Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Annette85    14/05/2012    1 recensioni
[...] Un ghigno comparve sul viso dell’Auror: «Oh, qualche volta bisogna dare alla stampa ciò che vuole. E tu muori dalla voglia di intervistarmi».
Rita aprì e chiuse la bocca rapidamente.
“Colpita e affondata”, pensò Moody. [...]

Storia partecipante al contest "Di cani e di porci - la fiera dell'usato, abusato e non" di Violet Acquarius.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Alastor Moody, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota: Questa storia partecipa al contest Di cani e di porci - la fiera dell'usato, abusato e non, il mio pacchetto era Galeone e ho scelto di utilizzare la coppia crack, mi ispirava davvero troppo e non ho saputo resistere, da brava fan di queste coppie (e poi, dopo la Severus/Sibilla penso non ci sia nulla di peggio XD).
Tra gli avvertimenti c'è anche "Non per stomaci delicati", è semplicemente una precauzione, perché non si sa mai che a qualcuno non piaccia la coppia o, peggio, rischi di vomitare sulla tastiera. Ovviamente non ho scritto nulla di scabroso, ma è sempre meglio mettere le mani avanti.
Ho cercato di mantenere il tutto su un tono sarcastico, visto che entrambi i personaggi ne sono dotati (anche se Rita mi sembra più acida che sarcastica); Moody è ancora piuttosto giovane: me lo immagino senza un pezzo di naso, sì, ma non per questo meno affascinante. Diciamo che non ha ancora tutte quelle cicatrici che aveva quando Harry l’ha conosciuto (ho qualche dubbio sulla gamba di legno, perché non ricordo molto bene quando l’ha persa, ma ho preferito sorvolare sulla descrizione fisica totale dell’Auror =D).
La storia è un missing moment di ciò che può essere accaduto dopo il processo a Ludo Bagman, e ho accennato al padre di Luna Lovegood perché penso che sia sempre stato un giornalista più o meno conosciuto... o almeno che Moody lo conoscesse, al di là che Harry abbia incontrato Luna durante il proprio quinto anno a Hogwarts.
Spero di non essere andata eccessivamente OOC e che la storia vi piaccia,
Buona lettura^^


________________________________________

Colpita e affondata

L’aula si svuotò in fretta. Molti maghi e streghe del Ministero parlavano tra loro mentre facevano ritorno alle mansioni di sempre.

La penna continuava a scorrere sulla pergamena, i capelli corti si muovevano a ritmo con la scrittura e gli occhiali erano saldamente ancorati sul naso. Quella notizia le avrebbe fruttato un bel po’ di notorietà, nessuno si sarebbe mai aspettato che Ludo Bagman fosse in combutta con i Mangiamorte. E poco importava se era stato appena assolto da ogni accusa.

Un ghigno le si dipinse sul viso mentre immaginava l’articolo in prima pagina e tutti che la osannavano per il coraggio di aver scavato a fondo in quella torbida storia.

«Forse dovrebbe occuparsi di giardinaggio», una voce alle spalle la fece bloccare all’istante con la penna a mezz’aria.

«Non sarebbe così divertente», ribatté lei girandosi verso il proprio interlocutore. «E poi ero una frana in Erbologia».

Moody scese i gradini che lo dividevano da Rita e si sedette al suo fianco senza smettere di guardarla un secondo, quasi a volerle leggere dentro.

«Se non fossi un Auror così in gamba, penserei che tutti questi processi siano opera sua», disse facendole l’occhiolino.

Rita ci pensò su qualche istante prima di rispondere: «Mhm, no, non sono così astuta».

Moody sorrise sornione. «Oh, io penso che tu sia anche troppo astuta».

Non sapeva bene perché, ma quella donna aveva qualcosa che lo attirava come le falene sono attratte dalla luce. L’aveva vista in varie occasioni e la sua dedizione per il lavoro era ammirabile – sempre che distruggere le persone con articoli ben costruiti e perlopiù lontani dalla verità si possa definire lavoro.

