17/05/2012
3 recensioniè solo feccia!
Avanti, ditemi!
Come può essere terminata l'epoca dei pirati sognatori?!
Suvvia, gente!...
I sogni delle persone non svaniscono mai!
(Marshall D. Teach-Barbanera)
I PENSIERI DI UN TRADITORE
Da qualche parte nel Nuovo Mondo seduto davanti al fuoco il pirata più pericoloso tra tutti era assorto nei suoi pensieri.
Marshall D. Teach conosciuto da tutti come Barbanera stava ripensando a tutto ciò che aveva fatto per arrivare dove era arrivato.
Aveva tradito l’uomo che lo considerava un figlio…
Aveva ucciso un amico…
Aveva consegnato un ex compagno alla marina…
E alla fine aveva ucciso l’uomo che un tempo chiamava padre e rubato a lui i suoi poteri.
Barbanera era soddisfatto per essere riuscito ad arrivare dove era arrivato ma doveva ammettere a se stesso di avere dei sensi di colpa…
Perché alla fine avrebbe preferito non uccidere chi aveva ucciso:
Ho faticato ad arrivare fino a qui…
Per il mio sogno ho passato molti anni a bordo della “Moby Dick” e ammetto che alla fine consideravo quella nave una casa…
Mi trovavo bene con loro e mi sento molto in colpa per avere ucciso Satch…
Ma lui aveva trovato il frutto che cercavo e non potevo lasciarmelo sfuggire…
Non ho esitato ad ucciderlo e a prendermi quel frutto…
Come non ho esitato a consegnare Ace alla marina per poter entrare nella flotta dei sette…
E dopo tutto ciò non ho fatto fatica ad uccidere Barbabianca.
Aveva ingannato tutti…
Barbabianca e i suoi compagni li aveva ingannati per poter ottenere il potere che cercava…
La marina per poter diventare un membro della flotta dei sette e liberare i più pericolosi criminali per la sua ciurma.
Nonostante tutti questi inganni Barbanera non poteva negare a se stesso di essersi trovato bene in quegli anni passati sulla “Moby Dick”:
Mi piaceva passare le giornate a parlare con Satch e gli altri…
Come mi piaceva mangiare in compagnia di Ace…
Ma il mio sogno è sempre stato più importante di ogni cosa…
Più importante della vita dei miei compagni.
La sua anima è sempre stata nera come l’oscurità di cui è padrone…
Ma in quel periodo ormai lontano aveva dimostrato di preoccuparsi per i suoi compagni…
Se stesse fingendo oppure no questo lo sa solo lui ma i suoi ex compagni non possono fare a meno di sentirsi feriti dal suo tradimento perché per loro lui non fingeva e anche senza Barbabianca loro si sarebbero vendicati e questo lui lo sa.
Marshall D. Teach conosciuto da tutti come Barbanera si è fatto solo dei nemici…
Per il suo sogno può contare solo su se stesso e su nessun altro.
Ma qualcuno tenterà di ostacolarlo.
FINE
(449 parole, titolo compreso)
Dato che questa settimana salta l’aggiornamento della mia storia ho deciso di lasciarvi questa ONE-SHOT che spero che vi sia piaciuta. ^O^
Odio Barbanera (come odio Akainu) ma nonostante lo odio ho voluto scrivere qualcosa su di lui perché anche i personaggi più odiosi e crudeli rimangono sempre degli esseri umani e quindi mi sono spesso chiesta cosa avesse provato Teach quando ha ucciso Satch e tradito tutti, spero di aver scritto i suoi pensieri (che come avrete intuito sono quelli scritti in grassetto ^^) senza aver cambiato troppo il personaggio, ho cercato di tenere Barbanera così come lo conosciamo. :)
La frase sopra al titolo è ciò che dice a Rufy sull’isola di Jaya, mi sono sempre domanda come un essere del genere abbia detto delle parole così belle, l’immagine non l’ho messa perché quelle poche che ho trovato erano talmente spaventose che avrebbero fatto passare la voglia di leggere xD.
Bene detto questo vi saluto e per chi segue la mia storia ricordo che l’aggiornamento sarà il 25. ^^
A presto, ciao.