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Autore: Eloise_elle91    14/05/2012    1 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi con una nuovissima long fiction che è il continuo di Doppleganger Petrova, le origini.
Abbiamo lasciato Elena a Manhattan e Klaus che vuole costringere i nostri fratellini a uccidere la donna che amano... cosa succederà? Arriveranno nuovi personaggi forti e carichi di misteri e segreti.
Vi dico subito che la storia avrà un’impronta Delena e che ci sarà una loro storia d’amore, quindi vi prego di non offendere e di non linciare, ma anche se siete Stelena questa storia potrebbe fare per voi, perché ciò che racconto è legato anche alla storia della prima doppleganger e alla storia degli Originari. Vi auguro una buona lettura, spero che mi seguirete e che recensirete al meglio questa storia :) Vi aspetto!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti e perdonate l'enorme ritardo, ma ho avuto tantissimi impegni e non ho potuto aggiornare.
Volevo dirvi che questa è la prima parte dell'ultimo capitolo di questa storia, ho deciso di dividerlo perchè era troppo lungo :P
Ringrazio in anticipo tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente, chi ha messo la storia tra le seguite e preferite e ricordate ^^
Vi andrebbe di lasciare un piccolo segno del vostro passaggio? Giusto per farmi sapere se questa storia ha fatto schifo fino agli ultimi capitoli, visto che quasi nessuno l'ha più ne letta ne recensita XD
Vi lascio al capitolo!





                                                                 Capitolo 9: abbiamo gli stessi occhi.

La casa sul lago era completamente avvolta dalle tenebre della notte e circondata da cumuli di neve bianca e cristallina, ma gelida come lo era stata quell’intera giornata. Era stato difficile fare ritorno li per Elena dopo tutto quello che era successo poche ore prima. Erano stati attaccati da un demone, avevano scoperto che Illiria era...

Illiria, ogni pensiero in questo momento è rivolto a lei.

Damon non aveva spiccicato parola, tutti non avevano niente da dire, mentre Alaya e Valéry confabulavano tra di loro, ma evidentemente non dicevano nulla di così importante da attirare l’attenzione degli altri vampiri che erano sopraggiunti in casa. Joey era arrivato di corsa insieme a Meredith e Charlotte, dopo un po’ li raggiunse anche Caroline che rimase in silenzio per tutta la durata della sua permanenza.
Erano tutti in attesa, in attesa del ritorno della persona che evidentemente stava evitando accuratamente di affrontare la situazione. Tutta la sua storia era inverosimile, anzi assurda!

Come era possibile? Damon era un vampiro, non poteva avere dei figli!

Ci doveva essere di sicuro una spiegazione. Illiria ce l’aveva, Alaya e Valéry sapevano, ma non parlavano e stanchi com’erano tutti nessuno voleva infierire con nessuno al fine di non far scoppiare una lite.

Ma dovevano pur sapere qualcosa!

“Alaya” la chiamò Elena attirando l’attenzione non solo della bella biondina, ma anche di tutti gli altri. “Sai dove potrebbe essere?”
Lo chiese accuratamente senza pronunciarne il nome, non era una cosa che le veniva così naturale come lo era stato nelle settimane trascorse.
“No” rispose secca Alaya. “E anche se lo sapessi non sarei di certo io a dirvelo.”
“Perché?” chiese Joey. “Se tutto quello che ci avete raccontato è vero non avete alcuna ragione di cui preoccuparvi o c’è dell’altro?”
“Mi dispiace, ma questa volta non posso parlare.”
Valéry aveva tra le mani un grosso palmare e mormorava silenziosa delle parole, Meredith la stava osservando con cura. Tutte loro nascondevano qualcosa, ognuna di loro aveva un segreto. Dovevano parlare.
“Cosa stai facendo?” le chiese dolcemente Meredith.
“Un incantesimo localizzatore sul palmare. Dobbiamo trovare Illiria, non può girovagare da sola ora che Morsia sa dov’è.”
“E’ così pericolosa? Morsia intendo.”
“Si, Meredith, lo è. Quella è pericolosa e ha tutte le intenzioni di uccidere Illiria.”
“Perché?”
“Perché centro io Meredith!” disse Elena facendo voltare tutti dallo stupore. “E’ vero?”
“Non possiamo rispondervi” disse Valéry impassibile alzandosi e uscendo sbattendo la porta, seguita da Alaya.

