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Autore: Roxette    04/12/2006    4 recensioni
Le vicende dell'host club a dicembre ^-^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap. 3: 03 dicembre 2006

La sveglia di Haruhi suonò alle sette della mattina.. suo padre la venne a svegliare alle sette e un minuto.. cinque secondi dopo, le bussarono alla porta l’intero host club.

Un incubo iniziato dopo il risveglio?

-Vi siete messi d’accordo per alimentare il mio, presunto, piccolo stress o semplice stupidità vostra?- chiese bevendo a stento del caffè bollente seduta sui cuscini al Futon.

Tamaki sussultò.

-Haruhi! Non essere arrabbiata con il tuo secondo papino!- le urlò afferrandola per le spalle con disperazione.

Haru fece solo l’indifferente e intromise la tazza di caffè tra loro per bere.

-Haru-chan, Haru-chan!- la chiamò Honey seduto vicino a lei con affianco Mori che beveva del caffè-latte distrattamente.

-Dimmi- si voltò verso di lui.

-Haru-chan, è vero che oggi sarai in uno studio televisivo per un video musicale di un famosissimo cantante?- chiese il sempai stupito con in mano una forchettata di torta al cioccolato comprata da Haruhi venerdì sera.

-Cosa?! Ma chi ve lo ha..- si fermò di colpo Haruhi mentre finiva la frase. Mentalmente si era già trovata la risposta.

Si voltò verso Kyoya che prendeva del the caldo assieme a Ranka e facevano entrambi gli indifferenti.

-Che bella mattinata oggi, non trova, Ranka?- disse Kyo sorridendo ampiamente.

-Splendida, Kyoya, splendida!- suo padre sorseggiò del the con calma, sempre sorridente.

Haru lasciò correre e riportò la sua attenzione al sempai.

-Ehm.. sì, è oggi..- mormorò immaginando già cosa sarebbe successo quel giorno. Sperava che il fatto che sarebbe stata ripresa per un video musicale di un notissimo cantante, rimanesse un segreto almeno alla sua scuola forse, ma.. a quanto pare la sorte non era dalla sua parte.

-Allora è deciso!- sbraitò Tama alzando una mano al cielo: -Accompagneremo Haruhi e il suo venerabile padre agli studi televisivi!!-.

Oh no..

Si trattava di un edificio altissimo con il nome scritto a caratteri giganteschi in alto.

-Studi XXX..- lesse Haru alzando lo sguardo.

Una volta dentro con tutti quanti tranne Ranka, rimasto a casa perché doveva lavorare quella sera e allora aveva deciso di farsi un pisolino, si guardarono attorno.

Haruhi si presentò alla reception e si presentò. Le dissero di attendere il manager del signor Kato nella sala, indicandole delle poltrone in pelle nera con un tavolo avente delle riviste poggiate sopra.

Si sedette, mentre gli altri..

Kyoya era seduto accanto a lei con le braccia incrociate e la schiena dritta come un tronco. Gli occhiali scuri, impedivano di vederne gli occhi, anche se probabilmente erano chiusi, perché Haruhi giurava che sentisse un "ZZzzzZzzzZ".

Probabilmente anche quella mattina era stato tirato a forza giù dal letto, ma si era già infuriato con Tamaki durante il viaggio in macchina fino a casa di Haru.

Mori seguiva come un cagnolino Honey che correva a destra e a sinistra per la saletta con la sua aria da bambinello curiosane e Morinozuka da enorme cane da guardia.

I gemelli commentavano aspramente l’arredo della reception proprio davanti alla segretaria che rodeva di indignazione e nervoso. Se commentavano un quadro o una pianta lontani dall’orecchio della donna, rimediavano alzando la voce.

Possibile che ovunque sarebbe andata non avrebbe avuto più pace?

Haru sbuffò.

