Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: _TheDarkLadyV_    16/05/2012    5 recensioni
Un bel giorno tua sorella, quella che detesti con tutto il cuore, decide di sposarsi e vuole te come damigella d‘onore.
E il tuo ex, che credevi seppellito fra i ricordi del passato, ritorna più raggiante di prima pronto a farti fuori anche con il suo semplice sorriso.
Tu, persona introversa e piena di problemi, ti senti completamente persa e non sai come affrontare la situazione.
Perché non vendicarti?
Sì, però stai attenta a non essere tu quella che ci rimette le penne. Può succedere, sai?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Saaaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeee!! Finalmente ce lho fatta!!!!!!!!
Scusate per limmenso ritardo, ma sapete come si dice, maggio studente fatti coraggio. Ed è quello che sto cercando di fare. Non ho più pace, però sono riuscita a trovare un momento per i miei cari lettori e dopo avere epurato questo capitolo da ogni orrore ortografico, eccolo pronto per i vostri occhi!!!
Mi dispiace un po lasciare questa storia, ma andava fatto, quindi bando alle ciance e godetevi lultimo capitolo sperando che vi piaccia ^^!
http://www.youtube.com/watch?v=1rLIxXEtPmA&feature=fvwrel
Questa è la canzone di sottofondo che spero voi apprezziate ^^, probabilmente la conoscete.

 

 

 

Crazy little thing called love

Quella mattina era tiepida, come del resto lo erano tutte quelle che stava trascorrendo nella sua detestata Londra, per non parlare della differenza climatica che non voleva più sentire sulla sua pelle; lunica cosa che voleva fare era tornare a Los Angeles immediatamente. Ma doveva resistere ancora per un po; i giorni in quella prigione stavano per terminare ed era felice al solo pensiero. Finalmente sarebbe andata via, lontana da tutto e da tutti in primis da Jeremy. Rivederlo non solo laveva infastidita, ma soprattutto non era riuscito a trasmetterle quelle sensazioni che avrebbe voluto per soddisfare lanimo della sua vendetta. Si era stancata con quel gioco il cui risultato era stato ben diverso; ovvero, era riuscita a capire di essersi innamorata dellultima persona al mondo che avrebbe mai voluto al suo fianco.

Era entrata in camera da letto e con sua enorme sorpresa vide che Jared dormiva ancora. Sorrise e silenziosamente gli si sedette vicino. In quel momento sembrava davvero un angelo indifeso e quel viso così rilassato lo rendeva ancora più dolce e tenero, come se ad un tratto si trovasse davanti ad un bambino. Gli accarezzò la guancia per poi passare alla spalla e ritornare indietro per stuzzicare i capelli già scompigliati. Fortunatamente non si svegliò a quel tocco, ma a malincuore Solange doveva svegliarlo perché solo con Jared sarebbe riuscita a resistere ancora per un giorno in quella casa.

Jared..- sussurrò al suo orecchio.- Jared svegliati.

Ma il ragazzo non si mosse.

Jay sveglia!- ripeté con il tono più alto, ma lui nonostante sembrasse infastidito continuò a tenere gli occhi chiusi. A quel punto spazientita Solange decise di ricorrere allultima mossa con la quale era sicura, lavrebbe fatto finalmente svegliare.

Stanno arrivando i francesi e vogliono ucciderti! Per lamor del cielo alzati!

Quellurlo lo fece svegliare di soprassalto accompagnato dalla risata divertita di Solange, la causa di quel risveglio così brusco.

Di che sostanza ti sei fatta?- fu la domanda di Jared detta con un tono leggermente irritato. Solange continuando a sorridere lo travolse con le sue braccia. Con quel gesto lirritazione del ragazzo scomparve e cacciando via le ultime tracce del sonno le accarezzò i capelli abbracciandola poi a sua volta. Era così bella tenerla fra le sue braccia che avrebbe voluto restare in quella posizione per tutto il resto della giornata. Poco dopo Solange si staccò da lui e fissandolo disse: ho cercato di svegliarti con dolcezza.

Perché, sei dolce?

Scemo!- esclamò la ragazza fingendosi arrabbiata.

Dai stavo scherzando.- disse ridendo Jared.- avanti sono curioso di sapere perché mi hai privato di quel benedetto sonno che avevo conquistato con sangue e sudore..

Beh come ti dicevo ho cercato di svegliarti piano e con dolcezza, ma tu non ne volevi sapere così sono passata alle maniere forti.- poi abbassando il capo e sentendosi in colpa aggiunse: scusami.

Tranquilla. Anzi è stato meglio così altrimenti mi sarei sentito abbastanza strano al mio naturale risveglio..- la rassicurò Jared posandole una mano sulla spalla. Solange rialzò il capo e sorrise illuminando i suoi bellissimi occhi marroni.

Non ti sei arrabbiato allora?- chiese.

No, anche se la devi smettere con questa cosa dei francesi. Siamo a Londra adesso.- rispose Jared togliendosi completamente di dosso le lenzuola. Solange si spostò per consentirgli di alzarsi, ma Jared la fermò in tempo dicendo: resta, tranquilla.

Solange così si sedette nuovamente vicino sentendo il imbarazzo farsi spazio dentro di lei. Non aveva mai imparato a metterlo da parte.

Che ore sono?- chiese Jared mettendosi comodo accanto alla ragazza.

Le nove.- rispose Solange prontamente scompigliandogli distrattamente i capelli.

Smettila!- esclamò sorridendo Jared.- comunque tornando alla causa del mio bellissimo risveglio, se non ti sei drogata posso almeno sapere che ti prende stamattina?

Domani cè il matrimonio e quindi questo significa che oggi è lultimo giorno che resterò in questa casa, in questa città, con questi quattro gatti e cosa fondamentale con mia sorella! Non è magnifico? Los Angeles aspettami!- concluse urlando di gioia Solange, che manifestò quella sua grande felicità sdraiandosi sul petto di Jared e scalciando in aria. Il ragazzo si lasciò sfuggire un sorriso che ben presto si trasformò in una fragorosa risata assistendo a quella scena di pura pazzia.

Credevo che ti fossi leggermente affezionata a questo posto. Non lo vedi da tanto tempo..”- osservò una volta che si fu ripreso e Solange calmata. Quest’ultima lo guardò dritto negli occhi contemplando per un secondo quella bellissima immagine capovolta e disse: “ beh un po mi dispiace, ma solo perché lascio i miei genitori e Cassandra. Okay mi dispiace anche non vedere mia sorella, ma proprio poco.- aggiunse osservando Jared, quasi volesse farle un rimprovero.

