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Autore: LyraB    17/05/2012    6 recensioni
Sorrise al pensiero di Kurt, che lo guardava con un sopracciglio sollevato e la sciarpa che cadeva perfettamente sulla divisa di Grifondoro mentre lui tornava dagli allenamenti coperto di fango e di neve sciolta. Faticare e sudare lo faceva sentire vivo.
Non doveva dire niente di intelligente, non doveva dimostrare di essere o di sapere qualcosa che lui proprio non capiva.
Doveva solo concentrarsi e sentirsi libero. Il Quidditch era il suo "pensiero felice".
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson | Coppie: Finn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pensieri felici




Il cielo era azzurro intenso, al di là delle foglie del pioppo agitate dalla brezza estiva.
Finn Hudson, Tassorosso all'ultimo anno, era sdraiato sotto le sue fronde e giocherellava distrattamente con la sua bacchetta: tasso e crine di unicorno.
"L'accoppiata di chi ha il cuore d'oro", aveva detto Quinn quando l'aveva scoperto.
"Sì, ma le mani di pastafrolla!" aveva soggiunto Santana.
In effetti, non era mai stato molto bravo con gli incantesimi.
Volo, quello sì che gli riusciva bene. Stare a cavalcioni di una scopa e sfrecciare su e giù per il campo.
La classica cosa che Kurt non riusciva a comprendere.
Sorrise appena, al pensiero di Kurt, che lo guardava con un sopracciglio sollevato e la sciarpa che cadeva perfettamente sulla divisa di Grifondoro mentre lui tornava dagli allenamenti coperto di fango e di neve sciolta.
Faticare e sudare lo faceva sentire vivo. Non doveva dire niente di intelligente, non doveva dimostrare di essere o di sapere qualcosa che lui proprio non capiva.
Doveva solo concentrarsi e sentirsi libero. Il Quidditch era il suo "pensiero felice".
Agitò distrattamente la bacchetta, cercando di evocare il suo Patronus. Una nuvoletta di fumo argentato comparve e scomparve nel giro di un secondo.
Non che gli dispiacesse. Sapeva che il suo Patronus era solo un budino.
E poi una parte di lui era ancora molto sensibile all'argomento "patronus", dopo tutto quello che era successo quell'anno: Santana controllata dalla professoressa Holiday, il suo patronus che ancora un po' e uccide Brittany, gli eterni pomeriggi in infermeria senza sapere se Santana si sarebbe ripresa oppure no... meglio non pensarci. E dire che, dopo la storia dello Specchio, di stranezze pensavano di averne viste abbastanza.
Per fortuna era andato tutto nel migliore dei modi. La più bella delle Serpi e la più dolce delle Tasse erano ancora innamorate e felici come erano sempre state dal momento che si erano incontrate... e dopo che la voce di quello che era successo era circolata ad Hogwarts, nessuno più bisbigliava alle loro spalle.
Una Serpeverde e una Tassorosso innamorate. Prima era sembrato assurdo a tutti: potevano le due case più opposte della scuola andare d'accordo?
Un sorriso si dipinse sul volto di Finn prima che il giovane ne fosse consapevole.
Era un pomeriggio di dicembre e nevicava forte.
Lui era seduto in biblioteca, davanti a un libro di pozioni, e lei dalla parte opposta del tavolo, confinata dietro a un librone di Antiche Rune.
Finn la osservava leggere alla luce delle candele e si affrettava a distogliere lo sguardo ogni volta che lei alzava il suo.
Ad un certo punto lei si era alzata e si era diretta verso di lui. Finn si era affrettato a raccogliere le sue cose ed era uscito in fretta e furia dalla biblioteca.
Aveva fatto appena pochi passi nel corridoio male illuminato, quando si era sentito chiamare. Si era voltato e gli occhi castani di Rachel Berry si erano posati sui suoi.
"Perchè mi guardavi?" Gli aveva domandato.
"Non ti stavo guardando." Aveva risposto lui, evasivo, guardando altrove.
Poteva davvero dirle che si era innamorato di lei senza nemmeno essersene reso conto?
La neve scendeva fitta, al di là della finestra. Migliaia di fiocchi d'argento contro il velluto blu del cielo.
Rachel si era alzata in punta di piedi, gli aveva appoggiato le mani sulle spalle e gli aveva posato un bacio sulle labbra.
Era inziata così. Non avevano avuto nemmeno il bisogno di parlare, per sapere che provavano la stessa cosa l'uno per l'altra.
Da allora il momento più bello della giornata era quello che riusciva a passare con Rachel.
Si sentiva stringere il cuore ogni volta che pensava a lei. Lo stomaco si annodava e si sentiva la mente leggera e soffice come uno dei soufflè degli elfi-chef di Hogwarts.
Rachel era intelligente, divertente, determinata e molto dolce.
E lui la amava con tutto il suo cuore.
Finita Hogwarts si sarebbero trasferiti a vivere assieme fuori Londra; avrebbe potuto passare la sua vita con lei e la giornata sarebbe stata fatta interamente dei "momenti più belli". Il solo pensiero lo faceva impazzire di felicità.
La bacchetta si mosse da sola, mentre le sue labbra mormoravano l'incantesimo.
L'ombra argentea apparve, lasciandolo stupito.
Non era il solito budino. No, assolutamente. Da dove era comparsa quella bestiola adorabile?
Si stava ancora capacitando di cosa fosse, quando una voce gli fece perdere la concentrazione:
- Ti ho cercato dovunque! -
Finn si voltò, mentre il suo Patronus svaniva in un'ombra argentata.
- La Cerimonia della Coppa delle Case sta per iniziare, cosa fai ancora qui? - Esclamò Rachel stupita. - Stiamo facendo tardi! -
- Ci tieni così tanto a vedere i Grifondoro vincere l'ennesima Coppa? - Domandò Finn, alzandosi e prendendola per mano con un sorriso.
- Assolutamente no, ma è nostro dovere presenziare alla nostra ultima Cerimonia. - Disse Rachel.
Alzò gli occhi verso di lui, stringendo più forte la sua mano e sorridendogli con gli occhi che brillavano. Finn le posò un bacio sui capelli.
Dopotutto la prima cosa di lei che l'aveva colpito erano i suoi grandi occhi castani.
Grandi occhi da cerbiatta.


















Awww... non so come mi sia uscita, questa storia.
Eppure ci penso e ci ripenso da quando ho letto la bellissima storia di Marghe, Santana Lopez e l'incanto Patronus.
Lei ha uno stile meraviglioso e scrive delle AU stupende... io proprio non ne sono capace.
Questa flash è stata ispirata dal flash Finchel che ha infilato nella sua storia per farmi contenta ^w^
Perciò, con il suo permesso, ho postato questa storiellina...
Non so come sia venuta, in realtà, ma spero di essere riuscita a farvi sentire un po' dello zucchero

che avevo in mente mentre la scrivevo.
Spero vi sia piaciuta... e ovviamente vi consiglio di leggere la storia originale, ne vale davvero la pena!
Grazie per aver letto! Bacibaci!

Flora






   
 
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