-Haruhi!- Tamaki, seduto di fianco a lei, le girò il viso verso di lui prendendola per i lati della testa con la sua solita presa: - Non ti agitare, non temere! Perché ci saremo noi al tuo fianco ad aiutarti e a impedire che ti succeda qualcosa di brutto! Non devi preoccuparti di scordarti le battute, ho già concordato con Kaoru e Hikaru che saranno i gobbi!- Le disse ad alto volume con fare incoraggiante. Haru voltò il viso, quel che poteva. Indifferente.

-Ma quando lo hai deciso??- dissero in coro i gemelli avvicinandosi innervositi.

-Guardate che non devo dire nulla durante la registrazione..- disse Haruhi staccandosi dalla presa di Tamaki dandogli un pizzicotto sul dorso della mano sinistra.

-Haru-chan, Haru-chan! Che tipo di video farai?- chiese Honey arrivatole vicino incuriosito. Mori lo seguiva a ruota.

-Ehm..-

-Haru-chan! Di che canzone si tratta?- chiese ancora il sempai.

-Ahm..-

-Haru-chan! Chi è il cantante?- domandò curioso.

-Dunque..- mormorò ancora Haruhi senza poter dare una risposta valida. Non si era accorta di non sapere nulla sulla questione.

-Non lo sa! Non lo sa!- mormorò Hikaru da lontano osservando la sciena.

-Non è possibile! Non è da Haruhi non sapere cose essenziali come quelle!- disse Hikaru.

-Ehi! Voi due!- li riprese a voce alta Tamaki alzandosi: -Non prendete in giro Haruhi! Voi mocciosi!!- e li rincorse infuriato per la sala. I gemelli gli stavano alla larga sghignazzando.

Kyoya si era svegliato..

-Ah.. Haruhi, hai portato dei tuoi amici?- chiese sorridendo il signor Kato apparso proprio davanti a loro.

-Oh.. bhè, loro sono..- mormorò Haru alzandosi.

-Piacere di conoscerla! Noi siamo i migliori amici di Haruhi! Gli Hitachiin brothers.- si presentarono i gemelli stringendo, Kaoru la mano destra e Hikaru la sinistra, un sorriso divertito sulle labbra.

-E questo qui è solo un pervertito..- disse poi Hikaru voltandosi verso Tamaki.

-Sì, le consiglio di non farlo avvicinare troppo ad Haruhi durante le riprese..- disse Kaoru.

-Potrebbe non contenersi- mormorarono al signor Kato che sorrise capendo che erano solo battute.

-Ehi! Come osate parlar male del vostro presidente!!- li sgridò il biondo per poi dare attenzione all’uomo appena entrato: -Scusi questi due invasati, ma la loro indole malvagia si propone sempre nei momenti meno opportuni.- gli prese la mano e la strinse con forza sorridendo.

-Io sono Tamaki Suou..- si presentò con serietà.

Tutti rimasero interdetti. Tamaki a volte era talmente serio che non sembrava nemmeno lui..

-.. e sono il secondo padre di Haruhi, mi raccomando la tratti ben..- non finì la frase, preso per i capelli da Haru dietro di lui. Lacrimò chiedendo scusa.

-Ehm, li scusi signor Hiro..- disse la ragazza allontanando Tamaki da li.

-Sono Kyoya Ootori, lieto di fare la vostra conoscenza.- disse il ragazzo con un sorriso di cortesia.

Hiro ricambiò stringendo la mano che gli tendeva.

-Sono il Hiroshi Kato, piacere mio.-

-Oh! Lei è il signor Kato??- chiese stupito Honey entrando nella discussione mentre Tamaki e i gemelli borbottavano tra loro.

-Sì, sono proprio io..- tese la mano verso il biondino sorridendo. Honey la strinse e la scosse con energia.

-Ah! Ma lo sa che lei è il cantante preferito del mio amico!? Non è vero, Takashi!?- sorrise raggiante voltandosi verso il ragazzo in questione.

Era irriconoscibile il suo sguardo. Si vedeva che era al settimo cielo solo per gli occhi che sembravano brillare, ma il resto del viso rimaneva impassibile come sempre.

Tutti rimasero attoniti ad osservarlo.