Sol te lho già detto mille volte. Kally è tua sorella, è sangue del tuo sangue non puoi davvero detestarla.

Solange si tolse una ciocca di capelli dal viso e sedendosi sul letto disse: è una cosa che provo da quando ero piccola. Lei era sempre quella perfetta, bella e insomma tante altre cose. A volte mi ha anche rubato qualche fidanzato e questo di certo non aiuta proprio a volerle bene. Mi sarebbe davvero piaciuto avere un fratello, magari uno come Shannon.

Se vuoi te lo presto.- rispose sorridendo Jared che non poté fare a meno di pensare alla frase sul furto dei fidanzati. Sì ricordò di quella scena che aveva visto il giorno prima e della promessa di Jeremy di parlare con Solange. In quel momento prese a guardarla con maggiore intensità, quasi in quel gesto potesse dirle tutto quello che provava e che non riusciva effettivamente a dire.

Che cè?- chiese Solange notando il suo sguardo perso e temendo che qualcosa non andasse nel suo abbigliamento.

Nulla..ecco sono ancora un po assonnato..- improvvisò il ragazzo sorridendo.

Ti credo! Hai fatto le ore piccole stanotte.- osservò lei.

Te ne sei accorta?

Beh nel bel mezzo della notte mi sono svegliata e ho visto che non ceri. Quindi ho immaginato che stessi in soggiorno, pregando che il sonno arrivasse anche da te..
E cosa ti fa credere che le cose siano andate in questo modo? Posso sempre essere andato in discoteca a rimorchiare qualcuna per poi scoparmela..- rispose Jared divertito alla sola idea della reazione della ragazza che non attardò ad arrivare. Solange infatti sbuffò e disse: sempre molto romantico e fine, non cè che dire. Ma voi uomini, e in particolare te e tuo fratello, avete sempre in testa la stessa cosa?

Dipende..

Cioè due minuti sì e gli altri e due pure.- rispose risoluta incrociando le braccia al petto. - e comunque se così fosse stato lavrei capito immediatamente..

Da cosa?

Non avrei sentito mio padre parlare. Anche lui soffre di insonnia, e a meno che non avesse deciso di iniziare a parlare da solo o con qualche amico immaginario, lunico interlocutore non potevi che essere tu..

Intelligente, la ragazza..

Avevi qualche dubbio, forse?

Molti a dirti il vero.

Stupido.- rispose sorridendo Solange.

Okay credo sia giunto il momento di iniziare la giornata.- sospirò Jared alzandosi dal letto mentre la ragazza prese a giocherellare con il suo cuscino.

Quali sono i programmi di oggi?- chiese lui prima di sparire in bagno.

Non ne ho idea. Mia sorella era tutta così eccitata che non me la sono sentita di sorbirmi tutto quello che aveva da dire. Non la sopporto, lo sai..- sintetizzò Solange fermando i lanci in aria del cuscino. Jared sorrise, ma non aggiunse altro. Entrò in bagno e si infilò nella doccia rilassandosi ad ogni tocco dellacqua sulla sua pelle.

Sbrigati! Non sopporto lidea di stare di là senza di te!- la voce squillante di Solange riuscì ad arrivare perfettamente nelle sue orecchie. Per un attimo sembrava aver dimenticato di essere nella doccia per quanto fosse riuscito a rilassarsi. Quando uscì dal bagno percepì immediatamente limbarazzo della ragazza, anche se lui era ben coperto.

Vuoi darmi il tempo di vestirmi o vuoi che scenda così?- chiese divertito da quellespressione. Era davvero incantevole quando arrossiva in quel modo. Nessuna riusciva ad imbarazzarsi come Solange alla vista di lui mezzo nudo e quella era la componente che più non avrebbe voluto cambiare in lei.

No fai pure. Io..io..io va-vado..- balbettò Solange scomparendo allistante. Jared sorrise e si vestì, pronto ad affrontare la sua giornata.

 

E con questo ti dichiaro ufficialmente sconfitto!

Senti fai una cosa..- ma prima che Jared potesse finire di dirle innervosito cosa effettivamente doveva fare, Solange lo precedette dicendo: non è bello dire ciò che volevi dire ad una ragazza..
Ma tu non sai quello che dovevo dire.- disse Jared con laria di uno che la sapeva lunga mentre mescolava per lennesima volta il mazzo delle carte. Erano in giardino a bearsi di quel piacevole sole e aspettando che la giornata venisse alimentata da qualche allegra cazzata degli altri. Solange ogni tanto aveva nominato Jeremy e ogni volta Jared aveva cambiato faccia per non parlare di tutti i suoi tentativi di cambiare discorso. Ma tutte le volte Solange gli chiedeva: ma perché non mi vuoi ascoltare? o sai qualcosa che io non so per caso?

E lui tutte le volte rispondeva: io ti sto ascoltando, ma se parli mi fai deconcentrare. o Io? E cosa ne posso sapere se passo la maggior parte del tempo con te?

Mentire non gli piaceva affatto, soprattutto se si trattava di Solange, ma in quel momento il caso sfortunatamente lo richiedeva. Jeremy gli aveva detto che sarebbe stato lui stesso a parlarle quindi non cera motivo per cui dovesse pensare a quali parole usare per dirle quello che aveva saputo e scoperto.

Sì che lo so!- esclamò in quel momento Solange sostenendo il suo sguardo.

No che non lo sai.- disse con tono dispettoso Jared.

Sì.

No.

Sì.

No.

No.

Sì.
Fregato!- esclamò lei scoppiando a ridere.

Una ragazza più scema di te non lho mai incontrata in vita mia.- osservò Jared divertito. Avrebbe voluto che il divertimento con lei non smettesse mai.

Beh è stato un bene incontrarmi, no?

Mica tanto.

Solange si mise a braccia conserte e disse: mi reputo offesa.

Beh io no.- rispose Jared sogghignando mentre disponeva nuovamente le carte sul tavolo.

Mostro!- esclamò la ragazza fulminandolo con lo sguardo. Si alzò dalla sedia e si avviò verso il lato opposto dellimmenso giardino fingendosi ancora offesa. Jared si alzò a sua volta e avvicinandosi disse: io voglio la rivincita non puoi andartene!

Te la prendi da solo.

Dai stavo scherzando!- si lamentò Jared.- perdonami.

