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Autore: akai_yuutsu    16/05/2012    1 recensioni
La sua migliore amica Sakura -ragazza che si distingueva per il suo temperamento e per i suoi capelli rosa naturali- preoccupato per Naruto, -se continuava così poteva prendersi un'infiammazione all'ano o peggio, una malattia!- per richiamare la sua attenzione gli propose una sfida.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Primo squillo: Niente.
Secondo squillo: Ancora niente.
Terzo squillo: Il nulla assoluto.
Cazzo!” Imprecò il ragazzo lanciando il suo telefonino all'altra parte della stanza. La batteria del telefonino arancione- abbellito dallo stesso padrone con una striscia gialla a mo' di fulmine- si staccò andando a finire chissà dove sotto il letto della sua stanza. Appena entravi in quella piccola camera, dove può entrare solo un unico letto ti dava un senso di rilassamento e di pace. Quel tono arancione opaco per 2 muri paralleli mentre per gli altri 2 un rosso acceso aeravano la stanza. Il letto sfatto da giorni si trovava sotto la finestra e la libreria con molti manga e pochi libri della scuola albergava vicino alla scrivania sul lato rosso della camera. I muri erano tappezzati da poster di skater professionisti come del favoloso acrobata Tony Hawk, di grandi cantanti rapper come Eminem, 50-cent e di gruppi come Green Day, Ac/Dc e Linkin Park. Era una normale camera di un normale ragazzo diciottenne che nel 2011 viveva a Tokyo. Normale se non fosse per una piccola, insignificante, insolita cosuccia da niente: era il ragazzo più gay dela NAZIONE. Cazzo, se lo era. Si era fatto fottere da metà della popolazione maschile del Giappone. Dicevano che era una puttanella ma lui si dichiarava una persona “schiava del piacere”. E così era. Le sue -per così dire- vittime erano scelte accuratamente e non venivano scelte a caso e ne si faceva pagare per le sue nottate di sesso selvaggio indimentacabili. Ma da un po' di tempo erano cambiate. Naruto non si comportava più come una puttanella. Naruto Uzumaki Namikaze aveva messo la testa apposto a quanto sembrava. Il motivo c'era o, se c'era. Certo il motivo era molto più che ottimo altrimenti lui e il charme non avrebbero smesso di cercare uomini per farsi scopare. Naruto Uzumaki Namikaze -ragazzo con il viso d'angelo, occhi azzurri e capelli di un biondo splendente- aveva accettato una sfida e alle sfide non si dice mai di no. Nel frattempo gli occhi di Naruto guardavano la sua stanza come se stessero cercando qualcosa da colpire, un modo per sfogarsi e come se nella fosse colpì la sacca da boxer rigorosamente nera al centro della sua stanza, penzolante dal soffitto mediante delle catene.