                                                                                                      ***

Dopo aver ucciso un paio di scoiattoli e averli in seguito riportati in vita, Illiria aspettava nel mezzo delle cascate di Mystic Falls l’arrivo del soccorso che aveva chiamato. Stringeva in mano una delle sue frecce e aveva il volto rigato dalle lacrime che ancora cacciavano i suoi occhi. Non era un bello spettacolo quello che si parò davanti a una donna adulta dai capelli rossi e che stava raggiungendo la ragazza rannicchiata a terra piangente.

“Illy” la chiamò dolcemente la donna inginocchiandosi accanto a lei e accarezzandole i capelli con fare materno.

“Meredith” disse la ragazza atona.

“Appena hai mandato quel messaggio ho aperto subito un portale del tempo e sono venuta da te...”

La ragazza di buttò tra le braccia della donna piangendo a dirotto, lei la strinse più forte che poteva cercando di rassicurarla con parole di affetto, piene di un sincero sentimento.

“Shhh, tranquilla Illy, andrà tutto bene. Risolveremo anche questa.”

“Voglio tornare a casa, solo per un po’. Non ce la faccio a restare qui e ad affrontare anche questo e poi Morsia sa che sono qui. Devo andarmene.”
“Ok, dove sono tutti? Alla casa sul lago, vero?”

Illiria annuì con la testa.

“Va bene, ora ti accompagno li a prendere le tue cose, parliamo con calma e poi...”

“E poi andiamo” completò Illiria.

                                                                                                        ***

Del fumo aleggiava sulla veranda della casa sul lago, Valéry al freddo e al gelo teneva in mano una sigaretta e batteva violentemente i denti per via dei brividi di freddo.

“Non avevi smesso?” disse Alaya raggiungendo l’amica.
“Morsia potrebbe essere ovunque ti rendi conto? E Illiria stupidamente è li fuori chissà dove...”
“Lo avresti fatto anche tu se ti fossi ritrovata in una situazione come la sua. Insomma gli sguardi di Elena e Damon non erano proprio rassicuranti quando sono venuti a sapere la verità...”
“Già, ma questo non vuol dire niente. Ho solo paura per lei.”
“Anche io, ma vedrai che starà bene. Andiamo dentro e cerchiamo di raccontare qualcosa e poi ci mettiamo sulle sue tracce ok?”
Valéry annuì col capo, spense la sigaretta ed entrò dentro al caldo insieme ad Alaya.
Quando rientrarono le due ragazze videro Joey e Damon discutere apertamente di...
“Magari potremmo andare a cercarla noi...” stava dicendo Joey.
“Di cosa parlate?” chiese Alaya sinceramente incuriosita.
“Stavamo decidendo se era il caso di andare a cercare Illiria” rispose Joey con calma.

Era un buon segno.

“Davvero?” chiese Alaya stupita, mentre Valéry aveva ancora l’aria da allerta.
“E come mai tutto questo interessamento?” chiese la strega bruscamente. “Se volete sapere perché Morsia ha attaccato basta chiedere. Le persone non si vanno a cercare per secondi fini.”
“Non avevamo dei secondi fini” rispose Charlotte. “Non agitarti, io perdo facilmente la pazienza.”
“Anche io” rispose a denti stretti Valéry.
“Ok calmiamoci, signorine” disse Damon lanciando un’occhiataccia a Charlotte che si rimise a sedere.
“Alaya” la chiamò Damon. “Tu sai dove potrebbe essere andata, è importante.”
“Credimi Damon, Illiria è una mina vagante. Potrebbe essere ovunque, davvero.”
“Come si dice, tale padre tale figlia.” Ribatté spezzante Valéry. Nessuno l’aveva mai vista così arrabbiata.