Solange in quel momento arrestò la sua camminata e voltandosi verso lui lo fissò a lungo cercando di non perdersi ulteriormente in quegli occhi che tanto amava e sorridendo disse: sei uno scemo.

Grazie del complimento.- rispose lui sorridendo. Solange sorrise e guardando al di là delle siepi alla sua destra disse: non mi va più di giocare. Piuttosto voglio farti vedere una cosa.

Mi spaventi.- rispose Jared guardandola.- che hai in mente?

Seguimi.- disse semplicemente Solange. Jared incuriosito la seguì fino a quando non si ritrovarono di fronte ad un stalla in disuso non molto grande.

Prima mio padre aveva dei cavalli, ma li ha venduti, non sopportava vederli qui.

Come mai?

Gli ricordavano troppo suo padre e sai lui non ha mai avuto dei buoni rapporti con il nonno.- raccontò brevemente Solange.

Sì me lha detto.

La ragazza si voltò di scatto fissandolo sorpresa.

Te lha detto?

Perché fai quella faccia?- chiese lui preoccupato.

Beh non ne parla mai, soprattutto con chi non conosce. Wow! Credo che devi piacergli molto se è riuscito a mettere la parola mio padre in una frase con te.- disse sorridendo Solange.

Credo che avesse bisogno di qualcuno in quel momento per parlare di questo e che non gli sia importato molto se fosse un conoscente o uno straniero.- tentò di giustificarsi Jared. Doveva ammettere che George era un uomo molto simpatico, oltre ad essere una figura assai protettiva nei confronti di Solange. Era davvero come lei; era così che si spiegavano molte cose. George non era un tipo esaltato nonostante sguazzasse nelloro né tanto meno si vantava di ogni cosa che possedeva, era quel tipo di persona a cui ci si poteva affezionare immediatamente come era successo a lui e pensando alla partenza, un po gli dispiaceva lasciarlo.

Sì cerca di giustificarti, ma io conosco mio padre e so perfettamente che non è come dici.- disse Solange con laria di una che la sapeva lunga.

Beh come mai siamo qui?- chiese Jared che cominciava a sentirsi leggermente in imbarazzato pensando alla grande stima che George nutriva nei suoi confronti, sentendosi lusingato ma allo stesso tempo un traditore. Infondo lui non era quello che luomo pensava, non era il suo futuro genero, ma un semplice amico complice della pazzia di sua figlia.

Dicono che qui si aggiri un fantasma.

Certo e io sono un vampiro.- rispose ironico Jared.

Beh questa cosa può essere vera e se è vera vuol dire che esiste anche il fantasma.- disse risoluta Solange. Jared la guardò a lungo prima di dire: io non ci credo..

Fai male..

I fantasmi non esistono!- esclamò Jared come se fosse la cosa più ovvia.

Certo, allora come lo spieghi il caso del poltergeist di Enfield a nord di Londra?- chiese Solange incrociando le braccia.

Suggestione.- rispose Jared.

Magari mi verrai a dire che la polizia si è inventata tutto e che i giornalisti sono stati ben pagati.

Può essere.

Sei un testardo. Non apri mai la mente a ciò che non riesci a spiegare con le parole.
Non è vero!

No? Davvero? Beh scusami ma mi sembra il contrario.

Semplicemente non mi interessa saperne di più.

Fai male. Si è sempre troppo sicuri delle proprie idee, convinti che siano quelle giuste e immutabili. Guai a chi le tocca! E invece non è così, noi non siamo detentori di nessuna certezza.

Solange non si dava mai per vinta e questo era una delle tante cose che piacevano a Jared. Con lei riusciva a parlare di tutto, a confrontarsi, discutere fino a quando entrambi non avevano esaurito le loro opinioni e non si erano battuti finché una di quelle non avesse trionfato sulle altre. Finalmente aveva trovato la sua degna rivale.

Nemmeno della certezza della nostra stessa esistenza..- si lasciò sfuggire guardandola. Solange fu presa alla sprovvista, ma poi sorrise e disse: vedo che le mie parole le ascolti.

Mi piace sentirti parlare di queste cose. Per tutte le volte che le hai dette le ho imparate a memoria.- rispose sorridendo Jared sentendosi leggermente in imbarazzo per essere stato così sincero.

Sono contenta di questo.- disse compiaciuta la ragazza sentendo le sue guance diventare leggermente calde.

Beh comè che si chiama questo poltergeist?- chiese Jared spezzando quellimprovviso silenzio.- Bob, Bobby, Fuffi, Charlie?

Solange scosse la testa alzando gli occhi al cielo.

Sei un caso disperato!

Davvero non sto scherzando! Danno i nomi agli uragani, possibile che non ne diano uno ai fantasmi?

Solange scoppiò a ridere di fronte alla serietà del ragazzo. Jared approfittò del momento di distrazione della ragazza per scomparire dalla sua vista e nascondersi. Quando Solange si voltò dalla sua parte scoprì la sua assenza e lespressione allegra si tramutò ben presto in serietà e confusione.

Jared?- domandò allaria. Nessuno rispose. Il vero interessato continuava a ridere e spostandosi cominciò a fare dei rumori, come se in quella stanza davvero ci fosse una presenza chiassosa come di solito era definito il poltergeist. Solange sobbalzò e quasi le venne un infarto. Non aveva mai provato così tanta paura come in quel momento.

Jared, dove sei?- chiese nuovamente cercando di stare calma nonostante il cuore non volesse sentire ragione. Ad un tratto quei rumori cessarono e quel silenzio era così terrificante che Solange sentì la voglia matta di scappare. Jared approfittò del momento di massima tensione per uscire allo scoperto urlando alle spalle di Solange che per poco non svenne.

Non farlo mai più!- esclamò quando ebbe la forza di reagire.- non è stato carino. Sai che rischi un calcio lì dove non batte il sole? Anzi no, due calci!

Era molto arrabbiata e aveva una mano sul petto come se in quel modo potesse fermare il cuore impazzito. Jared le si avvicinò lentamente e disse: scusami, pensavo di non spaventarti e invece lo scherzo mi è sfuggito di mano.

Bello scherzo idiota!- rispose inalterata Solange.

Ehi non eri tu quella che non aveva paura di niente?

Non ho mai detto che non avessi paura di queste entità.

Si guardarono a lungo: Jared con un sorriso sulle labbra e Solange in cagnesco. Alla fine il ragazzo labbracciò e le sussurrò: su calmati..

