Capitolo 4:
Santuario Parte I: Il Palazzo Del Montone Bianco
-A quanto pare lo Shadow Saint ha perso la pazienza e ha deciso di farla finita con le sue mani.- disse Aiolos.
-E allora che stiamo aspettando? Andiamo al Santuario, prendiamolo a calci e salviamo Esmeralda, no?- disse Ikki giustamente agitato.
-Non avere fretta. Molto probabilmente, oltre i silver saints, ha posseduto anche i Gold saints rimasti là. Non devi sottovalutarci. Noi non siamo come i nemici che hai affrontato finora.- intervenne Aiolia.
-Me l’hai già detto che voi Gold Saints siete i più forti, non sareste della casta più alta se no, ma non posso starmene fermo qui. Esmeralda, Atena, è in pericolo diamine!- Kanon e gli altri si guardarono.
-In effetti… stare qui non ha senso. Andiamo!- disse Camus.
Ikki sorrise, mutarono in comete e si lanciarono all’inseguimento. In breve tempo, Sirius atterrò davanti al tredicesimo palazzo e vi entrò di corsa. Arrivato al cospetto dello Shadow Saint, adagiò con cura la ragazza che aveva in spalla sul pavimento. -Eccovi la dea, padrone!- disse il saint.
-Ottimo lavoro. Puoi andare ora. Ci penso io!-
Sirius annuì e se ne andò.
-Svegliati Atena, so che stai fingendo.-
Esmeralda aprì gli occhi e si alzò.
-Credo che secoli di prigionia ti abbiano dato alla testa. Non sono più un’innocua neonata, non hai paura di essere imprigionato di nuovo?-
-Non ti darò questa soddisfazione!-
Lo Shadow Saint iniziò a espandere il suo cosmo e anche la dea Atena fece altrettanto. Sembrava di vedere luce contro oscurità. Entrambi lanciarono un globo, lei dorato e lui oscuro, e ci fu una grande esplosione. Intanto, Ikki e gli altri arrivarono al santuario, ma anziché giungere direttamente davanti al tredicesimo palazzo, atterrarono poco lontano dalla prima casa: Il Palazzo Del Montone Bianco.
-Perché siamo atterrati qui invece di…?-
-Perché quel maledetto ha eretto una barriera. Proprio come il cosmo di Atena, impedisce a noi invasori di muoverci liberamente. L’unico modo che abbiamo di raggiungere il tredicesimo palazzo è superare di corsa le altre.- disse Kanon.
-Ah, così funziona? Bel modo per perdere peso! Ok, basta chiacchiere. Andiamo!-
-Te l’ho già detto. Bada a non sottovalutare i Gold Saints!- intervenne Aiolia.
-Da come parli sembrate invincibili.-
-In effetti è così, ma c’è un modo per sconfiggerli. Devi imparare ad acquisire il settimo senso!-
-Il settimo senso, eh? Beh, se rimaniamo qui a parlare, non acquisirò niente quindi diamoci una mossa!-
Senza dire nulla, i sette guerrieri si diressero verso la casa custodita da Mu dell’ariete. Appena dentro la casa si ritrovarono davanti il guerriero dorato.
-Benvenuti, vi stavo aspettando!- disse.
-Bene. Sarò io il tuo avversario!- disse Ikki.
-Sei sicuro? Guarda che…-
-Lo so, ma se non faccio pratica che razza di saint sarei? Non morirò, la posta in gioco è troppo alta, ma se accadrà, lascerò a voi il resto. Salvate Esmeralda. Non chiedo altro.-
-D’accordo…-
Così, i sei saint corsero via lasciando i due guerrieri da soli.
-Non ho mai visto qualcuno più stupido di te!-
-Avresti potuto, ma eri troppo impegnato nel macramè! Houyoku Tensho!-
-Crystal Wall!-
Mu creò una specie di muro di vetro, il colpo di Ikki lo colpì per poi tornare indietro al mittente.
-Aaaah!-
-Stupido!-
-Dannazione… quel… quell’affare… come posso distruggerlo?-
-Non puoi. Sei solo un bronze saint. Non hai ancora le capacità per abbattere la mia tecnica. E soprattutto poter battere me!-
-Questo è tutto da vedere.-
Rilanciò il suo colpo, ma l’effetto fu tale e quale a quello di prima.
-Se voi ammazzarti da solo… fai pure. Io non mi muovo!-
-Maledetto! Sei un codardo. Leva quel dannato muro e combatti da uomo!-
-Vuoi che ti uccida con le mie mani? D’accordo, esaudirò il tuo desiderio!-
Fece sparire il Crystal Wall e iniziò a bruciare il suo cosmo.
“Caspita che potenza!”
-Stardust Revolution!-
Ikki fu investito e il suo cloth andò in frantumi.
-Ecco. Hai perso anche il tuo cloth oltre alla vita. Non mi hai fatto neanche divertire.-
Si girò per andarsene, quando il cosmo di Ikki lo fermò.
-Cosa diavolo è questo cosmo così potente? Non è possibile che sia…-
Mu si voltò e Ikki era in piedi, con il cloth intatto, con il suo cosmo che ardeva intensamente.
-Ma certo! Il cloth della fenice sa rigenerarsi. Che sbadato! Stardust Revolution!-
Ikki, con grande sorpresa di Mu, parò il colpo.
-Cosa? Non è possibile! Che tu abbia…?-
-Ora è il mio turno. Houyoku Tensho!-
Mu, tempestivamente, creò il Crystal Wall e l’Houyoku Tensho tornò indietro.
-M… maledetto… Ah!-
Mu era davanti a lui. Ikki cercò di reagire, ma una forza cinetica gli bloccava i movimenti.
-Non… riesco… a muovermi…-
-Mi hai sorpreso ragazzo, ma ora è giunto il momento di morire!-
-N…no, no… No!-
-Addio! Starlight Ex… Urgh!-
Anche Mu fu bloccato da una forza cinetica.
-Chi… chi ha osato bloccarmi? Ah! Non sarà mica…?-
In quel momento, Ikki riacquistò mobilità e, anche se non era corretto, bruciò il suo cosmo e approfittò dell’occasione.
-Houyoku Tensho!-
Mu fu scaraventato lontano e cadde violentemente a terra.
-Mi dispiace, non sono stato molto corretto, ma non c’era scelta.-
-Grazie!- disse una voce.
-Chi…?- Un bambino di circa otto anni sbucò da dietro una colonna.
-Io sono Kiki, allievo di Mu. Sono stato io a bloccarlo con i miei poteri cinetici e a liberarti.-
Ikki gli sorrise e gli accarezzò la testa.
-Grazie infinite, piccolo! Ti sono debitore. Sei in gamba!-
-Non è proprio così. Non sono granché… se ti sei salvato è stato solo per fortuna.-
-Sarà, comunque rimango in debito.- gli disse Ikki sorridendogli.
-Ti prego. Distruggi gli Shadow Saints e libera Mu e gli altri!-
-È quello che sto facendo. E ci riuscirò, stanne certo.-
Il ragazzino gli tese la mano e Ikki gliela strinse, dopodiché gli fece l’occhiolino e proseguì la sua corsa.