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Autore: dear harreh    17/05/2012    11 recensioni
Harry era diventato un latin lover e Brooke faceva finta di appoggiarlo solo perché lo vedeva felice.
Senza saperlo, dentro morivano entrambi. Non capivano che dovevano solo smettere di fingere che tra loro non ci fosse nulla per essere felici.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alloooora, intanto che aspettate il quarto capitolo ho deciso di mettere questa storia.
Non è bella, anzi! è lunga e probabilmente anche noiosa, però volevo metterla...
Ci vediamo a fine storia :D



1 Febbraio 1994

La bellissima donna dai lunghi capelli neri era appena uscita dalla sala per il parto e non poteva essere più felice. Anne teneva in braccio il piccolo pargoletto riccioluto, che ancora non apriva gli occhietti.
Anne : è nato, il piccolo Harold è nato. Ha già i ricci del padre. Harold Edward Styles.
Gemma, non sei contenta di avere un fratellino?
Chiese la mamma alla piccola bimba dagli occhi vispi.
Gemma : Si mamma, ma io preferivo una sorellina!
Sbraitò la piccola con aria delusa e felice allo stesso tempo.
Anne : Oh amore, tranquilla. L’avrai! Non di sangue, ma sarà come una sorella.


9 Febbraio 1995

Sta volta Anne, con i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo, era fuori la nursery ad aspettare che la migliore amica uscisse dalla sala dove stava partorendo.
Clare : è nata, la mia piccola Brooklyn. Oh, ha i capelli neri come i miei. Brooklyn Charlotte Tomlinson.
Boo Bear, non sei contento di avere una sorellina?
La donna era incantata dall’idea di avere una bambina fragile e delicata. Era sicura che avrebbe avuto gli occhi color ghiaccio del padre , non come quelli color oceano suoi e del piccolo Louis.
Il bambino aveva già una sorta di fratellino, solo che non poteva giocarci troppo.
Lui aveva tre anni e il piccolo Harry solo uno. Gli toccava giocare con Gemma, che aveva la sua stessa età.
Gli piaceva passare del tempo con quella piccola bambina sempre sorridente, d’altronde pensava fosse molto bella e si domandava spesso se la Gemma pensasse la stessa cosa di lui.


9 Febbraio 2000

era il compleanno di Brooklyn, ormai chiamata da tutti Brooke.
Avrebbe compiuto cinque anni e avrebbe passato il suo pomeriggio con suo fratello Louis, Gemma, il piccolo Harry e qualche suo compagno di classe.
Arrivati tutti si scatenarono in giochi assurdi.
Harry prese per mano la piccola Brooke e la portò con lui nella casetta sopra l’albero.
Brooklyn :  Ehi Muffin, che ci facciamo qui sopra?
Harry : Niente Pancake, volevo solo tenerti un po’ per me.
Erano piccoli, ma Harry era molto geloso della sua migliore amica.
Era geloso perfino di Gemma, come una sorella per la piccola.
Brooklyn : Non ti diverti alla mia festa di compleanno?
Sembrava davvero dispiaciuta di aver deluso l’amico.
Harry : Nono, solo che tu sei bella e ti voglio tutta per me. Gli altri bambini non possono stare con te.
Brooklyn : Ma tu sei più importante di loro, lo sai!
Harry : Pancake, sei troppo piccola per capire.

Voleva fare l’ometto vissuto, ma aveva solo sei anni e un anno in più di Brooke.
La piccola si offese e lo trafisse con i suoi grandi occhi di ghiaccio.
Gli smeraldi di Harry tornarono a fissare il pavimento. Il silenzio che aveva regnato per qualche minuto venne spezzato dalla piccola che disse – Io non sono piccola. Vuoi vedere?-
Il ricciolino annuì con aria di sfida.
La piccola Brooke gli prese il viso con le mani e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.
Brooklyn : Queste cose le fanno i grandi e quindi ora sono grande anche io.
Erano arrossiti tutti e due e il piccolo Harry non faceva altro che ripensare a quella scena.
Harry : Ora siamo fidanzatini?
Brooklyn : Solo se tu sarai il mio principe azzurro, come quello di Cenerentola.
Harry : Certo e tu sarai la mia principessa.
Scesero dalla casetta mano nella mano e diedero il grande annuncio.