Damon abbassò lo sguardo. Non era pronto ad affrontare l’argomento e quella stregaccia lo aveva capito e aveva deciso di colpirlo nel peggiore dei modi.

“Ma se un ovunque potesse avere un nome per lei quale sarebbe?” continuò Damon rivolgendosi ad Alaya.
“Di solito lei va sempre al cimitero a trovare te, ma in questo tempo la tua tomba, per fortuna, non esiste ancora. Quindi non so proprio...” rispose Alaya, ma qualcosa la bloccò. In effetti qualcosa bloccò tutti. Avevano sentito un rumore di passi e poi qualcuno bussò alla porta. Joey si precipitò ad aprire, seguito da Alaya.

“Illiria” disse Joey in un sussurro.

Sul volto di Alaya si aprì un sorriso notando la donna che era al suo fianco.

Anche lo sguardo di Joey si posò su di lei.

“Allora ci fate entrare?” disse la donna dai capelli rossi come il fuoco.
“Dai, venite.” Disse Joey senza esitazione. Non chiese neanche chi fosse la donna.

Deve aver capito, maledetto Originario!

Elena tirò un respiro di sollievo quando vide Illiria e di corsa andò verso di lei e la abbracciò, ma la ragazza la respinse spingendola lontano da lei.

“Volevo solo sapere se stavi bene...” disse Elena dispiaciuta del gesto fatto dalla ragazza.
“Io non ho bisogno della tua compassione” sibilò Illiria.
“Illiria!” la riprese in tono severo la donna coi capelli rossi che la accompagnava. “Dovresti dimostrare gratitudine, in fondo era solo preoccupata per te.”
“Dovrebbe pensare di più a se stessa invece di fare sempre la martire.”
“Illiria!” urlò la donna.
“No aspetta, lasciala stare. Deve avercela a morte con me, vero?” disse Elena rivolgendo il suo sguardo verso Illiria che si limitò a sostenerlo a testa alta.
“Non fa niente, ci ho provato” disse Elena arresa.
“Ma ti rendi conto che ci hai fatto morire?!” urlò Valéry colpendo Illiria con un pugno al braccio.
“Vale!” la riprese la donna. “L’importante è che sta bene, ha chiamato subito me e sono corsa per vedere cosa era capitato. Ora ho delle buone e delle cattive notizie per tutti voi.”
“E tu chi saresti?” chiese Damon.
“Una strega” rispose lei semplicemente.
“Un’altra?” disse Charlotte annoiata.
“No, ma... oddio!” disse guardando un punto preciso. “Ma mi vestivo davvero in quel modo assurdo?”
“Con chi parli?” chiese Caroline.
“Con l’unica che ha i miei stessi capelli rossi” disse lei sorridendo verso Meredith, che sgranò gli occhi invece.
“Cioè... tu... ehm... saresti... me?” disse piano la rossa.
“Esatto e ti prego non svenire!” rispose la Meredith del futuro.
“Wow, io non ci capisco davvero più niente” ammise Caroline.
“Allora perché non ti limiti a stare zitta?” disse Illiria spezzante.

La Meredith del futuro alzò gli occhi al cielo e scosse la testa in direzione di tutti, facendo capire che non era il caso di risponderle.

“Naturalmente non sono riuscita ad ingannare Joey” disse Meredith cambiando discorso.
“Ti riconoscerei fra mille” ammise lui.

Lei ridacchiò, come fece anche Elena.

“Allora, cosa volete sentire la buona o la cattiva notizia?”
“Quella buona, così ci risolleviamo” propose Damon.
“Ok, quella buona è che Illiria è venuta a fare le sue scuse, vero?”
“Assolutamente no!” urlò la ragazza. “Io non ho fatto niente per scusarmi!”
“Potresti essere meno aggressiva, sai?” disse Caroline.
“E tu dovresti ficcare il tuo nasino da Cheer Leader fuori dagli affari altrui!”

Caroline stava per replicare quando Meredith la fermò e disse:
“No, Caroline credimi, non ti conviene. Non quando è così arrabbiata. Va bene, allora vorrai dare almeno loro una spiegazione e delle prove?”
“Prove? E di cosa?” rispose aggressiva Illiria.
“Prove della tua fiducia nei loro confronti, su non è difficile.” Disse Meredith incitandola dolcemente.

