15/05/2012
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Finalmente ero arrivata a Londra, la città che sognavo già da piccola. Ora ero li, i miei piedi poggiavano sul territorio inglese e non più su quello italiano. Un po’ l’Italia già mi mancava, a Londra era tutto diverso, ma sapevo che ci avrei dovuto mettere impegno per ambientarmi. Alle 17:00 mi sarei dovuta recare nella casa discografica non vedevo l’ora, tutti i miei sogni si stavano realizzando ma l’agitazione iniziava a farsi sentire. Pranzai velocemente con un’insalatina leggera senza bere coca cola perché dopo avrei dovuto cantare. L’ansia aumentava e io iniziavo a tremare, non ero ancora pronta. Non sapevo come vestirmi poi decisi di mettere dei semplici jeans corti, dato che era estate, insieme ad una canotta nera con una maglia larga sopra. Abbastanza semplice. Ero già in ritardo. Corsi fuori dalla mia nuova casa, salì in macchina e mi diressi verso la casa discografica. Londra era bellissima, io poi adoravo quei bus rossi!
Arrivata a destinazione entrai, c’era già un gruppo che stava provando, erano cinque tutti maschi; erano anche molto carini! Aspettai fuori da quella stanzina seduta su un divanetto molto comodo con la mia chitarra appoggiata alle gambe. Si la mia chitarra, era la mia bambina ci tenevo tantissimo; avevo imparato a suonarla da piccola con mio padre, uno dei pochi ricordi che mi restano di lui.
Quando finirono uscirono, mi salutarono e mi dissero: ‘Che tenera sei venuta a vederci! Vuoi l’autografo?’ io risposi con una faccia un po’ sconcertata: «Scusate ragazzi ma vi state sbagliando.. Non vi conosco!» Loro controbatterono semplicemente: «A okay… » quasi delusi. Poi uscì il direttore, disse il mio nome: « Chiara Rossi, è il tuo turno! Vediamo cosa sai fare! »
« Scusatemi ancora ragazzi, devo entrare, ciaoo! »
« Ciaoo! »
« Ragazzi rimaniamo che voglio sentirla? » disse il riccio, tutti erano d’accordo.
Entrai in quella piccola stanza dalle pareti rosse, c’era di tutto dentro, microfoni, casse, cavi, strumenti e una sedia. Andai li davanti il microfono, mi presentai e iniziai a cantare con la mia chitarra in mano. Avevo deciso di portare ‘Free Fallin’. Mentre cantavo avevo notato che oltre il vetro c’erano ancora quei cinque ragazzi che sembravano incantati, soprattutto il ricciolino. Finita “l’esibizione” andai a parlare con il direttore. Mi avrebbe lanciata lui e mi avrebbe fatto partecipare a dei programmi in tv e radio, se sarebbe andato bene mi avrebbe fatto fare un “CD”. Ero felicissima infatti uscì dalla stanza con il sorriso stampato in faccia, e appena la porta si chiuse iniziai ad urlare. Dopo mi girai e notai che ad aspettarmi c’erano quei ragazzi.
«Felice? Ahahahahaha! »
« Si moltissimo, che figura! Ahhahaaha! »
«Sei davvero brava! Comunque piacere noi siamo gli One Direction: Harry, Louis, Zayn, Niall e Liam! »
Disse il ragazzo con la maglietta a righe, Louis.
«Piacere, io mi chiamo Chiara, sono italiana! »
« Woohoo, l’Italia! E’ fantastica vogliamo tornarci presto! »
«Si è fantastica ma qui ho appena iniziato la mia carriera! »
«Wow, buona fortuna allora! »
«Grazie! Mi servirà! »
«Senti sei molto simpatica, ti dispiace se ci scambiamo i numeri? Così magari ci sentiamo e potremmo anche cantare insieme un giorno! » si avvicinò a me Harry, si mi sembra si chiamasse così.
«Okay, mi farebbe molto piacere! Siete tutti simpaticissimi! »
Va bene, mi ero fatta incantare da quelle dolcissime fossette o da quei occhi color smeraldo, saranno stati anche i ricci? (?) Comunque avevo dato il mio numero ad un ragazzo bellissimo!
«Okay! Ciaoo! »
Ci salutammo tutti, uscì e andai verso la mia macchina poi tornai a casa con un nuovo futuro davanti.
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-WOOOHOO
Ciao a tutte ragazze!
Ed eccoci qui ad una nuova storia, questo è il primo capitolo e io sono capitan ovvio! (?)
Spero vi inizi a piacere un po'!
Ci si sente ai prossimi capitoli.
FrancescaEmme xxx
VERSO L'INFINITO E OLTRE!!
