N.d.A.
He…
Hem… Prova, Prova… Mi sentite… Ah,
già… sto scrivendo… Hehe…
Allora…
Rieccomi a voi… Speravate che con
la prima FF avessi finito di scrivere boiate. Ma ecco… Ci ho
preso gusto quindi
ecco a voi l’imperdibile (seeee… chiudete
finchè siete intempo) seguito (perché
una FF non bastava, no?) di Una Storia Un Po’ Confusa (per
chi è così
coraggioso e volesse aggiornarsi qui
troverete la prima parte)
Questo seguito,
differenza della prima
FF, scritta in tenera età, è
del tutto
innovativo e moderno. Dotato delle più sofisticate
tecnologie e avanguardia da
telefilm dipendente (e non solo telefilm!!!) quale sono.
Quindi un
PuffAbbraccio ai fedelissimi
che ritornano a leggere sta ‘Roba’ e ai nuovi
coraggiosi lettori… quindi…
Allons-y!!!
Una
Storia un po’ confusa, II parte
La Nuova
Missione
I
giorni corrono e passano…
e le storie non cambiano… Eeeee… Vi piacerebbe!
Sono spiacente di arrecarvi
questo dolore ma la pura verità è che le storie
qui cambiano eccome.
Dopo
il super Party della
Voce, ovvero Miss Grapp, ovvero l’Autrice, tutti si
preparavano a tornare ai
loro mondi ma successe una cosa inaspettata…
Quel
buontempone di Locke, che si era portato dietro un po’ di
dinamite dall’isola,
fece esplodere qualche candelotto… Giusto tre o
quattro… così che tutti i
personaggi si persero nei mondi sbagliati e anche quelli che erano
tranquilli
nei loro mondi si persero in altri. Tutto sarebbe andato per il meglio
se non
si fossero abituati tutti a stare in mondi che non corrispondevano al
loro. In
più la cosa divertiva tanto l’Autrice che li
lasciò fare per un po’ ignorando
le lamentele di alcuni membri dalla finta missione. In effetti era
tutto
sottosopra…
Allora
vediamo: tanto per cominciare Pollon, Eros e Sampei erano evasi e si
erano
uniti al Gruppo per la Liberazione dei Nani da Giardino. Harry
Potter
ormai si era trasferito a puffolandia, ora che aveva imparato il
puffese, e
deliziava i puffi con le sue avventure: con la Puffa Pufisofale, con la
Puffa
dei Segreti, con il Puffo di Azkapuf, con il Puffo Trepuffi, con
l’ordine della
Puffice, con il Puffo Mezzopuffo e con le Pufrelique della
Pufmorte… e
raccontando delle sue innumerevoli battaglie con Puffemort e i
Mangiapuffi. Ma
alla fine pochi puffi rimasero lì perché era
veramente troppo logorroico e
allora si imbarcarono con Jack Sparrow sulla Perla Nera, visto che
quando era
ubriaco marcio anche lui parlava puffese. Ken il guerriero,
accorgendosi del
suo scarso quoziente di intelligenza e del fatto che il suo vocabolario
non
era molto vario, si iscrisse a Hogwarts sperando che essendo
più
intelligente Giulia potesse lasciare Iron Man e Capitan America e
tornare con
lui. Le Bau Bau avevano fondato un gruppo Country con gli Aristogatti.
Piper
trasformò il P3 in un ristorante di lusso e si mise in
affari con Hannibal,
uscito dal manicomio, e L’ex di Superman. Spike dopo la
missione ebbe un
periodo di crisi mistica e di identità per poi decidere che
sarebbe diventato
stilista per fare concorrenza alla Forrester
Creations. I Naufraghi
dell’Oceanic decisero di cambiare mezzo di trasporto, dato
che gli aerei
continuavano a cadere quando ci salivano loro, quindi si imbarcarono
sul
Titanic.
Era
logico quindi che all’Autrice non andasse tanto di riportare
tutto alla
normalità, ma dopo un po’ si rese conto che se non
avesse messo ogni
cosa al suo posto non avrebbe mai saputo il finale di alcune
storie,
quindi ritornò in modalità Voce è
convocò loro…
A
chi ha lasciato la patata bollente di cercare di riportare tutti al
loro posto?
Ma… QUATTRO AMICHE… no… KEN SEI
T… no… forse… no, l’unica
rimasta era…
“Ma
tra tutti i protagonisti di questa storia proprio io devo avere
‘ste Missioni?”
disse Buffy. “Cioè… per queste faccende
c’è Chi l’ha vitsto o Senza
traccia…”
“Dai
che ti do io una mano…” disse Dean Winchester di
Supernatural entrando,
ammiccando alla bionda.
“Ma
tu da dove sei saltato fuori?” chiese Buffy.
“L’Autrice
è una mia grande fan… cosa credi di avere
l’esclusiva come Cacciatrice?” fece
con tono di sfida.
“Ok,
ok… non ti scaldare… ma l’ultima volta
c’era pure Spike, ma non risponde più
nemmeno su Twitter quindi mi pare ingiusto che ci siamo solo noi due.
Che
cavolo fa tuo fratello?” fece Buffy contrariata.