-Il robot dell’host club ha preso vita!- commentò Hikaru facendo foto con il cellulare.

-È un momento storico! Il suo cuore metallico ha cominciato a battere!!- disse Kaoru filmandolo con stupore.

-Morinozuka..- disse Tamaki osservandolo stupito. Lo prese per la spalla: -Ora anche tu potrai godere dei piaceri della vita come noi esseri umani! Potrai capire il sentimento stupendo qual è ridere assieme ai tuoi compagni e il batticuore che si procura alle ragazze al solo passaggio! Anche tu capirai e passerai questi sentimenti! E se incapperai in momenti bui e tristi, non temere! Noi ci saremo sempre per ritirarti su dal buco nero della disperazione con una canna da pesca!-

-Lord.. che c’entra la canna da pesca?- chiese Hikaru con disappunto.

-E proprio tu parli di uscire dai momenti bui? Principe solitario?- disse Kaoru con lo stesso tono.

Tamaki, a quelle parole si adombrò e si rintanò in un angolino della stanza a deprimersi. I gemelli risero.

Come volevasi dimostrare..

-Oh, mi fa piacere che vi piaccia la mia musica.- sorrise ancora l’uomo vestito con un maglione scuro con il collo a V e dei jeans chiari. Una collana grossa e d’acciaio era al suo collo.

Sembrava incredibile, ma era più alto di Morinozuka e tutti rimasero di sasso quando si strinsero la mano.

-Due giganti.. nella stessa stanza..- pensò Haruhi stupita.

-Lui è Takashi Morinozuka! È bravissimo con il Kendo! Quando si allena alla mattina canta le sue canzoni, sa?- rivelò Honey lasciando tutti di sasso.

Mori che canta mentre fa allenamenti di Kendo?? Canzoni pop?? Lui??

-Ehm.. credevo che Mori sempai fosse di più portato per il genere tradizionale..- disse Haruhi a Honey.

-Bhè, ascolta di tutto e principalmente le canzoni di Kato Hiroshi!-

-Piacere di conoscerla.. Katosama..- mormorò Mori mentre gli stringeva la mano.

-Incredibile! Non aveva mai dato a nessuno un onorifico così alto!- disse Hikaru stupito.

-Strabiliante! Lo vede come un suo sensei! Ammirevole!- applaudirono i due gemelli.

-Basta prendere in giro Mori sempai! Voi due!- li sgridò Tamaki dando un colpo in testa ad entrambi.

-Piacere mio. Vi andrebbe di seguire le riprese che ci saranno oggi?- chiese Kato divertito.

-Oh!- si illuminarono gli occhi di Tamaki e subito Haru rispose.

-No! Non possono perché hanno da fare oggi..-

-L’agenda di tutti noi è completamente vuota.- rispose sorridendo Kyoya con in mano il suo notebook.

Ma se lo portava ovunque??

-Avanti Haruhi, fallo per Mori sempai!- disse Kaoru arrivandole alla sua destra.

-Già, Haruhi, è per il nostro Takashi!- disse Hikaru alla sua sinistra.

-Non essere cattiva..- parlarono in coro i gemelli: -Fai questa buona azione per il nostro sempai di ferro..-

Ma quanto erano diabolici i sorriseti di quei due?

-D’accordo. Ma solo per Mori!- precisò.

Haruhi veniva truccata dalla truccatrice ufficiale di quello studio.

-Ehm, Kaoru, non credi manchi del rossetto?-

-Sì Hikaru.. per non parlare degli occhi! Sembrano così spenti..-

Ma che diavolo sono entrati nel camerino a fare questi due?! Pensò la ragazza cercando di non muovere troppo i muscoli della faccia, come le aveva ordinato la donna che la truccava e che, sentendoli parlottare sul suo lavoro, si innervosì.

Tempo quindici minuti e già stava impazzendo con quei due diavoli alle spalle.

Dovettero fare loro due il lavoro finale, perché la donna era talmente arrabbiata che le tremavano le dita e la testa le girava.

-Voi due fareste incavolare pure un santo..- mormorò Haruhi ai due.