Illiria si vide con le mani legate e non sapendo cosa fare per uscire da quell’assurda situazione che si era venuta a creare, si arrese e dalla sua borsa estrasse una specie di scrigno. Lo posò sul tavolo e lo aprì. La prima cosa che tirò fuori fu la copia identica del ciondolo alla verbena di Elena. Lo poggiò sul tavolo. Poi estrasse un’altra cosa identica a ciò che Elena portava addosso.

“Ma quella è la collana che le ho regalato per il suo compleanno!” disse Damon stupito.

“Calma, una cosa alla volta. Allora questa è la collana alla verbena, quella che Elena fino a poco tempo fa portava sempre addosso” disse Illiria sollevando in aria e mostrando a tutti il ciondolo.
“Questa invece è la collana che le hai regalato tu o, come piace chiamarla a me, la gemma gialla!”
“Cosa?” dissero Charlotte e Meredith contemporaneamente.
“Esatto, siamo in possesso di sei gemme. Quella rosa, gialla, blu, viola, verde e bianca, ma ci manca la gemma rossa...”
“Quindi noi abbiamo due gemme in questo tempo” disse Charlotte. “Come faremo a procurarci le altre?”
“Non ci arriverai mai. Siamo state noi, ovvero io, Alaya e Valéry a recuperare pazientemente tutte le gemme, ma sfortunatamente la gemma rossa proprio non si trova” rispose Illiria piccata.
“Le sette gemme riunite daranno origine a un’arma invincibile, secondo la leggenda e le pergamene” disse Charlotte. “Forse l’unica arma più potente della spada di Skyler...”
“Che hai ancora tu, in tutto questo. Ma se io avessi già un’arma perfetta non avrei fatto questo viaggio nel tempo a mio rischio e pericolo, no?” rispose Illiria.
“Sai potresti essere un tantino più gentile” disse Caroline.
“Sai Caroline invece cosa succede se mi dici ancora quello che devo fare? La tua bella testolina potrebbe ritrovarsi a galleggiare nel lago, ti piace come idea?”
“Ok ok, basta” disse la Meredith del futuro. “Illy cerca di placarti, o dovremmo cancellare la memoria a tutti quanti. Ora, quello che Illiria stava cercando di dirvi è che pensiamo che la gemma rossa sia stata rubata e riportata in questo tempo, nascosta da qualche parte. Non si spiegherebbe la presenza di Morsia altrimenti.”
“Bene, ma posso sapere perché Morsia da la caccia a Illiria?” disse Joey.
“Faccio finta di non aver sentito per non carbonizzarti all’istante” disse Illiria sarcastica.
“Illiria!” dissero Alaya e Valéry.
“Che ho detto di male? Un po’ di spirito no, eh?”
“Qui stiamo parlando di una cosa seria!” disse Elena strizzata. “E tu ti metti a fare queste stupide battute, minacce chiamale come ti pare.”
“Tanto non devo dare spiegazioni a te” rispose la ragazza sottolineando con fervore l’ultima parola detta. “Comunque, immagino che Alaya vi abbia raccontato un po’ di cose in mia assenza giusto? Bene, sostituite alle paroline mamma e papà i nomi di Damon ed Elena, aggiungete un pizzico di magia, un po’ di mistero sulla strega Originaria Skyler e il gioco è fatto. Eccomi qui in tutta la mia maleducazione.”
“Quindi sei consapevole di essere una maleducata?” disse piccata Charlotte.
“Si e sono anche consapevole di essere alquanto pericolosa. Perché non lo chiedete al Klaus del futuro?”
“Quindi fammi capire bene” disse Damon. “Noi siamo morti e quel bastardo doppiogiochista è ancora vivo?”
“Beh, non per dire che sei crepato per proteggermi, ma si Klaus riesce sempre a cavarsela.”
“Quindi l’arma serve contro di lui, giusto? Tu sei venuta qui per trovare un modo di uccidere Klaus!” disse Elena.
“No” rispose secca Illiria.
“Come, no?” disse Damon accalorandosi.
“Non voglio uccidere Klaus, non è lui il pericolo maggiore, mi pareva di essere stata chiara, ma ovviamente ho parlato con degli ottusi babbuini ritardati. Io non ucciderò chi per anni mi ha dato un tetto sopra la testa, mi ha fatto studiare e mi ha insegnato a proteggermi...”
“Quindi stai dalla sua parte?” disse Damon deluso.
“Non capisci? Non è una questione di parti, abbiamo un nemico in comune che ci ha uniti tutti quanti. Morsia è la causa della vostra morte, lei e i suoi stupidi demoni mi danno la caccia da quando sono nata e quando anche tu te ne sei andato via e mi hai lasciata da sola allora qualcuno ha pensato di prendersi cura di me. Ora che questo sia Klaus ti da fastidio? Fattene una ragione perché quando tu sei morto io non avevo più nessuno. Lui e tutti gli altri Originari sono stati la mia unica famiglia e di sicuro se non fosse stato per Meredith io a quest’ora sarei in mezzo ad una strada buttata chissà dove a fare chissà cosa o peggio a quest’ora potrei essere nelle fauci dell’inferno a lottare per la mia anima!”
“Credo che tu ci abbia detto abbastanza” disse Joey pacato.
“Io credo di avervi dato gli elementi giusti per far si che tutto questo non accada mai più” rispose Illiria.
Joey annuì.
“Io torno a casa mia” disse Illiria.
“E noi? La missione? Come faremo?” disse Alaya.
“Voi potete restare, anzi dovete restare” disse Meredith. “In questo momento loro hanno bisogno di una giuda su come affrontare i demoni nel caso si rifacessero vivi in questo tempo e nel caso venissero a cercare Elena prima del previsto. Non sappiamo ora il nostro intrometterci qui a cosa abbia portato nel futuro.”
“Ok, faremo il possibile” disse Alaya.
“Tornerò” disse Illiria. “Mi servono solo un paio di settimane, giusto il tempo di riordinare le idee e trovare un’altra soluzione, poi tornerò.”
“Promesso?” disse Elena inaspettatamente.
“Promesso, e chi ci pensa a voi se io sono via!” disse Illiria. “E poi...”
“E poi?” disse Elena.
“Niente, ci vediamo presto.” Concluse Illiria.
Meredith intanto fece apparire un grosso arco argenteo e dopo aver lanciato un’ultima occhiata a tutti disse:
“Dobbiamo andare.”
“Ci vediamo, Alaya e Valéry, state attente!” disse Illiria attraversando insieme a Meredith l’arco argenteo, il quale si richiuse alle loro spalle.
                                                                                                                ***