La fai facile!- esclamò lei lasciandosi andare allabbraccio. Quando si fu staccata si accorse che entrambi erano molto vicini, più di quanto si fossero immaginati e restarono così per qualche minuto fino a quando una forza esterna, forse il vero fantasma, non li spinse ad avvicinarsi ancora di più. Jared si inumidì le labbra e deglutì, impreparato a quella situazione. Ma quando furono proprio sul punto di baciarsi una voce li interruppe.

Ehi finalmente vi ho trovati!- esclamò Cassandra.- è da un bel po che vi cerco!

Beh alla fine sei riuscita a trovarci.- rispose Jared.

Ho interrotto qualcosa?- fu la domanda della donna notando la loro faccia strana.

No! Tranquilla!- la rassicurò Solange con una specie di acuto.

Ah bene. Ehm non so se ve ne siete resi conto, ma è lora di pranzo e tuo padre ha deciso che mangeremo fuori. Sono venuta ad avvisarvi.- recitò Cassandra leggermente imbarazzata.

Facci strada allora.- disse sorridendo Jared. In cuor suo avrebbe tanto voluto che accadesse, ma evidentemente non era ancora il tempo per questo. Quando giunsero sul posto Jared notò Jeremy che era decisamente nervoso e pensò che forse il momento del chiarimento per i due ex era arrivato e stranamente si sentì nervoso. Non voleva nemmeno immaginare cosa sarebbe successo una volta che Solange avesse saputo la verità, ma ciò che sapeva perfettamente era che quellapparente odio e fastidio provato nei confronti della sorella sarebbe aumentato, o forse si sarebbe manifestato per davvero. E lui non poteva fare niente, neanche farla ragionare perché tecnicamente sarebbe stato impossibile.

Iniziamo lultimo round..- sussurrò Solange al suo orecchio accennando a Jeremy.

Come vuoi tu.- rispose Jared cercando di risultare il più normale possibile. Ma proprio quando i due furono più vicini, Jeremy li raggiunse e schiarendosi la voce disse: Jared scusa potrei restare solo con Solange? Devo parlarle..

Jared annuì mentre Solange guardò confusa luomo che le stava di fronte. Cosa mai aveva di così serio da dirle? Infondo in quei giorni non si erano interessati più di tanto a chiacchierare e ora questo rovescio della medaglia le pareva un po strano. Jeremy la spinse un po fuori dalla portata di orecchie indiscrete, in particolare di quelle di Jared che era nei paraggi decisamente intenzionato a spaccargli la faccia una volta che avesse finito di parlare.

Ehi Jay! Mi dai una mano?- chiese in quel momento Mike raggiungendolo.

Sì..- rispose distrattamente mentre a malincuore si allontanava dal suo posto di pattuglia.

Allora?- chiese Solange spezzando il silenzio che si era venuto a creare.

Ecco io..

Avanti che devi dirmi? Sai ho altre cose da fare, tipo stare lontano anni luce da te.- rispose innervosita Solange.

So che mi odi e io sono qui per dirti una cosa..

Senti se sei qui per dirmi stronzate, meglio che tieni la bocca chiusa.

No, cioè..- Jeremy non sapeva da dove iniziare così preferì fare un bel respiro e riordinare in quel modo le idee.

Ne hai ancora per molto? Mi sto scocciando.- rispose seccata Solange.

Ehi che stai facendo a mia figlia?- la voce di Mary si fece spazio fra i due insieme alla donna stessa.

Nulla, le stavo semplicemente parlando.

Beh se hai da dirle qualcosa dillo davanti a me, perché vorrei davvero sentire quello che le hai da dire visto che due anni fa ho dovuto vederla soffrire come un cane senza nessun motivo valido.- disse Mary perforandolo con gli occhi.

Solange le si avvicinò e disse: mamma va tutto bene, calma. Ti ringrazio, ma non è necessario che ti agiti.

Sei sicura che non tu non voglia una mano?

Solange rise a quella domanda e rispose: sì, tranquilla.

Mary le sorrise e andò via lasciandoli nuovamente soli.

Sai che ti dico? Che a me quello che vuoi dirmi non me ne fotte un cazzo, quindi siccome mi sono scocciata di stare davanti a te me ne vado.- e detto questo la ragazza gli lanciò unultima occhiata e andò via diretta a tavola dove gli altri avevano già cominciato a prendere posto. Jared che si aspettava di trovarla in lacrime o in procinto di scatenare una guerra, si meravigliò molto quando la vide sorridere e sedersi al suo fianco con tanto di bacio sulla sua guancia. Da quello capì che evidentemente quel fottuto bastardo non le era riuscito a dire niente.

Che cosa voleva?

Non lo so, non lho fatto parlare. Mi sono innervosita solamente guardandolo e così me ne sono andata.- rispose sorridendo lei.

Ah!- esclamò Jared alquanto colpito da quel gesto. Che Solange stesse cambiando?

Mentre stavano mangiando Kally dallaltra capo della tavola si rivolse a Solange dicendo: Sol ti ricordi Duncan?

Per la cronaca questo tizio era stato il primo fidanzato di Solange la quale di colpo si irrigidì.

Come dimenticarlo.- sussurrò più a se stessa.

Come hai detto?- chiese Kally che non aveva sentito il bisbiglio udito solo da Jared.

Sì, me lo ricordo.- disse più forte in modo da farsi sentire da tutta la tavolata.

Mi è venuto in mente guardando la dependance, strano no?

Solange si era innervosita e non rispose. Jared confuso da quella reazione chiese: ehi tutto bene?

Lei annuì senza aggiungere altro.

Per chi non lo sapesse Duncan era il primo fidanzatino della mia sorellona!- esclamò Kally.- era un tipo molto a modo, peccato che aveva un difetto: amava tradire mia sorella con me.

Adesso Jared capì perché Solange avesse reagito così alliniziale domanda. Possibile che quella Kally si scopasse tutti i fidanzati di sua sorella?

Kally piantala!- tuonò George.- se volevi far divertire i commensali non ci sei riuscita.
Oh ma su che sarà mai! È una storia vecchia! E poi eravamo tutti molto giovani!- disse la bionda con atteggiamento superficiale. Solange non riuscì a trattenersi e alzandosi di scatto in piedi disse: nessuno ti ha mai insegnato a stare zitta e forse è giunto il momento che lo faccia io.

Ehi! Ehi! Ehi! Calma!- esclamò Jared alzandosi a sua volta per fermare Solange.- su non ci agitiamo. Scommetto che Kally non ha aveva intenzione di infierire su questa storia, vero Kally?- chiese guardando la ragazza che sembrava davvero preoccupata dalla reazione di sua sorella.

