E’ abituato ad essere guardato, desiderato, preso…
Eppure questa volta è diverso. Sa che le possibilità di sopravvivere sono poche.
Caesar lo accoglie con un sorriso e una pacca sulla spalla. Dopo i discorsi di Cashmere e Gloss, se vuole accaparrarsi ancora i favori del pubblico deve essere memorabile, la sua intervista. Non ha voglia di perdere tempo. Sa che i tre minuti a disposizione stanno scorrendo mentre parla con il presentatore, così con il solito fascino si libera da quell’intervista e raccoglie una striscia di carta con qualche parola.
Un sorriso gli nasce spontaneo sul volto. Parole scritte in fretta, cancellate e corrette. L’inchiostro sbavato al bordo del foglio strappato sembra una folta chioma. La sua folta chioma.
Legge le prime parole, poi alza lo sguardo verso la telecamera sperando che lei guardi. Che sappia che è solo per lei.
 
Voglio fuggire via con te
lontano da questo mondo materiale
dove non si sa mai cosa fare
dove non si sa mai cosa credere.
Voglio evadere queste regole perpetue ed oppressive.
Voglio percorrere strade senza fine,
boschi senza limiti, spazi infiniti.
Camminerò e volerò con te,
io e te soli con le nostre illusioni,
coi nostri pensieri, coi nostri amori.
Il tempo perderà i suoi valori
neutralizzando i nostri dolori.
Tutti gli Dei saranno invidiosi,
anche gli angeli vorranno seguirci
oramai stanchi del loro paradiso.
Ci scambieremo parole d'amore,
l'atmosfera si tingerà di ogni colore
ed anche i fiori impareranno a fare l'amore.
Ma anche se tutto questo è finto
sarà bellissimo questo sogno infinito.*
 
Lo sente dalle urla e dai mormorii. Donne e uomini che svengono dall’emozione. Illusi che credono di essere le muse delle sue parole.
Illusi che credono siano dedicate a loro. Illusi che credono di aver avuto il suo cuore, oltre che il suo corpo.
Con gli occhi che gli brillano, continua a fissare la telecamera, sperando di poter trovare i suoi occhi.
Illuso anche lui.
Non sente neanche la fine dell’intervista. E’ la mano di Caesar sulla spalla a farlo risvegliare.
«Finnick Odair. Tributo del Quarto Distretto.»
Si sforza di sorridere e saluta il conduttore con un sorriso ammaliante. La folla lo ama, lo desidera, lo vuole. Scende dal palco e incontra di nuovo Katniss con il suo pesante abito da sposa. E’ orribile, a dir la verità. Ma venderebbe l’anima per vederlo addosso alla sua Annie. Ma è quasi sicuro che non ci riuscirà mai.
Se quello che Haymitch ha pianificato funzionerà, lei sarà in pericolo. Se non funzionerà, lui morirà e la lascerà sola, neanche Mags potrà più aiutarla. In entrambi i casi, il pericolo per lei è troppo grande.
Da grande attore ammicca ancora verso la ragazza di fuoco, vedendo lo sguardo geloso del suo promesso sposo, Peeta.
Per un attimo li invidia. Vorrebbe passare gli ultimi momenti con la sua Annie. Magari stringerle la mano e sussurrarle parole dolci che la calmino. Poi però pensa che è meglio così.
Se tutto andrà per il meglio, lei vivrà o almeno la sua morte sarà veloce e indolore.
Neanche uno come Snow arriverebbe a prendersela con una pazza.
O almeno spera.
 
 
Thia's corner.
Niente drabble stavolta per il nostro ragazzotto. (?)
Una flash-one shot. No, non sono pazza. Semplicemente se si esclude la poesia, è una flashfic. Se invece LA si considera è una One shot.
Comunque, ho letto questa poesia una volta in internet e mi è rimasta in mente. Rileggendo poi le parti riguardanti Finnick (Sì, sono malata!) l’ho subito ripescata nei meandri della mia mente.
Il problema è che non so di chi sia.
Ho cercato in internet ma dice sono ‘Anonimo’. Per cui, se qualcuno sapesse di chi è, ne volesse i diritti (perché è sua, ovvio!) o… Qualsiasi cosa, ditemelo, vi prego.
Continuando…
Io adoro follemente questi due (Annie e Finnick, ovvio!) anche se il tutto mi rende di una tristezza assurda.
Beh, spero abbiate capito che è semplicemente il POV di Finnick durante l’intervista finale prima dei Quarter Quell.
 
Spero vi sia piaciuta.
Finger Crossed and may the odds be ever in your mine favor.