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Autore: HarryPotterGranger15    16/05/2012    2 recensioni
Harry vaga per i corridoi di Hogwarts. Hermione lo segue e sotto un cielo stellato si verifica qualcosa di inaspettato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Una sola entità


 Vagavo senza meta per i corridoi del castello. Era molto tardi, a quest'ora avrei dovuto trovarmi a letto da un pezzo. Se qualcuno degli insegnanti mi avesse sorpreso, sarebbero stati guai seri. Ma non me ne importava, ora. Avevo solo bisogno di camminare, di riflettere.

Come poteva un sogno avermi turbato a tal punto? Certo, era stato un sogno particolare. Un sogno che mai avrei creduto possibile di poter fare. Proprio impossibile? Era già successo di averla sognata. Più di una volta. Eppure, adesso, era stato tutto completamente diverso.

Nel mio vagare, quasi senza accorgermene, mi ritrovai nella Guferia. Da lì riuscivo a vedere uno spicchio di cielo, le stelle luminose e la luce della luna che mi facevano luccicare gli occhi.

Una in particolare mi colpì. Era la stella più brillante e splendente dell'intera volta celeste. Nel fissarla, cominciai a perdere la cognizione del tempo e dello spazio. Non ci feci caso immediatamente, ma dopo un po' mi accorsi che si trattava non di una stella, ma di due. Erano talmente vicine da apparire come un tutt'uno, una sola entità.

Un rumore improvviso mi riscosse. Mi voltai di scatto, sfoderando la bacchetta. Era lei. Abbassai subito la bacchetta che le stavo puntando contro, imbarazzato. Lei sorrise, un sorriso dolcissimo.

« Ti ho sentito uscire dalla Sala Comune... e allora ti ho seguito. Tutto bene, Harry? »

« Sì, grazie Hermione. Avevo soltanto voglia di sgranchirmi un po' le gambe. » Nel dirlo avevo abbassato lo sguardo, evitando di guardarla negli occhi.
Non ero riuscito ad ingannarla, ovviamente. Non che ci avessi sperato. D'altronde lei era sempre stata in grado di sapere se c'era qualcosa che non andava in me.

« Puoi dirimi tutto, Harry. Lo sai. »

A quel punto non resistetti più. Cominciai a raccontarle del sogno che mi aveva svegliato nel cuore della notte.
« Mi trovavo in una spiaggia, di notte, in riva al mare. Tirava una brezza leggera, il mare era calmo, la luce della luna si rifletteva nell'acqua e emetteva una sorta di nebbiolina leggera. Ad un tratto ho avvertito un rumore alla mia sinistra, come di passi felpati. Dalla nebbia cominciò a materializzarsi una sagoma di un essere umano. Quando giunse a pochi metri da me, riuscii a distinguerla chiaramente. Eri tu, Hermione. »

« Io?! »

« Sì, tu. Ti sei avvicinata a me, a pochi metri dal mio viso. E... e... mi hai baciato. »

La guardai. La sua espressione era indecifrabile. Dopo quella che parve un'eternità, disse:

« Feci anch'io un sogno simile al tuo, Harry. Tempo fa... io e te... Mi lasciò una strana sensazione.

Non so spiegare cosa esattamente... » Lasciò cadere la frase.

Lentamente mi avvicinai a lei. Entrambi ci guardammo un istante e poi volgemmo gli occhi al cielo. Presi a fissare la stella, anzi le stelle, che stavo guardando tanto attentamente prima che lei arrivasse. Poi la voce di Hermione interruppe il silenzio:

« Un'antica leggenda racconta di uno Stregone che perse la testa per una Babbana che ogni giorno vedeva lavorare nei campi accanto al suo castello. Tuttavia, il Mago non ebbe mai il coraggio di confessarle il suo amore. Sfortunatamente, un giorno la ragazza si ammalò gravemente e di lì a pochi giorni spirò. Lo Stregone, impazzito nell'aver perso il suo unico amore, si tolse la vita accanto al letto della sua amata. La leggenda vuole che il giorno dopo, nel cielo, apparisse una stella che risplendeva di una luce mai vista prima. Gli abitanti del villaggio attorno al castello, sbalorditi, si accorsero in breve tempo che la stella non era una soltanto, ma si trattava di due stelle talmente vicine l'una all'altra da apparire come un'unica entità. E tutti non poterono far altro che collegarle alla dipartita dello Stregone e della sua amata. Per gli abitanti del villaggio si trattava di loro due. Finalmente uniti per sempre. Da allora gli innamorati hanno preso a giurarsi amore eterno sotto quelle stelle, che sono proprio quelle che stai osservando in questo momento, Harry. »

Di istinto le strinsi la mano. Alla luce delle delle stelle che le illuminavano il volto, dissi:
« Hermione... resterai sempre con me? »
Mi strinse la mano ancor più forte di quanto stavo stringendogliela io.
« Sempre, Harry. »

E i nostri volti si trovarono talmente vicini che lentamente, senza alcun preavviso, le nostre labbra si incontrarono in un bacio dolcissimo.

Tutte le preoccupazioni svanirono all'istante.
Eravamo solo io e lei, la mia Hermione.
Una sola entità.
Per l'eternità.

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Per la mia meravigliosa Hermione che
illumina 
la mia vita.

  
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