Con il passare degli anni si resero conto che potevano solo essere amici, visto il grande e lungo rapporto che avevano alle spalle.
Diventarono inseparabili, mentre Gemma e Louis si lasciarono e rifidanzarono un bel paio di volte.


1 Febbraio 2007

- Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri ad Harry, tanti auguri a te!-
Cantarono tutti insieme la solita canzoncina prima che il ricciolino spegnesse la candelina con scritto ‘ 13 ‘.
Brooke era lì, come sempre, con un paio di jeans, una maglietta che scendeva sulla spalla e un paio di converse.
In mezzo a tutte quelle ragazze con un vestitino, lei era la più bella. Per Harry era sempre stata più bella.
Il suo piccolo diamante prezioso da proteggere. La sua migliore amica, colei che ci sarebbe sempre stata.
Brooke tese la mano al ragazzo, portandolo nel giardino sul retro.
Lui era emozionato, ma non quanto lei.
Brooklyn : Ehi Muffin! Non ti ho ancora dato il mio regalo!
Il suo sorriso raggiante risplendeva nonostante quella sera fosse più scura delle altre.
Harry : Pancake, non urlare. Nessuno deve sapere dei nostri soprannomi.
Brooklyn: E perché? Ti vergogni?
Sembrava dispiaciuta. Il ragazzo si avvicinò al suo viso e le disse – No, perché sono solo nostri.-

La ragazza sorrise e si perse negli occhi verde smeraldo del ragazzo.
Dovette tornare alla realtà.
Brooklyn : Oh, emh.. si, ecco… il regalo!
La ragazza dagli occhi di ghiaccio prese una scatola da dietro la schiena e la porse al ricciolino.
Harry la scartò e , con sua grande sorpresa, ci trovò un telefono nuovo di zecca. Il nuovo modello, costosissimo.
Harry : Ma… Pancake, questo è troppo! Come hai fatto a pagarlo da sola?
Sì, da sola. Era troppo orgogliosa per farsi prestare dei soldi.
Brooklyn : Bhe, secondo te perché non mangiavo più né alla mensa né quando uscivamo? Dovevo risparmiare! E poi, sono anche dimagrita!
Harry : Sei sempre stata perfetta…

Arrossirono entrambi e guardarono a terra.
Brooklyn : Gra-grazie…
Harry : Grazie a te, che hai fatto questo sacrificio per me.
Brooklyn : Io per te farei qualsiasi cosa, sappilo.
Sorrisero e la ragazza si alzò dirigendosi alla veranda, per tornare dentro.
Harry la tirò per un braccio, facendola rimbalzare sul suo petto.
Rimasero imbambolati a guardarsi fino a quando lui non si avvicinò alle labbra rosse e carnose della ragazza baciandola teneramente.
All’inizio erano tentennanti entrambi, ma poi si lasciarono andare.
Harry portò le mani sui fianchi della ragazza, stringendola a sé , e Brooke gli mise le mani intorno al collo, senza l’intenzione di staccarsi.
Quando si divisero si sorrisero ancora, lei si alzò in punta di piedi e gli scoccò un altro bacio.
Come tanto tempo fa tornarono in casa mano nella mano.


10 Giugno 2007

Brooke è in camera sua a piangere perché ha visto Harry mentre si baciava con un’altra ragazza.
Erano stati insieme tanto tempo, ma il loro rapporto era quello di sempre, con la differenza che potevano baciarsi.
Harry si era scusato in tutti modi : scritte sotto casa, serenate, bigliettini, fiori…
Lei non poteva fare a meno di lui, così dopo un mese decise di tornarci amica e far finta che tra loro non fosse mai successo nulla.
Non potè fare una scelta migliore visto che da quel giorno in poi il loro rapporto d’amicizia si fortificò sempre di più.

Harry era diventato un latin lover e Brooke faceva finta di appoggiarlo solo perché lo vedeva felice.
Senza saperlo, dentro morivano entrambi. Non capivano che dovevano solo smettere di fingere che tra loro non ci fosse nulla per essere felici. Sotto sotto erano stufi entrambi di scambiarsi qualche bacio nel corridoio, mentre Brook raggiungeva Gemma, o di fare fughe furtive di 10 minuti quando nessuno era in casa del riccio.
Harry si era fatto dei nuovi amici, molto belli, e a Brooke ne interessava uno in particolare.
Ah si, Louis e Gemma. Loro due continuavano il loro tira e molla amandosi ogni giorno di più, non si sa come.


