If I Had You
Quando si
scontrò la seconda volta con
Aveva lunghi capelli scuri, che le ricadevano sulla destra del volto, e fini
occhi blu (di un blu scuro, magnetico) che si guardavano attorno
attenti.
Riconobbe
subito quella figura. Era bella, più bella di quanto ricordasse.
Hitomiko
non l’aveva mai preso in considerazione più di tanto, quando ancora tutti i
ragazzi del Sun Garden avevano una vita normale, se
così si può definire, e tutta quella storia sugli alieni non era iniziata. Si intratteneva spesso con Hiroto,
o giocava con qualche bambina. Non si sarebbe mai sognata di andare da lui a
chiedere di giocare, perché rispetto agli altri bambini lui era più grande, più
maturo, più silenzioso, e non aveva bisogno di essere
intrattenuto.
Almeno
così l’aveva pensata fino a quando lei non gli si era
avvicinata davvero.
Si era semplicemente seduta di fianco a lui ed era rimasta in silenzio.
Lui aveva
guardato dritto davanti a sé, con tutta l’intenzione di ignorarla. Gli era
parsa la solita persona che dispensava sorrisi di palesemente
finte consapevolezza e condivisione, che si riteneva in grado di poterli
aiutare. Di poterlo aiutare.
Nessuno ne era in grado, ed in troppi ci avevano già provato, ormai.
-Non giochi con gli altri?- aveva chiesto ad un certo punto la
ragazza, scostandosi una ciocca di capelli da davanti il viso.
Saginuma
non aveva risposto.
-Mi
chiedono spesso di te.- aveva detto quella, alzando lo sguardo sui tanti
bambini che scorrazzavano per il giardino, e Saginuma
era sobbalzato appena –Vorrebbero che stessi di più con loro.-
Il
ragazzino aveva scrollato le spalle.
Hitomiko
aveva sospirato e si era voltata –Saginuma…-
-Non
credo di voler parlare.- aveva risposto seccamente il più piccolo, incrociando
lo sguardo dell’altra –Smettila di fingere, puoi anche andare dagli altri, con
me non funziona.- ed era tornato a guardare davanti a sé.
-Non
voglio parlare.- aveva risposto altrettanto asciutta la ragazza. Poi era
rimasta in silenzio.
Osamu
era interdetto.
Era passato
qualche minuto.
-E’ stato
un incidente, sai.- aveva quindi mormorato d’impulso a voce bassissima,
stringendosi le ginocchia al petto, i capelli neri che gli ricadevano sulle
spalle –“E’ stato solo un incidente”, hanno detto
tutti. Intanto ora per colpa di un incidente io sono qui.-
aveva alzato di poco il tono.
Hitomiko
si era voltata a guardarlo sorpresa, mentre lui alzava lo sguardo fissando un
punto non meglio precisato di fronte a sé –Anche a me hanno detto “è stato un
incidente”.- aveva ammesso la ragazza, stringendo le labbra. Ed
anche lei aveva distolto lo sguardo.
Osamu
non le aveva chiesto nient’altro. Non voleva impicciarsi, non erano affari suoi. Quindi si era
alzato e se ne era andato, non capacitandosi sul
perché le avesse detto quelle parole. E sul perché avesse
pensato che con lei fosse diverso. Non era come quando lo avevano
portato all’orfanotrofio, riempiendolo di “Mi
dispiace” o “Poverino”. Hitomiko non gli aveva
chiesto niente e non aveva espresso pareri. E quindi gli era
sembrato andasse bene.
Da quel
giorno sempre più spesso Hitomiko si era seduta di
fianco a lui mentre osservava i suoi compagni giocare.
Avevano cominciato a chiacchierare del più e del meno, commentato qualche
scorreria dei bambini, o altro.
-Sento di doverli proteggere, a volte.- aveva ammesso un giorno Saginuma, sorridendo appena.
-Hai solo
dodici anni, dovresti anche stare con loro, non solo pensare di proteggerli.- aveva risposto la ragazza, salutando un Hiroto
che entusiasta le mostrava quanti vermi avevano raccolto lui e Suzuno.
Il
ragazzino era rimasto appena sorpreso.
Lui era
il più grande.
Ma anche un bambino.
Saginuma
aveva scosso la testa –E’ inutile giocare con loro.
Non fanno altro che appropriarsi indebitamente
della mia roba. Non hanno capito che non la devono toccare.- aveva
borbottato quindi.
La
ragazza di fianco a lui l’aveva spinto appena per la spalla –Non fare il
bambino, sono più piccoli di te!-
Non era
forse il più maturo?
Ma anche infantile.
-Senti…-
ed il più piccolo era partito con un enorme e lunghissimo, incessante discorso
sugli eventi che avevano colpito le sue proprietà quando
si era messo a disposizione dei
marmocchi.
-Ok, ok, ho capito!- si era arresa Hitomiko di
fianco a lui, alzando le mani –Prendi un po’ di respiro, per favore.- gli aveva
consigliato, scuotendo la testa.
Era
sempre stato il più silenzioso.
Eppure si stava rivelando così loquace.
-Devo
andare, ora. Papà mi sta aspettando.- aveva quindi detto la ragazza,
sorridendogli invisibilmente –Ci vediamo la prossima volta.-
-Ah…-
-Non è male parlare con te.- aveva scrollato le spalle lei. Poi
se ne era andata, dopo aver salutato gli altri
bambini.
Saginuma
aveva sgranato gli occhi, guardandola andare via. Aveva sentito le guance
appena calde –No, non è male.- aveva bisbigliato a sé
stesso.
Lui non
aveva mai avuto bisogno di qualcuno che lo intrattenesse.
E invece ne sentiva la necessità.
Lo
voleva, e lo desiderava.
Desiderava
la compagnia di Hitomiko.
E con
il tempo, aveva capito di desiderare Hitomiko e
basta.
E
così era stato ed era ancora.
-Desarm.-
una voce richiamò la sua attenzione. Il capitano della Epsilon Plus però riuscì a distogliere lo sguardo solo una
volta che l’allenatrice della Raimon Eleven incrociò il suo.
Forse
aveva paura di leggere la delusione nei suoi occhi.
-Arrivo.
Tutti in posizione.- annunciò con voce grave.
Si voltò
verso i propri avversari.
-Giochiamo, Raimon Eleven.-
allargò le braccia –Intrattenetemi, intrattenetemi ancora.- annunciò, ridendo.
Una
risata vuota, senza senso.
Non
voleva pensare all’eventualità che quello che stesse facendo
fosse un errore, che stesse sbagliando, che lei
pensasse che lo stesse facendo.
E
quello era l’unico modo per non pensarci.
Si
diresse verso il suo posto.
-Intrattenetemi.- mormorò appena.
Ne aveva bisogno.
*
Ed eccomi con un’altra One shot
sulla riga della Desuta/ Sein!
Questa volta la canzone uscita è stata la 82, If I Had You di Adam Lambert. 8+2=
10, 1+0= 1, la prima coppia è
Spero che
questa shot vi sia piaciuta!
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto, recensito, messo tra le
preferite/ ricordate la mia precedente fic All Star. Grazie mille!!
Alla prossima fic!!
Greta.