Sì, non volevo farti arrabbiare. Scusami Sol..- rispose pentita. Solange non disse nulla e si sedette più innervosita di prima.

Tesoro saresti così gentile da andare a prendere una bottiglia di vino in cantina?- chiese George. Conosceva benissimo sua figlia e sapeva perfettamente che quellordine lavrebbe preso alla lettera giusto per allontanarsi e sbollire la rabbia camminando.

Sì..- rispose scattando in piedi e allontanandosi. Con la coda dellocchio, Jared vide alzarsi anche Jeremy e seppe che forse il cataclisma sarebbe scoppiato da un momento allaltro.

 

Quando Solange si voltò con la bottiglia di vino in mano quasi si spaventò nel vedersi Jeremy dietro.

Adesso vuoi farmi prendere anche un infarto?- chiese arrabbiata.

Scusa, non volevo spaventarti..

E allora cosa vuoi?

Jeremy respirò e disse: che tu lo voglia o no, io devo parlarti e tu devi stare a sentirmi..

Solange mise da parte il vino e a braccia conserte guardò luomo dicendo: ti sto ascoltando.
Sol, tu sei davvero una ragazza speciale e sei stata davvero importate per me. Io mi sono comportato molto male e credo che quando sentirai queste parole mi odierai più di quanto tu non labbia fatto in questi anni.- sospirò.- devi sapere il motivo per cui io ti ho lasciata. Ti farà male, ma è giusto che tu mi odi con gusto.

Muoviti..- disse Solange con il cuore che le batteva allimpazzata.

Quella sera in cui ti ho lasciata, non lho fatto perché cercavo nuovamente la mia libertà come ti avevo detto. Io ti ho amata per davvero, ma ora come ora non più, anche se ammetto che mi da fastidio vederti con Jared.

Non nominarlo nemmeno. Continua.- sbottò lei.

Okay.- disse.- Sol io sono andato a letto con tua sorella. La nostra storia andava avanti da due mesi quando io e te stavamo ancora insieme e non avevo il coraggio di dirtelo. Mi faceva male, e poi non riuscivo davvero a capire se fosse una storiella di solo sesso o qualcosa di più. Ma era qualcosa di più e quando lho capito ti ho lasciata. Io amo tua sorella.

Solange sentì il suo cuore accelerale i battiti, credette che le stesse arrivando un infarto. Lanima sembrava essere stata risucchiata e le forze parvero dissolversi in un secondo. Non disse nulla, semplicemente si allontanò da Jeremy e a passi lenti andò via dalla cantina. Sentiva una grande nausea e le lacrime essere sul punto di uscire e irrigarle il volto.

Solange!- esclamò Jared vedendola di ritorno in quello stato. Finalmente era successo e quasi gli si spezzò il cuore vedendola in quel modo. Anzi si era spezzato.

Che cosa è successo? Ti prego parla!- continuò. Si avvicinarono anche Kally e Cassandra. Quando Solange vide sua sorella non ce la fece più e le dette lo schiaffo più potente che in quel momento le forze le consentirono. Kally quasi cadde a terra mentre Cassandra la osservava con occhi sbarrati.

Te lha detto, eh?- chiese fissandola.

Vergognati.- disse con un filo di voce Solange.

Sol..

Tu non toccarmi.- disse rivolgendosi a Cassandra.- non dirmi che tu questa cosa non la sapevi.

Io..

Ti conosco Cass e mi congratulo anche con te, per la tua falsa amicizia!

Continuò a camminare levandosi di dosso quelle serpi. Se sarebbe restata lì ancora per un giorno lavrebbe fatto solo per i suoi genitori che in quel momento non avevano assistito a quella scena. Jared la seguì correndo per raggiungerla.

Lasciami stare.- disse una volta che si fu rifugiata in camera da letto.

No, hai bisogno di me, io lo so.- disse Jared che quasi gli venne da piangere per quanto gli dispiaceva e in più si sentiva uno schifoso per averle mentito.

Non è vero.- disse con voce rotta Solange.

Vieni qui.- sussurrò Jared attirandola a sé e lasciando che quelle lacrime potessero finalmente uscire per far sfogare lodio della ragazza. Quando si fu calmata lo guardò e disse: tu lo sapevi?

A quel punto Jared non seppe cosa rispondere. Se le avesse detto no avrebbe peggiorato il suo stato di coscienza; se avesse detto avrebbe rischiato di farla morire. Ma era meglio una bugia o la verità?

Sì..- rispose dopo attimi infiniti di silenzio.- lho scoperto ieri sera..

Solange si sentì tradita, ulteriormente uccisa da quello che avrebbe dovuto essere il suo salvatore, la persona che amava segretamente e con cui sarebbe riuscita a superare qualsiasi cosa.

Che cosa?

Perdonami Sol..

Vattene..- rispose lei allontanandosi da lui.

Lasciami spiegare.
Cosa? Che mi devi spiegare? Io ti ho chiesto infinite volte se sapevi qualcosa e tu mi hai sempre detto che non sapevi nulla. E ora?! Che cè, ti è tornata la memoria?- urlò Solange.- dovevi dirmelo dannazione!

Jeremy mi ha detto di non dirti niente, lavrebbe fatto lui al mio posto. Credi davvero che io volessi tenermi nascosto tutto?

E da quando tu fai quello che ti dicono gli altri? E soprattutto da quando segui alla lettera quello che ti dice Jeremy? Io mi fidavo di te.

Credi che io non ci stessi male, eh? Mi faceva male il solo pensiero di vederti in queste condizioni! Sei una parte di me Solange, quella che mi fa ragionare e che mi fa sentire me stesso. Non potevo farti soffrire, non per qualcuno che non ti ha mai meritata.
Ma io lo amavo! Sai come ci sono stata male!

Ogni urlo era un colpo al cuore per lui, per un Jared che non sapeva più cosa fare per farsi forza, per liberarsi da quellincubo.

Mi dispiace..

Anche a me dispiace!- disse Solange.- mi dispiace che devo andarci sempre di mezzo io!

Quando si calmò e si fu asciugata le lacrime disse: voglio sapere unultima cosa.- lo fissò per un attimo eterno.- quella sera, quando sono tornata ubriaca dalla festa, abbiamo fatto sesso?

Jared deglutì e rispose: sì.

Perfetto! Mi hai mentito due volte!- esclamò.