-Grazie mille!- dissero in coro sorridendo.

-Non era un complimento!-

-Oh! Haru-chan! Che carina!!- esultò Honey vedendola.

Erano ora dietro alle quinte e Haruhi era arrivata dagli altri con i gemelli alle calcagna.

Indossava un vestito bianco e semplice con spalline a forma di corda intrecciata fino a formare sul tessuto bianco in alto al centro un nodo. Stretto lievemente ai fianchi e scendeva con un taglio alto. Il tessuto arrivava fin poco sotto al ginocchio nella parte destra del vestito e nella parte poco più alta del ginocchio sinistro.

Tamaki arrossì ed arretrò un poco.

-Stai benissimo Haruhi! Meglio di come avevo immaginato!- le disse il signor Kato accarezzandole i capelli sorridendo.

Immaginato? Aveva immaginato Haruhi vestita a quel modo? Si allarmarono Tamaki e i gemelli.

-Grazie, ma..- si guardò i piedi. Le avevano detto di tenere delle ciabatte nere.

-Ah, tranquilla. Nel video dovrai stare senza, ma visto che non è consigliabile camminare scalza per lo studio, ti hanno dato quelle- le comunicò.

-Di che canzone si tratta, signor Kato?- chiese Kyoya entrando nel discorso.

-Bhè, è un inedito e voi lo sentirete per la prima volta questa mattina.- rispose alla domanda.

-Signor Kato! Si inizia tra 15 minuti!- informò uno dei registi con delle cuffie, con microfono, alle orecchie. Un testo in mano.

-Scusate, devo andare a prepararmi anche io. A dopo!- e si allontanò.

-Ragazzi..- bisbigliò Tamaki ai gemelli che capirono subito.

-Yes, Ser!- dissero all’unisono con la destra sulla fronte. Si allontanarono a seguire il signor Kato.

Le telecamere erano puntate su una pedana in legno che comprendeva tutto lo studio. Sulle pareti c’era della carta da parati un poco strappata e, in alcuni punti, un poco bruciata.

Haruhi era scalza nel centro del palco e aveva gli occhi puntati alla telecamera nel mezzo.

Lo sguardo stanco e senza vita, come se stesse pensando ad altro. Come una bambola senza vita in piedi perché fissa al pavimento. Le braccia abbandonate lungo i fianchi.

Una musica lieve iniziò e dei fiocchi di neve finti, cominciarono a scendere candidamente sulla scena.

Iniziarono le parole della canzone salì sul palco, Hiroshi.

Aveva una camicia leggera con solo un bottone nel mezzo, allacciato. Dei pantaloni un po’ stretti e strappati. Portava un paio di scarpe di pelle, anfibi. I capelli ingellati e degli occhiali scuri di metallo.

Aveva le mani in tasca e si avvicinava a lei, muovendo le labbra a seguire le parole della canzone.

Cominciò lentamente a girare attorno ad Haruhi osservandola da capo a piedi mentre lei non muoveva un muscolo e continuava ad avere gli occhi fissi davanti a se come se la sua mente fosse lontana.

La canzone continuava e lui le si mise alle spalle e le portò un braccio attorno al collo. Le poggiò la testa sulla sua e poi si allontanò di nuovo. Continuando a girarle attorno e ad alzare lo sguardo ogni tanto.

Le si fermò davanti e la circondò con le braccia per abbracciarla, e lei rimase immobile e ferma.

Kato si allontanò di nuovo e le camminò attorno mentre la neve scendeva e scendeva ancora.

Si fermò, e ci fu il momento del pezzo della canzone parlata mente la guardava distrutto e disperato.

Haruhi ancora non fiatò, né si mosse.

Lui si inginocchiò davanti a lei, si tolse gli occhiali e, dopo averla osservata ancora con disperazione e aver detto un’altra strofa della canzone, l’abbracciò alla vita. La testa poggiata di traverso sul suo grembo.