«Da quando siamo passati al tu?» chiese Rita cercando di sviare il discorso. Non le piaceva affatto la piega che stava prendendo la conversazione e, conoscendo la fama dell’Auror che aveva davanti, Moody non ci avrebbe messo molto a collegarla a tutti i Mangiamorte ancora in circolazione, anche se questo non coincideva con la realtà dei fatti.

«Che ne dici di una bella intervista con l’Auror migliore che ci sia in circolazione?» rispose Moody spiazzandola.

Rita deglutì guardando il suo sorriso sghembo mentre attendeva una risposta.

“L’Auror migliore”? Moody non aveva mai avuto certe manie di grandezza, anzi, se poteva scappava il più velocemente possibile dai giornalisti. Cosa gli stava passando per la testa?

«Cosa vuoi in cambio?» chiese la giornalista senza rendersene conto.

«Odio che mi si risponda con un’altra domanda», disse Moody sospirando. «Comunque non voglio niente in cambio. Allora? Ti interessa o devo andare da Lovegood per avere un’intervista degna di questo nome?»

Rita valutò le possibilità che aveva e si chiese ancora una volta perché Moody fosse così smanioso di sottoporsi a une delle sue interviste. Possibile che avesse qualche asso nella manica, qualche notizia bomba da fornirle? E possibile che fosse disposto a venderla al miglior offerente?

«Potrebbe interessarmi, sì», rispose vaga nascondendo l’insicurezza e i dubbi che la attanagliavano.

«Molto bene», sorrise Moody battendo le mani sulle ginocchia e alzandosi.

«Perché vuoi essere intervistato?» domandò non riuscendo a trattenersi. «Sei sempre stato molto schivo e sfuggente, non hai mai voluto rilasciare dichiarazioni che non fossero insulti ai giornalisti».

Un ghigno comparve sul viso dell’Auror: «Oh, qualche volta bisogna dare alla stampa ciò che vuole. E tu muori dalla voglia di intervistarmi».

Rita aprì e chiuse la bocca rapidamente.

“Colpita e affondata”, pensò Moody.

«Cosa te lo fa credere?» chiese ancora la giornalista guardandolo negli occhi: la faccenda non le faceva presagire nulla di buono.

«Diciamo che ho notato i tuoi atteggiamenti quando mi vedi», spiegò l’Auror. «Mi fissi intensamente appoggiando la piuma alle labbra e sembri pensare al modo migliore per spogliarmi... o incastrarmi, scegli tu il termine più adatto».

«Questo non vuol dire che vorrei solo un’intervista», ribatté Rita riacquistando a tempo di record la lucidità dopo la rivelazione dell’altro, che, lui non poteva saperlo, rispecchiava la pura e semplice verità.

Moody sorrise, prima di abbassarsi di nuovo all’altezza di lei. «Lo immaginavo», sussurrò mentre le sue labbra sfioravano quelle della giornalista.

Il contatto durò soltanto il tempo di un battito di ciglia, ma bastò a entrambi per capire che avevano valicato un certo confine da cui era difficile ritornare indietro.

«Ci vediamo, Skeeter», disse l’Auror rialzandosi senza darle il tempo di dire qualcosa e dirigendosi verso l’uscita. «Ah, il completino arancione che avevi l’altro giorno ti stava d’incanto, pensi che potresti indossarlo per l’intervista, domani sera al Paiolo Magico?»

Rita annuì come se fosse sotto la Maledizione Imperius mentre l’altro usciva e si chiudeva la porta alle spalle, lasciandola sola con i propri pensieri.


________________________________________

Ok, se siete arrivati fino a qui senza rimetterci il pranzo (o la merenda, o la cena, dipende da quando la leggete XD), i miei complimenti. Spero che vi sia piaciuta almeno un po' e che, se proprio non avete di meglio da fare, lasciate un commento per farmi sapere cosa ne pensate realmente.
Come dico sempre, potete anche mandarmi a quel paese e dirmi che la storia fa schifo non mi offendo, ma mi piacerebbe veramente sapere il vostro parare.
Scrivendola, comunque, ho scoperto un'altra coppia da shippare e per questo ringrazio Violet Acquarius, che ha indetto il contest e ha inserito la Moody/Rita nel pacchetto =D
Ora lascio la parola a voi^^

Ciao ciao

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Annette85