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Autore: RedGretch92    14/05/2012    0 recensioni
Storia scritta da me su diretta ispirazione di una storia scritta da Mallory92, che è il mio punto di riferimento per i miei scritti ... Love you blonde!!
Da un incontro casuale nel backstage di un festival si scoprono molte cose ... I vari chapter saranno dal punto di vista dei due protagonisti, che si alterneranno in base alla mia ispirazione per la stesura =)
Enjoy ;)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Johnny Christ, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se fosse per me, passerei il resto della mia vita in giro per il mondo a suonare nei festival, è sempre troppo poco partecipare soltanto una volta ogni tanto durante i tour. Ma una delle cose più belle del partecipare ai festival è quando conosci altri musicisti che fino a poco tempo prima erano sconosciuti per poi ritrovarli in un altro festival ed essere diventati amici. È così che noi musicisti diventiamo amici gli uni degli altri. E ovviamente quando ci si ritrova con gli amici ci ritroviamo a fare più casino nel backstage che sul palco, nonostante le migliaia di fan che vengono a vederci. In questo festival, però, ero sicura di poter trovare qualcuno che mi rendesse particolarmente felice. Lui. Johnny. Ci eravamo conosciuti un po’ per caso circa un paio di mesi fa proprio durante un festival, e siamo finiti per fare del sanissimo e fantastico sesso nemmeno un paio d’ore dopo esserci presentati anche grazie agli ettolitri di birra che abbiamo digerito insieme agli altri membri degli Avenged Sevenfold, loro dopo e io prima di salire sul palco. Da quel giorno non abbiamo fatto altro che tenerci sempre in contatto, nonostante l’enorme distanza che ci divideva: aneddoti dai backstage, cose curiose che capitavano sul palco, figure di merda di qualche fan, e qualche “non vedo l’ora di rivederti” da parte di entrambi. Finalmente l’attesa era finita, e fortuna volle che avrebbero dovuto esibirsi subito dopo di me, quindi in un modo o nell’altro ci saremmo rivisti. Ero in camerino pronta per il mio classico quarto d’ora di make-up (cioè dovevo truccare gli occhi, visto che il resto del viso era completato) quando qualcuno bussò alla porta. Se fosse stata la mia band, avrebbero aperto la porta senza troppe smancerie, indifferentemente se ero vestita o meno, quindi era qualcun’ altro di sicuro. Aprii la porta ed eccolo lì, esattamente come lo avevo lasciato due mesi prima, con l’eccezione di una rosa rossa tra le mani e i capelli viola al posto del crestolone mohicano. “Ehi Christ!” dissi chiudendo la porta alle sue spalle. “Ciao Gretch” rispose, posando la rosa sul quel poco di tavolino che era diventato una mini profumeria a causa della mia ossessione per il make-up. Rimanemmo per qualche secondo in silenzio, poi ci avvicinammo l’uno all’altra e ci abbracciammo, rimanendo fermi in quella posizione per non so quanto tempo. “Mi sei mancata” mi sussurrò all’orecchio baciandomi il collo. “Missed you too” risposi inspirando il suo profumo mischiato all’odore di fumo. Si sedette sul divanetto mentre prendevo due birre ghiacciate dal mini-frigo e gliene porsi una, sedendomi accanto a lui. “Come stai?” esordii, visto che non ci sentivamo da un paio di settimane “Molto meglio adesso … A te come va?” “Molto bene … Grazie per la rosa” dissi, stampandogli un bacio all’angolo della bocca, ma improvvisamente si girò e mi baciò. Cazzo, per poco non perdevo le forze!! Mi alzai per chiudere la porta a chiave per evitare disturbatori e poggiare la mia birra da qualche parte in modo da non creare disastri; per la sua non c’erano problemi, la bottiglia era vuota già da un pezzo. “Ho mollato Lacey” Lacey. Sapevo sin dall’inizio che c’era lei, e stando alle parole di Johnny, il rapporto con lei era bello e finito già da molto tempo prima, ma ufficialmente non si erano ancora lasciati. Non ne avevo mai fatto un problema serio perché conoscevo i rischi che correvo, ma adesso non sapevo se dispiacermi o esserne felice. “Ho saputo che lei e Val si divertivano ad ospitare persone di sesso maschile in casa, e credo lo facciano tutt’ora … Matt ha subito chiesto il divorzio, io l’ho semplicemente cacciata di casa” Porca puttana!! Ero davvero senza parole “Non so … Non so davvero cosa dirti …” biascicai. “Tranquilla, si vede che non era la persona giusta per me” mi disse, tentando di tranquillizzarmi, facendomi sedere a cavalcioni su di lui. Mi sentivo come una bimbetta … e MENO MALE CHE CHIAMANO LUI GNOMO!!!! “Ascolta, se fossi ritornato con