Lei non reagì e la canzone continuò, fino a che, Haruhi sbattendo gli occhi, portò lo sguardo ai suoi piedi e lo "vide". Sorrise e gli portò una mano sulla testa.

Lui alzò il viso incontrando i suoi occhi. La neve cessò di cadere e le luci si spensero.

Tutto questo venne bene solo alla 31esima prova alle diciassette del pomeriggio..

-Finito, per oggi è sufficiente. Ci vediamo mercoledì per le riprese esterne!- disse il regista cominciando a mettere via tutto assieme ai colleghi.

-Oh, stupendo! È esattamente questa l’idea che deve dare la canzone!- esultò Kato riguardando la registrazione.

-Ci sono ancora delle cose da migliorare, ma per il resto sembra tutto apposto.- commentò il regista.

-D’accordo, grazie a tutti per il lavoro svolto!- sorrise ringraziando tutti.

-Haru-chan. Haru-chan! Hai sete?- chiese Honey arrivando da lei con un bicchiere d’acqua fresca.

-Grazie mille.- disse sorridendo e prendendo la bevanda per berne un sorso.

La ragazza osservò poi Mori.

-Ehm.. è questo il genere di canzoni che canti quando.. fai allenamenti?- chiese non riuscendo a immaginarselo. La musica era addirittura solo un violino, un pianoforte e i bassi che vibravano.

-No- disse solo Morinozuka.

-Takashi ascolta le canzoni di Kato che hanno il ritmo rap e pop. Più movimentate di quella che hai sentito oggi!- disse Honey spiegando la situazione.

-Ah..- bevette un altro sorso di acqua, poi ripensò alla frase appena sentita.

Mori sempai che canta rap?

Tamaki era in piedi davanti a lei con gli occhi brillanti e un sorriso sulle labbra.

-Haruhi!!- le si gettò al collo con disappunto da parte della ragazza: -Che brava!! Mi hai fatto commuovere!!-

-Ehm, sì.. ok, ma levati ora- lo allontanò con la mano sulla fronte per spingerlo via.

-Solo una cosa..- alzò un dito davanti al viso: -.. ehm.. attenta al signor Kato..- disse arrossendo un poco guardandola negli occhi con serietà.

Haruhi rimase stupita non poco.

-Cos..- fu interrotta dai gemelli. Entrambi avevano messo un piede sulla testa di Tamaki e lo avevano fatto sbilanciare in giù accucciandolo.

-Haruhi, sei stata davvero brava, sai?- disse Hikaru ridente.

-Sul serio, dovremmo fare qualche spettacolino prossimamente!- disse Kaoru facendo l’occhiolino.

-Piantatela di prendere decisioni al posto del presidente, che sarei io, chiaro!? E non pestatemi!!- li sgridò Tamaki rialzandosi.

I gemelli però non gli dettero retta, infilandosi un dito nelle orecchie e facendo la linguaccia.

Tama li fece allontanare.

-Allora? Che avete scoperto seguendolo?- chiese il biondo sottovoce.

-Bhè.. abbiamo scoperto che..- arrossì un poco Kaoru lasciando parlare il fratello.

-Abbiamo scoperto che sta assieme al suo manager.-

-Ah, pure stando assieme ad un’altra, fa certi video indecenti con la mia Haruhi!?- quasi urlò non ragionando, Tamaki.

-Ehm.. Lord.. ho detto "il" suo manager..- gli ripeté Hikaru ghignando.

-Sì, ho sentito.. e?- non connetteva forse il cervello a quell’ora..

-È Gay, Hiroshi Kato sta con un altro uomo, hai capito ora??- gli disse sottovoce Hikaru spazientito dalla sua inettitudine.

Tamaki arrossì.

-Come.. come può esistere un uomo che non desideri passare il resto della sua vita con una dolce fanciulla al suo fianco, ma piuttosto con.. un uomo!?- inorridì Tamaki a quel pensiero.

Hikaru ridacchiò.

-Quindi si può stare tranquilli. Non tenterà di approfittare di Haruhi in alcun modo.- disse Kaoru sorridendo.