28 maggio 2009

Harry era a casa con una delle sue ‘amiche’ a farsi le ‘coccole’ , per non essere volgari, comunque Brooklyn questo non lo sapeva.
Era andata a casa dell’amico solo per cercare conforto dopo la rottura repentina con Zayn, che l’aveva tradita, anche lui.
Suonò più volte, fino a quando non sentì dei passi pesanti per le scale della villa.
La ragazza guardava a terra, con il volto coperto dai capelli.
Il riccio aprì la porta senza riuscire a vedere il viso della migliore amica.
Harry : Pancake, non è il caso ora. Che vuoi?
Lui portava solo i pantaloni della tuta e aveva tutti gli addominali scolpiti all’aria.
Brook alzò il volto rigato da lacrime di mascara e eyeliner lasciando che i suoi occhi di ghiaccio, gonfi e pieni di lacrime, trafiggessero quelli verdi e lucenti di Harry.
In un secondo il mondo crollo sulle spalle del ragazzo.
- Tiffany, vestiti velocemente e vattene. Sbrigati.- urlò il riccio dalle scale.
Era una delle due solite dame di compagnia, nulla più, nulla meno.
Accolse la ragazza e la fece sedere sul divano abbracciandola e chiedendole spiegazioni.
Le lacrime di Brooklyn bagnavano il petto nudo del ragazzo, che la stringeva ad ogni singhiozzo di più.
Brooklyn : Zayn m-m-m-i
Aveva la voce rotta dal pianto. Il riccio si alzò di scatto.
Harry : IO LO AMMAZZO! COME Può FAR SOFFRIRE TE? NO,NO,NO. IO LO UCCIDO.
La ragazza, piena di rabbia e dolore, noncurante di quello che le usciva dalla bocca urlò – Per cosa vuoi ucciderlo? Per aver fatto quello che hai fatto tu in precedenza, eh? Perché mi tradiscono tutti quanti? Cos’è faccio schifo? Non vi basto?-
Si buttò la testa tra le mani, rievocando tutti i ricordi del suo dolore.
Harry si mise al suo fianco e , piangendo con lei, disse – No, ti tradiamo perché non siamo alla tua altezza. Il senso di inferiorità ci porta a fare cose schifose, che tu sicuramente non meriti. Scusami.-
A Brooke si spezzava il cuore a vedere Harry in quelle condizioni.
Passarono il pomeriggio a coccolarsi e consolarsi con quantità innumerevoli di gelato.
Lei doveva colmare un vuoto, lui i sensi di colpa.

Nel corso degli anni erano successe tante, troppe cose.
Harry era diventato famoso formando un gruppo i ‘One Direction’ con Louis, Niall, Liam e Zayn.
Quelli che, una volta, erano i suoi nuovi amici.
Erano amati da tutto il mondo ed era ovvio. Oltre ad essere bellissimi erano anche talentuosi.
I due innamorati si lasciarono con un – non dimenticarti MAI di me, ti prego.- e uno scambio di braccialetti.
Nessuno sapeva del loro amore, nemmeno i diretti interessati.
Ogni tanto Harry e Louis tornavano insieme agli altri, ma non stavano mai molto tempo. Il rapporto tra Brooke ed Harry continuava con baci rubati e parole dolci veloci.
Ormai erano due anni che non si vedevano e avevano paura che l’altro non provasse più nulla.
La notizia della Flack aveva fatto piangere Brooke per mesi e mesi, ma rivedendolo single e potendolo ribaciare si scordò di tutta la sofferenza, abbandonandosi a lui.
Gemma e Louis avevano deciso di sposarsi , così i ragazzi , una volta terminato il tour, tornarono a Londra per il matrimonio.


