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Autore: REAwhereverIgo    15/05/2012    3 recensioni
"Anche i demoni hanno un cuore" dal punto di vista di Rea!Che cosa le succedeva mentre Laura era occupata con Mephisto?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando il sole sorse li trovò abbracciati.

Si erano addormentati poco dopo essersi baciati, sfiniti ma felici. Non erano nemmeno sicuri di non stare sognando.

La luce che entrò dalla grotta svegliò Rea, che aprì un occhio, confusa. Non sapeva dove fosse, con chi o perché.

Si mise a sedere e si stropicciò gli occhi.

Che ore sono?” si chiese assonnata. Guardandosi intorno si ricordò dov’era, con un certo dispiacere. Aveva fame.

Si alzò in piedi e si stirò, cercando di svegliarsi un po’. Rin non si era accorto di nulla. Lo fissò sorridente e si sfiorò le labbra con un dito, ripensando alla sera prima.

Un bacio così dolce non l’aveva mai avuto. Poi le venne in mente una cosa.

Ma quindi adesso stiamo insieme? Oppure no?” si chiese. Avrebbe dovuto domandarglielo? O era fuori luogo? Scacciò quei pensieri e si concentrò solo sulla felicità che stava provando, non voleva e non doveva distruggere quel momento.

Una mezz’ora dopo, quando era finalmente cosciente, si mise su uno scoglio in riva al mare. L’acqua era invitante.

Guardò il ragazzo e fece spallucce. “Tanto questo dorme per le prossime due ore come minimo” si disse. Prese un bel respiro e si tuffò.

Le sembrò di rinascere: il mare era sempre stato una seconda casa, sott’acqua quasi riusciva a respirare. Vide i pesci nuotare sotto di sé, il blu tutto intorno e si sentì bene. Tornò in superficie.

Cavolo, è bellissimo!” esclamò.

Fece qualche bracciata per allontanarsi ancora un po’ dalla grotta e cercò intorno a sé la spiaggia che aveva detto Rin la sera prima. La vide esattamente dietro alla caverna. “Ormai siamo qui” pensò.

 

 

Il ragazzo aprì gli occhi quando il caldo fu insopportabile. Sentiva la pelle bruciare per colpa del sole.

Yukio, chiudi la finestra” disse mezzo addormentato.

Si girò e sentì la roccia dura sotto di sé.

Che roba è?” si chiese. Aprì gli occhi e si mise a sedere. Era solo nella grotta.

Rea?” chiamò a voce alta. Non rispose nessuno.

Si erano addormentati insieme e adesso si risvegliava da solo. Non era un buon segno. Si affacciò sul mare e scrutò l’orizzonte. Vide qualcosa muoversi una decina di metri più a largo e strinse gli occhi per distinguere la figura.

Rea!” gridò di nuovo. Il profilo si fermò e si voltò. Qualcuno mosse il braccio in segno di saluto e poi scomparve sotto la superficie.

Un minuto dopo la ragazza tornò in superficie sorridente.

Buongiorno! Ho visto che dormivi tanto bene e ti ho lasciato stare, ma avevo troppo caldo per rimanere dentro e mi sono tuffata” gli disse. Si sedette sulla riva e strizzò i capelli.

Quanto tempo è che sei sveglia?” le domandò Rin, mettendosi di fianco a lei.

Non saprei. Un paio d’ore, penso” rispose lei, facendo spallucce.

Ho fatto in tempo ad arrivare in spiaggia e tornare indietro prima che tu ti accorgessi che me n’ero andata, quindi è un po’ che nuoto. A proposito, abbiamo intenzione di rientrare in albergo prima che ci diano per dispersi oppure facciamo casa qui?” s’informò. Il ragazzo si avvicinò un po’ di più e l’abbracciò.

Hai così tanta fretta di tornare nel caos del mondo civile? A me qui piace” le rispose.

Hai ragione, però io ho fame, mi piacerebbe pranzare senza doverti veder prendere fuoco. È un po’ inquietante sapere che il tuo migliore amico può incendiarsi ogni dieci minuti, sai com’è” disse.

Quelle parole lo lasciarono un attimo perplesso.

Allora? Forza, forse facciamo in tempo anche a cambiarci prima di mangiare” lo incoraggiò. Si gettò di nuovo in acqua, rimanendo sotto per un minuto buono. Quando uscì, vedendo che non si muoveva, gli si avvicinò e lo schizzò.

Muoviti, lumaca!” lo prese in giro.

Lui fu felice che lei sorridesse così e stette al gioco. Avevano ancora un intero giorno per parlarne, no?

 

 

Terraferma!” esclamò Rin quando arrivarono in spiaggia. Nonostante tutto era felice di essere tornato.

Finalmente! Ho bisogno di riposarmi in un letto vero!” disse Rea. Aveva la schiena a pezzi anche se aveva dormito abbracciata a lui. Però ci era stata proprio bene.

Andiamo, l’albergo non è lontano” la spronò. Ormai erano quasi arrivati.

Dato che circa ventiquattr’ore prima un mostro enorme aveva attaccato il litorale, non c’erano bagnanti in giro.

E’ un po’ triste, qui, senza bambini che nuotato e giocano” osservò la ragazza mentre camminavano.

Arrivarono davanti alla porta dell’hotel ed entrarono. L’impiegato al bancone li salutò senza nemmeno alzare gli occhi, così proseguirono per la loro stanza.

Secondo te se n’è accorto qualcuno che siamo mancati per un giorno intero?” gli chiese. Rin fece spallucce.

Non credo che sia la prima volta che due ragazzi non tornano la notte” rispose.

Cioè?

Bé, sì insomma… ecco… due ragazzi da soli al mare…” iniziò a balbettare imbarazzato. Quando Rea capì divenne rossa come un pomodoro.

Che cosa? No! Non è questo che è successo!” ribatté.

A lui parve che la cosa le desse molta noia e se ne chiese il motivo. Era così strano?

Sì, io lo so e tu lo sai, ma hai intenzione di spiegarlo a tutti?” le chiese.

Se serve, certamente!” rispose.

Iniziava a chiedersi se la sera prima si fossero veramente baciati.

Entrarono in camera e si guardarono intorno: era tutto esattamente come l’avevano lasciato.

Ascolta, ti va se ci cambiamo e poi andiamo a cercare un posto per mangiare? Facciamo tutto velocemente e poi torniamo a riposarci” propose Rea.

Rin annuì.

Mi va bene” decise.

 

  
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