-Haruhi, per sdebitarmi del favore accordatomi, posso invitarti a cena domani sera?- chiese sorridendo Kato.

-Oh, bhè, credo non ci siano problemi..- disse ricordando di non avere impegni.

-Perfetto! Aspetto conferma domani pomeriggio, va bene? Ciao! Buona serata!- la salutò Hiro mettendosi il giaccone e facendo per uscire. Poi si fermò e tornò indietro.

-Grazie per oggi, eri davvero carina!- e le diede un bacio sulla guancia sorridendole per poi uscire.

Haruhi non disse nulla, ma pensò: "Poteva anche non invitarmi a cena per sdebitarsi, dato che mi pagano..". Si voltò e vide l’intera squadriglia dell’host club. Tamaki con l’aria esterrefatta e i gemelli con gli occhi sbarrati e stupiti.

-Haru-chan! Haru-chan! Possiamo andare oggi a casa tua a cenare??-

Doppio shock da parte dei tre.

Mori con lo sguardo tornato normale era alle spalle di Honey.

Kyoya pensava ad un progetto su ciò che avrebbero ricavato se avessero davvero fatto dei spettacolini, come consigliato da Kaoru poco prima.

Tamaki indicò la porta d’uscita dove prima vi era passato il signor Kato e disse, agitato, delle frasi incomprensibili voltando la testa a destra e a sinistra a Kaoru e Hikaru che non trovavano il senso di quel che era successo.

-Haruhi, sicura di volerci a casa tua per cena? Non vorremmo affatto disturbare..- disse Kyoya in limousine, mentre tornavano a casa. Tamaki e i gemelli erano stranamente ammutoliti e, cosa assai più strana, tutti e tre erano nell’angolo più buio della vettura a fare i depressi.

Tamaki per quel che aveva fatto il signor Kato alla "sua" adorata Haruhi, i gemelli perché non riuscivano ancora a capire cosa c’era dietro al comportamento a doppia faccia del signor Hiroshi.

-In verità non vorrei proprio che voi cenast..- Tamaki si voltò verso di lei con i lacrimoni e l’espressione da bambino offeso: -Ah.. va bene, preparerò per sette questa sera..-

-Oh! Ragazzi! Grazie per aver riportato a casa mia figlia sana e salva!- disse Ranka apparso appena Haruhi aveva aperto la porta di casa.

-Ehm.. ma.. che ci fai qui papà?- chiese Haru non capendo. Lui doveva essere a lavoro quella sera..

-Oh, mi sono dimenticata di avvisarti tramite Kyoya, Haru.. Stasera il lavoro è finito prima del previsto e quindi.. eccomi qua!- sorrise facendosi da parte per far entrare tutti.

L’ultimo era proprio Tamaki, e si ritrovò con la porta chiusa in faccia.

Per il resto.. quella serata passò bene, mangiando onabe con carne e verdure, riso, pesce, gamberoni e granchi.

Aveva fatto la spesa Ranka prima di tornare a casa.

-Ma quanto ti è costata tutta questa roba!?- aveva chiesto Haru stupita di vedere granchi e carne in abbondanza.

-Bhè, ho pensato, la mia figliola che gira un video assieme ad un famosissimo cantante! È una data da festeggiare! Così ho comprato tutto ciò che serviva per una buona cenetta abbondante, pensando di invitare anche i tuoi amici!- le disse sereno e sorridente.

-È per colpa delle tue spese insensate che siamo ridotti così!- sbraitò Haruhi ma non fu ascoltata, come al solito.

Una volta a letto, ripensò a quello che era successo durante la giornata.. sorrise.

-Bhè, in fondo, non è poi così male conoscere persone come i ragazzi dell’host club..-

Fu l’ultimo pensiero prima di cedere al sonno..

-Oh no!!- si rialzò di scatto scostando le coperte: -I compiti per domani! Dovevo finire gli esercizi di matematica una volta tornata a casa!!- si allarmò mettendosi subito al lavoro.

-Ritiro quello che ho detto prima su di loro..-

  
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