Mystic Falls anno 2042.

“Caro diario,
sono tornata a casa mia, cioè nel futuro. È strano essere di nuovo in questa casa piena zeppa di Originari che mi fanno domande su tutto quello che è successo nel passato. C’è una cosa positiva però, Joey è ritornato! In effetti da quando sono tornata indietro nel tempo e ho cambiato un po’ di cose è stato come se lui non fosse mai morto, questa è stata la spiegazione che mi ha dato lui. Io sono davvero felice! Joey è il mio compagno di avventure, giochi, mi ha insegnato un sacco di cose e poi è bellissimo e un giorno spero proprio di riuscire a incontrare un ragazzo bello come lui. Klea e Arianna mi hanno riempita fino all’orlo di dolci fatti in casa, non sembrano due vampire vero? No! Proprio no! Nikolaj insisteva per giocare a baseball in giardino, ma Klaus glielo ha clamorosamente proibito dicendogli che quella casa è sua, che i vetri sono fragili e bla bla bla! Sono troppo forti quei due assieme e quando si ubriacano lo sono ancora di più :P
passiamo a me, perché ho avuto così paura? Mai niente mi aveva bloccata a tal punto. Forse rivedere quelle due figure che non mi conoscono e che quindi mi odiano nel passato mi ha fatto uno strano effetto, anche se Klaus mi aveva avvisata. Mi aveva detto che mia madre non era proprio quella che io avevo conosciuto, che mio padre era peggio di me a quell’epoca e tutte le altre cose. Non gli ho dato ascolto, in fondo lo faccio poche volte, con Klaus amo scherzare sulla mia incolumità perché adoro quando si arrabbia e mi fa la predica, mi fa sentire come se fossi sua figlia. Io non glielo ho mai detto eh! Acqua in bocca diario ;)
Stavo dicendo?... Ah si, mio padre. È uno figo nel passato, davvero! Ma il modo in cui mi ha guardata quando gli ho dovuto dire tutta la verità mi ha lasciata perplessa. Ma è normale Illy, che ti aspetti? Che ti dica forse, oh sei mia figlia, ti voglio tanto bene? Non lo farà mai, come io non lo farei. Siamo così simili, non me ne ero mai resa conto, ma lui sembrava così spaventato. Beh, Illy mettiti nei suoi panni, scopre che sua figlia viene dal futuro per avvisarlo che qualcuno lo vuole uccidere e che questo qualcuno non è Klaus. Tu come la prenderesti?
E tu come prenderesti la consapevolezza che potresti anche aver mentito? I vampiri mica possono procreare? No.

Ma Klea lo ha fatto, con Stefan.

Era diverso, era magia, il padre era un angelo Nephilim, tu cosa sei?

La figlia della doppleganger!

Ecco brava, lo sapevi! Ma Damon?

Che dovrei dirgli? Che un incantesimo sbagliato lo farà ritornare umano? Dovrei dirgli che aveva accettato di restare umano ma che in punto di morte mia madre si è sacrificata per lui ed è ritornato un vampiro? Questo gli dovrei dire? Gli dovrei dire anche che Elena in realtà è... no! Non posso, devono scoprirlo da soli, quindi che lui mi creda o non nel passato ora non ha più importanza. Sono vicina nello scoprire come spezzare definitivamente la maledizione e credo anche di aver capito nel passato dove si trovi la gemma rossa. Devo agire in silenzio, non posso rischiare che qualcun altro resti coinvolto. Non ho notizie di Alaya e Vale da una settimana, anche se mi hanno assicurato che Morsia non è più venuta a cercare Elena.