Se lo fatto era perché..

Non voglio sentirti e non voglio vederti per tutto il resto della giornata!- urlò con le ultime forze in corpo. Jared così dovette arrendersi ad ogni tentativo di spiegazione e uscì dalla stanza senza sapere bene cosa fare e come comportarsi.

Dovè Solange?- chiese in quel momento George avvicinandosi a lui preoccupato.

E in camera sua, ha detto che non vuole vedere nessuno.
E perché?

Ecco abbiamo litigato..- disse Jared sapendo bene che George non sapeva nulla di quello che era appena successo.

Oh, mi dispiace. Spero che non sia una cosa grave..

Lo è. Credo che sia meglio che vada via, non cè più motivo per cui io resti qui in questa casa.- rispose abbattuto Jared.

Figliolo..

Scusami George..- e congedandosi Jared uscì di casa e andò a sedersi allombra di un albero solitario. Non voleva vedere nessuno né tanto meno parlare con qualche anima vagante, ma non poté farlo. Infatti poco dopo sentì una voce alle sue spalle che identificò come quella di Mike.

Ehi.

Ehi.- ripeté Jared afono. Sembrava che tutte le emozioni e le sensazioni fossero andate via per lasciare quello strano senso di apatia nel suo corpo.

Kally mi ha detto che tu e Solange avete litigato.- esordì cautamente il ragazzo sedendosi accanto a Jared, intento ad ascoltare la melodia che il movimento delle foglie a contatto con il vento creava.

Sì..- rispose Jared dando nuovamente un tono alla sua voce.

Mi dispiace..- disse Mike. Jared scrollò le spalle continuando a guardare dritto davanti a sé.

Resterei ben volentieri qui per il resto dei secoli.- disse Jared dopo un bel po.

Ti faccio compagnia se vuoi.

Ma tu devi sposarti..

Già..- rispose Mike annuendo.- il giorno sta arrivando.

Io non so se ci sarò..- disse Jared.

Che cosa?!

Ho intenzione di prendere il primo aereo e di tornare a Los Angeles.

No! Cioè non puoi!- esclamò Mike sentendosi perso.- io..io..io te lo proibisco!

Jared sorrise e disse: ci sono cose che non posso essere spiegate al momento e che mi dicono di andarmene via da questo posto.

Allora è davvero seria la cosa?

Jared annuì nuovamente.

Sei davvero sicuro di volertene andare?

Sì, è la cosa migliore. Conosco Solange e so che le cose fra di noi non andranno più bene.

Facciamo una cosa. Andiamo a casa mia, così tu ti calmi e pensi meglio a cosa devi fare. Se tu dovessi davvero decidere di andartene verrò qui e prenderò i tuoi abiti e tutto il resto.

Daccordo.- disse Jared.

Mike si sentì in dovere di abbracciarlo e di essere lui stesso a consolarlo e stargli vicino, come Jared aveva fatto giorni prima per le sue ansie e paure.

 

Solange non seppe per quanto tempo era rimasta in camera, lunica cosa che sapeva era che aveva prosciugato tutte le lacrime che i suoi occhi avevano nel serbatoio. Scese in cucina per prendersi un bicchiere dacqua con due occhi rossi e spenti. Quando i suoi piedi furono in cucina notò che una figura era seduta con la testa rivolta verso la finestra dalla quale poté notare il rosso del tramonto. Solange cercò di far piano ed evitare di parlare con sua sorella, ma quella appena sentì i primi passi si voltò e si alzò per andarle incontro.

Sol ti prego io non voglio che questa cosa ci separi

Solange dopo aver fatto il primo sorso, appoggiò il bicchiere sul tavolo e disse: certo, lasciamo che la cosa venga buttata nel dimenticatoio, oppure clicchiamo il tasto CANC e distruggiamo tutto quanto, facendo finta che non sia successo niente. Possiamo anche farlo, ma la coscienza non si metterà da parte.

Ti prego perdonami! Io non ero in me!- esclamò in lacrime Kally. Solange le gettò unocchiata di disgusto, ma prima di uscire sua sorella disse: ti prego non voglio che Mike sappia qualcosa.

Ah sì dimenticavo che domani ti sposi e che quel povero disgraziato diventerà tuo marito. Beh è naturale che quel giorno non deve essere rovinato. Tanto chi ne deve pagare le conseguenze deve essere sempre tua sorella maggiore.- si calmò.- tranquilla io non dirò nulla, però ricordati che quel ragazzo ti ama, quel sentimento che tu non conosci e che credo tu non voglia conoscere. Se davvero lo ami dovresti dirglielo, per liberarti di questo peso.

Andò via lasciando sua sorella sola a meditare su quelle parole dure, ma maledettamente vere.

 

Solange era splendida quel giorno, sembrava una di quelle modelle che mozzavano il fiato al primo passante. Era la sua arma migliore per sconfiggere quel senso di tristezza e delusione che le affliggevano il cuore. Glielaveva insegnato Jared: non doveva curarsi di nessuno se non del suo corpo e renderlo più splendido che poteva alla faccia di chi le aveva fatto del male. Proprio in quel momento mentre indossava gli orecchini si ricordò di lui e un senso di vuoto si propagò nel suo cuore. Quella folle rabbia si era placata e ora desiderava averlo lì con lei. Quella sua assenza le aveva fatto capire quanto lui fosse importante e che nonostante quella bugia lo amava più di qualsiasi altra persona al mondo. Così decisa più che mai a dirgli tutto e a scusarsi per come si era comportata, Solange uscì dalla camera da letto e si precipitò nella dependance, sicura di trovarlo lì.

Aprì la porta e urlò: Jared?

Ma nessuno si fece avanti.

Jared è andato via..- disse una voce dietro alla sue spalle. Solange si voltò e vide suo padre avvicinarsi.

Come sarebbe a dire che è andato via?

Dopo che avete litigato ha deciso che era meglio tornare a Los Angeles, credo che sia già in partenza. Mi dispiace.

Solange si sentì morire a quelle parole. Laveva fatto, se nera andato.

 

Che figurino!- esclamò Jared guardando Mike più che preparato e alquanto nervoso.

Sì certo, un fotomodello.- rispose ironico guardandosi nuovamente allo specchio.

Stai bene. E su smettila di essere nervoso, non vai mica al patibolo!

Il volo per Los Angeles era previsto per mezzogiorno, e i suoi bagagli erano più che pronti, ma aveva deciso comunque di tornare alla villa solo per accompagnare Mike e aspettare che lora della partenza arrivasse.

