“SVEGLIA PIGRONA!” Sento rimbombarmi nella testa. “ANCORA 5 MINUTINI” Rispondo io assonnata, alla voce che sicuramente è quella di mio fratello Louis. “ SE NON TI ALZI DA SOLA TI BUTTO GIU’ IO DAL LETTO A FORZA DI FARTI IL SOLLETICO!” Ribatte lui con una voce che non capisco se intenta a ridere o seriamente arrabbiata.” VA BENE MI HAI CONVINTA” Gli dico aprendo gli occhi e allungandogli le braccia come per dirgli “TIRAMI SU’ CHE FACCIO TROPPA FATICA!”. Lou mi prende le mani e mi tira come per farmi volare in aria. “ CIAO FRATELLONE, GRAZIE PER IL DELICATO RISVEGLIO” “ NON C’E’ DI CHE DORMIGLIONA!” Gli faccio una smorfia e corro in bagno a prepararmi. Mi lavo, mi vesto, un filo di trucco e via, pronta per l’inferno chiamato scuola. Prendo velocemente una barretta alla frutta dal mobiletto e esco di casa, con mio fratello che mi urla dietro perché siamo in ritardo. “ SEI SEMPRE IN RITARDO,E POI COME MAI TI BECCO SEMPRE CHE MANGI?!” “ SONO PICCOLINA, HO BISOGNO DI NUTRIRMI PER CRESCERE!” Rispondo addentando la barretta. “ EHI BRONTOLONE, NE VUOI UN PO’?” Dico indicandogli lo snack che è semi-finito. “ NO, IO CURO LA MIA LINEA, NON COME TE!” “VORRESTI DIRE CHE SONO GRASSA?!”Urlicchio a Louis sputacchiandoli in faccia un po’ di briciole. “NONO” Dice lui, con una faccia schifata, pulendosi la guancia. “ BENE ORA VA MEGLIO!” Dico con un atteggiamento da “like a boss”. Arriviamo a scuola dopo un quarto d’ora di auto, con Lou che guidava come se fosse un ladro di macchine, e ovviamente mi è venuta la nausea. “ HAI FINITO DI GUIDARE DA SPERICOLATO? VUOI FARMI MORIRE?” Gli dico ridendo. Saluto il mio PazzoSpericolatoDolce fratellone e raggiungo il mio solito gruppetto di amici. “CIAO NANA” Urlo alla mia migliore amica Martina, saltandogli addosso. “AMORE, MI FAI CADEREEEE!” Dice lei ridendo. Ah a proposito non mi sono ancora presentata: sono Irene, per gli amici Bebe, ho 16 anni ed insieme a nostro papà io e mio fratello Louis ci siamo trasferiti a Londra dopo la separazione dei nostri genitori. Mia mamma è rimasta in Italia, nostro paese d’ origine. Tornando a noi, suona la campanella ed è ora di entrare in classe. La cosa più brutta della scuola è che, alle 7.30 di mattina, con il cervello ancora scollegato, ti tocca vedere quel troll della professoressa Redford; con la sua faccia piena di rughe e quell’aspetto da “vampiro succhia sangue” che si ritrova. “BEBE TI SEI PREPARATA PER IL COMPITO IN CLASSE DELLA REDFORD?” “COMPITO IN CLASSE?! ODDIO MARTI ME NE SONO COMPLETAMENTE DIMENTICATA!” Dico a Marti mangiandomi le unghie per il panico. Sicuro al 100% che la Redford mi decapita se prendo un’ altra insufficienza. “FINISCILA CHE TI ROVINI LO SMALTO!” Questo è stato l’unico commento della mia quelchecontaèl’aspettoestetico migliore amica. Ma lo so che farà di tutto per suggerirmi, siamo complici da una vita ormai. “BUONGIORNO RAGAZZI, PRENDETE IL LIBRO A PAGINA 203, VELOCEMENTE.” Dice la Redford mentre tutti bisbigliano ai compagni di non ricordarle della verifica. “ PROFESSORESSA, OGGI ABBIAMO IL COMPITO IN CLASSE, NON SE LO RICORDA?” Ricorda alla Redford la sua cocca, non che meno la secchiona della classe, Polly occhi storti è il suo soprannome. La voglia di strangolarla è passata da 0 a 100 in neanche mezzo secondo, soprattutto oggi che non mi sono preparata per questo fottuto compito in classe. “ MIA CARA POLLY, CERTO CHE ME LO RICORDO, MA LA RIFAREMO DOMANI PERCHE’ OGGI C’E’ UNA NOVITA’!” “NO PROFESSORESSA, IO LA VOGLIO FARE OGGI PERCHE’ MI SENTO PRONTA, LA PREGO, LA FARO’ ANCHE DA SOLA.” Mentre Polly occhi storti si affretta a compilare la sua verifica noi esultiamo in playback perché praticamente nessuno ha studiato. “ MI SCUSI PROF., MA QUAL’E’ QUESTA NOVITA’?” Neanche il tempo di risponderci che sentiamo bussare alla porta. Entra la dirigente seguita da un biondino. Con la sua vocina fastidiosamente fastidiosa e la sua faccia da vecchia papera ci dice : “ RAGAZZI QUESTO E’ IL VOSTRO NUOVO COMPAGNO DI CLASSE, VIENE DALL’IRLANDA, SIATE EDUCATI” sbatte la porta dietro di sé senza neanche terminare la frase. “ BENE SIGNORINO, PUO’ DIRCI IL SUO NOME?” Chiede la Redford. “ BUCCIA DI BANANA!” Si affretta a rispondere Paul, il ragazzo più odioso che io abbia mai conosciuto, con quella faccia da “sotuttoio” e quel sorrisino finto. Mmm che nervi. “NON DICA CASTRONATE SIGNORINO PAUL, INSOMMA CE LO VUOLE DIRE O NO IL SUO NOME?” Ribatte la Redford, guardando negli occhi il biondino. Lui tremolante dice: “ MM-MI CH-CHIAMO NIALL, NIALL HO-HORAN”. "BENE SIGNORINO HORAN, VEDO CHE E' UN PO' IN IMBARAZZO QUINDI NON LE FARO' ALTRE DOMANDE." "AH DIMENTICAVO, SI PUO' SEDERE LI', VICINO ALLA SIGNORINA TOMLINSON, LA RAGAZZA CON LA TRECCIA." Oddio no, no, e mo io a questo qua cosa dico?! Calma Bebe, calma Bebe. Lo sai, è bello, se lo guardi lo stupri con gli occhi, quindi se ti chiede qualcosa parlagli senza guardarlo. Ok Bebe? Ma poi io mi chiedo : ma con tutti i giorni dell' anno che ci sono, proprio oggi doveva essere assente Brad?Quando lo vedo se ne becca tante. Bebe tranquilla, il biondino lo dovrai sopportare per tutto l'anno e poi guardalo, è cosi dolce e tutti lo guardano come un alieno; non farlo anche tu. La mia coscienza mi parla, respira, respira, in fondo non stai mica morendo, quanti compagni di banco hai cambiato ultimamente? SI MA NESSUNO ERA COSI' MALEDETTAMENTE TENERO. Oddio si sta sedendo, quante cose ho pensato in mezzo minuto?! Sorrido, lui sorride; sembra davvero spaventato. " EHI, IO SONO IRENE, MA PUOI CHIAMARMI BEBE!" Non so, e non lo saprò mai, dove ho trovato il coraggio di dirgli questa stupida frase. Mi avrà sicuramente preso per una stupida. " CIAO BEBE, SONO NIALL. NON SAI QUANTO SONO IMBARAZZATO! QUEL TIPO LI' MI DA SUI NERVI, MA NON VOGLIO GIA' STARGLI ANTIPATICO IL PRIMO GIORNO!" "CHI? PAUL? STA ANTIPATICO ANCHE A ME MA SHHHH, NON LO DEVE SAPERE NESSUNO" "TOMLINSON, HONRAN-HORNAN- HORQUELLACOSALI' AVETE FINITO DI PARLARE? VOLETE PRENDERE UNA NOTA? SIGNORINO NON HA INIZIATO PER NIENTE BENE! QUESTA ME LA SEGNO!"