Morsia, maledetta! Cosa vuoi ancora da me? Perché ha rischiato tanto nel passato? Se vuole la mia distruzione psicologica, sappia che ce ne vuole e ce ne vuole! Forse vuole rendermi un’assassina agli occhi di tutti? Ma io già lo sono! Mi sono già macchiata di sangue, ho già deluso mio padre, che voleva una vita diversa per me. Io però non avrò mai una vita diversa, sono la figlia dell’unica e sola doppleganger, sono la chiave di violino, sono l’unica quintessenza in grado di resistere ai poteri dei vampiri.
Non è facile essere me, non dopo tutto quello che ho passato. Mi sono creata una corazza di cemento per non permettere più a nessuno di oltrepassarla e di schiacciare così il mio cuore.
Passiamo alla maledizione e alle gemme: per quanto riguarda la prima cosa, credo che non ci sia soluzione. Per rompere definitivamente la maledizione e eliminare tutti gli Originari la prima Doppleganger deve morire. Bene la prima doppleganger è morta, ma gli Originari non lo sono perché io ho incarnato dentro di me la quintessenza della prima doppleganger, quindi se non muoio io, non muoiono loro. Se conservo la mia quintessenza nel ciondolo di Skyler loro si salvano. A questo ci ho già pensato.
Sono brava eh? Li ho messi tutti in salvo.
Perché? perché li voglio bene davvero, mi hanno accolta con loro e sono diventati quasi una famiglia per me. Non potevo trascinarmeli tutti all’inferno. Klea non lo merita, grazie a lei zio Stefan è ritornato ad essere quello di una volta, il mio adorato mangiatore di scoiattoli; Joey non lo merita perché, dopo tutto quello che ha passato, ora ha una nuova vita con zia Caroline, come si dice gli opposti si attraggono, no? Lui mi ha insegnato ad amare; Arianna non lo merita, lei mi ha insegnato a cacciare e a cavarmela da sola e poi è una tosta, non va buttata via; Nikolaj non lo merita perché è il mio amico giocherellone, sadico, ma mi fa ridere tutte le volte, soprattutto quando è ubriaco! Poi adoro il suo modo di porsi con Nik e lui mi ha insegnato a divertirmi; Klaus, lui si che è un punto interrogativo! Non voglio pensare al suo passato, credo che tutto ciò che lui abbia fatto lo ha fatto perché non si sentiva amato da nessuno, solo Skyler lo amava davvero, forse, ma se io avessi amato Klaus avrei anche capito che era meglio non accontentarlo in tutti i suoi capricci. Si Klaus tu sei capriccioso, arrogante, dispettoso perché Klea ti ha viziato troppo quando eri un amorevole bimbetto. Klaus, tu sei anche romantico però, sei intelligente e hai degli obiettivi e poi mi hai aperto il tuo iceberg, sciogliendolo giorno dopo giorno. Grazie per questo, sei mio amico, io darei la mia vita per te e i tuoi fratelli, tu mi saresti vicino quando sceglierò di passare oltre.
Bene, diario, ho finito il mio monologo, per quando riguarda l’ultima gemma, quella rossa. Ho capito chi l’ha presa e dove l’ha messa nel passato. Devo solo andare a riprendermela, un gioco da ragazzi, magari te ne parlo stasera o domani.
Illy.
Ps: adoro quando Klea mi chiama per fare colazione!