Possiamo andare.- disse Mike sorridendo e pallido in volto.

Così di due partirono e come Mike, Jared sentiva unagitazione dentro di sé che non aveva mai provato in vita sua.

Quando arrivarono Mike sospirò e prima di separarsi da Jared disse: mi mancherai amico.

Anche tu.

Mike sospirò nuovamente e prima di aprire lo sportello disse: ti prego portami via con te. Tutta quella gente mi sta facendo venire il mal di stomaco.

Su non fare il bambino ed esci da questa macchina.- disse Jared.

Ma..

Niente ma. Muoviti!- lo spinse e così Mike si ritrovò fuori dallauto con Jared che gli sorrise allegro.

Visto? Non ci voleva niente a scendere dallauto.- disse semplicemente. Mike scoppiò a ridere e salutandolo esclamò: fra qualche giorno verrò a trovarti a Los Angeles.

Ci conto!- disse Jared salutandolo con la mano. Quando Mike andò via un senso di tristezza si fece spazio sul suo volto e guardò sospirando labitazione pensando a cosa stesse facendo Solange e alla sua reazione nel momento in cui aveva saputo che lui era andato via. Non resistette e dopo probabilmente unora dalla sua presenza lì nel cortile, uscì dallauto e inforcato gli occhiali si diresse nel giardino sul retro, stando bene attento a non farsi vedere. Lultima cosa che voleva fare prima di andar via era vedere Solange senza che lei se ne accorgesse. Fortunatamente la trovò seduta su una panchina con la testa china, persa chiaramente nei suoi pensieri. Il cuore di Jared perdette un colpo osservandola: era la creatura più bella che avesse mai potuto guardare in vita sua, altro che quelle quattro modelle da strapazzo che conosceva! Ebbe listinto di avvicinarsi e toccare le sue spalle e godersi il contatto di quella pelle, ma non lo fece per paura di distruggere quel momento e senza farsi vedere andò via.

Bastardo! Vieni qui! Voglio vederti soffrire mentre ti strappo le viscere dal corpo! Voglio scuoiarti vivo!

Jared sentì quelle urla e voltandosi vide Jeremy inseguito dal proprietario di quella voce, Mike.

Mi fidavo di te e tu che facevi in mia assenza? Ti scopavi la mia fidanzata! Vieni qui bastardo!

Jared capì che Kally aveva detto la verità a Mike prima del matrimonio. Evidentemente si era sentita talmente in colpa che lunica cosa che poteva fare per riscattarsi agli occhi di Solange era quello di dire finalmente la verità anche al suo futuro marito. Il ragazzo aspettò che Jeremy si avvicinasse per fargli lo sgambetto e permettere a Mike di pestarlo a sangue, cosa che fece una volta che li vide giungere nel cortile dellentrata, lontani dagli ospiti.

Jeremy cadde sono lo sguardo felice e contento di Mike e Jared stesso che lasciò la preda al cacciatore che si era avventato su di lui con tutta la rabbia che aveva in corpo.

Mike ti prego smettila!- esclamò Jeremy.

Si pregano i santi in chiesa non me.- disse Mike con il fiato corto a furia dei colpi che scagliava. Jared poco dopo penso che fosse giunto il momento di intervenire e così staccò con molta difficoltà il ragazzo assatanato da Jeremy che sembrò acquistare un anno di vita grazie a quel salvataggio.

Mike credo che tu gliene abbia date abbastanza.- disse Jared con il fiato corto a furia di allontanare Mike da Jeremy il quale si alzò tenendosi il naso sanguinante e guardandoli con terrore.

Hai perso la strada?- chiese Jared divertito.

Voi due! Me la pagherete!- esclamò arrabbiato Jeremy andando via con qualche difficoltà.

E stato un piacere conoscerti!- disse sorridendo Jared alzando la mano per salutarlo. Poi rivolgendosi a Mike chiese: che ti è preso? Satana per caso si era impossessato di te?

Kally mi ha confessato che è andata a letto con Jeremy quando noi stavamo insieme due anni fa. Quel bastardo! E io che mi fidavo di lui!

E adesso?- chiese Jared.

Amo molto Kally e lei ama me. Voglio essere superiore e lasciarmi questa cosa alle spalle. Lei se nè pentita e ora penso sia ancora in lacrime, almeno lavevo lasciata in quello stato quando sono scappato per prendere a calci il mio ex migliore amico.- spiegò Mike tranquillamente.

Quindi la sposerai?

Mike guardò Jared dritto negli occhi e sorridendo rispose: lei è tutto quello che ho di più prezioso al mondo. Anche se a volte sembra superficiale, in realtà ha gran cuore.

Beh allora cosa aspetti? Va da lei e sposatela una volta per tutte!- disse Jared sorridendo.

Sì.- rispose Mike avviandosi.- tu sei sempre dellidea che andar via da qui sia la cosa migliore.

Jared annuì.

Sei ancora in tempo, amico.- disse Mike con sguardo eloquente prima di andare via. Jared respirò affondo e si diresse verso lauto, guardando con aria nostalgica la tenuta. Quando si fu seduto il suo blackbarry cominciò a suonare rivelando la telefonata di Shannon.

Davvero stai andando via?

Sì, Shan. Non sei contento di rivedermi fra poco?
No.
Fratello ingrato.

Jared non devi farmi assolutamente incazzare. Ora tu alzerai le chiappe da quel sedile e andrai dritto da Solange a dichiararti una volta per tutte.

Dici?

Dico!- ribatté Shannon con un tono che non ammetteva repliche.- Jared tu la ami, vero?

Sì.

E sei disposto a tutto per lei, no?

Certo.

E allora fai come Lazzaro: alzati e cammina!- tuonò Shannon testardo.- adoro quella ragazza e se tu non torni con lei, felice e contento, ti ammazzo con le mie stesse mani!

Jared sorrise e deciso disse: hai ragione! Grazie bro, ti voglio bene.

Anche io.- rispose Shannon sorridendo a sua volta.

Jared si precipitò nella dependance per cambiarsi dabito ed entrare finalmente in scena. Al diavolo il viaggio!

 

A pomeriggio inoltrato Solange cercava ancora di trovare un motivo per divertirsi, ma né Kally, né Mike, né i suoi genitori e né le altre amiche riuscirono a strapparle un sorriso. Finalmente Solange era riuscita a mettere da parte lodio per sua sorella, tornando a volerle bene, ma nemmeno questo bellevento riusciva a tirarla su di morale. Voleva Jared, vederlo al suo fianco e stare con lui, ma la cosa in quel momento non era possibile. Così per lennesima volta sbuffò, fissando dal suo tavolo le coppie ballare e divertirsi.

