15/05/2012
1 recensioniRating: Per tutti
Personaggi/Pairing: Penelope Light, Oliver Baston, Percy Weasley. [PercyXPenelope], [PenelopeXBaston]
Tipologia: Ehm... Half-drabble?
Lunghezza: 362 totali. Circa 60 per 6 capitoli.
Avvertimenti: Het. Caratterizzazione di Penelope assolutamente personale dato che se ne tratta poco o nulla nei libri (appare tipo 3 volte).
Genere: Romantico.
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di J.K. Rowling che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Harry Potter, appartengono solo a me.
Credits: Apollonio Rodio - Argonautiche (Nota finale), J.K Rownling per i personaggi.
Note dell'Autore:In questi giorni mi ero particolarmente annoiata, non per una ragione ben precisa, forse ero stanca di scrivere sempre delle stesse cose. Così alla fine ho deciso di aprire le finestre e far entrare un po' d' aria fresca. Ed è nata questa cosa dalle 60 parole basate su Penelope e i suoi problemi di cuore. Non credo di avere altro da dichiarare se non che, ripensando a tutto, credo proprio che Penelope e Baston possano essere una bella coppia.
Introduzione alla Fan's Fiction: //
Partecipante al [II Girone] 60x60 - Tournaments indetto da WAR
I. Abitudine.
Penelope sta con Percy.
È così abituata a stare con lui che nemmeno ascolta più il proprio cuore, finito in cancrena sotto quintali di apparenze e abitudini.
Penelope è così abituata che nemmeno sa cosa vuole.
È così abituata che quasi crede di essere felice.
Così abituata da aver smesso di vivere.
E non prova niente, se non l' abitudine che la schiaccia.
II. Fatale.
Penelope si volta: da qualche parte qualcuno la guarda. Penelope sente il suo sguardo insistente addosso.
Baston... gli occhi marroni del ragazzo sono fissi nei suoi.
“Femme Fatale” era così che chiamavano la donna conquistatrice.
Ma per lei l' unica cosa fatale è l' uomo che la guarda e le vede fino in fondo all' anima.
III. Sfumatura.
Baston le sfiora la mano: una sfumatura di rosso le colora le guance.
“Scusa... posso leggere con te?”
Penelope annuisce porgendogli il libro.
“Siamo qui” sussurra indicando un punto della pagina.
Baston sorride, guardandola si sottecchi. “Grazie.” e stringe la mano che prima aveva sfiorato.
Penelope la ritrae: la scossa scaturita dal contatto le ha punto la pelle.
E il rosso si estende.
IV. Livido.
“Mi stai tradendo?” Percy è furioso.
“No.”
“Allora c'è un altro.”
Penelope non risponde, sa già di non riuscire a mentire.
Poi uno schiaffo.
Penelope si porta una mano alla guancia.
Devi essere forte, non devi piangere.
E piano piano il livido compare dove prima di trovavano le dita di Percy.
Penelope lo accarezza con le dita mentre Percy le volta le spalle.
V. Vizio.
Penelope guarda Baston, non può farne a meno.
E' il suo vizio, il suo peccato.
Lo ama, ma non si farà avanti. Non può.
E' amico di Percy dopotutto.
Penelope sospira, mentre Baston spiega i nuovi schemi ai giocatori.
E lo trova intelligente: quegli schemi sono geniali.
Ma non parlerà, non darà informazioni ai Corvonero.
Anche i corvi a volte non riescono a volare. *
VI. Arrendersi
Baston è caduto, colpito da un bolide durante una partita.
E ora sono soli in infermeria.
“Che ci fai qui?”
Penelope si arrende, non può lottare contro il proprio cuore.
“Ti amo.”
E lui la bacia.
Non c' abitudine, non stavolta.
C'è solo il silenzio scandito dai battiti dei loro cuori. E dai loro timidi baci.
*Il riferimento corvo-volo indica semplicemente lo stato in cui si trova Penelope. Potrebbe aiutare la propria squadra a vincere passando gli schemi di Baston. Ma non lo fa, costretta da una forza che lei non riesce ad identificare. E' emotivamente coinvolta sotto ogni punto di vista e rivelare informazioni sugli schemi dei Grifondoro sarebbe tradire Baston. E' un po' il dilemma al centro della Medea, non so se mi sono spiegata. Forse mi sono incartata da sola. Per citare Apollonio Rodio nelle sue Argonautiche
"Entrambe le parti
si rimettevano a lei: sarebbe stato ciò che sceglieva il suo cuore.
E lei sceglieva subito: lasciava i suoi genitori
per lo straniero." (vv 628-631)
Credo questo riassuma un po' lo stato di Penelope.
ps: Il titolo è stato buttato un po' a caso. Ho semplicemente giocato sulle parole del nome anche se in inglese Penelope sarebbe Clearwater.