Illiria chiuse in fretta il suo diario e se lo mise in borsa, si guardò un attimo allo specchio e poi scese giù in cucina per la colazione.

“Sto arrivando Klea!” disse da sopra le immense scale che portavano fino al piano di sotto.
Illiria non abitava in una casa comune, quella poteva definirsi una reggia a tutti gli effetti. D’altronde cosa ci si poteva mai aspettare da un temerario Originario quale è Klaus? Quella casa ospitava la bellezza di cinque Originari e un’umana, Illiria appunto.

“Sai a cosa stavo pensando?” disse Klea quando sentì i passi di Illiria farsi più vicini. “Pensavo che oggi potrei andare a trovare Stefan.”

“Sarebbe un ottima idea, in fondo è tuo figlio e credo che lui sotto sotto voglia la tua compagnia” rispose una voce che Illiria riconobbe come quella di Arianna, l’altra temeraria Originaria, o come piaceva definirla Illiria, la combattente.
Quando la ragazza entrò in cucina la scena che le si parò davanti era davvero bizzarra. Due vampire Originarie che chiacchieravano animatamente sul da farsi durante la giornata. Klea, alle prese con i fornelli, e dall’odore sembravano proprio frittelle, era alta, capelli castano biondo e occhi verde chiaro. Anche lei, come tutti gli Originals era una bomba di giovinezza, infatti era stata trasformata appena ventenne. Arianna invece era alta, più robusta di Klea, ma non grassa; era biondissima, più bionda di Klaus e aveva gli occhi azzurri. Lei è l’Originaria che nessuno conosceva fino alla battaglia di Charlotte e che Klaus uccise nei lontani anni cinquanta per motivi ancora oggi ignoti e che lei non ha voluto mai specificare.

“Buongiorno leonessa!” disse quest’ultima appena vide Illiria sulla soglia della cucina.

“Buongiorno care Originarie” disse Illiria sedendosi e versandosi un po’ di succo d’arancia.

“Come siamo allegre stamattina!” esclamò Klea appena la vide. In effetti tornare a casa aveva giovato a Illiria, le era ritornato il sorriso, dopo essersi disperata per quasi quattro giorni. Le era ritornato anche l’appetito, dopo aver passato giornate intere chiusa in camera a deprimersi per quello che era successo nel passato, fino a quando Klaus, perdendo la pazienza, aveva buttato giù la porta della sua stanza e costretta a sfogarsi in un pianto liberatorio. Dopo una settimana Illiria era ritornata quella di una volta, aveva ripreso gli allenamenti con Niklaus, aveva ripreso a cantare e a comporre musica, aveva ripreso anche a punzecchiare tutti gli Originals e quest’ultimo era il risultato migliore che ci si poteva aspettare.