“Beh…
sai che in questo periodo prima di Supernatural
c’è la Champions League… Beh,
Sam è diventato un fan del Barcellona e visto che oggi gioca
contro in Milan
non voleva perdersela… Allora io sono rimasto solo e la Voce
mi ha mandato in
tuo aiuto!” spiegò l’acchiappa demoni.
“Eh,
no… Eh, no… Io protesto… Autrice?
AUTRICE!”
Dal
nulla apparve Miss Grapp, ovvero la Voce, ovvero l’Autrice,
con una terrina in
mano dove mescolava con foga un impasto dall’odore invitante
con faccia e
capelli coperti di farina.
“Si,
si, eccomi? Dai sbrigati che sto facendo i muffin di Benedetta Parodi
su La7 e
fra poco finisce la pubblicità…” fece
Miss Grapp irritata continuando a
mescolare.
“Benedetta
Parodi???” boccheggiò Buffy poi
scosse dalla testa quel pensiero e
continuò con la sua protesta. “Senti Miss
Grapp… qua non va proprio! Come credi
che riusciamo in due a portare tutti al proprio posto… Sono
troppi, troppi!”
“Mmm…
forse hai ragione Buffy” fece smettendo di mescolare per poi
sorridere come
se le si fosse accesa una lampadina. “So
già chi fa al caso
vostro!!!”
Detto
questo schioccò le dita e dalla porta della biblioteca di
Sunnydale entrò
Sherlock Holmes abbigliato con solamente un lenzuolo bianco.
“Oddio!!!”
fece Dean. “Ma è…
è… Sherlock!!! Sono un grande fan…
giuro! Ho visto ‘Scandal
in Belgravia’ tantissime volte. Ho costretto Sam a scaricarmi
tutte le puntate
in lingua originale… Pilot compreso… ah, il Pilot
è eccezionale!” fece Dean
emozionato.
Sherlock
lo guardò per qualche secondo prima di decretare:
“Gay!”
Dean
rimase impalato con la bocca semi aperta: “Come
scusa?”
“Ok,
ok…” si frappose Buffy. “Miss Grapp,
grazie di aver esaudito la mia richiesta…
Ora sì che troveremo tutti e li porteremo al loro posto!
Hem… Miss Grapp?”
Buffy
pungolò con un dito la spalla dell’Autrice
perché era del tutto incantata dalla
figura di Sherlock in lenzuolo. Il Consulting Detective
d’altra parte si
sentiva del tutto a suo agio nonostante Dean continuasse a
guardarlo in
malo modo per l’affermazione di poco prima.
“Come
sarebbe a dire ‘Gay’?” ripeté
Dean stringendo la Colt in mano.
“Oh,
Dean, ancora… dai… finiamola qui che è
meglio… MISS GRAPP!” fece Buffy
frapponendosi nuovamente tra i due e poi urlò alle orecchie
del’Autrice per
avere di nuovo la sua attenzione. “Grazie
dell’aiuto… Penso che la pubblicità
sia finita. Non vorrai perderti la ricetta, no?”
“Ma
no… ma figurati… posso sempre trovare la ricetta
su Internet…” fece buttando
per aria la terrina e spargendone ovunque il contenuto.
“Anzi… se volete
posso…”
“No,
no, credo sia meglio che tu ci segua dall’alto…
no… se non scrivi come fai a
farci rimettere tutto a posto?” fece Buffy ragionevole.
“Ah…
sì…” si rattristò Miss
Grapp. “Allora io vado… lo avete il mio Maialino
Portafortuna, no?… Eh… Buona Fortuna…
Ciao, Sherlock!”
“Hem…
prima che tu te ne vada?” fece Sherlock.
“Sì,
ti serve qualcosa?” fece Miss Grapp che se ne stava per
andare e fiondandosi
vicino a Sherlock sbattendo le ciglia in modo che avrebbe dovuto essere
ammiccante ma pareva solo uno sguardo da Stalker.
“Potrei
avere qualcosa di più consono per la ricerca?”
chiese Sherlock imperturbabile.
“Ma
perché?… Stai benissimo
così… No, Buffy?” fece Miss Grapp.
“Poi... vorresti
deludere le care lettrici e le tue fan?”
“Per
fan intendi quel gruppo di Facebook in cui 170 e passa provette Stalker
che mi
idolatrano come un Dio e pregano Santi Moffat e Gatiss che nella terza
serie ci
sia un confronto di tipo sessuale tra me e John?”
Miss
Grapp prese a fischiettare guardandosi intorno e camminando
all’indietro. Ma
non ricordandosi della pastella dei Muffin e ci scivolò
cadendo a terra con la
grazia di un sacco di patate.
“Tutto
bene?” fecero Dean e Buffy pungolandola con la punta delle
scarpe.
“S…
shi… i vestiti sono lì… Buona
Fortuna!” rantolò Miss Grapp prima di
volatilizzarsi nel nulla.
“Va
bene, allora partiamo… dove possiamo andare?”
chiese Buffy.
“Direi
che non fa nessuna differenza…” fece Sherlock
rivestendosi e infilandosi il
cappotto nero e la sciarpa blu. “Seguiamo gli indizi e
vediamo dove ci portano…
The game is on!”