21 Luglio 2017

Superavano tutti i vent’anni ormai e Louis stava aspettando Gemma all’altare.
Eccola, stava varcando la porta in tutto il suo splendore, accompagnata da Harry, ancora più bello.
Una volta arrivata davanti allo sposo sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori e Harry si sedette al fianco di Brooklyn, più bella che mai.
I capelli neri scendevano morbidi sulle spalle, coperte da un semplice chiodo in pelle.
Gli occhi ghiacciati erano macchiati solo da un filo di eyeliner e un po’ di rimmel, non aveva bisogno di molto trucco per essere bellissima.
Un rossetto rosso, non troppo acceso, delineava la forma a cuore delle labbra carnose della ragazza.
Il corpo era fasciato da un vestito lungo, color rosa antico\cipria con una cinta nera sopra la vita e delle scarpe abbinate.
Harry era rapito da lei e , visto che dopo due anni ancora gli sembrava la prima volta che la vedesse, capì che molto probabilmente era ora di ammettere che era innamorato di lei.
Ma lei ricambiava?

Mentre lui si torturava il cervello lei lo studiava. I ricci erano cresciuti, lui era diventato un colosso e gli occhi erano molto più verdi di prima. Era davvero bellissimo, perfetto. Anzi ‘ un Dio greco ‘ lo definivano le sue fan. Lo smoking gli stava davvero d’incanto. Era innamorata di lui, ne era sicura.
Ma lui ricambiava?

<< è il momento delle promesse >> annunciò il prete, i due sposi si guardarono in volto più felici che mai.
La ragazza si sentì afferrare per un braccio e si ritrovò affianco a Gemma, girata verso Harry, che era al fianco di Louis.
Erano tutti allibiti, tranne il ricciolino e i due sposi , che erano completamente sereni.

<< Louis William Tomlinson , vuoi tu prendere come sposa Gemma Anne Styles, per amarla e onorarla, nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non vi separi ?>>
Harry cacciò dal taschino della giacca un anello , prese la mano di Brooklyn e , infilandoglielo, disse  all’unisono con Louis
<< Lo voglio >>
Brooke era sorpresa, come tutti d’altronde. A parte Lou e Gemma, che sorridevano orgogliosi, probabilmente sapevano tutto.
<< Gemma Anne Styles, vuoi tu prendere come sposo Louis William Tomlinson, per amarlo e onorarlo, nella buona e nella cattiva sorte, finchè morte non vi separi?>>
La risposta di Brooke tardava a venire così che Harry abbassò lo sguardo e fece per tornare al suo posto.
La ragazza lo tirò per un braccio e lo riportò davanti a sé.

- Scemo se non mi dai il tuo anello come faccio?- disse ridendo.
Risero tutti i presenti e lui, con un sorriso raggiante, le porse l’anello.
All’unisono con Gemma disse
<< Lo voglio>> e mise l’anello al dito del ragazzo.
<<  Potete baciare le spose! >>
Le due coppie si persero in due baci appassionati.
Erano tutti e quattro giovani, ma avevano capito cosa voleva dire amare.
Quello fu l’inizio di una lunga vita insieme per tutti e quattro.





21 Luglio 2077

Harry è lì, sulla tomba della moglie a piangere e a festeggiare con lei il loro 60 anniversario di matrimonio.
Ormai erano 3 anni che festeggiava al cimitero il loro anniversario.
Lei era morta tre anni fa, di Leucemia e lui, da quel giorno, aveva deciso di passare in solitudine la sua vita.
Cos’era Muffin senza la sua Pancake? Nulla.
Era quello che sentiva lui dentro : nulla, il vuoto.
Lei era lì, affianco a lui.
Harry la sentiva, sapeva che lei era lì, per festeggiare il loro 60 anniversario di matrimonio.
Lui la vedeva e lei era bellissima, anche se piena di rughe e con l’aria stanca e massacrata dagli anni e dai dolori subiti in vita.
Si stavano sorridendo e lei gli stava accarezzando la guancia.
Il suo tocco era morbido, reale. Lui era sicuro che fosse al suo fianco, così sicuro che la seguì verso una luce bianca.
Raggiungendola, per passare con lei il resto della sua vita.


-Silvia time :)


Bene, che dire? A me questa storia non piace, come l'altra (a cui ho cambiato il titolo D: )
Spero che, almeno a voi, piaccia :) 
Ringrazio tutti per le recensioni e le visite, grazie davvero :*
Questa storia è triste,  bello no? :')
Ora vi lascio... Mi raccomando recensite, mi farebbe davvero tanto piacere! :)
Un bacio a tuuuuutti :D


-Silvia x 
  
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