Stupidamente aveva portato con sé il cellulare, si chiese a cosa cavolo poteva servire visto che nessuno in quel momento lavrebbe chiamata. Prese a fissarlo decisa a scagliarlo lontano da lei, ma proprio mentre stava per farlo, il display si illuminò e il nome di Jared annunciò la chiamata del ragazzo. Solange ebbe un colpo, ma coraggiosamente rispose.

Ciao Jared!- esclamò arrabbiata.

Ti stai divertendo?- chiese lui sorridendo.

Non particolarmente.

Sei arrabbiata per caso?

No, sto solamente provando una parte per un film in cui sarò la protagonista.- sbottò sarcastica, ma dopo alcuni minuti di silenzio scoppiò inevitabilmente a ridere e insieme a lei Jared.

Perché non balli?

Non ho voglia. Scusa ma tu come fai a sapere che non sto ballando?

Sei la tutta sola al tuo tavolo a fissare gli altri che si divertono, con un vestito bianco davvero sexy..

Non ti ho detto che avevo un vestito bianco in valigia..

I capelli raccolti e più neri del carbone, sicuramente soffici al tatto.
Sei un medium?

Forse con le dita che tamburellano sul tavolo, come fai sempre quando sei giù.

Solange guardò la sua mano, con il cuore che batteva allimpazzata.

E magari adesso ti guardi le unghie e dici perché non ho dato una ripassata allo smalto? ma è troppo tardi.

Solange iniziò ad agitarsi e a cercare di capire come facesse Jared a sapere quelle cose. Era impossibile che lui stesse lì. A quellora sicuramente era a Los Angeles altrimenti non lavrebbe chiamata.

Jared ma che diavolo..- ma non poté finire la frase poiché Jared la interruppe dicendo: e ad un tratto la canzone dei due novelli sposi si propaga nellaria, quella che sta li sta molto a cuore.

E infatti il suono melodico proprio in quel momento aveva provveduto a far entrare in scena Kally e Mike che cominciarono a ballare al centro della piattaforma allaperto raggiunti dagli altri. A quel punto Solange si alzò con il cellulare ancora incollato allorecchio con il cuore che le batteva sempre di più.

E tu ti sei alzata dalla sedia con movenza leggera, sorpresa, cercando qualcosa..nellaria o fra la gente? Il momento è arrivato, Cenerentola tornerà a ballare oggi. Poi allimprovviso la folla si apre e..

In quel momento alcune coppie si spostarono per lasciar passare Solange che poté vedere Jared elegantemente vestito seduto ad un tavolo non molto distante dal suo, rilassato sulla sedia e con il gomito appoggiato sul tavolo e il cellulare allorecchio. La guardava con un gran sorriso sulle labbra e in quel momento le fece locchiolino mentre quella povera ragazza sentì il suo cuore cessare di esistere e le guance andare in fiamme.

..appare lui, bellissimo, elegante, raggiante nel suo essere diva e stranamente è al telefono.-proseguì Jared facendo sorridere Solange.- ma del resto anche tu.

Si alzò e si diresse verso di lei dicendo: allora lui viene verso di te e dal suo passo penseresti che sia gay, come la maggior parte delle persone pensano di quegli scapoli di divina bellezza.

A quel punto spense il cellulare mettendolo in tasca e guardando negli occhi Solange le tolse il cellulare e disse: al diavolo! La vita continua per tutti, forse non ci sarà un matrimonio, il sesso, ma almeno il ballo..- e grazie ai passi che aveva imparato alle lezioni di ballo improvvisate prese a danzare insieme a Solange che iniziò a ridere. Ad un tratto i loro visi furono molto vicini e finalmente quel bacio tanto atteso, quello desiderato e pieno di sentimenti arrivò più dolce che mai ad alimentare i loro movimenti. Scoppiarono a ridere quando si furono allontanati e Jared le fece fare un bel casché.

Non mi lasciare mai più.- disse Solange abbracciandolo.

E chi lha detto che devo lasciarti? Io ti amo signorina Beckett e non ho nessuna intenzione di lasciarti.

Solange sorrise e guardandolo negli occhi disse: anche io ti amo. È quello che volevo dirti da un po ma che non riuscivo a fare. Io ho bisogno di te più di ogni altra persona al mondo.

Jared prese nuovamente possesso delle sue labbra: musica per le mie orecchie. Ti prometto che ti renderò la donna più felice del pianeta e che soddisferò tutti i tuoi desideri. Io ho solamente bisogno che tu ti prenda cura di me.

Solange come risposta lo strinse forte a sé e dicendo: te lo prometto.

Dopo che si furono scambiati quelle fedeli promesse tornarono a divertirsi. In quel momento nel mondo cera qualcuno che tornava ad amare come un tempo, a non aver più paura delle conseguenze, perché lamore avrebbe provveduto a far superare qualsiasi ostacolo.

E quel qualcuno erano Jared e Solange.

I know this is a feeling that I just can't fight.
You're the first and last thing on my mind.
You make me wanna love, you make me wanna fall.
You make me wanna surrender my soul.

 

 

The end

 


Dico subito che il fatto del poltergeist di Enfield è vero. Se volete documentarvi in prima persona non fatelo di notte perché i video documentario non sono il massimo per chi vuole sapere, ma allo stesso tempo si lascia impressionare.Piaciuto il lieto fine??????
Spero di sì anche perché laltra fine che avevo preparato era piuttosto tragica quindi ringraziatemi per non essere stata così bastarda da rifilarvi il finale tragico xD!
Io ho solo una cosa da dirvi: GRAZIE!
Grazie a tutte quelle persone che hanno messo questa short tale tra le seguite e le preferite e a tutte le lettrici che hanno recensito e che mi hanno spronato ad andare avanti. Un grazie enorme!! Grazie! Grazie! Grazie! Ma non credete che sia finita qui muahahahahah!
C
è unaltra storia che ho iniziato parecchio tempo fa e che ora riprenderò a scrivere ed è questa: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=989084&i=1
Passateci se vi va^^
E poi questa:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=799872&i=1 della mia cara amica fra3 dove cè la mia partecipazione xD
Quindi in qualche modo non vi lascio, sorry ahhahahaha!!
Vale

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: _TheDarkLadyV_