Perchè..” Un destro.
Non risponde..” Sinistro, Destro.
Maledetto..” Respiro profondo “..TEME!” Calcio, sinistro, destro, gomitata, capata, linguata, occhiata e chi più ne ha più ne metta. Dopo essersi sfogato e riacquistato quella piccola sanità mentale che sapeva che tra poco anche lei se ne andava, riprese la batteria e tirando insieme ad essa un sandwich, hot dog e sì, un preservativo di chissà quanto tempo fa. “Questi li mangerò più tardi..” Disse indicando i due -se così possono essere chiamati- cibi di chissà quanto tempo addietro. “Come diamine si mette 'sta cosa!” Disse cambiando ogni volta lato della batteria ad ogni parola e finalmente, quando riuscì a inserirla correttamente e mettere la mascherina lo richiamò.
Se non rispondi ora ti ammazzo.” Il misterioso ragazzo che Naruto ormai stava cercando di rintracciare da 3 ore era niente di meno che Sasuke Uchiha..Emo della scuola. Sì, già ho capito cosa state pensando. E' la solita storia dove Sasuke propone una sfida a Naruto, lui accetta e finiscono a letto insieme dove si dichiarono amore eterno. Mi dispiace deludervi ma no. Sasuke non era il mandante della sfida..Sasuke era la sfida. Ora vi spiego meglio.. Tanto tempo fa, c'era un giovingello che amava il piacere e una strega vedendo che questa cosa poteva essere pericolosa decise di rimetterlo sulla retta via. Ma il giovane non ne approfittò e anzi, scacciò a malo modo la vecchia e lei, per maledizione, gli fece un inc..coff..coff..scusate ho sbagliato storia ma più o meno è questo il succo. La sua migliore amica Sakura -ragazza che si distingueva per il suo temperamento e per i suoi capelli rosa naturali- preoccupato per Naruto, -se continuava così poteva prendersi un'infiammazione all'ano o peggio, una malattia!- per richiamare la sua attenzione gli propose una sfida. A scuola tutti sapevano quello che faceva Naruto ma sapevano anche che Naruto era un comico di natura..Poteva sembrare semplice da fare ma Sakura non era una sprovveduta. Si trattava di far ridere il più depresso, asociale, apatico, fottevole ragazzo della scuola: Sasuke Uchiha. Se Naruto vinceva, Sakura le avrebbe fatto da spalla ma se invece la rosa perdeva..beh..doveva urlare al megafano, nel centro del cortile della scuola, su un palco creato appositamente per lei che Naruto Uzumaki Namikaze, nato il 10 ottobre 1995, di origini europea, era il ragazzo perfetto da fottere. In pratica, si faceva pubblicità gratis. Il rischio era alto certo e Naruto poteva trarre vantaggio perdendo ma era meglio non falsare il verdetto conoscendo il lato vendicativo, pauroso e omicida di Sakura. Era come vedere un cane abbandonato: una volta visto non lo vuoi vedere più. Certo il paragone non rende giustizia ma era suppergiù così. Per vincere la scommessa Naruto aveva tempo 3 settimane. Ormai erano già passate 2 e a stento riusciva a fare un discorso serio ma una cosa l'aveva ottenuta: il suo numero di cellulare, probabilmente falso perchè non rispondeva mai. E' così che arriviamo a quella giornata fatidica! No fatidica no perchè neanche lì successe niente e altri 5 giorni passarono.
Cazzo devo trovare un modo o qui perdo di sicuro. Cioè vincere mi porterebbe pubblicità e che pubblicità! Cioè, cazzo sesso come se nulla fosse! Ma sia mai che perdo qualche sfida! Devo trovare un modo!”
Mentre il piccolo cervello non evoluto di Naruto rimuginava sul da farsi nel bel mezzo di una disputa infuocata tra Gaara No Sabaku -punk con i capelli rosso sangue- che diceva che il vero rock era morto e Deidara -strano ragazzo con mantello nero in piena estate- che invece sosteneva che i nuovi gruppi nascenti avrebbero potuto riportare il vecchio rock in questo secolo. Proprio quando il clou stava per arrivare la porta si apre e svela un Sasuke Uchiha..come dire, diverso. Molto più eccitante del solito. Forse sarà perchè era bagnato dalla testa ai piedi. Il perchè non importava a nessuno in quell'aula riempita di ragazzi con gli ormoni alle stelle. Cazzo, Sasuke Uchiha più sexy che mai ed era un miracoloso che nessuno se lo stava scopando lì in mezzo! E' inutile dire che a Naruto venne un problema imprevisto a cui solo una cosa può porvi rimedio: una lavata di faccia. Ebbene sì, si spruzzò tutto il succo d'arancia che aveva in mano sulla faccia. Succo d'arancia che Naruto scambiò per un'altra cosa e, visto che siamo personcine educate e non volgari, non vi dirò di che si trattava. Il perchè è un mistero ed è anche un mistero perchè io stia scrivendo una storia che non ha senso e perchè voi la troviate così interessante da continuare a leggere ma ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: Naruto alzò il suo bel culetto dal banco, si appostò di fronte a Sasuke e dopo averlo guardato, gli prese una mano e lo trascinò fuori dall'aula. Inutile dirvi gli “ohh” e gli “ahh” degli altri ragazzi ma si dimenticarono presto dell'accaduto quando Sabaku diede un pugno in faccia a Deidara, giusto per movimentare la conversazione di prima.