“Sapete stamattina mi sento così sexy che potrei saltarmi addosso” disse Illiria addentando una frittella calda e fumante.

“Come siamo auto convinte stamattina!” disse Joey entrando in cucina. “Come mai ti sei vestita così? Sono sicuro che Klaus non ne sarà contento...” continuò ridendo sotto i baffi insieme alle sorelle.

“Cos’ho che non va?” disse Illiria alzandosi. “Ho solo un pantalone bianco, una camicia rossa, delle scarpe col tacco, che non è nemmeno tanto alto e il mio solito rossetto rosso.”

“Si dice che chi porta il rosso sia molto sicuro di se” intervenne una voce che Illiria riconobbe subito come quella di Nikolaj. “Tu ti senti sicura di te dolcezza?”

“Si Nico, oggi si. Sono ritornata la solito Illiria altezzosa e sicura di se, è un problema?”

“Per me no” disse Nikolaj sfoggiando uno splendido sorriso a trentadue denti, un altro sexy Original era lui. Fisico perfetto, alto, occhi azzurri e capelli castano chiaro. Era l’Originario che più assomigliava a Niklaus, tranne che per gli occhi e i capelli, ma i lineamenti del viso erano molto simili e poi avevano lo stesso taglio di labbra.

“Io esco” disse Illiria prendendo la borsa e mettendosela addosso. “Devo vedere una persona...”

“Uhhhh chi se possiamo sapere?” chiese Klea maliziosa.
“Ehm, Gale mi ha chiesto di vederlo appena tornavo.”
“Ritorno di fiamma?” chiese la voce di Klaus, appena arrivato anche lui.
“No, ma credo che abbia alcune informazioni per me” disse Illiria incrociando lo sguardo di Klaus, che la guardava sottecchi e con gli occhi ridotti in fessure con l’aria di uno che non se la beve.
“Tranquillo!” disse subito Illiria. “Niente sulla gemma rossa o su qualche demone o Morsia. Farò la brava, tanto poi venerdì vado via...”

Al suono di quelle ultime parole Klea scoppiò in lacrime.

“Oh santo cielo!” disse Klaus alzando gli occhi al cielo. “Sorellina un po’ di contegno su, sei una vampira!”
“Ma io non ce la faccio” disse lei tra le lacrime. “Tutte le volte che varca quella porta ho sempre la sensazione che possa succederle qualcosa di brutto.”
“Klea, io sono grande” disse Illiria avvicinandosi a lei e prendendole la mano. “So badare a me stessa ora, non ho bisogno di una guardia del corpo!”
“Giusto!” disse Arianna. “Illiria è forte e sa combattere meglio di quello che noi ci aspettassimo da una semplice umana, perdonami etere. Le abbiamo insegnato tutto, vero Nik?”
“Assolutamente, Illiria è già pericolosa di per se, non credo che qualcuno sano di mente oserebbe sfidarla in pieno giorno.”
“A parte Morsia, ma voi non pensate?” disse Klea. “Quella demone è troppo pericolosa e dopo quello che è successo nel passato mi stupisco che non abbia ancora attaccato. È chiaro che sta aspettando l’occasione. Illiria non deve girare da sola!”
“Ma...” disse la ragazza.
“Niente MA! Ti accompagna Niklaus senza discutere!” finì Klea.
“Odio ammetterlo, ma mia sorella ha ragione. Per quanto tu sia forte Illy non è sicuro lasciarti in giro da sola” disse Klaus.
“Vi detesto quando non mi lasciate libera di scegliere!” disse Illiria sbattendo la porta e dirigendosi verso l’auto di Klaus.
“Le passerà, le starò attaccato tutto il giorno...” disse Klaus uscendo anche lui.

Angolo autrice:
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, l'ultima parte la pubblico oggi pomeriggio!
Ely
 

  
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