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Autore: Ornyl    14/05/2012    2 recensioni
Gordon è arrivato nella vita di Abigail portando un raggio di sole. E' bello,ricco per famiglia,maturo e sportivo e l'ha salvata da quel lavoro orribile ai magazzini della città per proporle di trasferirsi a Raven Mansion,l'antica e grandissima casa di famiglia da generazioni in campagna. A poco a poco,però,Gordon si fa più sfuggente e nasconde il suo passato ad Abigail. Nel frattempo,strane figure evanescenti e ombre popolano gli incubi della ragazza e sembrano apparire tra le mura della casa. C'è qualcosa,anzi qualcuno,che non vuole andarsene dopo i terribili avvenimenti accaduti anni prima a Raven Mansion. Ed è disposto a tutto,anche a impossessarsi delle menti degli abitanti.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sotto la pioggia.

Quella sera scappava dalla pioggia,dalla imponenza e pesantezza dei Grandi Magazzini Nelson e da quelle commesse profumate,eleganti e troppo lontane da lei. Poi Abigail scappava da se stessa per andarsi a buttare sulla vecchia poltrona del suo piccolissimo soggiorno,bagnata fradicia fino alle ossa,e bere un caffè annacquato.
Abigail voleva piangere,le lacrime erano sul punto di cadere e farle fare una figura da bambina sotto la pioggia che stringe il suo ombrello malconcio,sentiva che doveva piangere ma al momento non poteva. A casa lo avrebbe fatto,promesso,si sarebbe sfogata sul suo letto riguardando vecchie foto,ascoltando vecchie canzoni,accarezzando il suo Thanatos e avrebbe sentito le sue fusa che la consolavano.
Abigail correva lungo le strade bagnate da una pioggia incessante che l'aveva sorpresa finito di lavorare,era senza macchina ma per fortuna con l'ombrello. Alcune gocce di pioggia bagnarono le sue guance e finirono col confondersi con lacrime vere che non era riuscita a trattenere.
Quanto avrebbe voluto due braccia che la riscaldassero,due labbra che la consolassero e un qualcuno che l'amasse. 
No,non era il momento di abbandonarsi a certi desideri non impossibili ma troppo lontani. Finì con l'appoggiarsi ad una vetrina,sotto un balcone sporgente. E si mise a piangere.
 
Sentì dei passi e per mettersi la faccia tra le mani lasciò l'ombrello,che rotolò poco distante. I passi piano si avvicinarono,passi calmi e rilassati. 
- Scusi? Tutto apposto? Questo ombrello dovrebbe essere suo-. Una voce maschile e dall'aria gentile le fece alzare gli occhi.
Davanti a lei c'era un uomo bruno dal sorriso affabile,con un bel paio di occhi grigioverdi. Le sorrideva leggermente e Abigail ricambiò il sorriso.
- Signorina? Va tutto bene?-disse porgendole un fazzoletto-L'aiuto a rialzarsi,su-. Le loro mani si avvicinarono e si strinsero,poi la sollevò dolcemente e la guardò negli occhi.
- Sì .. Non si preoccupi,è tutto apposto ..- Ma i suoi occhi e la sua espressione la tradivano.
- Non vorrei importunarla o assillarla,ma vorrei offrirle qualcosa. Lei è troppo giù,signorina-
Nel frattempo l'ombrello era rotolato in mezzo alla strada e finì sotto un camion. Non rimase che lo scheletro metallico e nudo,luccicante sotto le luci delle auto e dei lampi che squarciavano il cielo ogni tanto. Abigail seguì l'agonia dell'oggetto delusa e scosse la testa. Poi si girò verso l'uomo. In quel momento la diffidenza fu vinta dal calore che suscitava in lei quel sorriso.
- Sì,se per lei non è troppo disturbo-
- Sono un uomo solo,e poi non posso lasciare qualcuno a piangere sul ciglio della strada,anche se è uno sconosciuto-
L'uomo le offrì il braccio e si incamminarono tutti e due sotto un grande ombrello bordeaux ad un piccolo ed elegante caffè.
- Dopo l'accompagno pure io ..Ormai è troppo tardi per lasciarla da sola-
Si sedettero e ordinarono due cappuccini caldi. Abigail se lo portò alle labbra e un po' di schiuma le rimase sulle labbra. Si guardarono e risero.
- Con chi ho l'onore di prendere un cappuccino?-
- Gordon Hyde,piacere mio ..Lei?-
- Mi dia del tu. Mi chiamo Abigail ..Lavoro ai Grandi Magazzini Nelson come commessa in un negozio di abbigliamento,ma devo dire che il lavoro non mi soddisfa molto ..-
Gordon girò il cucchiaio nel suo cappuccino e prese un sorso. 
- Dammi del tu anche tu. Io recensisco film e libri per la rivista "Eye",ogni tanto scrivo qualche articolo ..-
La parola scrivere fece sussultare Abigail.- Anche a me piace scrivere ..Prima scrivevo qualche poesia e qualche raccontino ..-
Gordon le sorrise dolcemente. - Wow ..e coltivi questa passione?-
Abigail sospirò.- Purtroppo no,con il lavoro ..-
L'orologio segnò le dieci meno un quarto. Aveva smesso di piovere e il caffè si andava svuotando. Gordon e Abigail si alzarono dal tavolo insieme,ma Gordon le disse che avrebbe pagato lui.
- Paghi tu? No,Gordon,mi sembra troppo male da parte mia ..Tranquillo-
- Sssh,faccio io. Tu rilassati per stasera-
 
Cinque minuti dopo erano sotto casa di Abigail e due mesi dopo uno tra le braccia dell'altra.
   
 
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