Sai si risponde al cellulare!” Farfugliò Naruto non guardandolo negli occhi.
Ah..l'ho perso nel fiume.” Disse Sasuke come se niente fosse.
Fiume?! Non voglio sapere che ci stavi a fare lì.”
Ok tanto non te lo dicevo dobe.”
Tanto non te lo dicevo, tanto non te lo dicevo” Ripetè Naruto scimmiottando la voce di Sasuke.
Ecco perchè sei un dobe.” Sasuke non potendo resistere continuò a stuzzicare, non capendo perchè riteneva quel ragazzo così interessante da meritare la sua attenzione per più di 2 minuti, attenzione che non dava neanche ai suoi scoccianti genitori.
“Il toro che dice cornuto all'asino, teme.” Rispose di dimando Naruto “Chi è che si trovava in un fiume per un oscuro motivo che il Lord Delle Tenebre non vuole svelarci?”
“Ah, ma quindi tu sai comporre una proposizione.”
“Una propo-che?!” Registrando l'occhiate che Sasuke gli fece a questa domanda, Naruto ebbe uno strano impulso. No quello appartenenti alle parti basse, no... Uno che non aveva più dall'età di 16 anni, cioè l'anno precedente: brividi che salgono su per la schiena, arrivano alle spalle e scendono giù per le braccia arrivando, così, alle sue mani chiuse in pugno. Molto papele papele, voleva cambiargli i connotati ma, grazie al suo autocontrollo -sì, ce lo aveva se non si trattava di sesso- gli girò le spalle.
“Dobe?” Lo chiamò Sasuke. “Dobe...?” Di nuovo. Al che Naruto già stava gonfiando il suo petto bronzeo visto che il moro lo aveva chiamato non una volta, ma bensì due volte! All'improvviso si fermò, una brutta sensazione alle sue spalle.
“NON SI VOLTANO LE SPALLE AD UN UCHIHA SENZA UN MOTIVO PLAUSIBILE.”
Naruto aveva premuto un tasto sbagliato: l'orgoglio di Sasuke. Si riteneva che l'emo della scuola non avrebbe mai fatto niente di sbagliato, sarebbe stato sempre il ragazzo perfetto, tenebroso e fottibile, ma ah, non si sbagliarono mai come quella volta. La voglia di Naruto di rovinare il viso esteticamente perfetto di Sasuke e la ferita nell'orgoglio del moro sfociarono in urle isteriche, zaini volanti e parole poco caste.

Neanche oggi! Nemmeno una risatina sotto ai baffi inesistenti! Che poi mi domando se abbia dei peli quel ragazzo!” Stessa situazione di 1 settimana e sei giorni fa, solo sacco da box diverso poiché, non si sa come, l'era riuscito a romperglielo. Domani finiva la scommessa e lui non aveva racimolato niente, se non si conta un righello lanciatogli durante la rissa, se così si può chiamare. Domani sarebbe finito il tempo per la scommessa ma il ragazzo era ottimista. Cacchio, erano le 15 p.m. di una calda giornata primaverile. Sasuke aveva il suo numero ed era quasi sicuro che entro la mezzanotte l'avrebbe chiamato.

18 p.m.
Nessuna chiamaa se non si considera quella di Sakura che reclama cantando la sua vittoria.
22 p.m.
Aveva cenato, lavato, fatto addirittura i compiti per perdere tempo ma il telefono non squillava. Aveva provato anche a chiamarsi pensando che il suo vecchio telefono avesse qualche problema ma quel mattone arancione era peggio del Nokia 3330.
23:59 p.m.
Mancava un minuto. Un solo maledetto minuto e avrebbe perso la scommessa.

Tin tin Tin tin”

Cazzo messaggio, messaggio!” Naruto correva per tutta la stanza, creando un rumore non trascurabile tanto che i genitori dormienti nell'altra stanza, avente un muro comunicante con quella di Naruto, battevano con il pungno in sincrono il muro.

Ehilà mio migliore amico! Sei pronto a perdere la scommessa? Tra meno di 30 secondi dalla lettura di questo messaggio tu non scoperai più come i bei tempi di una volta! Quanto sono dannatamente intelligente. Se fossero legali i matrimoni con sé stessi, certamente mi sposerei come ha fatto Sue in Glee! Che grande donna! Ricorda che ti voglio bene e ti comprerò un bambolotto gonfiabile :)
A domani, Naruto..Notte <3”
Naruto le avrebbe tinto volentieri i suoi capelli rosa che tanto ne andava fiera. Era inutile rimurginare e, messosi il pigiamone con le rane, si addormentò accanto al suo comodissimo Poppi, un pratico pupazzo a forma di pinguino.

 

Mi hanno detto che hai perso la scommessa, Naruto?” La rosa sprigionava felicità da ogni poro. Ah, aveva messo fine al dominio di piacere che regnava in quella scuola!
Naruto non aveva più nessuna possibilità, aveva perso per la prima volta nella sua vita.
“Mi inchino al vostro cospetto, Madame Rose. Non scoperò più se non è il mio ragazzo/fidanzanto/uscente...” Naruto stava per piangere nel vero senso della parola.
Mentre pronunciava codeste parole piene di Pain (notare il gioco di parole, grazie), Sasuke passava e ridendo disse nell'orecchio di Naruto: “Possiamo sempre scopare insieme, dobe.”

   
 
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