ha abbandonato e, aaaah, non va bene. Vi chiedo umilmente scusa ç_ç E vi ringrazio molto per le vostre recensioni che mi hanno spinto a riaprire un impolverato OpenOffice che rischiava di marcire nelle profondità di questo computer xD. Bene, che dire? Sono tornata :D

Buona lettura :)

 

La campanella annuncia la fine delle lezioni e l'inizio della pausa pranzo. Sto letteralmente morendo di fame.

Ho passato la mattina girovagando per i corridoi dell'Istituto: c'è una biblioteca immensa, una sala mensa molto grande e un'infinità di aule scolastiche; non sono pochi gli studenti qui dentro.

Ho memorizzato i percorsi principali che farò almeno nei primi giorni, quindi mi risulta abbastanza facile raggiungere la mensa dove si è già formata una piccola fila al bancone. Prendo un vassoio e mi accodo agli studenti e poi mi vado a sedere a quello che presumo sia il tavolo dei professori.

Jude Law, piacere!” mi presento ai pochi colleghi che sono già seduti, e mi siedo anche io mentre loro mi sorridono e salutano. Sembrano persone simpatiche, forse potrei sfruttarle per il mio piano malvagio con lo scopo di portarmi Downey a letto. Mhm.

Oh, ma guarda, eccolo che arriva! Sorride ai colleghi, ma quando il suo sguardo si posa su di me si incupisce. Povero caro.

L'unico posto ancora libero è, (s)fortunatamente, proprio di fianco a me. Ohohoh.

Mani a posto, Jude!

Scambio qualche parola con gli altri professori, ma mi piace di più starli ad ascoltare mentre parlano dei propri problemi dentro e fuori le mura scolastiche. Che bello, posso ritenermi fortunato a non avere tanti drammi nella mia vita. Robert è stato zitto per tutto il pranzo e, quando è suonata la campana che segna la fine della pausa pranzo, è schizzato in piedi dirigendosi verso l'uscita.

Piccino, mi fa tenerezza.

Ci vediamo in auditorium alle tre!” Gli urlo, ricambiato da un cenno della mano mentre il moro guadagna l'uscita e sparisce dalla mia vista.

Corri, Robert, corri. Non mi scapperai ancora a lungo.

 

Alle 15 in punto, entro nell'auditorium in ombra. Le uniche luci sono puntate, come questa mattina, sul palco, ma non riesco a scorgere il culetto del mio collega.

Socchiudo gli occhi, cercandolo nella sala. Ah, eccolo! La cattedra. Salgo le scalette e lo raggiungo, sedendomi vicino a lui.

Nessuno dei due fiata, anche se mi pare di aver visto un impercettibile raddrizzamento sulla sedia da parte sua quando gli sono arrivato vicino.

Non mi guarda, tenendo gli occhi fissi sul palco deserto, così lo imito, incrociando le braccia sul ripiano di legno. Non nascondo un sorriso quando, con la coda dell'occhio, vedo che alza un sopracciglio, forse sorpreso dal mio atteggiamento.

Mi prendo qualche secondo per guardarlo, non visto. E' veramente bello. Ben proporzionato, occhi grandi e penetranti, capelli scuri e ribelli, un filo di bara gli scurisce la mandibola. E' veramente un bell'uomo, a suo modo. Certo, non bello quanto me, non illudetevi.

I primi provini procedono più o meno tranquillamente, qualche nota stonata qua e qualche monologo abbastanza incerto di qua. Ogni tanto Robert scribacchia qualcosa sul suo quaderno, ma non mi sforzo più di tanto di sbirciare i suoi appunti.

Sono circa le quattro e mezza quando decide di fare una pausa e ne approfitto per ingraziarmelo un po' andando a prendergli un caffè ai distributori.

Grazie..”

Non ci crederete mai, ha sorriso. Wow. Mi sento potente, gente! Ha anche un bel sorriso, devo ammetterlo.

Prende un sorso del suo caffè caldo, poi chiude gli occhi abbandonandosi contro la spalliera della sedia sotto il mio sguardo attento. Forse percepisce i miei occhi su di lui perché lo vedo accennare un sorriso e subito distolgo lo sguardo, fingendo di rileggere chissà che cosa.

Dannazione. Non va bene affatto. Sono io il cacciatore, non posso comportarmi da preda! Men che meno da ragazzina. Nonono. Non va bene. Ripigliati, Jude! Che fine ha fatto il tuo spirito di conquistatore, eh?! Se potessi mi prenderei a schiaffi.

 

I provini sono finiti quasi alle sei, e devo dire che Robert si è dimostrato più amichevole.

La cosa puzza, sospetto che abbia un piano e io ci sto cascando in pieno.

Appena fuori dall'istituto, recupero dalla tasca il pacchetto di sigaretta, gustandomi la prima boccata di nicotina e appoggiandomi al muro grigio. Sbirciando, lo vedo fissarmi insistentemente, la fronte corrugata e la testa leggermente inclinata di lato.

Abiti molto distante da qui?”

Mi sorprende che abbia rotto il silenzio, ed apro gli occhi, guardandolo curioso.

Dieci minuti con la metro, perché?”

Alza le spalle, guardandosi intorno e cacciando le mani nelle tasche dei jeans.

Mi chiedevo se volessi un passaggio...” Ammette. Credo gli sia costato dirglielo.

Sorrido tra me e me, buttando fuori il fumo.

Molto volentieri, grazie..” Forse riesco a portarmelo a letto prima del fine settimana, chissà?

Gli offro una sigaretta che accetta e insieme fumiamo in silenzio. Finisco di fumare e quando anche lui spegne la sigaretta a terra ci avviamo verso la sua macchina.

Ti tratti bene, eh?” Ironizzo, aprendo lo sportello.

Ridacchia, mettendosi al posto di guida e partiamo verso casa mia.

Nell'abitacolo crolla il silenzio e mi metto a guardare le strade fuori dal finestrino. Passiamo davanti a una villa enorme, bianca, e sul fondo si vede l'Oceano rosso a causa del tramonto. E' un bel paesaggio, non mi dispiacerà vivere qui.

In poco tempo, arriviamo sotto al mio condominio.

Beh, grazie del passaggio..” sorrido, guardandolo.

Annuisce, in silenzio, le mani ancora sul volante pronto a ripartire.

Recupero le mie cose e scendo.

A domani, Robert!” lo saluto, chiudendo lo sportello.

A domani.”

Lo vedo sgommare via mentre mi avvio verso il portone del palazzo e, una volta dentro, chiamo l'ascensore.

Ho una strana sensazione addosso, come se tutto mi stesse sfuggendo dalle mani. Spero passi in fretta, non mi piace essere quello sottomesso.

Non mi piego di fronte a nessuno, io.

A casa, Oliver mi viene incontro scodinzolando felice e mi salta in braccio, facendomi cadere tutti gli appunti.

Oliver!” lo rimprovero, scherzoso, e poi lo rimetto a terra cercando di recuperare i fogli sparsi sul pavimento del salotto.

Un bigliettino strappato da un quaderno attrae la mia attenzione.

C'è scritto un numero di telefono.

Scoppio a ridere sedendomi a terra, rigirandomi il foglietto tra le mani.

Chissà quando ce l'avrà messo nel mio quaderno!

Ah, Robert, a che gioco stai giocando..? 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Coppia Downey.Jr/Law / Vai alla pagina dell'autore: _strawberry_