lei, adesso non sarei qui a parlare con te … Noi tutti abbiamo bisogno della persona giusta per noi …” “Ti stai autocelebrando?” Mio difetto: ironizzare anche sulle cose più serie, o per meglio dire “rompere perennemente i coglioni anche nei momenti meno opportuni. “Guastafeste!! Ma se mi porti sul polso senza sapere nulla!” Il mio tatuaggio, “Seize the day” sul polso sinistro, che poi ho scoperto essere anche un titolo di una canzone degli Avenged. “Lo so, ma adesso quando lo guardo so a chi pensare …” “Oh, touché. Comunque … Se sono qui è perché ho capito che tu sei la persona per me, cioè … In poco tempo sei riuscita a vedere e capire chi è il vero Johnny, non il Christ che vedono tutti su quel fottuto palco. Sei speciale, e sono sicuro che sei davvero tu la persona giusta per me” Sono rimasta davvero senza parole. Non riuscivo nemmeno a formulare una frase di senso compiuto nella mia mente. WOW. Calma Gretch, un bel respiro e dì quello che ti senti di dire, andrà tutto bene. “Beh, non so se merito di essere quella persona per te, ma se davvero desideri questo, proverò ad esserlo” dissi, e finalmente vidi un sorriso sul suo viso “Quanto tempo abbiamo?” disse. Presi il suo braccio per controllare l’orologio cercando di capire quanto tempo era rimasto prima di dover salire sul palco “Tra mezz’ora devo vedermi con i ragazzi … Sicuri di farcela?” “Cazzo, se mi chiamano Cristo un motivo ci sarà, non credi?” disse. Tentai di ridere ma in pochi secondi la mia bocca era occupata dalla sua. Il mio corpo era come un basso tra le sue mani, riusciva a destreggiarlo a suo piacimento come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita. Fanculo i preliminari, eravamo così desiderosi uno dell’altra che non ne avevamo alcun bisogno. Raggiungemmo l’apice del nostro piacere nello stesso istante, tutto intorno a noi era perfetto, e questo ci bastava.
 
Poco più di un’ora dopo ero sul palco, a dare il meglio di me con la mia musica. Mancava il pezzo finale, e sapevo che avevo quattro spettatori in più che mi osservavano dal backstage, tutto secondo i miei piani. “Prima di salutarvi volevo rendere omaggio a dei grandi amici che dopo saranno qui su questo palco” dissi, indossando il cappello e gli occhiali da sole per imitare alla meglio Matt, nonostante la mia chioma rosso fiammante uscisse ovunque. “Se qualcuno vuole uccidermi per aver rovinato questo pezzo, vi aspetto ai cancelli pronta per essere linciata”. Partì il pezzo, “Almost easy”, la mia canzone preferita degli Avenged. Ho scelto di cantare un loro pezzo non perché volevo dire al mondo di avere una relazione con uno di loro, ma per ringraziarli per aver dato inizio a un nuovo capitolo della mia vita. La folla si unì in un unico grido, non mi interessava se era positivo o meno, la cosa importante era divertirmi. A fine pezzo ero molto soddisfatta di me, era riuscito tutto come previsto, forse anche meglio di quanto mi aspettassi. Scesi la scaletta metallica e vidi tre energumeni e mezzo che mi attendevano sorridenti, forse anche leggermente ubriachi. “Ok, se volete linciarmi sono pronta” esordii … Meglio mettere le mani davanti, non si può mai sapere. “Stai scherzando? Hai fatto impazzire migliaia di persone dal primo fino all’ultimo secondo che siete stai su quel palco!!” “Per essere una donna, te la sei cavata molto bene col nostro pezzo, e senza sforzare troppo le corde vocali, molto bene” furono le reazioni di Zacky e Matt … Scampato linciaggio per un pelo. “Bella sorpresa … Ma dove avevi nascosto il capello e gli occhiali?” riprese Johnny. “Erano sul tavolino … O almeno quel poco che ne rimane adesso” risposi, un bel po’ imbarazzata pensando al mezzo disastro che c’è nel mio camerino “Voi due avete scopato come i ricci, e non negatelo perché si nota e non poco” urlò Gates appena si liberò la bocca dall’ennesima bottiglia di birra indicando me e Johnny “A te fa bene perché hai spaccato di brutto su quel fottuto palco, a lui … Poi vedremo nei prossimi concerti quando verrai a trovarci, tanto ne sono sicuro che ti vedremo spesso” Iniziai a sentire più caldo del solito, sensazione di essere fottutamente in imbarazzo. Mi tranquillizzai un po’ quando Johnny mi prese per mano, poi mi accarezzò il fianco “Dopo voglio il secondo round, tranquilla che d’ora in poi andrà tutto bene” “I’ll gladly take your soul” sussurrai al suo orecchio prima di lasciare andare Johnny e vedere salire su quel palco il Johnny Christ venuto dall’Afterlife per deliziare noi semplici comuni mortali con la sua musica.
  
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